Lecce: Stefanazzi scrive al Prefetto, centrodestra avvelena clima politico
Di seguito la lettera del deputato Pd Claudio Stefanazzi al Prefetto di Lecce
Di seguito la lettera del deputato Pd Claudio Stefanazzi al Prefetto di Lecce
“Le notizie che apprendiamo sul comportamento del direttore di Rainews Paolo Petrecca preoccupano per più motivi. Da una parte sembra esserci il mancato rispetto del lavoro giornalistico e quindi della libertà di stampa, particolarmente grave per una testata del servizio pubblico, dall’altra ne emerge anche un atteggiamento antisindacale senza rispetto per le richieste del Cdr. Non sono nuove, inoltre, le scelte in favore del centrodestra, come quella di mandare in diretta il comizio dei leader durante la campagna elettorale delle amministrative.
“Invece di nascondersi dietro al silenzio, il candidato del centrodestra alla Regione Lazio, Francesco Rocca, ci dica con sincerità cosa pensa dell’indagine sull’Università Unicusano Campus che vede, tra i nomi anche quello di Stefano Bandecchi, coordinatore di Alternativa popolare e qualche giorno fa in amabile compagnia con l’ex Presidente della Croce Rossa. Noi ovviamente siamo garantisti, come Rocca d’altronde, e aspettiamo di apprendere dai giudici qualche informazione in più.
“E’ una norma che fa emergere la vera anima della destra: retrograda, anti moderna, insomma fuori dal tempo”.
Così il deputato del Pd Emiliano Fossi commenta la proposta della Lega di dare un bonus di 20mila euro solo a chi si sposa in chiesa ed è cittadino italiano da 10 anni.
“Berlusconi dice che ridiscutere il Pnrr è illogico e pericoloso e non c’è nessun motivo per chiederlo. Mi chiedo se ne ha mai discusso con Giorgia Meloni visto che le loro posizioni sono diametralmente opposte. Come farebbe la destra a governare se le forze che la compongono non sono d’accordo su nulla? Il Paese in questo momento ha bisogno di tutto tranne che di un governo diviso su tutto, dalla politica europea a quella estera, energetica ed economica. Serve stabilità e affidabilità che solo un programma come quello del Pd può garantire”.
“Al netto delle solite fantasiose ricostruzioni di Berlusconi in merito al suo ruolo sul conseguimento dei fondi dall’Europa, è evidente come anche sul Pnrr il centrodestra sia diviso, in totale disaccordo. Salvini e Meloni continuano a parlare di rinegoziare il Piano, Berlusconi oggi dice che farlo sarebbe illogico e pericoloso. Come del resto noi sosteniamo dall’inizio di questa campagna elettorale.
“Troppe parole in libertà, non soppesate e che poi creano conseguenze: dire che contemporaneamente bisogna bloccare le sanzioni alla Russia e fare lo scostamento di bilancio, che significa più debito, significa mettere l’Italia in condizioni di grande fragilità.
Noi dobbiamo rimanere ancorati all’unità dell’Europa, e reagire in maniera adeguata per strozzare le risorse con le quali Putin alimenta la sua macchina bellica in Ucraina. Uscire dalle intese europee, sfilandoci da una risposta comune europea e atlantica, significa essere più deboli.
La destra non parla di salute in questa campagna elettorale perché non sa cosa dire”.
Così Beatrice Lorenzin, candidata al Senato nel collegio Piemonte 1, durante un incontro elettorale con il collega Andrea Giorgis, candidato al Senato nel collegio uninominale a Torino e nel collegio plurinominale Piemonte 1.
“Disumano e irrealizzabile”
“FdI continua a fare propaganda sull'immigrazione, parlando da giorni di un fantomatico blocco navale. Oltre ad essere atroce dal punto di vista umanitario, è una proposta ovviamente irrealizzabile da un punto di vista tecnico giuridico, smentita anche da suoi candidati e alleati”. Così su Twitter Piero De Luca, vicecapogruppo alla Camera e candidato Pd in Campania.
“Caro Giorgio Mulè, a proposito di ripassi alle tue latitudini puoi scegliere tra il lettone di Berlusconi a Putin, l’accordo Lega-Russia Unita, il no russo alle rogatorie sul Metropolitan, le titubanze sugli aiuti all’Ucraina, l’incapacità di dire che Putin ha aggredito l’Ucraina”. Lo scrive su Twitter il deputato dem e responsabile politiche per la Sicurezza nella Segreteria del Pd, Enrico Borghi, replicando a un tweet del sottosegretario alla Difesa, Giorgio Mulè che linkava un post del candidato del Pd Marco Sarracino su Instagram in merito all'anniversario della rivoluzione russa.