Mafia: Lai, ricordiamo Moro e Impastato con le ragioni di democrazia e libertà

  • 09/05/2023

“Aldo Moro e Peppino Impastato due storie diverse, due collocazioni diverse ma unite dallo stesso, univoco senso dello Stato e della legalità. Due morti violente per mano di terroristi e mafiosi. Ricordiamoli rafforzando le ragioni della democrazia e della libertà”. Lo scrive sui social Silvio Lai, deputato del Pd.

Impastato: Siani, non dimentichiamo

  • 09/05/2021

Noi non dimentichiamo Peppino Impastato, giornalista siciliano, ucciso dalla mafia il 9 maggio 1978 a Cinisi.
23 anni dopo, il 5 marzo 2001, la corte d’assise di Palermo condannò Vito Palazzolo a 30 anni di carcere per l’omicidio.
E poi, l'11 aprile 2002, Gaetano Badalamenti fu condannato all’ergastolo per essere il mandante di quell’omicidio.
Palazzolo e Badalamenti sono morti in carcere.

Antimafia: Lattanzio, lotta di Impastato rivoluzionaria e attuale

  • 09/05/2021

“Oggi mi preme ricordare Peppino Impastato. Non nel suo ruolo di martire della mafia ma di rivoluzionario e di giornalista. Peppino Impastato era un militante comunista che sapeva che per combattere attivamente le mafie bisognava combattere l’architrave e cioè il sistema economico, politico e di potere in cui sono generate. Impastato combatteva quindi quotidianamente contro le speculazioni edilizie, il latifondo, le grandi infrastrutture, gli intrecci politico-massonici. Soprattutto Impastato aveva capito che la lotta alla mafia è lotta per i diritti di tutti contro i privilegi di pochi.

Mafia: Siani , parole Impastato risuonino forti, mafia è contro ogni libertà

  • 09/05/2020

“Il 9 maggio 1978 moriva a Cinisi Peppino Impastato. Ucciso dalla mafia per il coraggio delle sue parole. La mafia è contro ogni libertà e contro la libera espressione delle idee. Per questo Peppino usò parole impietose nei confronti di Tano Badalamenti e di tutti i mafiosi di Cinisi. Peppino Impastato come Giancarlo e come i giornalisti uccisi dalle mafie sono stati censurati in modo violento dalla mafia, dalla camorra e dalla Ndrangheta perché osarono riaffermare la libertà di parola come principio universale di ogni uomo senza alcuna distinzione”.

Sicilia: Anzaldi, M5s non ha imparato lezione di Impastato

  • 28/08/2017

 “La mafia uccide, il silenzio pure”, ma questa lezione il M5s non l’ha ancora imparata. Il candidato del Movimento 5 stelle alla guida della regione Sicilia ammette candidamente di non parlare di mafia perché “noi non parliamo di mafia; noi combattiamo la mafia”. Per rispondergli  basterebbe la foto dei funerali di Peppino Impastato a Cinisi 39 anni fa.
- Lo scrive su Instagram Michele Anzaldi, deputato del Partito democratico, commentando il post di Giancarlo Cancelleri sul blog di Grillo -