08/09/2025 - 13:39

“La separazione delle carriere non è una riforma della giustizia, ma un’operazione ideologica che smantella la Costituzione, attacca la separazione dei poteri e non affronta in alcun modo i problemi concreti del sistema giudiziario. La maggioranza preferisce riproporre vecchie battaglie identitarie piuttosto che lavorare su ciò che serve davvero a cittadini e imprese”, dichiara Federico Gianassi, capogruppo democratico in Commissione Giustizia della Camera, a margine delle audizioni promosse oggi dal Pd.
“Il Paese aspetta riforme capaci di ridurre i tempi infiniti dei processi, di garantire personale stabile negli uffici giudiziari, di rendere efficiente e davvero funzionante il processo telematico. A queste urgenze, il governo risponde con una riforma che non velocizza un solo procedimento e che, come ha ammesso lo stesso ministro Nordio, non produce alcun miglioramento sul piano dell’efficienza. È chiaro l’obiettivo: indebolire l’autonomia della magistratura e piegare il pubblico ministero all’influenza dell’esecutivo. Ancora più grave, è la prima volta nella storia repubblicana che un testo uscito dal Consiglio dei ministri arriva in Parlamento blindato e destinato a essere approvato senza alcuna modifica, riducendo il ruolo del Parlamento a pura ratifica. Per questo continueremo a contrastare con forza questa sciagurata riforma e a difendere la Costituzione repubblicana, scritta per garantire equilibrio e indipendenza dei poteri, contro una destra che vuole piegare la giustizia alle logiche della politica”.

08/09/2025 - 08:22

Non disturbare il manovratore. È la linea del governo sulle riforme. Nel secondo passaggio alla Camera della riforma costituzionale della giustizia, la maggioranza non ha intenzione di effettuare audizioni. Per questo il Gruppo del Pd ha deciso di promuovere una consultazione tra i rappresentanti del mondo della giustizia, dell’associazionismo e delle parti sociali. Le audizioni informali si terranno oggi, lunedì 8 settembre, a partire dalle ore 11 per tutta la giornata presso la Sala Berlinguer. Hanno aderito CGIL con Christian Ferrari, Segretario Confederale, Cesare Parodi, Presidente ANM, Margherita Cassano, Prima Presidente della Corte di Cassazione, Ugo De Siervo, Presidente emerito della Corte Costituzionale, Mitja Gialuz, Professore ordinario di Diritto processuale penale Università Genova, Gaetano Azzariti, Professore ordinario di Diritto costituzionale Università Sapienza Roma, per le ACLI Vice Pres. Avv. Italo Sandrini e Valerio Martinelli, Consigliere del Presidente Nazionale, per ANPI Emilio Ricci, Vice presidente, Franco Coppi, Avvocato Giurista, per la UIL Ivana Veronese Segretaria Confederale.

Per il Gruppo del Pd oltre alla Capogruppo Chiara Braga e all’Ufficio di Presidenza, parteciperanno i capigruppo delle Commissioni Affari Costituzionali e Giustizia Simona Bonafè e Federico Gianassi, la Responsabile Giustizia della segreteria nazionale Pd Debora Serracchiani, deputate e deputati Pd e rappresentanti del Gruppo del Pd al Senato.

 

