28/10/2025 - 15:29

“Piena solidarietà a Emanuele Fiano. È inaccettabile che in un Paese come l’Italia, a ottant’anni dalla Liberazione, gli sia stato impedito di parlare”. Così in una nota Vinicio Peluffo, deputato del Partito Democratico e commissario del Pd di Pisa.

“Impedire a qualcuno di intervenire in un’università - aggiunge Peluffo - è un gesto grave e intollerabile. La libertà di parola e di confronto sono pilastri della nostra democrazia e vanno difesi senza ambiguità.

Emanuele rappresenta da sempre un punto di riferimento per la nostra comunità democratica, per il suo impegno costante nel difendere i valori della Costituzione, della memoria e dell’antifascismo, e per la coerenza con cui ha portato avanti la sua azione politica, dentro e fuori il Parlamento.

Chi tenta di colpire Fiano non colpisce solo una persona, ma il senso stesso di una cultura politica che si fonda sul rispetto, sulla libertà e sulla democrazia”, conclude Peluffo.

 

22/10/2025 - 18:29

“Quello che è accaduto nel corso delle audizioni in Commissione Moby Prince è inaccettabile. Ci vuole rispetto per le istituzioni e soprattutto per le vittime e le loro famiglie”: è quanto dichiarano i deputati Pd della Commissione di Inchiesta, Simona Bonafè, Matteo Mauri e Andrea Casu, sulle dichiarazioni rilasciate da Tito Neri, uno dei primi soccorritori della nave in fiamme.
“Continuare a parlare di ‘fatalità’ ed ‘errore umano’ come uniche cause della strage significa sconfessare tutte le indagini appurate dalle due precedenti Commissioni parlamentari di Inchiesta in 10 anni di lavoro ed allontanare la verità. E' fondamentale evitare passi indietro inammissibili che minano il lavoro e la credibilità delle istituzioni ed impedire che ricostruzioni parziali possano infangano la memoria di chi non può più difendersi”: concludono.

17/10/2025 - 15:50

“Le biblioteche indipendenti custodiscono manoscritti, incunaboli, edizioni rare e archivi che costituiscono una parte essenziale della memoria storica del Paese. Tuttavia, non essendo formalmente riconducibili né allo Stato né alla Chiesa, sono escluse dai principali strumenti di sostegno pubblico. Per questo ho depositato una proposta di legge per dare finalmente riconoscimento e strumenti di tutela a un patrimonio diffuso ma spesso dimenticato. Luoghi che rappresentano un presidio di conoscenza e memoria collettiva: un pezzo fondamentale del nostro patrimonio culturale, che spesso rischia la dispersione per mancanza di un quadro normativo adeguato”. Lo dichiara la deputata Pd, Giovanna Iacono, prima firmataria della pdl 'Disposizioni per la disciplina delle biblioteche indipendenti'.
“La legge - continua l'esponente dem -  prevede l’istituzione, presso il Ministero della Cultura, del Registro Nazionale delle Biblioteche Indipendenti (RNBI), per censire e classificare queste realtà, e di un Fondo speciale destinato a interventi di restauro, digitalizzazione, messa in sicurezza e valorizzazione dei fondi librari, promuovendo anche la collaborazione con le Regioni, gli enti locali e altri enti pubblici. Il fenomeno riguarda un numero limitato ma significativo di biblioteche tra cui vanno citate la Biblioteca Lucchesiana di Agrigento, la Biblioteca Lancisiana dell’Ospedale Santo Spirito di Roma, la Biblioteca Morcelliana di Chiari e la Biblioteca Capitolare di Verona, considerata la più antica biblioteca al mondo tuttora in attività.
“Oggi lo Stato ha il dovere di garantire che questo patrimonio sia protetto, valorizzato e tramandato alle nuove generazioni e dare futuro a queste istituzioni, riconoscendone il ruolo di custodi della memoria e di promotrici della conoscenza, e il loro valore per la comunità”, conclude Iacono.

 

 

17/10/2025 - 13:53

L’Intergruppo parlamentare della Camera dei deputati per le Donne, i Diritti e le Pari Opportunità ha inviato una lettera al Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, Carlo Bartoli, per segnalare e stigmatizzare la pubblicazione di diversi articoli che offendono la memoria di Pamela Genini.

