09/10/2025 - 09:46

"La gioia che vediamo nelle immagini della festa a Gaza all'annuncio dell'accordo raggiunto è la nostra gioia.
Dopo due anni di genocidio, di fame, di sofferenze indicibili, il popolo della Striscia torna a respirare e a vedere uno spiraglio di luce all'orizzonte.
E, finalmente, gli ostaggi barbaramente rapiti e imprigionati da Hamas possono tornare alle loro famiglie.
L'apertura dei valichi per l'ingresso dei camion carichi di aiuti permetterà di sfamare la popolazione di Gaza ridotta allo stremo.
Questo accordo deriva dallo sforzo dei negoziatori ed è anche il frutto delle straordinarie mobilitazioni che da molti mesi portano milioni e milioni di persone nelle piazze di tutto il mondo contro le politiche criminali di Netanyahu, inclusa l'Italia che ha visto manifestazioni oceaniche. Manifestazioni che hanno messo alle strette i governi, compreso quello italiano, che hanno sostenuto sempre Israele.
Non è il momento di abbassare l'attenzione: è solo un primo passo e, purtroppo, molte volte abbiamo assistito ad accordi disattesi che lasciavano di nuovo spazio alle bombe. Anche questa mattina, dopo l'annuncio della tregua, Israele ha continuato a bombardare Gaza. Sarà una tregua che dovrà diventare la pace che non c'è ancora. Bisogna fermare la violenta politica di annessione di Netanyahu in Cisgiordania e, soprattutto, bisogna battersi per il diritto all'autodeterminazione del popolo palestinese. Perché solo quando ci sarà uno Stato di Palestina libero e indipendente, accanto allo Stato di Israele, ci sarà sicurezza e pace per entrambi i popoli". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

08/10/2025 - 18:15

"Il racconto che le dottoresse Tanya Haj-Hassan, pediatra statunitense, e Deirde Nunan, chirurga ortopedica canadese, entrambe da poco rientrate da Gaza, è drammatico e sconvolgente. Nonostante sia l'una che l'altra abbiano esperienza di interventi in teatri di guerra, entrambe hanno parlato di ferite sui bambini "di gravità mai vista". Le bambine e i bambini sono particolarmente colpiti dalle azioni dell'esercito israeliano a Gaza. Molti arrivano con ferite di arma da fuoco alla testa, arti smembrati, volti bruciati e fortemente denutriti. E la continua, costante distruzione degli ospedali e dei macchinari rende difficile quando non impossibile, curarli come sarebbe necessario fare". Lo riferisce la Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo, Laura Boldrini, a margine dell'audizione di oggi pomeriggio delle due dottoresse al Comitato stesso.
"Le dottoresse sono state costrette a inventarsi nuove categorie per classificare i bambini. Molti di loro sono "bambini sopravvissuti senza famiglia" perché quando arrivano in ospedale, non ci sono adulti che li possano assistere dato che spesso le loro famiglie sono state sterminate e questo rende anche difficile risalire alla loro identità. Che fine fanno questi piccoli, una volta curati - si chiede Boldrini -?
A Gaza nessun ospedale è più completamente operativo e l'Idf impedisce a respiratori e a incubatrici di entrare nella Striscia e a quei pochi rimasti nella zona nord, quasi del tutto evacuata, di essere trasferiti al sud. I medici vengono arrestati con l'accusa di curare i miliziani di Hamas, torturati e poi rilasciati. Nonostante questo tornano a lavorare senza sosta".
"Ma nessuno è più in grado di assistere i piccoli le cui ferite e i cui traumi richiedono cure prolungate nel tempo - prosegue -.

"Ogni struttura di tutela dei bambini è stata distrutta, vivono nelle tende che non sono sicure" hanno detto Tanya Haj-Hassan e Deirde Nunan. In una situazione tanto disastrosa, le evacuazioni mediche salvano vite, ma solo pochissime persone riescono ad accedervi - sottolinea Boldrini -. "Vi imploro di fermare le bombe, non solo di condannare - ha concluso Nunan -. Questa forma di impunità si diffonderà ovunque, il diritto internazionale e il diritto internazionale umanitario sono a rischio".