06/09/2025 - 09:24

Non disturbare il manovratore. È la linea del governo sulle riforme. Nel secondo passaggio alla Camera della riforma costituzionale della giustizia, la maggioranza non ha intenzione di effettuare audizioni. Per questo il Gruppo del Pd ha deciso di promuovere una consultazione tra i rappresentanti del mondo della giustizia, dell’associazionismo e delle parti sociali. Le audizioni informali si terranno lunedì 8 settembre a partire dalle ore 11 per tutta la giornata presso la Sala Berlinguer. Hanno aderito CGIL con Christian Ferrari, Segretario Confederale, Cesare Parodi, Presidente ANM, Margherita Cassano, Prima Presidente della Corte di Cassazione, Ugo De Siervo, Presidente emerito della Corte Costituzionale, Mitja Gialuz, Professore ordinario di Diritto processuale penale Università Genova, Gaetano Azzariti, Professore ordinario di Diritto costituzionale Università Sapienza Roma, per le ACLI Vice Pres. Avv. Italo Sandrini e Valerio Martinelli, Consigliere del Presidente Nazionale, per ANPI Emilio Ricci, Vice presidente, Franco Coppi, Avvocato Giurista, per la UIL Ivana Veronese Segretaria Confederale.
Per il Gruppo del Pd oltre alla Capogruppo Chiara Braga e all’Ufficio di Presidenza, parteciperanno i capigruppo delle Commissioni Affari Costituzionali e Giustizia Simona Bonafè e Federico Gianassi, la Responsabile Giustizia della segreteria nazionale Pd Debora Serracchiani, deputate e deputati Pd e rappresentanti del Gruppo del Pd al Senato.

05/09/2025 - 14:44

Il drammatico suicidio di una donna detenuta di 52 anni avvenuto a Rebibbia nelle scorse ore è l’ennesimo campanello d’allarme che il Governo continua a ignorare. Il sovraffollamento carcerario e la mancanza di un’adeguata assistenza psicologica e sanitaria sono problemi strutturali che non si affrontano con provvedimenti emergenziali e dichiarazioni di circostanza, ma con scelte politiche serie e lungimiranti." Lo dichiara la deputata Pd Michela Di Biase, componente della commissione Giustizia.

"Da mesi denunciamo come la situazione negli istituti penitenziari del Lazio e di tutta Italia sia diventata insostenibile: celle sovraffollate, personale penitenziario costretto a turni impossibili, servizi sanitari insufficienti e un supporto psicologico pressoché inesistente. È un contesto - sottolinea la deputata Pd - che genera disperazione e moltiplica i gesti estremi."

"Il Governo ha la responsabilità politica di intervenire, ma continua a voltarsi dall’altra parte, scegliendo la propaganda securitaria invece delle riforme necessarie. Servono misure concrete - conclude Di Biase - per ridurre il numero dei detenuti, potenziare i percorsi di reinserimento sociale, rafforzare la presenza di psicologi, medici e operatori specializzati dentro le carceri."

 

05/09/2025 - 13:40

“L’appello lanciato da Paolo Gentiloni insieme ad altre autorevoli personalità europee rappresenta un contributo importante che va nella giusta direzione ed andrebbe raccolto con decisione. Siamo di fronte a un bivio storico: o l’Unione Europea sceglie di rafforzarsi ulteriormente e procedere verso una maggiore integrazione, aprendo una nuova stagione di riforme politiche ed istituzionali, o rischia di diventare irrilevante di fronte alle sfide globali”. Lo dichiara Piero De Luca, deputato del Pd e capogruppo in commissione affari europei.

“L’Europa è stata nei decenni un motore straordinario di pace, diritti e sviluppo economico. Ha garantito stabilità e benessere a generazioni di cittadini. Ma oggi il modello attuale non basta più. Il mondo è radicalmente cambiato e la competizione internazionale si gioca su terreni che richiedono una risposta ancora più unita e decisa. L'equità sociale, la crescita occupazionale, la difesa, la sicurezza energetica, la transizione verde e digitale, la gestione ordinata e solidale dei flussi migratori, la capacità di restare competitivi a livello industriale e tecnologico: nessuno di questi obiettivi può essere raggiunto con strumenti frammentati e logiche puramente nazionali. Per questo è indispensabile costruire un’Europa più integrata e politicamente coesa, in grado di parlare con una voce sola e di essere davvero protagonista a livello internazionale. Non è in gioco solo il futuro delle istituzioni UE: è in gioco la possibilità di continuare a garantire pace, diritti, democrazia e il nostro modello sociale di welfare. Ci auguriamo che già dal prossimo discorso sullo Stato dell’Unione la Presidente Ursula Von der Leyen sappia dare un segnale forte e netto in questa direzione, indicando la strada di una nuova fase costituente per l’UE. Perché l’Europa, oggi più che mai, non è solo il nostro passato: è la nostra casa comune, il nostro futuro, ed è la condizione necessaria per difendere al meglio i nostri cittadini”.