 

La lettera promossa dalla coordinatrice dell’Intergruppo, Laura BOLDRINI, è sottoscritta da Stefania ASCARI, Ouidad BAKKALI, Elena BONETTI, Andrea CASU, Michela DI BIASE, Sara FERRARI, Antonella FORATTINI, Marco FURFARO, Renate GEBHARD, Valentina GHIO, Francesca GHIRRA, Maria Cecilia GUERRA, Simona LOIZZO, Ilenia MALAVASI, Maria Stefania MARINO, Federica ONORI, Emma PAVANELLI, Debora SERRACCHIANI, Gilda SPORTIELLO, Luana ZANELLA.

 

Nel testo si fa riferimento in particolare a quanto pubblicato dal sito Dagospia.com poche ore dopo la morte della donna. “Un articolo - si legge nella lettera - pieno di allusioni e insinuazioni sessiste, che riduce la vita di una donna trucidata a oggetto di curiosità morbosa, spostando l’attenzione dalla violenza subita a giudizi sulla sua persona concentrandosi su dettagli irrilevanti della vita privata della vittima, insinuando dubbi sulla sua reputazione e mettendone in discussione la dignità anche dopo la morte”.

 

Nel testo, l’Intergruppo sottolinea come «raccontare un femminicidio significa affrontare una tragedia umana, oltre che una piaga  sociale, non alimentare voyeurismo o sospetto» e ribadisce che «nessuna donna deve essere uccisa due volte: prima dalla violenza di chi la colpisce, poi dalle parole di chi la racconta senza rispetto».

 

Ecco il testo integrale delle lettera sottoscritta dai componenti dei gruppi di Pd, Lega, M5S, AVS e Azione.

 

“Al Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti

 

Gentile Presidente Bartoli,


Gentile Presidente,

a poche ore dall’uccisione di Pamela Genini, un sito online di grande diffusione (Dagospia.com) ha pubblicato un articolo che offende la memoria della vittima e tradisce i principi fondamentali del giornalismo.

 

Il testo, pieno di allusioni e insinuazioni sessiste, riduce la vita di una donna trucidata a oggetto di curiosità morbosa, spostando l’attenzione dalla violenza subita a giudizi sulla sua persona concentrandosi su dettagli irrilevanti della vita privata della vittima, insinuando dubbi sulla sua reputazione e mettendone in discussione la dignità anche dopo la morte.

 

È un modo di fare informazione che non solo manca di rispetto verso Pamela Genini e i suoi familiari, ma contribuisce a perpetuare una cultura tossica che tende a minimizzare la violenza di genere, spostando la colpa dalla mano dell’assassino alla vita della donna uccisa.

 

Chiediamo all’Ordine dei Giornalisti di farsi interprete, presso i propri iscritti, di un richiamo netto ai principi del Codice deontologico, del Testo unico dei doveri del giornalista e del Manifesto di Venezia, affinché episodi come questo non si ripetano più.

 

L’Ordine promuove una formazione costante e vigila sull’uso di un linguaggio rispettoso, consapevole e libero da stereotipi. È evidente che episodi di questo tipo rischiano di compromettere il grande sforzo compiuto finora per costruire un’informazione più attenta e responsabile.

 

Raccontare un femminicidio significa affrontare una tragedia umana oltre che una piaga sociale, e non alimentare voyeurismo o sospetto. Nessuna donna deve essere uccisa due volte: prima

dalla violenza di chi la colpisce, poi dalle parole di chi la racconta senza rispetto.

Un cordiale saluto.

Laura BOLDRINI, coordinatrice dell’Intergruppo della Camera per le Donne, i Diritti e le Pari opportunità;

Stefania ASCARI, Ouidad BAKKALI, Elena BONETTI, Andrea CASU, Michela DI BIASE, Sara FERRARI, Antonella FORATTINI, Marco FURFARO, Renate GEBHARD, Valentina GHIO, Francesca GHIRRA, Maria Cecilia GUERRA, Simona LOIZZO, Ilenia MALAVASI, Maria Stefania MARINO, Federica ONORI, Emma PAVANELLI, Debora SERRACCHIANI, Gilda SPORTIELLO, Luana ZANELLA.

Ecco il link dell’articolo in oggetto:

https://www.dagospia.com/cronache/era-veramente-pamela-genini-29enne-ucc...

