03/05/2024 - 14:44

“Tre milioni di lavoratori a rischio nel Mezzogiorno per la decisione del governo di eliminare l'incentivo 'Decontribuzione Sud'. Sono questi i numeri da brivido di coloro che rischiano di perdere il proprio contratto di lavoro per colpa di un governo che si conferma nemico del Sud. Dopo aver eliminato oltre 3 miliardi di perequazione Infrastrutturale, mentre porta avanti il progetto secessionista di Autonomia differenziata, Meloni avalla oggi la scelta del ministro Fitto di cancellare anche la decontribuzione sulle assunzioni al Sud che vale circa 3 miliardi di euro fino al 2029. È una scelta folle che mette un'ulteriore zavorra sullo sviluppo del Mezzogiorno. Altro che Italia unita, la destra sta davvero bruciando in modo vergognoso e senza ritegno il futuro del Mezzogiorno”. Così il deputato dem Piero De Luca, capogruppo Pd in commissione bicamerale Questioni regionali.

30/04/2024 - 20:07

“Il Governo sta giocando col fuoco sul tema delle concessioni balneari. Non può più decidere di non decidere. Alla luce dell'ennesima sentenza del Consiglio di Stato che va in direzione differente rispetto alla propaganda della destra, con una procedura d’infrazione europea in atto, Meloni la smetta con la farsa messa in piedi finora. Ci rendiamo conto che non sanno come evitare la figuraccia rispetto ad anni demagogia. Ma è ora di smetterla con la confusione perché siamo ad un punto di non ritorno. Il Governo provveda con urgenza, anche esercitando la delega legislativa disposta dalla legge per la concorrenza 2021, ad emanare norme e criteri di indirizzo chiari per consentire l’avvio delle procedure di evidenza pubblica finalizzate al rilascio dei nuovi provvedimenti concessori, rimuovendo l’incertezza giuridica e la confusione che penalizza i cittadini italiani, i tantissimi operatori di questo settore così importante da un punto di vista economico ed occupazionale, e grava oggi pericolosamente sulle amministrazioni concedenti” così il capogruppo democratico nella commissione affari europei della camera, Piero De Luca.

 

29/04/2024 - 19:40

“In nome di un patto politico scellerato tra Riforme dell’Autonomia e del Premierato, la destra, dopo aver calpestato le regole parlamentari, si appresta a spaccare il Paese. La premier è ostaggio della Lega che vuole piazzare la sua bandierina ideologica in vista delle elezioni europee. E a pagarla saranno gli italiani. Questa è una riforma sbagliata, secessionista che romperà per sempre l'unità nazionale, distruggendo la coesione e la solidarietà nei diritti e nelle opportunità di vita, come garantito dalla Carta. È una riforma dunque incostituzionale, che distrugge l'Italia unita e aumenta irreparabilmente le diseguaglianze esistenti nei servizi essenziali, mettendo a rischio anche la competitività dell’intero Paese, diviso in tanti piccoli staterelli. La destra si comporta come Robin Hood alla rovescia, toglie a chi ha di meno per dare a chi ha di più. E’ una vergogna. Altro che patrioti. Come Partito democratico continueremo a batterci in tutte le sedi possibili per impedire questo disegno devastante e per difendere l'unità nazionale." Così il deputato democratico, Piero De Luca.

27/04/2024 - 20:41

“È gravissimo quanto avvenuto in Commissione Affari costituzionali nell'esame della riforma sull’Autonomia differenziata. La maggioranza ha fatto strappi e forzature procedurali mai viste prima ed ha negato di fatto la possibilità di discutere oltre 2000 emendamenti. La destra ha calpestato regole fondamentali di democrazia. Ma se pensa di scoraggiarci, sbaglia di grosso. Continueremo a batterci con tutte le nostre forza in Aula per impedire che il Governo dei presunti patrioti spacchi in due il Paese e distrugga l'unità nazionale”. Così il deputato dem Piero De Luca, capogruppo Pd in Commissione bicamerale questioni regionali.

