03/04/2023 - 17:23

“Per Meloni la frase di La Russa su Via Rasella è una sgrammaticatura istituzionale. No, è l’ennesimo tentativo di riscrivere la storia del Ventennio, come ha fatto lei sulle Fosse Ardeatine. Svilire l’antifascismo è la priorità di Fdi nelle istituzioni: non lo consentiremo”.

Lo scrive la deputata del Pd, Laura Boldrini, su Twitter.

03/04/2023 - 17:08

“La tragica morte di Giulio non può non trovare risposte chiare. Per far ciò, occorre che l’Italia sia unita nel chiedere che i responsabili siano sottoposti a un giusto processo nel nostro Paese. Per questo è stato ancora più importante vedere la nostra segretaria presente in un momento delicato di questa vicenda, a ribadire personalmente  ai genitori di Giulio la vicinanza di tutta la comunità democratica”.

Così il deputato Pd della commissione Giustizia, Marco Lacarra.

“L’aspetto preoccupante - aggiunge, è che in una data importante come quella di oggi, fuori dal tribunale non ci fossero esponenti del governo e delle forze di maggioranza. Tutelare la nazione, come a qualcuno piace tanto affermare, vuol dire anche far sì che non passi mai l’idea che un cittadino italiano possa subire torture ed essere barbaramente ucciso senza che i suoi esecutori ne rispondano davanti alla nostra legge”.

03/04/2023 - 16:43

“Nonostante le rassicurazioni della premier Meloni le difficoltà e i ritardi sul Pnrr sono evidenti: le recenti ammissioni del ministro Fitto sulla impossibilità di realizzare le opere nei tempi stabiliti sono un campanello d’allarme gravissimo. Perdere le risorse del Piano causerebbe al nostro Paese un danno economico e di immagine irrecuperabile. Per questo motivo chiediamo al governo di assumersi le responsabilità e di venire a riferire al Parlamento sul reale stato delle cose”. Così Simona Bonafè, vicepresidente dei deputati del Pd.

03/04/2023 - 15:57

Il governo sul PNRR nei primi 6 mesi: “Cambiamo governance, anzi i progetti. Siamo in ritardo per colpa di chi c'era prima, no siamo a buon punto”. Oggi altra perla della Lega “ridiamo indietro i soldi”. Sono nel caos, subito in Parlamento per un'operazione verità e trasparenza.

Lo scrive su Twitter Enzo Amendola, capogruppo del PD in commissione Esteri della Camera.

03/04/2023 - 15:38

Il deputato del Partito democratico presenterà un’interrogazione.
“Oltre 15mila i lavoratori toscani in ansia. La Regione è impegnata su tutti i fronti, l’esecutivo che fa?” “Presenterò alla Camera un dossier sul lavoro e sulle crisi aziendali in Toscana per chiedere come il Governo intende affrontare questa emergenza”.
Ad annunciarlo è Emiliano Fossi, deputato del Pd e membro della commissione Lavoro.
“Oltre 15mila lavoratori toscani sono coinvolti in uno stato di crisi aziendale - ricorda Fossi - Da Firenze a Grosseto, da Massa a Livorno, passando da Siena, Arezzo e Pistoia, c’è una striscia di crisi industriali che coinvolge quasi tutti i territori della Toscana”.

“Ci sono - continua Fossi - crisi lunghe anni come quella delle acciaierie di Piombino-Jsw 1.800 dipendenti (oltre alle centinaia di lavoratori impiegati nell’indotto), o più recenti come quella della Giga grandi cucine di Scandicci. Le vertenze diventate un simbolo come quella dell’ex Gkn di Campi Bisenzio, fabbrica dove fino a due anni fa si producevano semiassi e dove adesso 420 operai hanno portato all’attenzione nazionale quelle che sono le conseguenze delle delocalizzazioni. L’ultima crisi avviata pochi giorni fa è quella alla Pay Care di Siena, un tavolo della Regione cercherà di dare risposte al futuro del call center del gruppo Comdata e ai suoi 60 addetti. In Valdarno è a forte rischio la produzione dell’Industria vetraria valdarnese (Ivv) con i suoi 75 addetti, nel grossetano è deflagrata la vertenza della Venator di Scarlino con 250 lavoratori diretti e più 250 tra appalti e indotto, a Pontassieve sono in ansia i 30 addetti della Moggi smaltimenti. Sul tavolo dell’unità di crisi della Regione ci sono anche le vertenze della Giorgio Armani retail srl di Leccio, quella della Sanac di Massa, della Mt logistica di Livorno, dell’Agrolab di Carrara e delle terme di Montecatini”.