 

22/08/2025 - 20:28

“Anche in questa occasione Mario Draghi indica un percorso pienamente condivisibile per il futuro dell'UE. Non possiamo restare fermi e accontentarci di quanto raggiunto finora. Le sfide geopolitiche, economiche e sociali del nostro tempo richiedono più coraggio e un ulteriore passo in avanti nel processo di integrazione se vogliamo davvero difendere in futuro i valori fondanti europei di pace, democrazia, libertà, equità, benessere. Più debito comune per investimenti strategici congiunti in ricerca, sviluppo, tecnologie e difesa, più unità nel pilastro sanitario, sociale, e nelle sfide delle transizioni ambientali e digitali, ma anche riforme istituzionali per rafforzare l'efficacia delle scelte e l'autorevolezza internazionale dell'Europa. Il ritorno al passato verso nuovi sovranismi nazionali sarebbe un errore storico. Ma bisogna andare avanti con determinazione per poter giocare davvero un ruolo da protagonisti e non da semplici spettatori nel mondo attuale”.

Così il capogruppo Pd in commissione Politiche europee alla Camera, Piero De Luca.

 

05/08/2025 - 16:35

"Ormai il Governo Meloni è diventato soltanto un organo di propaganda politica: dopo aver annunciato la Zes nelle Marche nel disperato tentativo di nascondere i disastri della destra nella Regione, adesso tenta di affossare per l'ennesima volta le riforme della Giunta Giani in Toscana. Dopo aver impugnato poche settimane fa la norma regionale sul 'fine vita' adesso blocca la legge sul 'salario minino' che avrebbe assicurato a tutti i bandi di gara propri e di tutti gli enti collegati almeno 9 euro all'ora ai lavoratori coinvolti. Siamo francamente sconcertati da un governo ormai fuori dalla realtà, immobile ed incapace di dare risposte alle necessità delle famiglie ed ai diritti delle persone. Con questi atti punitivi la destra conferma che sa utilizzare il potere soltanto per reprimere e punire chi governa per aiutare le comunità. Non ci faremo intimidire, perché il bene del paese viene prima del rancore e della propaganda": è quanto riporta una nota congiunta dei parlamentari Pd Emiliano Fossi, Marco Simiani, Simona Bonafè, Federico Gianassi, Marco Furfaro, Laura Boldrini, Christian Di Sanzo, Dario Parrini, Ylenia Zambito e Silvio Franceschelli.

24/07/2025 - 17:59

“Accogliamo con favore l’attenzione che il Governo ha voluto riservare al settore agricolo con il ddl 'Coltivaitalia' e con l’annuncio di nuove risorse destinate alla sovranità alimentare, alla filiera del frumento, al ricambio generazionale e alla digitalizzazione. Tuttavia, ancora una volta si tratta di interventi frammentati e non strutturali, privi di una visione strategica di lungo periodo che servirebbe per accompagnare davvero la transizione ecologica, sostenere la qualità delle produzioni e rafforzare la competitività del nostro sistema agricolo”. Lo dichiara la deputata Pd Antonella Forattini commentando le misure del governo sul settore agricolo definite dall'ultimo Consiglio dei ministri.

“È sul piano europeo – sottolinea l'esponente dem - dove è mancato un segnale politico forte. Mentre la Commissione UE porta avanti l’ipotesi di un fondo unico che rischia di depotenziare la Politica Agricola Comune, non abbiamo registrato alcun impegno concreto da parte del Governo italiano per difendere le prerogative nazionali e garantire risorse stabili e certe ai nostri agricoltori”.
“Serve una strategia coerente che tenga insieme politiche nazionali e azione europea, con l’obiettivo di tutelare il reddito agricolo, promuovere il ricambio generazionale e valorizzare la qualità che contraddistingue il Made in Italy”, conclude Forattini.

