03/12/2025 - 19:30

“Il Partito Democratico riconosce i miglioramenti alla legge di Delegazione europea introdotti durante l’esame parlamentare, inclusa la delega sulla direttiva anti-Slapp, che però resta limitata alle sole controversie transfrontaliere, rischiando di produrre una disparità di tutela tra chi opera in Italia e chi è coinvolto in procedimenti in più Stati Ue. Accanto ai passi avanti, restano tuttavia elementi significativi di preoccupazione. Il nostro Paese conta oggi 68 procedure di infrazione aperte, 22 riguardano l’ambiente: qualità dell’aria, gestione dei rifiuti, tutela delle acque, biodiversità, emissioni industriali. In questo quadro, la mancata presentazione per il secondo anno consecutivo della Legge europea rappresenta un punto critico. Le mancanze in materia ambientale, i ritardi nella gestione delle infrazioni e l’assenza di una strategia europea realmente efficace non consentono l’espressione di un nostro voto favorevole. Dal Pd giungerà un’astensione responsabile per evidenziare le insufficienze del provvedimento, ma per affermare anche la nostra volontà di continuare a lavorare per un’Italia più credibile, più europea, più moderna, capace di trasformare la transizione ambientale e la tutela dei diritti democratici non in un peso, ma nella più grande occasione di sviluppo e giustizia sociale del nostro tempo”.

Così la deputata dem, Rosanna Filippin, intervenendo in Aula per annunciare il voto di astensione del Gruppo Pd sulla legge di Delegazione europea.

 

18/11/2025 - 13:58

“Oggi presentiamo questa proposta di legge per iniziare a portare anche in Italia il deposito cauzionale. Perché? Per due motivazioni principali. La prima: in questo momento gli impianti di riciclo si sono fermati, ed è un possibile danno enorme al mercato delle materie riciclate, le materie prime seconde; secondo: noi continuiamo a sversare in mare migliaia di tonnellate di bottiglie di plastica. Questo ovviamente è inaccettabile e abbiamo bisogno di strumenti efficaci per intercettare questo materiale e recuperarlo e riciclarlo. Per noi l’obiettivo principale è quello di sostenere la filiera del riciclo, che deve essere potenziata in un’ottica di piena economia circolare e dare sostegno alle imprese che in questo momento hanno bisogno di essere aiutate.

Già 18 Paesi europei hanno introdotto il sistema di deposito cauzionale sulle bottiglie di plastica e questo funziona molto bene. Dobbiamo introdurre in Italia questa proposta perché è importantissimo recuperare questa plastica e riciclarla. Non abbiamo un mercato di queste materie prime seconde efficace ed efficiente - e in questo senso interviene anche la nostra proposta di legge”. Lo ha detto in conferenza stampa la deputata del Pd, Eleonora Evi, componente della commissione Ambiente della Camera, firmataria della proposta di legge per introdurre in Italia il sistema di deposito cauzionale sulle bevande in plastica e lattina.

 

17/11/2025 - 15:02

Con Enrico Giovannini e promotori campagna ‘A buon rendere’