 

08/10/2025 - 17:59

“Oggi dal Governo l’ennesima reticenza che stride con il dovere di assicurare il rispetto del diritto internazionale. Un atteggiamento indecente: da una parte il Ministro in aula per screditare la Flotilla sostiene che la via di mare non è quella giusta e che al Governo sarebbero bastate poche ore per portare gli aiuti attraverso la via di terra, ma in concreto non alza un dito per far arrivare gli aiuti già raccolti da Music for Peace a Gaza.

Oggi, infatti, oltre 300 tonnellate di aiuti alimentari, raccolti da Music for peace per sostenere la popolazione palestinese, sono fermi in attesa di poter raggiungere Gaza. Il protrarsi di questa situazione rischia di vanificare l’impegno delle associazioni umanitarie italiane e dei cittadini che hanno contribuito alla raccolta. Soprattutto, la richiesta di togliere gli alimenti energetici come miele, marmellata e biscotti che, oltre a essere una richiesta inaccettabile, in quanto proprio quegli alimenti servono per affrontare la denutrizione di chi a Gaza viene affamato dal governo di Israele, diventa un’onere in più per le associazioni che dovranno smaltirli e che invece hanno il compito di portarli a chi ha bisogno.

Da settimane come Partito Democratico siamo in contatto con Music for peace e con il governo per ottenere delle risposte e oggi a precisa domanda su quali iniziative il Ministero degli Esteri ha intrapreso o intende intraprendere per favorire lo sblocco del canale di terra e assicurare la consegna degli aiuti destinati alla popolazione di Gaza, risponde andando fuori tema. Affermare solamente di essere in contatto con l’associazione e non indicare le azioni puntuali per lo sblocco degli aiuti richieste dalla nostra interrogazione, arrivando a negare addirittura la messa al bando dei cibi energetici da parte di Israele, è un atteggiamento gravissimo che conferma l’inerzia di questo esecutivo nello sblocco degli aiuti umanitari per Gaza”.

Così le deputate del PD Laura Boldrini e Valentina Ghio dopo la presentazione di una interrogazione presentata con il collega del Pd Giuseppe Provenzano al question time alla Camera, per chiedere al Ministro della Cooperazione internazionale cosa intendesse fare per sbloccare il canale via terra e assicurare la consegna degli aiuti umanitari destinati alla popolazione di Gaza.

 

08/10/2025 - 15:11

"Il governo dei "patrioti" dovrebbe chiedere conto e ragione a Israele di quello che è successo alla Global Sumud Flotilla prima e alla Freedom Flotilla adesso su cui viaggiavano cittadine e cittadini italiani, su barche battenti bandiera italiana. Barche e persone fermate in acque internazionali e sequestrate illegittimamente. Le testimonianze parlano unanimemente di trattamenti degradanti subito dalle persone detenute dalle forze armate israeliane. Insieme a 40 tra deputate e deputati del Partito democratico, abbiamo presentato una interrogazione al governo. Chiediamo che ci dica se intende condannare il sequestro illegittimo delle barche e il trattamento inumano riservato ad attiviste e attivisti. Chiediamo che ci dica se è a conoscenza di che fine abbiano fatto le barche e gli aiuti che contenevano e come intenda recuperarli. E chiediamo anche per quale ragione il Ministro Tajani, nella sua replica al dibattito alla Camera, ha dato in aula informazioni  sulla barca “Karma” rivelatesi false facendosi smentire da Arci che ne era titolare". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