 

16/07/2025 - 17:46

"Il gruppo del Partito Democratico si è astenuto in Commissione Cultura della Camera sul parere relativo alla nomina del presidente del CONI." Lo rende noto il responsabile nazionale Sport del PD, il deputato Mauro Berruto, che spiega:
"Un’astensione che non contesta la scelta democraticamente espressa dagli 81 elettori – tra cui circa cinquanta presidenti federali – ma che vuole accendere i riflettori su un nodo strutturale: le modalità con cui vengono eletti quei “grandi elettori”, ovvero i presidenti delle federazioni."
"Abbiamo scelto di astenerci  per una questione di metodo -spiega Berruto- perché nelle federazioni vige ancora un sistema elettorale medievale che si fonda sulla raccolta delle deleghe e che consente ai presidenti federali di mantenere contemporaneamente ruoli politici, anche di governo, senza alcuna incompatibilità. Questo genera un evidente conflitto di interessi e mina l’autonomia dello sport, che dovrebbe restare un ambito libero da influenze partitiche."
"Con questa astensione non guardiamo al passato né al presidente Buonfiglio, a cui rivolgiamo i nostri auguri di buon lavoro. Guardiamo invece al futuro, chiedendo un impegno concreto per riformare il sistema. Il Presidente Buonfiglio vuole farlo? Lo attendiamo in commissione alla Camera, dove gli manifesteremo la nostra richiesta urgente di intervenire per garantire maggiore democrazia, trasparenza e rappresentatività."
"Chiediamo al neo-presidente del CONI di aprire un’interlocuzione con la proposta di legge presentata dal Partito Democratico alla Camera, che introduce elementi fondamentali per il rinnovamento: voto elettronico, equilibrio di genere e generazionale, incompatibilità tra ruoli sportivi e incarichi politici, limite di tre mandati per i presidenti federali. E gli chiederemo anche quali siano le sue posizioni rispetto al tema della giustizia sportiva, altro ambito che necessita di una profonda autoriforma prima che qualcuno intervenga dall’esterno”.
"Siamo convinti che il mondo dello sport meriti regole nuove, all’altezza delle sfide di oggi. Per questo continueremo a batterci in Parlamento affinché queste riforme diventino realtà” conclude Berruto.

10/07/2025 - 13:56

«È un drammatico bollettino di guerra alla giustizia sociale quello che emerge dai dati diffusi oggi dall’Istat nel Rapporto 2025 sugli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030. Più di un quarto degli indicatori registra un peggioramento e oltre il 20% è in stagnazione, sia nel breve che nel lungo periodo. Un segnale inequivocabile: il Governo Meloni non guida l’Italia verso un futuro più equo, sostenibile e inclusivo, ma rallenta ogni possibile azione in questa direzione».

Lo dichiara il deputato del PD Silvio Lai, membro della Commissione Bilancio della Camera.

«Il quadro tracciato dall’Istat è il riflesso di due anni e mezzo di politiche sbagliate e miopi. Si è parlato molto, ma si è fatto poco o nulla per rafforzare la sanità pubblica, mentre i tempi di attesa crescono e la spesa privata aumenta. Sulla parità di genere si è arretrati, con tagli ai sostegni per l’infanzia e nessun investimento serio sul lavoro femminile. Sul fronte ambientale, si continua a consumare suolo, a ignorare la crisi climatica, a non finanziare le aree protette. L’acqua si disperde nelle reti obsolete, soprattutto al Sud, e non si fa nulla per rimediare. Le istituzioni locali sono state lasciate sole, senza risorse né riforme. Invece di sostenere la coesione sociale e ambientale, il Governo ha scelto l’arretramento».

«Meloni e i suoi ministri - prosegue Lai- parlano di crescita e competitività, ma tagliano investimenti pubblici, ignorano la giustizia sociale e aumentano la precarietà. Il PNRR viene modificato senza trasparenza, i fondi di coesione rallentano, e le Regioni affrontano da sole la transizione. Altro che Agenda 2030: qui c’è un’agenda regressiva».