Domani, 18 novembre alle ore 11.30 presso la Sala Stampa della Camera dei deputati (Via della Missione 4, Roma), si terrà la conferenza stampa di presentazione della proposta di legge recante “Disposizioni per l’istituzione di un sistema di deposito cauzionale per i contenitori monouso per bevande”, a prima firma della deputata del Partito Democratico Silvia Roggiani e sottoscritta anche dai deputati Evi, Simiani, Casu, Forattini, Girelli, Pandolfo, Ricciardi e Dori.
La proposta mira a introdurre anche in Italia un sistema di deposito cauzionale, o deposit return system (DRS), per gli imballaggi per bevande monouso in plastica e metallo. I sistemi DRS prevedono che il consumatore versi un piccolo deposito al momento dell’acquisto di una bevanda, che viene rimborsato nella sua totalità al momento del conferimento dell’imballaggio vuoto presso un punto di raccolta.
Tale modello, già adottato con successo in 18 Paesi europei, massimizza la raccolta selettiva e il riciclo delle bottiglie in plastica e delle lattine, riducendo in modo significativo la loro dispersione nell’ambiente e al contempo assicurando un riciclo di alta qualità.
Alla conferenza stampa interverranno, oltre ai deputati proponenti, il Prof. Enrico Giovannini, diretto scientifico dell’ASviS – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, e rappresentanti di associazioni ambientaliste e della società civile impegnate nella promozione dell’economia circolare e nella lotta all’inquinamento da plastica, tra cui Enzo Favoino e Silvia Ricci, coordinatori della campagna “A Buon Rendere – molto più di un vuoto” per l’introduzione di un sistema di deposito cauzionale in Italia.
L’incontro sarà un’opportunità per presentare i contenuti della proposta e discutere le prospettive di implementazione di un sistema che potrebbe segnare un passo decisivo verso una gestione più sostenibile degli imballaggi per bevande. Tale sistema offrirebbe benefici concreti alla nostra economia del riciclo— attualmente in forte crisi, soprattutto per quanto riguarda la plastica — contribuendo al contempo al raggiungimento degli obiettivi previsti dalle normative europee.

 

13/11/2025 - 12:01

Governo tenga conto di nostra pdl su introduzione DRS in Italia

“Dopo numerosi appelli inascoltati dal governo per denunciare una situazione ormai insostenibile, i riciclatori italiani fermano gli impianti che riciclano le materie plastiche. Cosa ha fatto il governo fino ad oggi e cosa intende fare per evitare il peggio? Finora, a parte votare contro il regolamento europeo PPWR che forniva soluzioni al problema, non ha fatto nulla. Nell'economia circolare, grazie soprattutto a dinamismo e creatività del nostro paese, l'Italia è da sempre in prima linea per capacità e innovazione. Ma rischiamo inesorabilmente di retrocedere e di farlo anche velocemente. La crisi è reale e rischia di continuare. Ed è inaccettabile che, con l'inquinamento da plastica che soffoca il pianeta, la plastica vergine nel 2025 sia ancora più attrattiva ed economica di quella riciclata e di quest'ultima non si riesca a sostenerne concretamente il mercato. Noi del Partito Democratico da tempo proponiamo tra le possibili soluzioni quella di introdurre velocemente un sistema di deposito cauzionale per le bottiglie di plastica, il cosiddetto DRS. Un sistema ormai presente in 18 paesi europei, fondamentale per raggiungere gli obiettivi di raccolta del 90% di bottiglie di plastica, come previsto dalle regole europee, e in grado di "chiudere il cerchio" per avere materie prime seconde "made in Italy" di alta qualità e che consente di rispettare i MRC, i contenuti minimi di riciclato per le bottiglie di plastica, su cui i riciclatori chiedono di anticipare le scadenze UE, e l'Italia è invece addirittura in ritardo.
Abbiamo interrogato il governo ricevendo balbettii come risposta. Abbiamo depositato una proposta di legge a prima firma Roggiani per introdurre il DRS in Italia. Davanti a questa emergenza ci auguriamo che il governo e la maggioranza vogliano approfondire la nostra proposta, che trova di giorno in giorno nuovi sostenitori nella società civile e nel mondo del riciclo, per discuterla quanto prima e dare soluzioni concrete al settore del riciclo delle materie plastiche”. Lo dichiara la deputata del Pd Eleonora Evi, componente della commissione Ambiente della Camera.

 