“Altra grande questione - dice Fossi - è quella della reindustrializzazione dei siti in dismissione. Ci sono alcuni esempi che offrono speranze come il protocollo per Testicementi a Greve, dove la proprietà ha messo a disposizione il sito, Alival a Ponte Buggianese dove l’azienda che chiude si impegnerà a sostenere la reindustrializzazione del sito, e ancora il caso di Geko a Massa, dove una nuova impresa subentrerà nel sito produttivo reindustrializzandolo”.
“In tutte queste partite - conclude Fossi - la Regione Toscana, con il consigliere del presidente Giani Valerio Fabiani, sta giocando un ruolo. Il Governo dov’è? Cosa intende fare?”

03/04/2023 - 14:47

“Con questo governo l’Italia rischia di perdere un’occasione storica. Il Governo sta accumulando ritardi sull’attuazione del Pnrr per la sua incapacità e prova a scaricare le responsabilità su chi lo ha preceduto. A ciò si aggiunge una confusione pericolosa sull'utilizzo dei fondi stessi tra la Presidente Meloni, i suoi Ministri e gli esponenti della sua maggioranza. Sono assurde le parole del capogruppo della Lega alla Camera, Molinari, che propone di valutare di rinunciare a parte delle risorse. Con quale faccia si presentano agli italiani se bruciano queste risorse europee preziose per il Paese? Il caos regna sovrano. Il Ministro Fitto venga a riferire subito in Parlamento”. Così il capogruppo PD in Commissione politiche europee alla Camera, Piero De Luca.

03/04/2023 - 14:41

"Dinanzi alla allarmante confusione che regna nell'esecutivo è urgente che il governo venga a riferire in Parlamento sulla situazione del Pnrr e sulle prossime scelte. Sono lì da sei mesi non da sei giorni, perciò non ricorrano allo scaricabarile per coprire i propri errori e inefficienze: il Paese non può perdere questa grande opportunità di crescita, sviluppo, modernizzazione.

Così Debora Serracchiani, deputata Pd

03/04/2023 - 14:24

Non ce n’è uno che dica la stessa cosa dell’altro: spostare i fondi, chiedere rinvii, cambiare i progetti. Sui ritardi del Pnrr, al governo ognuno ha la sua ricetta. Oggi il capogruppo della Lega alla Camera arriva a dire: "rinunciare". Ecco quelli pronti: nessuna idea di come gestire i progetti bloccati. Per questo è urgente che il Ministro Fitto venga in Parlamento per spiegare all’Italia cosa hanno intenzione di fare per salvare il più grande progetto di ammodernamento del paese.

Così Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.

03/04/2023 - 14:23

“Il governo sta sbagliando a mettere in discussione il Pnrr con critiche scomposte e sbagliate. La destra diceva di essere pronta, ora, dopo sei mesi che sono alla guida del Paese, non è ammissibile dare le colpe dei ritardi a Draghi, a Conte, all’Ue, all’inflazione... Si tratta di risorse fondamentali per l’Italia. Addirittura il leghista Molinari suggerisce di rinunciarne a una parte. Una follia, parliamo di asili nido, tempo pieno, sanità, transizione ecologica e digitale. Mattarella ha richiamato tutti al senso di responsabilità. Il governo riferisca in Parlamento e spieghi come stanno le cose. Chiediamo trasparenza e saremo intransigenti. Fallire significherebbe, oltre al danno per l’Italia, dare ragione a chi in Europa non crede ad una Unione più integrata”.

Così la deputata del Pd e vicepresidente della commissione Politiche europee, Marianna Madia, intervistata da Radio Immagina, la Web Radio del Partito Democratico.