08/10/2025 - 14:28

Israele ha violato il diritto internazionale

Le deputate e i deputati democratici Laura Boldrini, Giuseppe Provenzano, Enzo Amendola e Arturo Scotto hanno promosso un’interrogazione parlamentare al ministro Tajani, sottoscritta da 40 deputate e deputati del gruppo del Partito Democratico della Camera, per fare luce sulla vicenda della “Global Sumud Flotilla”. In particolare, si chiede al Governo di chiarire se intenda condannare le aggressioni, gli attacchi e il sequestro illegale avvenuto in acque internazionali e il trattamento inumano e violento da parte della polizia israeliana ai danni delle attiviste e degli attivisti della “Flotilla”, in particolare dei 45 italiani presenti. Le democratiche e i democratici chiedono inoltre al Ministro degli Esteri di sapere quale sia il destino degli aiuti trasportati e delle imbarcazioni sequestrate e cosa intenda fare per recuperarli. Inoltre – viene sottolineato – non si comprende sulla base di quali informazioni e con quali finalità il Ministro degli Esteri, nella sua replica durante le comunicazioni al Parlamento della scorsa settimana, riferendosi alla nave Karma su cui navigavano i parlamentari del Partito Democratico, abbia dichiarato una cosa poi rivelatasi non vera, ossia che la loro imbarcazione si era staccata anticipatamente dalla Flotilla, gettando discredito sulla loro partecipazione all’iniziativa umanitaria. Il gruppo del Partito Democratico di Montecitorio chiede al Governo di rispondere a questo atto di sindacato ispettivo con la massima urgenza.

 

07/10/2025 - 12:08

"Il 7 ottobre di due anni fa abbiamo assistito al pogrom perpetrato dai terroristi di Hamas a danno di migliaia di civili israeliani colpiti mentre partecipavano ad un festival musicale o erano nelle loro case nei kibbutz. Un orrore che tutto il mondo ha condannato e che ha prodotto 1200 morti, centinaia di feriti e 250 ostaggi finiti nelle mani della stessa Hamas. Circa 50 di loro sono ancora prigionieri tenuti in condizioni disumane. E ne chiediamo l'immediata liberazione.
A quell'orrore Israele ha deciso di rispondere con la vendetta e la punizione collettiva fino ad arrivare al genocidio mietendo almeno 70mila vittime tra i palestinesi, la maggior parte dei quali donne e bambini, affamando volutamente la popolazione e radendo al suolo la Striscia di Gaza.
L'orrore non sana un altro orrore, ma ne genera ancora. Il genocidio va fermato immediatamente, gli ostaggi israeliani liberati, come anche le migliaia di palestinesi che Israele detiene nelle sue prigioni senza accuse formali e in condizioni gravissime, come denunciato anche dalla Ong israeliana B'tselem nel suo rapporto "Welcome to hell", benvenuti all'inferno.
E va favorita la nascita dello Stato di Palestina perché non ci saranno pace e sicurezza né per gli israeliani né per i palestinesi fino a quando non ci saranno due stati che convivono nel rispetto reciproco". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

06/10/2025 - 13:49

"Ognuno si esprime con il linguaggio che gli appartiene e in cui si riconosce. Vannacci, da tempo, ha scelto quello del sessismo, della volgarità, del razzismo, dell'omofobia e spesso anche della mistificazione.
L'orrendo post sessista contro l'assessora della Regione Toscana Alessandra Nardini e la sindaca di Montopoli Val d'Arno Linda Vanni è l'ennesimo esempio di quanto in basso si possa scendere pur di solleticare il peggior immaginario maschilista e becero. Battute che se le facesse un quindicenne si beccherebbe una nota sul registro. Invece la fa un generale, europarlamentare e vice segretario di un partito che essendo a corto di argomenti pensa di rendersi divertente con questo squallido post.
Ma casca male: né Alessandra Nardini né Linda Vanni si faranno scalfire da tanta bassezza". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

 