06/11/2025 - 15:34

“L’indagine pubblicata oggi da Greenpeace Italia rivela, ancora una volta, condizioni inaccettabili negli allevamenti intensivi di suini, con carcasse abbandonate, ratti che accedono ai box, ferite non curate, mutilazioni e fiumi di liquami che minacciano falde e territorio.
Tale quadro conferma quanto più volte denunciato: il modello degli allevamenti intensivi è non solo eticamente insostenibile ma anche pericoloso per l'ambiente e la salute. È tempo che le istituzioni smettano di girarsi dall’altra parte.
In qualità di prima firmataria della proposta di legge “Oltre gli allevamenti intensivi”, ribadisco oggi con forza la necessità urgente e inderogabile di calendarizzare il suo esame in Parlamento. L'obiettivo è chiaro:
porre un freno immediato all’espansione degli allevamenti intensivi, ridurre drasticamente il numero di animali allevati con questo sistema, avviare una reale transizione verso modelli di allevamento compatibili con la tutela degli animali, dell’ambiente e della salute pubblica e fornire strumenti per sostenere una riconversione verso produzioni alimentare senza sofferenza. La Commissione Agricoltura tiri fuori dai cassetti questa proposta di legge affinché non resti un ennesimo documento in attesa, ma diventi strumento concreto di cambiamento su cui confrontarsi. Le responsabilità sono chiare: non possiamo più accettare che il “Made in Italy” si regga su pratiche di sofferenza e che umiliano la dignità animale, che distruggono territorio e generano rischi sanitari”. Lo dichiara Eleonora Evi, deputata del Pd, prima firmataria della proposta di legge “Oltre gli allevamenti intensivi”.

01/10/2025 - 11:03

“Apprendiamo dalle dichiarazioni del Ministro Pichetto Fratin che domani in Cdm ci sarà l’ultimo passaggio sul ddl nucleare. Le commissioni Attività Produttive e Ambiente hanno portato avanti una indagine conoscitiva sul nucleare durata quasi un anno e conclusasi a marzo. Più di 70 audizioni di esperti, realtà produttive, accademici, e industrie - un patrimonio conoscitivo significativo e importante. Purtroppo ancora non esiste una relazione finale di questa indagine conoscitiva i cui materiali giacciono ormai da molti mesi negli uffici delle Commissioni. Questa relazione è fondamentale per informare il Parlamento sullo status, delle potenziali opportunità, ma anche dei costi dell’energia nucleare in Italia. Il governo vuole quindi calendarizzare un ddl ancora prima che il Parlamento abbia finito l’iter conoscitivo - si tratta di una rottura di quelle che dovrebbero essere le normali prassi di dialogo tra Parlamento e governo - chiediamo con forza che le Commissioni producano la relazione finale dell’indagine conoscitiva - uno strumento fondamentale per il dibattitto parlamentare. Senza questa indagine, vorrebbe dire aver preso in giro gli esperti e le realtà industriali che hanno partecipato a questa indagine conoscitiva. La tornata elettorale è alle porte non vorremmo che anche questo tema strategico e complesso fosse messo in campo con tutta fretta per creare divisioni invece del necessario dibattito serio fondato su rilevanze scientifiche” così dichiarano i Deputati Pd Christian Di Sanzo, Marco Simiani, Vinicio Peluffo e Alberto Pandolfo, membri delle commissioni Attività Produttive e Ambiente.

29/09/2025 - 15:31

“Con un emendamento al decreto ‘Terra dei Fuochi’ chiediamo lo stanziamento di 15 milioni di euro in due anni per la bonifica dei territori colpiti dal grave incendio del 16 agosto 2025 nell’impianto ‘Campania Energia’ di Teano (CE). Chiediamo che tutti gli schieramenti politici votino il nostro emendamento all’unanimità poiché va nella direzione di aiutare un territorio per troppi anni martoriato e abbandonato.
Le risorse serviranno alla rimozione dei materiali contaminati, al risanamento ambientale, al monitoraggio sanitario e al sostegno alle aziende agricole danneggiate. Un intervento urgente e necessario per tutelare salute pubblica, ambiente e sicurezza del territorio”. Lo dichiara il deputato del PD Stefano Graziano, primo firmatario dell’emendamento al dl terra dei fuochi, che prevede lo stanziamento di spesa di 5 milioni di euro per il 2025 e di 10 milioni di euro per il 2026 a favore della Regione Campania da destinare alla bonifica e alla mitigazione dei danni causati dall’incendio avvenuto il 16 agosto 2025 nell’impianto “Campania Energia” nel comune di Teano (CE)

 

 