03/04/2023 - 11:59

Domani martedì 4 aprile alle ore 16 presso la Sala stampa della Camera dei Deputati verrà presentata la proposta di legge delega per una disciplina organica degli interventi di ricostruzione post terremoto ed eventi emergenziali a prima firma della capogruppo Pd alla Camera, Chiara Braga.
All’incontro parteciperanno, oltre alla capogruppo, Stefania Pezzopane, presentatrice di analoga proposta nella XVIII Legislatura, e Augusto Curti, deputato Pd Commissione Ambiente.

02/04/2023 - 18:00

“Oggi si celebra la giornata mondiale della consapevolezza dell’autismo e se non vogliamo che rimanga una ricorrenza priva di significato, dobbiamo impegnarci concretamente per migliorare la vita delle persone che ne soffrono e dei loro familiari.
Occorre sensibilizzare le Istituzioni e l’opinione pubblica sui tanti ostacoli, anche culturali, che ancora devono essere rimossi per garantire servizi e supporti di qualità, per tutte le fasi della vita. Le persone con disturbi dello spettro autistico hanno diritto a progetti di vita individuali e le famiglie ai sostegni necessari per essere accompagnate in questo percorso complesso.
Possiamo fare ancora tanto dal punto di vista della ricerca, della presa in carico multidisciplinare, della diagnosi, della formazione del personale nei servizi socio-assistenziali del territorio, nell’inclusione scolastica e nell’inserimento lavorativo.
Nessuno deve essere lasciato indietro: possiamo migliorare la qualità e l’efficacia degli interventi assistenziali nei disturbi dello spettro autistico, garantendo a chi ne soffre i diritti umani, sociali e civili”. Lo dichiara Ilenia Malavasi, deputata Pd membro della commissione Affari sociali di Montecitorio.

02/04/2023 - 15:57

“Tradizioni, cultura, territorio: è l'Italia del vino. Ai vertici mondiali per qualità e produzione grazie a una filiera di eccellenza che ha negli agricoltori il perno fondamentale. Bere giusto e bene la strada maestra per tutelare il vino da attacchi ingiustificati
#Vinitaly2023”. Così il deputato del Pd, Stefano Vaccari su twitter.

02/04/2023 - 15:49

Oggi a Bologna. Per la manifestazione delle coppie Arcobaleno. Serve una legge. Per garantire prima di tutto i diritti dei bambini. Per facilitare le adozioni di coppie omogenitoriali e dei single.

Lo ha scritto su Twitter Andrea De Maria, deputato Pd.

02/04/2023 - 11:49

“La crociata di Fratelli d’Italia contro i diritti continua, questa volta contro il liceo Marco Polo di Venezia che consente il percorso di carriere alias per i suoi studenti: un provvedimento di civiltà, peraltro approvato all’unanimità del Consiglio d’Istituto, che sostiene il percorso di vita di tante ragazze e tanti ragazzi. È inconcepibile che ben due esponenti di FdI, su carta intestata di partito, di fatto minaccino una preside e l’autonomia scolastica dell’istituto stesso. A che titolo si sono spinti a fare tali pressioni su una Preside di una scuola pubblica per interrompere le carriere alias? È un metodo intimidatorio che sa di squadrismo, si è superato ogni limite. Il ministro dell’Istruzione Valditara non può restare anche questa volta in silenzio, serve una condanna netta delle istituzioni competenti contro queste pressioni vergognose per ribadire e tutelare l’autonomia della scuola. Piena solidarietà alla Preside Maria Rosa Cestari, ai docenti e a tutti gli studenti del Marco Polo, che resistono e non fanno marcia indietro.”
Così Alessandro Zan, deputato PD.