04/10/2025 - 15:46

"In queste ore ci arrivano diverse segnalazioni di pullman diretti alla manifestazione nazionale di Roma contro il genocidio a Gaza che sono stati fermati alle porte della Capitale. Le persone a bordo sono state fatte scendere dai pullman e identificate. Altre segnalazioni arrivano anche dalla zona sud di Roma e dalle stazioni ferroviarie da dove giungono testimonianze di perquisizioni a tappeto e capillari”. ". Lo dichiarano in una nota le parlamentari e i parlamentari del Pd Ouidad Bakkali, Mauro Berruto, Laura Boldrini, Susanna Camusso, Cecilia D'Elia, Sara Ferrari, Valentina Ghio, Rachele Scarpa, Nico Stumpo e Stefano Vaccari e l'ex ministro e consigliere regionale della Liguria Andrea Orlando.

“Ci auguriamo – conclude la nota - che i controlli avvengano nel modo più corretto e rapido e che non si trasformino nella limitazione del diritto di queste persone a partecipare a una manifestazione regolare e autorizzata".

 

03/10/2025 - 13:14

"Le piazze italiane traboccano di persone di tutte le età e di ogni estrazione che hanno giustamente ignorato le becere dichiarazioni di Meloni e Salvini che tentano di criminalizzarle. Qui a piazza dei Cinquecento a Roma da ore arrivano cortei partiti da diverse parti della città, compreso quello della Cgil.
Basta al genocidio, basta alla complicità con un governo che sta sterminando un intero popolo e il cui ministro Ben Gvir si è permesso di andare a insultare gli attivisti e le attiviste della Global Sumud Flotilla dandogli dei "terroristi". Lui che ha militato in un'organizzazione condannata in Israele proprio per terrorismo.
Basta impunità per Netanyahu e il suo governo che ha rapito più di 400 persone in acque internazionali aggredendole in alcuni casi con gli idranti e sequestrando le barche.
Queste meravigliose piazze di oggi segnano il successo della Flotilla e il fallimento del governo Meloni.
l'Italia è contro il genocidio: la premier ne prenda atto e agisca di conseguenza. Insultarle e criminalizzarle non funzionerà". Lo dichiara Laura Boldrini deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo, dalla manifestazione di Piazza dei Cinquecento a Roma.

02/10/2025 - 15:17

"Questa notte Israele ha compiuto l'ennesimo reato fermando e, in alcuni casi, assaltando con idranti le barche della Global Sumud Flotilla in acque internazionali. Tra quelle barche ce n'erano alcune che battevano bandiera italiana e nostri concittadini erano anche su altre imbarcazioni. Un governo che si dice "patriota” dovrebbe condannare duramente un atto del genere. Pretendere che le persone a bordo fossero trattate in modo civile e che a nessuno venisse usata violenza è il minimo di tutela che uno Stato deve assicurare ai propri concittadini. Ma bisognava anche pretendere che non venissero arbitrariamente arrestate, visto che non hanno commesso nulla di illecito". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo, a margine delle comunicazioni del ministro Tajani oggi alla Camera.
"Non è tollerabile che a Israele tutto sia concesso in violazione di ogni norma del diritto internazionale, contro ogni principio di umanità, contro ogni regola della convivenza pacifica tra Stati. Perfino di attaccare e sequestrare in acque internazionali le imbarcazioni cariche di aiuti umanitari per Gaza e le persone a bordo - sottolinea -. E non è accettabile che, davanti a questo, il ministro degli Esteri non abbia in alcun modo espresso la necessità di difendere il diritto internazionale e la legittimità dell’operato della Flotilla".
"Invocare l'unità del Parlamento su un testo che riconosce la Palestina solo a condizione che Hamas si ritiri, è una provocazione: uno stato o si riconosce o non si riconosce, non ci sono se e ma, come hanno dimostrato tutti gli altri Paesi che lo hanno fatto anche recentemente all’Onu. Condizionare il riconoscimento alle decisioni di Hamas significa dare loro il potere di veto e la possibilità di portare a termine il loro disegno perché Hamas non ha mai voluto lo Stato di Palestina - rimarca Boldrini -. Un riferimento vago e indeterminato allo Stato palestinese è anche una delle grandi falle del piano di Trump che non è un piano di pace. E', al massimo, una tregua che allevia le sofferenze del popolo di Gaza e interrompe il genocidio. E questo è certamente un aspetto positivo. Ma per noi resta fondamentale l'autodeterminazione del popolo palestinese". "Sono loro che devono poter decidere cosa vogliono per il loro futuro, non Trump d'accordo con Netanyahu e sostenuto da Blair - conclude -. Per queste ragioni ci siamo astenuti sulle mozioni del governo".