26/04/2024 - 15:38

“La maggioranza si fermi. Altrimenti opera uno strappo, una violazione gravissima delle regole di svolgimento democratico delle commissioni parlamentari. È stato un incidente politico, in cui la destra è stata battuta. Per questo abbiamo chiesto con forza che ci venga fornito il processo verbale della precedente seduta. È sconvolgente che ancora venga negato. La verità è che il Presidente avrebbe il dovere di prendere atto e riconoscere semplicemente il risultato del voto sull'emendamento 1.19, non di stravolgere la realtà per alterarne l'esito, solo perché sfavorevole alla maggioranza. Trovare stratagemmi sgrammaticati per non riconoscere il voto è inaudito. Segnerebbe un precedente che mina la credibilità dei lavori della Commissione e il rispetto del ruolo stesso delle opposizioni”. Così il deputato dem Piero De Luca, capogruppo Pd in Commissione bicamerale questioni regionali, a margine dei lavori della commissione Affari costituzionali sul ddl sull'Autonomia differenziata.

24/04/2024 - 15:49

“La maggioranza è stata battuta sul ddl autonomia ma sta cercando di cancellare l’esito del voto. Una forzatura gravissima a cui ci opporremo con forza. I dati parlano chiaro, la votazione si è chiusa in modo regolare con 10 voti a favore e 7 contrari, con l’assenza del gruppo della Lega. La maggioranza la smetta di violare le regole democratiche. E la Lega prenda atto della propria responsabilità politica invece di inquinare la ricostruzione di quanto accaduto” così il deputato democratico, Piero De Luca.

24/04/2024 - 14:00

 

“Il negoziato sul Patto di stabilità è stato chiuso dal Governo in modo inadeguato e disastroso. Quello approvato in Consiglio è infatti un accordo al ribasso, sconfessato dalla stessa maggioranza al Parlamento europeo. Si tratta di un accordo peggiorativo della proposta elaborata dal commissario Gentiloni, che costringerà il nostro Paese a manovre correttive fino a 13 miliardi di euro. Uno schiaffo agli italiani, perché questo si tradurrà o in un aumento delle tasse o in un taglio ulteriore dei servizi. Una situazione economica pericolosa che si aggiunge alle misure inadeguate adottate finora dalla destra dei condoni e delle promesse mancate, quella destra che ha alzato le tasse o ridotto gli sgravi sui carburanti, sui prodotti per famiglie, nel settore agricolo, e che ha tagliato gli investimenti in sanità, scuola, politiche sociali. Insomma, un disastro e a pagare l’inadeguatezza della politica economica della Governo sono purtroppo solo gli italiani”. Così Piero De Luca, capogruppo del Partito democratico in Commissione Politiche europee a Montecitorio, intervenendo stamattina a Restart su Raitre

23/04/2024 - 16:48

La Meloni negozia in Europa le nuove regole del Patto di stabilità e poi, al momento del voto al Parlamento Ue, il suo partito e tutta la maggioranza di governo si astengono. È evidente che si tratta di una smentita e di una sonora bocciatura per la premier e il ministro Giorgetti! È in atto un goffo e disperato tentativo di prendere le distanze da sé stessi perché sanno che l’accordo da loro siglato è penalizzante per l’Italia a causa della loro incapacità negoziale e della poca credibilità. Il Pd ha scelto coerentemente di astenersi perché pur essendo interessati ad evitare il ripristino delle vecchie regole, il testo finale del Patto rappresenta un passo indietro rispetto alla proposta avanzata da Gentiloni che abbiamo sostenuto con forza, e tutto questo rischia di provocare politiche restrittive per il nostro Paese nei prossimi anni.
Così Piero De Luca, capogruppo Pd in commissione Politiche europee alla Camera.