 

17/10/2025 - 11:40

"La Corte d' Appello di Bologna ha confermato la quantificazione del risarcimento che spetta ai familiari delle vittime dell' eccidio nazifascista di Marzabotto. Una sentenza importante. Che conferma un diritto dei familiari delle vittime delle stragi compiute in Italia fra il 1943 ed il 1945. Un modo di rendere omaggio alla Memoria dei caduti ed affermare un principio di grande valore sulla responsabilità degli Stati nei crimini di guerra. Sono risarcimenti che spetterebbero alla Germania e rispetto ai quali è stato istituito in Italia un fondo nazionale dal Governo Draghi. Numerosi familiari delle vittime della strage di Marzabotto hanno già assunto tutte le iniziative di loro competenza. Ora devono essere erogati materialmente i risarcimenti. Come ho già fatto in passato intendo assumere iniziative parlamentari per sollecitare in merito il Governo". Così Andrea De Maria, deputato PD.

 

14/10/2025 - 16:59

"La Ministra Roccella persiste a non fare marcia indietro sulle sue inaccettabili dichiarazioni sulla presenza delle scolaresche ad Auschwitz e nei campi di concentramento nazisti. Lo dico anche da ex Sindaco di Marzabotto. Promuovere la memoria della Shoah e della barbarie nazifascista non è una iniziativa di parte. È un dovere morale verso milioni di vittime innocenti. È anche un modo per rendere più forte la nostra democrazia per contrastare oggi ogni forma di antisemitismo. Già la dichiarazione della Ministra era inaccettabile. Persistere a non rettificarla è ancora più grave".

Così Andrea De Maria, deputato PD

 

13/10/2025 - 10:41

"In un paese normale, mai una ministra si permetterebbe di definire "gite" i viaggi della memoria ad Auschwitz,  mai denigrerebbe l'educazione all'antifascismo su cui si basa la nostra Costituzione, mai tenterebbe di riscrivere la storia.
Le espressioni più atroci e violente dell'antisemitismo, in Europa, sono figlie delle ideologie nazifasciste: è un dato di fatto incontrovertibile e che nessuna propaganda di Roccella né di nessun altro potrà cambiare.
Ho partecipato personalmente nel 2016 ad un viaggio della memoria ad Auschwitz con Sami Modiano e le sorelle Andra e Tatiana Bucci. Ho visto direttamente l'enorme impatto che questa visita ha avuto sugli oltre cento ragazzi e ragazze che erano con noi, l'importanza che ha avuto parlarne, capire le origini del male assoluto e fin dove si possa spingere l'essere umano quando arriva a disumanizzare i propri simili. Sminuire quell'esperienza e ridurla a "gita" è vergognoso, soprattutto se a farlo è una ministra.
Ma la cosa più grave è il tentativo, continuo e costante, che esponenti della destra fanno di ribaltare la storia. Perché il loro problema non è l'antisemitismo, che usano strumentalmente: è l'antifascismo. Cioè, le fondamenta della Repubblica e della Costituzione". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

07/10/2025 - 13:31

“Per l’avv. Francesca Albanese, la senatrice Liliana Segre non avrebbe titolo per parlare di Gaza. Il paragone utilizzato – quello tra un malato di tumore e un sopravvissuto alla malattia – è incomprensibile. E lo è ancora di più perché viene da una donna che, in questi mesi, ha urlato al mondo la necessità di non dimostrarsi insensibili ai destini di Gaza. Non è solo un pericoloso doppiopesismo, ma anche un pensiero che offende una testimone della storia, tradendo anche l’essenza stessa della democrazia: il diritto di ogni cittadino di esprimersi, a maggior ragione quando porta con sé la memoria del dolore e dell’ingiustizia subiti, cosa che l’avv. Albanese fa de relato da mesi.” Così Claudio Stefanazzi, deputato del Partito Democratico che aggiunge “stiamo attenti a non dimenticare che la democrazia non è un salotto riservato agli esperti, ma un confronto aperto, spesso scomodo, tra esperienze e coscienze diverse. E che non dovrebbe concludersi con, per esempio, l’abbandono di uno studio televisivo perché qualcuno non la pensa allo stesso modo.”
“Le migliaia di persone che sono scese in strada in questi giorni per urlare al mondo l’angoscia per gli orrori di Gaza - continua l'esponente dem -, i tantissimi coraggiosi che hanno preso il mare per forzare il blocco israeliano sono la prova provata che la coscienza degli italiani è vigile e rivendica azioni per fermare Netanyahu e il suo governo criminale. Ed è un movimento pacifico, alieno ad ogni violenza, anche quella verbale con cui l’avv. Albanese spesso zittisce i suoi interlocutori, come successo con il sindaco di Reggio Emilia.”
“Liliana Segre - conclude Stefanazzi - rappresenta la memoria viva di ciò che accade quando l’odio si sostituisce all’ascolto. A chi la zittisce, oggi come ieri, resta soltanto il silenzio dell’intolleranza. Come diceva Don Tonino Bello: “…chi volete che ci ascolti quando facciamo comizi sulla pace, se nel nostro piccolo guscio domestico siamo schiavi dell'ideologia del nemico?"