01/10/2025 - 20:40

Oggi in Commissione Bilancio alla Camera si è discusso dell’acquisto di 12 elicotteri e della formazione dei piloti dell’aeronautica e delle forze armate. Abbiamo chiesto al Governo un chiarimento fondamentale: se questi mezzi prodotti da Laonardo siano dotati di sistemi tecnologici forniti da una nota azienda israeliana, la Elbit Systems, attiva nel campo della difesa. La sottosegretaria Albano non ha saputo, anzi voluto, rispondere a questa semplice domanda, perché saperlo “non è competenza della commissione bilancio”. Una risposta irricevibile perché ogni parlamentare ha diritto di sapere su cosa sta votando. Come Partito Democratico abbiamo votato contro, insieme a 5 stelle e AVS, perché riteniamo inaccettabile che il Parlamento venga chiamato ad autorizzare questa spesa pubblica senza sapere se stiamo finanziando la collaborazione con imprese israeliane che in questo momento traggono profitto dallo sterminio a Gaza. In coerenza con la nostra richiesta di sospendere ogni collaborazione militare con Israele, ribadiamo che non possiamo essere complici, neanche indirettamente, di quanto sta accadendo nella Striscia” così in una nota le deputate Roggiani, Guerra, Boldrini, Ferrari, Bakkali e il deputato Graziano
 

01/10/2025 - 13:08

"La presidente del Consiglio ha evidentemente perso lucidità rispetto a quello che sta accadendo. Come si fa a sostenere che se l'accordo proposto da Trump e Netanyahu salta è per colpa della Global Sumud Flotilla che vuole arrivare a Gaza?
La missione è stata chiara fin dall'inizio: portare aiuti alla popolazione palestinese stremata e aprire canali umanitari strutturali perché si metta fine alla carestia e al genocidio.
Meloni dovrebbe fare pressione su Netanyahu perché interrompa l'assedio sulla Striscia che è illegale e consentire che gli aiuti arrivino alla popolazione stremata, oltre ad avere rassicurazioni sulla sicurezza della Flotilla.
Invece l'unica cosa che fa è aggredire la Flotilla e darle responsabilità che non ha. Che una delle più alte cariche dello Stato possa fare questo tipo di operazioni di capovolgimento della realtà è incredibile". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