23/04/2024 - 10:56

PD non ha partecipato al voto sul parere

I rappresentanti del gruppo PD in Commissione bicamerale per le Questioni regionali non hanno partecipato stamane al voto sul parere sulla riforma dell'autonomia differenziata. “Non abbiamo partecipato ad una farsa. La Commissione non ha svolto un ciclo di audizioni in grado di effettuare per un'istruttoria completa su una riforma pericolosa per l'architettura istituzionale del Paese e per la tenuta dell'unità nazionale. Peraltro, la maggioranza non ha tenuto minimamente in considerazione tutte le critiche e le preoccupazioni emerse dai confronti operati. Si tratta di una scelta irricevibile - ha dichiarato Piero De Luca, capogruppo del PD, che aggiunge: "questo è un metodo inaccettabile, che svilisce e delegittima completamente il ruolo della Commissione bicamerale, ridotta a semplice passacarte, incapace di fornire un contributo reale all'esame parlamentare”.

22/04/2024 - 13:54

Poggioreale è uno dei luoghi che assomiglia di più all’inferno. I numeri parlano chiaro: sono 2060 detenuti ad oggi, quando la casa circondariale ne può ospitare al massimo 1500. In questo momento sono due i padiglioni chiusi per ristrutturazione e, dunque, le condizioni di promiscuità sono ancora più evidenti e drammatiche. Il sovraffollamento di questo carcere è una vergogna nazionale che si salda con la presenza di tantissime persone detenute per ragioni psichiatriche. Sono 200 con problemi di salute mentale, di cui 80 psicotici, alcuni dei quali dovrebbero essere già fuori da tempo perché destinati a centri di riabilitazione. La salute mentale resta il punto più drammatico: la legge prevede uno psichiatra ogni trecento detenuti, ma questi numeri non esistono nella realtà. 660 invece sono i detenuti che sono in carcere per reati legati alla tossicodipendenza, alcuni dei quali potrebbero usufruire di pene alternative. Solo la settimana scorsa sono stati due i tentativi di suicidio, ma dall’inizio dell’anno i numeri sono elevatissimi. Sono stati salvati da piantoni con cui abbiamo parlato a lungo, che però al momento vengono retribuiti per tre ore al giorno, mentre svolgono un lavoro h.24 per evitare incidenti. Molte celle dovrebbero contenere al massimo sei detenuti, ma tantissime ne ospitano nove. Molti detenuti si sono lamentati delle difficoltà a comunicare all’esterno attraverso il telefono, nonostante ne abbiano diritto alcuni giorni al mese: molti apparecchi sono rotti o funzionano a singhiozzo. Chiediamo al Dap di sbloccare la situazione incrementando il numero di telefonate e videochiamate per evitare l’accumulatrice di tensioni. Il Consiglio Regionale e la Giunta della Regione Campania hanno dato il via libera per aprire un secondo Rems (Residenza per esecuzione delle misure di sicurezza): auspichiamo che si proceda in questa direzione perché è una misura necessaria.

Serve però una svolta nazionale, un impegno serio per affrontare e risolvere in futuro in modo strutturale il dramma del sovraffollamento, attraverso il miglioramento delle infrastrutture e l'implementazione di misure alternative, così da poter garantire condizioni davvero dignitose e umane per i detenuti in Italia e a Napoli. Lo dichiarano i deputati Arturo Scotto e Piero De Luca, in visita al Penitenziario d i Poggioreale, accompagnati dal dottor Samuele Ciambriello, Garante del detenuto e dalla dottoressa Maria Rosaria D’Alesio, coordinatrice dell’Ufficio del Garante del detenuto.

 

19/04/2024 - 19:37

“Fitto continua a vendere fumo spacciandolo per un successo. La verità è che sulla Zes unica siamo fermi all’anno zero e la colpa è solo del governo che è stato in grado di smantellare un sistema, quello delle Zone economiche speciali, che funzionava e che portava investimenti nel Mezzogiorno. Per la smania della destra di centralizzare tutto, a oggi è tutto paralizzato: il credito di imposta è fermo, le imprese che vogliono investire non hanno certezze e non ricevono risposte dalla struttura creata a Palazzo Chigi. Fitto saprà che non c’è peggior nemico dell’economia dell’incertezza. La sua Zes è un fallimento totale e dovrebbe chiedere scusa agli italiani”.