«Per invertire la rotta - conclude il parlamentare Dem- servono atti concreti. Va approvata una legge quadro nazionale per l’attuazione degli SDGs. Deve essere istituito un fondo nazionale per le transizioni ecologiche e sociali.

È necessaria una revisione della fiscalità che favorisca l’inclusione, l’innovazione e la giustizia ambientale.

E bisogna misurare ogni politica pubblica con gli indicatori di benessere equo e sostenibile.

Solo così potremo riportare l’Italia sulla strada dell’Agenda 2030 per lo sviluppo equo e sostenibile».

 

02/07/2025 - 16:05

È grave il tentativo del ministro Nordio di tirare per la giacchetta il Presidente della Repubblica in una polemica politica per difendere il decreto sicurezza, decreto peraltro tutto sbagliato. Si tratta di un comportamento inaccettabile da parte di un ministro che dovrebbe piuttosto spiegare perché la giustizia italiana è al collasso. La verità è che Nordio, anziché affrontare i tanti problemi della giustizia, impiega il suo tempo per attaccare le opposizioni e la magistratura. Colpisce, poi, il tono con cui il ministro affronta il tema drammatico del sovraffollamento carcerario: ricette semplicistiche, annunciate da anni e sempre con superficialità, che ignorano la complessità del problema e la necessità di riforme strutturali. Il Ministro Nordio conferma purtroppo l’inadeguatezza al ruolo che ricopre.

Così Federico Gianassi, capogruppo Pd in commissione Giustizia di Montecitorio. 

 

26/06/2025 - 15:39

Dunque alla Camera il Premierato, “la madre di tutte le riforme”, non se la cava bene e la maggioranza decide di rinviare. Ma pure "la figlia" - separazione delle carriere - non deve stare proprio bene, se al Senato fanno mancare il numero legale. Sono giornate complicate per il Governo. Ecco perché Meloni preferisce i vertici internazionali dove può stare lontana da una maggioranza divisa su tutto, dal terzo mandato al riarmo, strattonata tra Salvini e Tajani. Li tiene insieme solo il potere, non l’interesse per il Paese.

Così in una nota Chiara Braga, Capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.

 

20/06/2025 - 12:59

“Non è semplice, oggi, tracciare un bilancio sullo stato delle riforme della giustizia nel nostro Paese. Non lo è soprattutto se si assume come parametro l’orientamento originario che il Ministro in carica ha inteso assumere all’inizio del suo mandato.
Un tema molto importante a mio avviso da sottolineare è che nessun intervento legislativo è stato fatto dalla attuale maggioranza sul riequilibrio delle prerogative fra parte pubblica e privata nella fase delle indagini preliminari, dove il rischio di abuso delle misure cautelari finora non è stato assolutamente mitigato.
Ci sono ancora molti interrogativi che riguardano le indagini preliminari che restano senza risposta.
E per quanto riguarda i reati, abbiamo visto che sono stati introdotti più di 60 nuovi reati e che l’aumento complessivo delle pene supera i 400 anni di carcere. È evidente che prevale nel governo e nella maggioranza un forte istinto panpenalista piuttosto che delle serie intenzioni di riforma della giustizia verso una giustizia più equa”. Lo ha detto il deputato del Pd, Marco Lacarra, nel corso del dibattito sulla Giustizia organizzato dal Partito Democratico alla Camera.

20/06/2025 - 11:07

“Leggo le dichiarazioni del ministro Giuli sulla sconcertante notizia dei fondi tax credit ricevuti dal killer di villa Pamphili. Spiega che proprio per evitare fatti del genere hanno riformato il tax credit. Leggo poi le dichiarazioni del suo direttore generale che spiega che è un fatto increscioso ma che era tutto regolare. Mi chiedo se il ministro e il suo direttore generale si parlino. Ma mi permetto di segnalare due questioni.