31/07/2025 - 12:47

“Non c’è nulla di più paradossale, per questo Governo, che venire oggi qui a chiedere la fiducia su un provvedimento come questo dopo tre anni di poche idee, ben confuse. Questo decreto non cambia assolutamente nulla in questo quadro drammatico. È una scatola vuota: zero per i lavoratori, zero per le bonifiche e la tutela della salute, zero per la sicurezza e la manutenzione, zero per la diversificazione dell’economia del territorio. Come a dire: ‘c’è l’acciaio e tanto basta. Transizione o no, di questo dovete vivere o, ahi noi, morire’. C’è un’unica soluzione, e lo sa benissimo anche la maggioranza, per risolvere la questione: accompagnare direttamente, attraverso le articolazioni dello Stato e con soldi pubblici, il processo di transizione dell’ex Ilva. O è lo Stato ad assicurare il diritto alla salute e la tutela dell’ambiente oppure nessuno saprà dare le stesse garanzie. Solo dopo, quando avremo una fabbrica in grado di produrre in modo ambientalmente ed economicamente sostenibile, si potrà parlare di cessione. Non prima”.

Così il capogruppo Pd in commissione Bilancio alla Camera, Ubaldo Pagano, intervenendo in Aula per annunciare il voto contrario del Gruppo sulla fiducia al decreto ex Ilva.

 

23/07/2025 - 14:27

“Questa proposta di legge è fondamentale perché viene dal territorio e riesce in questo caso ad entrare nella vita del mondo agricolo e degli agricoltori.

L’alleanza fra cavallo e agricoltura mancava da tempo e intende ricreare e rilanciare le condizioni economiche e sociali, ma soprattutto quelle professionalità che oggi esistono nel settore dei cavalli e che purtroppo non vengono valorizzate, come il maniscalco, l’addestratore, i domatori.

Le attività che noi stiamo cercando di valorizzare fanno parte del territorio, fanno parte della storia dei territori e dei mondi agricoli.

Le attività equestri sono un valore anche dell'agricoltura perché hanno dato la forza all'agricoltura di poter rispondere alle esigenze lavorative sociali e culturali dei nostri territori”. Lo ha detto Marco Simiani, capogruppo pd in commissione Ambiente di Montecitorio, in apertura della conferenza stampa di presentazione della proposta di legge del PD sulla Disciplina dell’ippicoltura e le disposizioni per la promozione delle attività equestri, di cui è primo firmatario.

 

11/07/2025 - 15:46

"Con il Governo Meloni e con il Ministro Salvini si è bloccato il rilancio infrastrutturale della Costa Toscana: sono state definanziate opere già pronte come i Collegamenti Ferroviari connessi al porto di Livorno per oltre 300 milioni di euro scippati ai territori e mai reintrodotti e sono state totalmente dimenticate opere prioritari per il territorio come la Tirrenica; nonostante gli annunci della Lega che promettevano l'inizio dei lavori nel 2025. Questa ė purtroppo la realtà di una destra che in questi anni ha creato soltanto disastri": così il capogruppo Pd in Commissione Ambiente di Montecitorio a margine della 23esima edizione della Giornata dell'Economia, in programma oggi  a Livorno.

"Tutte le proposte del Pd al Decreto Infrastrutture per modernizzare e mettere in sicurezza strade e ferrovie della Costa sono state respinte della maggioranza: oltre al completamento della Due Mari e la stessa strada Tirrenica sono stati infatti bocciati il Lotto zero di Livorno, la metropolitana di superficie tra Grosseto ed il Mare, e l'implementazione dell'Alta Velocità nel tratto ferroviario Genova-Roma. Senza infrastrutture moderne, efficaci e sostenibili le comunità locali ed il vasto ed operoso tessuto imprenditoriale non possono sviluppare una adeguata crescita sociale ed economica".