02/04/2023 - 10:22

“Illustrissimo Presidente,
è trascorso qualche giorno da un’altra mia lettera aperta indirizzata a Lei e al professor Nicola Mattoscio, nella quale ho condiviso una preoccupazione, che ho avvertito diffusa nella provincia di Pescara, a proposito del rischio dell’indissolubilità del vincolo tra la persona giuridica della Fondazione di origine bancaria di Pescara e quella fisica di chi la dirige da 27 anni, ruotando nei ruoli apicali ma fermo tenendone il timone.
La misurata laicità di chi mi legge mi ha dissuaso dall’impulso di richiedere un parere in materia al Tribunale Ecclesiastico Diocesano, confidando anche che potesse bastare la semplice guida della ragione a illuminarci sull’importanza che il limite temporale assume sempre nello svolgimento delle vicende umane, anche e soprattutto come una misura di salvaguardia per il loro stesso valore.
Tuttavia, molti interlocutori che mostrano di saperla lunga mi hanno sussurrato che, sino a quando vigerà in carica l’attuale Consiglio di indirizzo, tale vincolo non potrà mai essere risolto, neppure con l’intervento del Supremo tribunale della Segnatura apostolica, malgrado l’universale potestà canonica di tale somma magistratura pontificia.
Non volendo arrendermi al pessimismo dell’intelligenza, continuo a pensare che si possa giungere a un giudizio condiviso con chi mi legge, genuinamente condiviso, sulla necessità di porre un termine allo svolgimento della funzione esercitata compiutamente per la vertiginosa e biblica durata di 10.000 giorni, come un tema in agenda per oggi e non per domani.
Del resto, conoscono un termine massimo di 10 anni i mandati dei sindaci, dei presidenti di regione, di 9 anni quelli dei membri della Corte Costituzionale e di 6 anni quelli dei membri delle autorità garanti. Si è posto un limite persino al mandato un tempo vitalizio del Governatore della Banca d’Italia e, ormai senza scandalo, persino il ministero del Papa può essere considerato a tempo.
Questi obblighi non nascono solo dall’esigenza di evitare potenziali cesarismi nella gestione degli enti interessati, ma anche e soprattutto dall’esigenza di scongiurare l’alea della sclerotizzazione che è connaturata all’illimitata coincidenza tra una esistenza individuale e il vertice di una istituzione: col trascorrere del tempo, chi guida tende a replicare orientamenti e prassi, correndo il rischio di far fronte sempre alle stesse questioni perché corrispondono al personale patrimonio di sensibilità e conoscenze, che per quanto vasto non esaurisce il mondo sensibile e sperimentabile. Gli stessi occhi vedono sempre le stesse cose, ignorando quelle che, essendo sconosciute, finiscono con l’apparire trasparenti, invisibili.
Accade così, ad esempio, che una grande emergenza sociale, come quella delle persone separate e divorziate in grave difficoltà economica, non riscontri misure di sostegno ad hoc da parte della Fondazione Pescarabruzzo, forse solo perché è una condizione che non è stata mai intercettata dagli apparati senzienti di chi dirige tale ente. Eppure è una condizione di “nuova povertà” in allarmante crescita, spesso nascosta dietro l’urgenza di difendere una dignità che è quotidianamente dissonante con bisogni primari che arrivano a riguardare persino il cibo. E sono persone che lavorano, che sino a qualche tempo prima conducevano un’esistenza normale, di cui cercano di salvaguardare la sembianza. La Fondazione potrebbe realizzare spazi accoglienti e discreti per permettere il soddisfacimento delle necessità quotidiane e recuperare fiducia e speranza.
Allo stesso modo la pur rilevante attività di sostegno alla cultura e all’arte appare orientata più dai criteri e dai gradimenti di chi è al vertice, che dalla capacità di supportare la libera e autonoma vitalità delle espressioni culturali pescaresi.
Passare la mano dopo aver meritato il pubblico riconoscimento per il proprio operato è un’esigenza talmente evidente, che non dubito che chi mi legge colga in tutta la sua verità, proponendosi anzi di incoraggiare il Consiglio di indirizzo a individuare una nuova personalità in grado di far conoscere un tempo nuovo alla Fondazione Pescarabruzzo, diretta con tanta oculata premura per un tempo così grande da Nicola Mattoscio.
Grato per la lettura, la comprensione e la condivisione, porgo cordialissimi e ben auguranti saluti”. Lo scrive il deputato del Pd, Luciano D’Alfonso, in una lettera aperta al Presidente della Fondazione Pescarabruzzo.

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