La prima è che la cosiddetta riforma messa in campo da questo governo non cambia assolutamente nulla su questi aspetti. La seconda è che stiamo parlando di una vicenda che dimostra semmai che c'è un tema di incapacità di vigilanza della struttura del ministero. Come peraltro evidenziato da diversi casi emersi in questi anni.

Tema sul quale prima di tutto dovrebbe riflettere la direzione generale cinema e chi la guida da molti anni, traendone le conseguenze con serietà e valutando l'opportunità di un passo indietro.

Ma al di là delle inadeguatezze individuali, la difficoltà a vigilare e gestire professionalmente le risorse è una delle ragioni principali per cui abbiamo proposto l'istituzione di una agenzia autonoma ed efficiente, raccogliendo la suggestione del maestro Pupi Avati. La soluzione è questa, non certo quella di aumentare il potere della dg cinema addirittura bypassando il ministro, come proposto dalla sottosegretaria Borgonzoni. Se davvero Giuli vuole affrontare seriamente la questione e non limitarsi a dichiarazioni e finte riforme, l'occasione di un dialogo costruttivo la abbiamo offerta mettendo nero su bianco una proposta che davvero metterebbe in sicurezza il settore.  Attendiamo ancora una risposta” così il deputato democratico, componente della commissione cultura della Camera, Matteo Orfini.

 

20/06/2025 - 09:33

Oggi incontro con Anm, Camere Penali, Consiglio nazionale forense e giuristi: conclude Elly Schlein

Roma, 20 giugno 2025 – Ore 09:30-13:00
Camera di Commercio di Roma, Sala del Tempio di Vibia Sabina e Adriano

Il Partito Democratico promuove l’incontro “Giustizia secondo Costituzione”, un evento pubblico per riflettere sullo stato della giustizia in Italia a partire dai principi fondanti della nostra Carta costituzionale. In un contesto in cui l’azione del governo appare sempre più orientata da logiche emergenziali e securitarie, e da proposte di segno punitivo nei confronti della magistratura come la separazione delle carriere, l’iniziativa intende rimettere al centro il rispetto delle garanzie costituzionali e i diritti fondamentali della persona.
La mattinata si articolerà in due panel di approfondimento:
Ore 09.30 – PANEL 1. "L’ultima frontiera del panpenalismo emozionale. Si vive di solo reato? Carcere ed esecuzione della pena". Repressione e diritti fondamentali della persona a 50 anni dall’ordinamento penitenziario, interverranno esperti del diritto e rappresentanti istituzionali, tra cui il prof. Roberto Bartoli dell’Università di Firenze; Samuele Ciambriello (portavoce della Conferenza Nazionale dei Garanti delle persone private della libertà), e le componenti dem nella commissione giustizia della Camera, Michela Di Biase e Rachele Scarpa. Introduce Walter Verini, Capogruppo PD in Commissione Antimafia. Modera Gabriella Cerami (la Repubblica).
Ore 11.00 – PANEL 2. "Le riforme della giustizia: civile, penale, ordinamento giudiziario e separazione delle carriere. A che punto siamo?"
Il confronto vedrà la partecipazione di protagonisti del mondo giudiziario e forense: Rocco Maruotti (segretario generale ANM), Francesco Petrelli (presidente Unione camere Penali), Francesco Greco (presidente del Consiglio nazionale Forense), e Anna Rossomando, Vicepresidente del Senato. Introduce Marco Lacarra, componente dem in commissione Giustizia della Camera. Modera Virginia Piccolillo (Corriere della Sera).
Ore 12.00 – Contributi di Alfredo Bazoli (capogruppo Pd in commissione Giustizia del Senato) e Federico Gianassi (Capogruppo Pd in commissione Giustizia della Camera).
Ore 12.30 – Intervento di Debora Serracchiani, Responsabile Nazionale Giustizia del PD.
Ore 12.45 – Conclusioni di Elly Schlein, Segretaria Nazionale del Partito Democratico.
L’iniziativa sarà trasmessa in diretta sul canale YouTube @DeputatiPD.
Per info e accrediti: pd.ufficiostampa@camera.it 

 

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