 

10/07/2025 - 14:29

"Siamo al decreto 104 e alla fiducia numero 83: è davvero il governo dei record negativi, un segnale pessimo per il Paese. Il governo procede alla rinfusa, inseguendo il consenso senza bussola e senza alcuna direzione. Contrario alla continuità istituzionale, questo governo sta distruggendo tutto ciò che è stato costruito in precedenza. È chiaro che i parlamentari della maggioranza non toccano palla, perché decide tutto Salvini. Sono state tolte tutte le risorse alle province, mentre si sostiene il contrario, e si abbandona il Sud alla siccità e alla crisi idrica, con infrastrutture malfunzionanti e perdite d’acqua elevatissime". Lo dichiara il deputato Marco Simiani, capogruppo Pd in Commissione Ambiente, annunciando il voto contrario dei dem alla fiducia posta dall’esecutivo sul Dl Infrastrutture.
"Tutte le proposte del Pd sono state bocciate, senza prendere in considerazione le proposte delle opposizioni", sottolinea il parlamentare dem. "Il governo prende in giro gli italiani, facendo passare risorse strategiche per la difesa militare come opere di miglioramento delle infrastrutture. Rende la 'Stretto di Messina S.p.A.' una società appaltatrice e centro di committenza: miliardi dei cittadini destinati a una S.p.A. senza alcun controllo. Tutto assurdo, ignobile! E mentre gli italiani vanno in vacanza, avete cercato di aumentare il prezzo dei pedaggi autostradali con emendamenti presentati, ritirati, cancellati e poi ripresentati nel giro di poche ore. Un governo fallimentare, incapace di programmare, che sceglie di andare contro gli interessi dei cittadini», conclude Simiani.

 

09/07/2025 - 14:29

“Il dl Infrastrutture è un pugno di chicchi di riso buttati sul tavolo senza un senso: pochi investimenti, tante opere sparse senza un criterio o priorità e tanti abbandoni e cose dimenticate. L'unico senso del decreto è il Ponte sullo Stretto, un'ossessione del governo che lo porta, addirittura, ad essere concepito come opera militare. Si interviene sul codice del paesaggio consentendo deroghe oscure non più sotto il controllo del ministero dell'Ambiente ma sotto quello della Difesa. Un'opera sbagliata, dai costi in costante aumento, che consegna allo 'stipendificio', la società appaltante il totale controllo e di esproprio in deroga dei procedimenti in quanto opera militare”. Lo dice il deputato Pd, Roberto Morassut intervenendo in Aula sul Dl Infrastrutture.

“Quando si parla di infrastrutture – sottolinea l'esponente dem - non si può eludere il tema della pianificazione e programmazione sia degli interventi, sia degli investimenti. Ma non è quello che sta facendo questo governo né per i grandi interventi, né per le strutture più minute. Ferrovie e strade non hanno un piano coperto per i prossimi 10 anni e il governo pensa solo a fantasmagoriche ipotesi di privatizzazioni che restano campate in aria. Lo stesso discorso è valido per i porti dove la legge tanto annunciata rimane al buio, nascosta in qualche cassetto”. “Quando arriva in Aula un decreto, ci si aspetta che finalmente il governo proponga qualcosa di concreto e pregnante per le infrastrutture. Purtroppo non è così e l'indignazione resta profonda anche perché non è stata concessa la possibilità di discutere ma solo subire le continue riformulazioni del governo in Commissione”, conclude Morassut.

 

09/07/2025 - 11:31

“Zero assoluto: con arroganza e disattenzione verso la Toscana, la destra ha deciso di bocciare tutti gli emendamenti proposti dal Partito Democratico al decreto Infrastrutture, ignorando le reali priorità del nostro territorio. È un colpo pesante per la mobilità, la sicurezza e lo sviluppo sostenibile della nostra Regione". Così il deputato Marco Simiani, capogruppo Pd in commissione Ambiente.

“Si trattava - spiega l'esponente dem - di un pacchetto di emendamenti concordato con il Pd della Toscana, pensato per intervenire su strade, ferrovie, termodotti e bacini idrici strategici. Non erano richieste simboliche, ma opere concrete e urgenti: il completamento della strada Tirrenica, la messa in sicurezza della Fi-Pi-Li, della Tosco-Romagnola e della Statale 12, l’adeguamento della Firenze–Siena e il completamento della Due Mari, con attenzione al tratto aretino. Tutte proposte rigettate. Abbiamo chiesto interventi anche sulla viabilità locale come la demolizione e ricostruzione del ponte sul fiume Cecina, il Lotto Zero della Cassia a Siena, il collegamento tra Maroccone e Chioma a Livorno. Avevamo proposto di togliere il pedaggio ai residenti sulla A12 tra Palazzi e Rosignano e sulla A1 tra Firenze Nord e Firenze Sud. Nessuna di queste proposte ha ricevuto attenzione.

