“La presidente del consiglio oggi ha disconosciuto la storia del nostro Paese in Aula, alla Camera. Il Manifesto di Ventotene è nato sull’orrore del nazifascismo, le parole di Giorgia Meloni offendono la nostra storia e le nostre istituzioni repubblicane. Altiero Spinelli e Ernesto Rossi erano confinati politici, è una vergogna ascoltare una premier che critica invece di rendere omaggio a chi ha pagato con la libertà l’opposizione al fascismo. E’ un oltraggio alla nostra democrazia, si vergogni e si scusi”. Lo dichiara la deputata Pd Michela Di Biase.
“La volgarità della replica della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e le frasi che ha pronunciato sul Manifesto di Ventotene, sono una delle pagine più vergognose della storia repubblicana. Giorgia Meloni non è degna di rappresentare la democrazia di un Paese che ha conosciuto la dittatura ventennale del fascismo. Lo scrivo con la tristezza di uno spettacolo che mortifica la memoria e la storia, ma anche con la consapevolezza che questa destra la storia la conosce bene e vuole riscriverla. Un dovere morale non consentirglielo” così sui social il deputato democratico Gianni Cuperlo.
"L'arresto del sindaco di Istanbul è un fatto gravissimo che denuncia, se ancora ce ne fosse bisogno, l'anima autocratica del regime di Erdogan. Ekrem Imamoglu è l'unico in grado di competere con Erdogan e, come succede nei regimi, da avversario si tenta di neutralizzarlo con l'arresto e l'accusa infamante di terrorismo.
L'atto di Erdogan va condannato dai paesi partner della Turchia, come l'Italia e quelli che aderiscono alla Nato, esattamente come si condannano le politiche di repressione e le violazioni delle regole democratiche e dei diritti". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.
“Sul payback sanitario è il momento delle decisioni, ritardarle ulteriormente avrà quale conseguenza la tenuta economica di tante imprese del settore ma anche compromettere, in mancanza di risorse previste dalla legge, l’entità dei servizi ai cittadini di tante Regioni e la qualità delle forniture al servizio sanitario nazionale. Per questo il Pd, dopo aver già depositato interrogazioni e proposte di legge sul tema, ha ritenuto di presentare alla Camera una mozione parlamentare che ho firmato insieme ai colleghi Furfaro, Braga, Peluffo, Malavasi, De Maria, Girelli, Ciani, Stumpo, Ferrari, Forattini e Ghio, per impegnare il governo ‘ad istituire immediatamente un tavolo nazionale con il coinvolgimento delle regioni, dei ministeri della Salute e delle Imprese e del made in Italy, delle rappresentanze delle imprese del settore per individuare soluzioni condivise, sia per il pregresso che per il futuro, che consentano di salvaguardare le imprese, i bilanci delle regioni e la qualità delle forniture al Servizio sanitario nazionale’.
Anche la conferenza delle regioni ha più volte sollecitato il governo ad affrontare il tema e alcune regioni, come ad esempio l’Emilia-Romagna, hanno istituito tavoli tecnici con le imprese. La questione payback ha determinato oltre 2000 ricorsi ai Tribunali amministrativi e la Corte Costituzionale con una sua sentenza ha evidenziato la criticità della norma. L’Italia è il secondo Paese dell’Ue per numero di occupati nel settore con 11.607 addetti e 4.641 aziende, di cui quasi il 94 per cento Pmi e il 6,5 per cento grandi imprese, a cui si aggiungono circa 300 tra startup e Pmi innovative”
Così il deputato democratico e segretario di Presidenza della Camera, Stefano Vaccari.
“Il payback sui dispositivi medici - aggiunge - nasce come strumento di governo della spesa introdotto nella normativa italiana nel 2015 pensato per far fronte all’emergenza finanziaria dell’epoca. Ora però è indispensabile superare per il futuro l’attuale meccanismo, individuando altri strumenti idonei a monitorare la spesa per tali investimenti e trovando soluzioni per il triennio 2015/2018. Per questo è il momento di trovare soluzioni condivise come a parole tutti i partiti vogliono fare ma la soluzione non si trova mai”.
“Con questo governo distratto e superficiale anche le norme di buon senso vengono respinte. La geotermia è una fonte pulita a basso costo e può rappresentare un elemento di competitività se venisse utilizzata per alimentare le industrie dei territori, soprattutto quelle siderurgiche fortemente energivore. Mi riferisco in particolare alla opportunità di realizzare un termodotto in Toscana che possa contribuire al rilancio del polo siderurgico di Piombino, fondamentale non solo a livello territoriale (dove sono coinvolti oltre 1300 lavoratori) ma per l’intera industria nazionale. In tale direzione avevo anche proposto, proprio in virtù delle nuove tecnologie di sfruttamento, un nuovo ed approfondito studio sulle attuali potenzialità della geotermia su tutto il territorio nazionale per il fabbisogno energetico dell’industria pesante. Purtroppo, la destra ha bocciato ogni iniziativa: evidentemente ignora che in Toscana, nei prossimi anni, quasi il 50 per cento dell’energia che serve alla regione sarà prodotta dalle locali centrali geotermiche”. E’ quanto dichiara il capogruppo Pd in Commissione Ambiente della Camera Marco Simiani sul suo ordine del giorno al Decreto Ilva respinto dall’Aula di Montecitorio.