01/10/2025 - 09:34

"Il popolo palestinese subisce da due anni un vero e proprio genocidio, un martirio senza precedenti. Quindi la prospettiva di una tregua che almeno allevi le sofferenze degli abitanti di Gaza, che apra agli aiuti umanitari, che ripristini almeno le condizioni essenziali di vita, va accolta con favore". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo, in un'intervista rilasciata oggi a "L'Unità"
"Quel piano è una base di partenza su cui ragionare, ma non possiamo non evidenziare come sia sbilanciato verso Israele e non coinvolga i palestinesi nella fase di transizione, come hanno fatto notare alcuni esponenti politici palestinesi - sottolinea -. Il che è abbastanza significativo: come si può decidere del futuro dei palestinesi senza includerli a pieno titolo? Inoltre non è lungimirante imporre a Gaza il controllo di un organismo presieduto da Trump e Blair senza includere a pieno titolo i palestinesi. E’ un approccio da più parti definito coloniale".
Secondo Boldrini "ha ragione Mustafa Barghouti che alla CNN, pur restando molto critico sul piano, ha dichiarato che l’urgenza in questo momento è fermare il genocidio e se il piano, come sembrerebbe, sancisce il fallimento del piano di Netanyahu della pulizia etnica della Striscia, è un fatto positivo. Il punto vero sono tutte le insidie che si nascondono in questo piano, come la possibilità lasciata a Netanyahu di ricominciare la guerra per qualsiasi ragione. Ad esempio, chi garantisce che, una volta rilasciati gli ostaggi, l’Idf non riprenda con la sua opera di distruzione"? "Dopo il vertice con Trump, Netanyahu ha dichiarato che il ritiro delle truppe sarà molto lento e graduale - conclude Boldrini -. Il giorno dopo aveva già cambiato idea: l’Idf controllerà la maggior parte della Striscia. Capisce che è un equilibrio molto precario e che può saltare con qualsiasi pretesto".

29/09/2025 - 12:33

"Cosa sta aspettando il governo a convocare l'ambasciatore israeliano e a pretendere la protezione della Global Sumud Flotilla? Meloni ha chiamato Netanyahu per ottenere garanzie di sicurezza per la Flotilla? Ogni azione contro le barche che battono bandiera italiana o che trasportano cittadine e cittadini italiani è un atto ostile verso il nostro Paese. Dov'è il patriottismo di Meloni? Se non è solo propaganda, deve valere anche quando la minaccia arriva dai suoi alleati politici.
Le acque davanti a Gaza non sono israeliane e il blocco imposto da Netanyahu è illegale soprattutto perché a Gaza c'è una carestia ufficialmente riconosciuta dall'Onu. Davanti a questo, non c'è blocco navale che tenga: devono entrare tutti gli aiuti umanitari necessari alla popolazione e per farlo va aperto un canale stabile e permanente. E' questo l'intento della Flotilla che ovviamente trasporta una quantità limitata di beni di prima necessità rispetto agli immani bisogni. Ed è quello che avrebbero dovuto fare i governi in questi mesi: sanzionare le violazioni del diritto internazionale e pretendere la fine dell'assedio e del genocidio. Non lo hanno fatto. Dovrebbero ringraziare il coraggio e lo spirito civico di chi si è imbarcato verso Gaza, inclusi i parlamentari italiani e fare ogni possibile pressione su Netanyahu che sta causando una catastrofe mai vista nella storia". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

26/09/2025 - 17:55

"Il presidente Mattarella ha voluto valorizzare la missione della Global Sumud Flotilla sottolineandone il significato umanitario nel tentare di fare arrivare a Gaza beni di prima necessità ad una popolazione ridotta alla carestia dell'assedio illegale voluto da Benjamin Netanyahu. È un riconoscimento importante di cui tutti devono tenere conto. Com'è importante che rimanga aperto il canale di mediazione degli organizzatori con il Cardinale Pizzaballa e il Cardinale Zuppi", lo ha dichiarato a Tagadà Laura Boldrini deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.
"Non ci sarebbe stato bisogno della Flotilla se gli Stati avessero fatto quello che andava fatto: costringere Israele a rispettare il diritto internazionale e il diritto umanitario internazionale - ha sottolineato Boldrini -. Dobbiamo essere grati alle 44 delegazioni che prendono parte alla missione e alla società civile che la sostiene da terra non facendo calare l'attenzione né sul genocidio in corso a Gaza né sulla Flotilla".
"Una missione che dovrebbe arrivare tranquillamente a destinazione e che, invece, è resa pericolosa da Israele e dal blocco navale illegittimo che ha imposto al largo della Striscia. Sia chiaro: ogni atto contro la Flotilla è responsabilità di chi lo compie non di chi, pacificamente e legalmente, difende il diritto internazionale" ha concluso.

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