Violenza destra: Fiano, distrutta targa Gina Galeotti Bianchi, qualcuno sdogana fascisti

  • 02/07/2018

”Hanno distrutto la targa dedicata a Gina Galeotti Bianchi, la partigiana Lia, in Via Hermada a Milano. Per noi un simbolo. Qualcuno sta sdoganado da anni i #fascisti. Per quello che mi riguarda #nopasaran. Le autorità inquirenti indaghino, #Milano non sia indifferente. Nessun dorma”.

Così su il deputato dem Emanuele Fiano sulle sue pagine social.

“Un episodio molto grave – spiega - che avviene in clima di inaccettabile intolleranza come dimostrano anche gli attacchi dell’estrema destra alle sedi del nostro partito”

Governo: Quartapelle: basta propaganda, Salvini si occupi di sicurezza e lotta a criminalità

  • 19/06/2018

“Impegnato nella sua propaganda, Matteo Salvini non trova il tempo per occuparsi della lotta alla criminalità e della sicurezza dei cittadini. Gli abitanti di via Padova a Milano stanno aspettando una decisione per l’assegnazione ad usi sociali della palazzina in via Mosso 4 confiscata alla mafia. Come previsto dalla legge, l’assessore Pierfrancesco Majorino ne ha ripetutamente chiesto la destinazione al Comune, per liberarla dai topi e dallo spaccio e per includerla nel progetto di riconversione dell’adiacente ex convitto del Trotter.

Lamina: Gribaudo, vicini alle famiglie, servono più ispezioni

  • 17/01/2018

“Quando anche in un’azienda attenta alle procedure di sicurezza avviene una tragedia come quella di Milano, con tre morti sul lavoro, abbiamo l’obbligo di interrogarci su cosa non funzioni nella prevenzione degli incidenti. Siamo vicini alle famiglie delle vittime e di coloro che ancora in queste ore lottano fra la vita e la morte.” Lo dichiara la Responsabile Lavoro del PD, Chiara Gribaudo. “Non è accettabile che la crescita economica chieda un tributo di sangue ai lavoratori, chi questa mattina offre una giustificazione simile se ne lava le mani in maniera indecente.

Ema: Bordo, Rammarico metodo, chi attacca il Governo fa propaganda

  • 21/11/2017

"Profonda delusione per la mancata assegnazione di Ema a Milano frutto non di una decisione politica ma di un sorteggio che, purtroppo, ci ha beffati. Rimane certo il rammarico per il metodo sbagliato con il quale si e' arrivati a questa decisione, cosa peraltro gia' sollevata dal nostro Governo che, a suo tempo, aveva criticato che si potesse scegliere la sede di un’agenzia così prestigiosa con i bussolotti.

Ema: Bernardo, delusione ma non rassegnazione

  • 20/11/2017

“Prendiamo atto della decisione che ha preso il Consiglio per gli Affari generali dell’Unione Europea e che rispettiamo, anche in considerazione della indubbia validità di una città del rilievo di Amsterdam. Tuttavia siamo certi che Milano avrebbe garantito ai 900 dipendenti di EMA e ai membri dei 7 Comitati scientifici in essa operanti una casa ideale e ricca dei servizi e delle peculiarità positive che solo il capoluogo meneghino avrebbe potuto dare”. Lo dichiara Bernardo, deputato del Partito democratico e Presidente della Commissione Finanze della Camera.

Ema: Quartapelle, Nulla da rimproverarci, Milano in testa in tutte le votazioni

  • 20/11/2017

“Non abbiamo nulla da rimproverarci. Ci siamo spesi tutte le carte fino in fondo, valorizzando Milano e la Lombardia, che ci hanno portato in testa in tutte le votazioni. Il nostro dossier era ottimo, capace di valorizzare le eccellenze della ricerca italiana e la viabilità di Milano, ed è stato compilato con grande cura da Governo, Comune e Regione. La disponibilità di una sede prestigiosa e immediatamente funzionante come il Pirellone ha dato all’offerta italiana un punto di forza che mancava ad altre candidature.

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