06/10/2025 - 13:10

Oggi ore 14:30 sala Regina Camera dei Deputati

Nel 50º anniversario dell’attentato neofascista a Roma che colpì Bernardo Leighton e sua moglie Anna Fresno si terrà alla Camera oggi alle ore 14:30 un appuntamento per ricordare il leader della DC cilena attraverso il contributo di politici, giornalisti e studiosi.

L’evento, promosso dal gruppo del Partito Democratico e dall’onorevole FABIO PORTA deputato del PD eletto nella circoscrizione estero America del Sud, si terrà presso la sala della Regina a palazzo Montecitorio.

Interverranno per un saluto istituzionale la Vicepresidente della Camera Anna Ascani, la capogruppo del PD Chiara Braga, Ennio Vivaldi, ambasciatore del Cile in Italia e Mario Lubetkin, Ministro degli Esteri dell’Uruguay.

 

23/09/2025 - 13:50

Quarant’anni fa la camorra assassinava il giovane cronista del quotidiano Il Mattino, Giancarlo Siani, con l’obiettivo di mettere a tacere una voce libera e coraggiosa che denunciava l’illegalità e il malaffare. Le sue inchieste rappresentano ancora oggi un esempio di coraggio per chi rifiuta l’omertà, le intimidazioni e la violenza, scegliendo di difendere i principi di giustizia e democrazia. La sua memoria e il suo sacrificio restano una guida nella lotta per la legalità e contro tutte le mafie.

Lo ha scritto sui social Chiara Braga, Capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.

 

23/09/2025 - 11:51

“Oggi come 40 anni fa, resta nitida la memoria della passione e del coraggio di Giancarlo Siani, giornalista napoletano del Mattino, assassinato dalla camorra per le sue inchieste sulla criminalità organizzata”. Così in una nota il deputato e responsabile Sud della segreteria nazionale Pd Marco Sarracino. “La sua immagine e il suo valore – continua il parlamentare dem - siano da esempio per tutte le nuove generazioni e si trasformino in costante impegno contro ogni forma di illegalità per non dimenticare il sacrificio di Giancarlo”. “Mi stringo con amore e rispetto alla sua famiglia e ai suoi cari: la lotta contro le mafie è per sempre”, conclude Sarracino.

19/09/2025 - 15:13

Ho partecipato oggi al Quirinale alla Cerimonia che si è svolta in occasione della prima giornata dedicata alla memoria degli Internati Militari Italiani. Il Presidente Mattarella ha fatto un intervento di altissimo profilo. Con questa giornata viene ricordata la scelta di Resistenza di 650000 militari italiani, che rifiutarono di collaborare con la Repubblica Sociale Italiana e con il regime nazista. Affrontarono, per la loro scelta antifascista, condizioni terribili di detenzione e di lavoro forzato, 45000 persero la vita. Ho partecipato al percorso di discussione alla Camera del testo di legge, a prima firma dell' on. Mulè, che ha istituito questa giornata. In particolare ho lavorato ad emendamenti che evidenziassero le responsabilità del fascismo in questa tragedia. Camera e Senato hanno votato la legge all' unanimità. È stata una occasione, importante e oggi non scontata, in cui tutto il Parlamento si è unito nella memoria della lotta antifascista". Così Andrea De Maria, deputato PD.
 

17/09/2025 - 19:15

La memoria difensiva depositata conferma tutta la gravità con cui il governo ha gestito il caso Almasri. Non solo continui cambi di versione e una gestione opaca, ma soprattutto il fatto più grave: in Parlamento il governo ha mentito” così il democratico Marco Lacarra componente della giunta per le autorizzazioni a procedere della Camera, al termine della seduta in cui il relatore Federico Gianassi ha illustrato i contenuti della memoria depositata dal governo.