“Sul fronte del trasporto ferroviario - conclude Simiani - abbiamo chiesto il ripristino dei fondi tagliati per la Tramvia di Firenze e l’Interporto di Livorno, l’Alta Capacità tra Genova e Roma, il raddoppio della linea Siena–Poggibonsi, e nuove linee per i collegamenti turistici in Maremma. Anche qui, silenzio assoluto. Infine, il governo ha rifiutato di finanziare interventi fondamentali per la messa in sicurezza idraulica nei comuni di Manciano, Calenzano, Quarrata e Campi Bisenzio, e per la realizzazione di termodotti che avrebbero calmierato i costi energetici per le imprese. Il messaggio è chiaro: la Toscana per il governo Meloni non esiste, ma noi continueremo a batterci in Parlamento e nei territori affinché questa Regione non venga lasciata indietro”.

 

08/07/2025 - 14:13

Le opposizioni hanno abbandonato oggi i lavori della Commissione sul DL Infrastrutture in segno di protesta contro l’ennesima forzatura della maggioranza e del governo.

“Siamo ormai alla terza versione dell’emendamento ANAS, segno evidente della confusione totale in cui versa l’esecutivo”, dichiarano Marco Simiani e Anthony Barbagallo, capigruppo del Partito Democratico nelle Commissioni Ambiente e Trasporti della Camera. “Si continua a giocare con norme improvvisate e incerte, tentando di scaricare sulle spalle dei cittadini i costi di scelte politiche sbagliate.”

“Dopo il tentativo fallito di introdurre una tassa estiva attraverso l’aumento dei pedaggi autostradali, arriva una nuova proposta che elimina l’obbligo di comunicazione preventiva alla Commissione europea sulla proroga della concessione fino a 50 anni ad ANAS. Il tutto senza chiarire come verranno finanziati gli investimenti sulla rete stradale. Una manovra opaca e pericolosa.”

“Per questo abbiamo deciso di lasciare i lavori della Commissione: non è possibile continuare a discutere un provvedimento che viene modificato fuori sacco, senza condivisione e senza rispetto per gli impegni assunti. Solo pochi giorni fa, il governo aveva dichiarato che non ci sarebbero stati ulteriori emendamenti. Una promessa puntualmente tradita.”

“Non accetteremo che l’incapacità della maggioranza venga pagata dai cittadini. Le risorse per le infrastrutture esistono: basterebbe investirle nella manutenzione e nel potenziamento della rete viaria nazionale, anziché sperperarle in un’opera ideologica e insostenibile come il Ponte sullo Stretto, che continua ad assorbire miliardi sottraendoli alle vere priorità del Paese.”

 

08/07/2025 - 13:56

Sul decreto Infrastrutture si consuma un’ennesima forzatura per le opere della difesa. Il Ministro dell’Ambiente viene completamento esautorato delle competenze sulla Valutazione di impatto ambientale di progetti destinati alla difesa nazionale, che passa nelle mani del Ministero della Difesa. Opere anche rilevanti che non saranno più assoggettate alla VIA, su decisione autonoma del Ministro della Difesa.

Senza nessuna competenza, nessuna garanzia di rispetto delle normative ambientali e nemmeno delle ragioni dei territori che si vedranno calare dall’altro infrastrutture militari.

Un attacco inaccettabile alle norme e uno stravolgimento delle normative ambientali, che non trova nessuna giustificazione se non quella di eliminare ogni minima garanzia di tutela.  Esiste ancora un Ministero dell’Ambiente in questo Paese?

 

Così in una nota Chiara Braga, Capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.

 

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