18/04/2024 - 19:15

Un grazie ad Enrico Letta per il suo importante rapporto sul Mercato unico europeo. Il suo lavoro traccia la strada per il futuro di un’Europa più unita, più forte e più solidale. Un'Europa in grado di competere ed incidere negli scenari internazionali. Un’Europa in grado di difendere davvero nei prossimi anni i propri cittadini, i propri lavoratori, le proprie aziende.
Così Piero De Luca, capogruppo Pd in commissione Politiche europee alla Camera.

18/04/2024 - 16:22

Continuiamo ad essere molto preoccupati per l'atteggiamento di insofferenza che il governo ha ormai da quando si è insediato nei confronti del Pnrr, un piano che doveva essere di rilancio e di ricostruzione del Paese. Innanzitutto non possiamo non rilevare l'assenza del ministro Fitto che aveva il dovere di essere qui ad ascoltare il dibattito parlamentare, che è stato compresso dalla decisione di mettere ancora una volta la fiducia. Il Pnrr era volto innanzitutto a recuperare i divari che esistono tra il Nord e Sud e a eliminare le diseguaglianze di genere e generazionali. Di tutto questo non c'è l'ombra nel vostro ennesimo decreto omnibus, dove avete inserito l'accordo con l'Albania e le norme pro Brunetta. Gli unici dati che ormai emergono chiari e netti, nonostante i vostri tentativi di camuffare, sono i tagli di un miliardo e due di investimenti per la sanità. Mancano all'appello 500 progetti di case ed ospedali di comunità già finanziati, centomila posti in asili nido e miliardi di euro di progetti destinati alla riqualificazione delle periferie. Noi oggi vi chiediamo una cosa semplice: recuperare le risorse che avete tagliato a investimenti già programmati in scuola, asili e sanità, servizi essenziali decisivi per i cittadini, ancor di più nelle aree del Mezzogiorno. E risparmiateci i vostri toni di entusiasmo e di euforia quando parlate del Pnrr, perché anche le tensioni di questi giorni tra i ministri Giorgetti e Fitto evidenziano le divisioni all'interno del governo, che stanno pesando come un macigno sul futuro del Paese.

Così Piero De Luca, capogruppo Pd in commissione Politiche Ue della Camera, intervenendo in Aula durante la discussione sul decreto Pnrr.

16/04/2024 - 11:56

“Le fibrillazioni fra Fitto e Giorgetti sullo slittamento del Pnrr mettono a rischio il rispetto dei tempi per il pnrr compromettendo la realizzazione degli investimenti e degli interventi nel Paese. Sul Pnrr il governo è in ritardo, come dimostra la lettera che il ministro Giorgetti ha inviato all’Ue per richiedere lo slittamento dei tempi, e il Parlamento non è adeguatamente informato, mancano le schede tecniche e oggi si vota l’ennesima fiducia per evitare il dibattito nel merito su un provvedimento che contiene un po’ di tutto ma leva fondi a settori importanti come la sanità. Anche l’Ue ha respinto la richiesta di proroga. La maggioranza cerca di evitare il dibattito politico sul Pnrr che però è a rischio per l'incapacità ma anche per la confusione della maggioranza e del Governo come confermano le ultime mosse di Giorgetti”. Lo dichiara Piero De Luca della presidenza del gruppo Pd alla Camera e capogruppo in commissione Politiche Ue di Montecitorio.

15/04/2024 - 16:01

“Ancora una volta la maggioranza trova nella fiducia l’escamotage per evitare di confrontarsi nel merito in parlamento sulle criticità del provvedimento e per nascondere tensioni e divisioni interne sul Pnrr. Il testo su cui il governo ha deciso di stroncare il dibattito è zeppo di incognite: mancano le schede tecniche dei progetti e degli investimenti per non far emergere i gravi ritardi nell'attuazione, molte misure per interventi importanti come scuola, asili e sanità, sono state definanziate, altre invece portate su risorse ordinarie di bilancio spalmandole in avanti su tempi infiniti. E non è un mistero che il ministro Giorgetti stia trattando in Europa per rinviare la chiusura dell’intervento a dopo il 2026. Siamo ormai al Piano Nazionale Ritardi e Rinvii”, così il capogruppo democratico nella commissione Affari europei della Camera, Piero de Luca commenta l’apposizione della fiducia al decreto Pnrr.

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