“In Aula - prosegue Lacarra - il governo ha detto che si stavano valutando presunti vizi formali e che il ministro Nordio stava verificando la legittimità degli atti della Cpi, e addirittura che la scarcerazione era stata una scelta della magistratura, come ha poi sostenuto la presidente del Consiglio Meloni assecondando la bugia sui social. Dalla memoria emerge invece con chiarezza che già tra il 19 e il 21 gennaio si era deciso, a livello politico, di non procedere all’arresto né alla consegna alla Corte penale internazionale, scegliendo di rimpatriare il criminale Almasri in Libia per altre motivazioni mai dichiarate in parlamento. Un vero e proprio ‘patto di non intervento’, dettato da considerazioni politiche legate a rapporti economici e alla sicurezza degli interessi italiani in Libia, che sono state nascoste alla Camera e al Senato. È un fatto gravissimo: i ministri hanno tradito il giuramento pronunciato all’atto di nomina, venendo meno al dovere di verità e trasparenza nei confronti delle istituzioni e del Paese”, conclude Lacarra.

 

 

17/09/2025 - 11:55
 
“Quanto accaduto ieri sera a Colle Oppio, a Roma, è di una gravità inaudita: due giovani studenti sono stati vigliaccamente aggrediti da un gruppo di militanti neofascisti mentre tornavano da una manifestazione pacifica. È inaccettabile che nel cuore della Capitale, possano ripetersi scene di violenza squadrista che riportano alla memoria le pagine più buie della nostra storia. Desidero esprimere piena solidarietà ai ragazzi colpiti e alla comunità studentesca che in queste ore vive paura e indignazione. Non basta la condanna morale: il Governo ha il dovere di intervenire con fermezza, condannando l'episodio di assumendo iniziative concrete per garantire che la violenza politica non trovi radicamento. Roma è e deve restare città democratica, antifascista e accogliente.” Lo dichiara la deputata romana del Partito Democratico Michela Di Biase.

 

14/09/2025 - 13:44

Il gruppo parlamentare del Partito Democratico in visita al Campo di Fossoli e al Museo del Deportato di Carpi

Le deputate e i deputati del gruppo parlamentare del Partito Democratico si sono recati oggi al Campo di Concentramento e Transito di Fossoli e al Museo Monumento al Deportato di Carpi. Una visita simbolica, nel giorno di chiusura della Festa nazionale del PD, che conferma l’impegno del Partito Democratico per la conservazione e la trasmissione della memoria.
La capogruppo alla Camera, Chiara Braga, ha dichiarato: “Siamo qui, a Fossoli, dove sono le radici della nostra Repubblica e della democrazia. Qui passarono donne e uomini che pagarono con la vita la lotta al nazifascismo. Da questo campo transitarono ebrei, prigionieri politici e oppositori che venivano deportati nei campi di sterminio del Nord Europa. Vogliamo ribadire che l’antifascismo non è una moda stanca, ma il fondamento della libertà, della tolleranza e della solidarietà. Oggi Fossoli è un luogo della memoria che ci ricorda il monito di Primo Levi: ‘Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare’.”
A ricordare la fragilità della democrazia, anche le parole di Bertolt Brecht, poste all’ingresso del Museo del Deportato: “Occorre vedere e non guardare in aria; occorre agire e non parlare. Questo mostro stava, una volta, per governare il mondo. I popoli lo spensero, ma non cantiamo vittoria troppo presto: il grembo da cui nacque è ancora fecondo.”
Il gruppo parlamentare del PD, che quest’anno ha dedicato lo stand della Festa nazionale alle celebrazioni per gli ottant’anni dal primo voto delle donne in Italia, ha ricordato come in Parlamento si sia battuto con emendamenti – poi approvati – per garantire i fondi destinati alle celebrazioni degli ottant’anni della Liberazione e proprio del voto delle donne. Un impegno che si inserisce in un lavoro più ampio per valorizzare i luoghi della memoria, fondamentale in un tempo in cui riaffiorano le ragioni dell’odio e dell’intolleranza.
“La memoria del passato deve restare viva e diventare guida per la costruzione del futuro: un popolo senza memoria è infatti un popolo senza futuro”, hanno sottolineato i democratici nel corso della visita.

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