"Che un paese dell'Ue vieti per legge il Pride è inaccettabile. L'iniziativa di Orban che fa parte di una lunga serie di atti persecutori nei confronti della comunità LGBTQIA+ non può passare sotto silenzio in Europa senza che si prendano seri provvedimenti: non basta ricordare che alcuni fondi destinati all’Ungheria, come quelli di coesione, restano bloccati in attesa che il Paese si adegui agli standard europei. E', evidentemente, una misura poco efficace.
Vietare la manifestazione dell'orgoglio di una intera comunità accusandola di essere dannosa per i bambini è paradossale e incredibile e mette l'Ungheria di Orbàn sullo stesso piano della Russia di Putin e delle teocrazie islamiche.
Per questo ci organizzeremo per partecipare al Pride di Budapest, il 28 giugno prossimo, per manifestare il nostro supporto alla comunità LGBTQIA+ ungherese e la nostra condanna all'autocrazia di Orbàn". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.
“La democrazia in Europa è sotto attacco e il servizio europeo per l’azione esterna ha rilevato un dato inquietante: degli oltre 2 mila canali di disinformazione russa e cinese rilevati l’88% viaggia su X il social network di proprietà di Elon Musk. Quanto ancora il Governo italiano potrà fare finta di non accorgersene?” Così il vicepresidente della commissione trasporti e comunicazione, il deputato democratico, Andrea Casu che aggiunge: “Mentre Musk offre il principale riparo a chi cerca di manipolare l’opinione pubblica europea ed italiana Meloni e Salvini non solo fanno finta di niente ma con l’articolo 25 del ddl spazio vogliono anche affidargli le chiavi della sicurezza del paese”.
“La posizione espressa dalla Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sui dazi imposti dagli Stati Uniti è ambigua e incomprensibile. Davanti a una minaccia concreta per l’economia europea, invece di difendere con fermezza gli interessi dell’UE e dell’Italia, Meloni sembra voler equiparare le responsabilità tra USA ed Europa e avallare le scelte scellerate di Trump. La necessità di evitare una guerra commerciale non può tradursi in inerzia o in soluzioni bilaterali che indebolirebbero l’Unione. L’Europa deve rispondere con unità e determinazione, tutelando la propria economia di fronte a scelte unilaterali che rischiano di penalizzare imprese e cittadini” così una nota del capogruppo democratico in commissione bilancio della camera, Ubaldo Pagano.
“ Presenterò interrogazione a tutela lavoratori e cittadini”
"Se confermato, quanto emerso dall’inchiesta 'Palude' sarebbe di una gravità inaudita. L’idea che negli uffici del Comune di Venezia sia stato creato un dossier contenente i nomi di cittadini, giornalisti, dipendenti ed esponenti politici colpevoli solo di aver espresso critiche all’amministrazione è inquietante e incompatibile con i principi democratici su cui si fonda il nostro Paese", così Rachele Scarpa, deputata del Partito Democratico, commenta le recenti rivelazioni.
"Un simile sistema di schedatura, se accertato, costituirebbe una violazione intollerabile dei diritti fondamentali delle persone e del principio stesso della libertà di espressione. Ancora più grave sarebbe la presenza, tra i nomi registrati, di dipendenti comunali, perché ciò implicherebbe anche una possibile intimidazione nei confronti di chi lavora per la città", continua Scarpa. "È indispensabile fare piena luce su questa vicenda: chi ha dato mandato politico per questa operazione? Con quali risorse pubbliche è stata realizzata? Questi interrogativi necessitano di una risposta immediata e chiara da parte dell’amministrazione comunale. Nel frattempo presenterò un'interrogazione al Ministro della Pubblica Amministrazione, a tutela dei lavoratori del Comune e di tutti i cittadini di Venezia" aggiunge la deputata dem, che esprime piena solidarietà a tutte le persone coinvolte. "Chiediamo trasparenza e rispetto delle istituzioni democratiche: la libertà di critica è un diritto, non un reato. Mi unisco dunque alla richiesta avanzata in Consiglio Comunale affinché venga convocata al più presto una commissione per fare chiarezza su questi inquietanti sviluppi" conclude Scarpa.
“A nome del partito democratico un augurio di buon anniversario alla Polizia penitenziaria che oggi festeggia i 208 anni dalla sua fondazione. Un grazie al lavoro delicato e complesso che ogni giorno le donne e gli uomini del corpo svolgono con grande abnegazione e professionalità. L’impegno al miglioramento delle condizioni di vita negli istituti penitenziari, le maggiori risorse, le assunzioni e la formazione servono oggi per garantire alle e agli agenti di polizia penitenziaria di poter operare in migliori condizioni di lavoro” così in una nota la respinge stabile giustizia del Pd, la deputata democratica, Debora Serracchiani.
“La Fao ha lanciato l’Sos sulla diffusione della influenza aviaria. I dati sono impressionanti: centinaia di uccelli morti in tutto il mondo ed ora il viso sta colpendo anche i mammiferi. Per questo la Fao ha invitato gli Stati membri a rafforzare la biosicurezza, il monitoraggio, la sorveglianza, i meccanismi di risposta rapida e la comunicazione del rischio, per salvaguardare il settore avicolo e per proteggere i mezzi di sussistenza e le economie.
E l’Italia come intende agire? Lo ha chiesto il PD alla Camera con una interrogazione al ministro Lollobrigida che ho presentato insieme al collega Marco Furfaro e ai componenti delle Commissioni Agricoltura e Affari Sociali. Il governo dovrà riferire su come intende difendere il nostro patrimonio zootecnico e garantire la sostenibilità del comparto avicolo e dovrà comunicare quali provvedimenti concreti e tempestivi si stanno mettendo in atto per contenere l’influenza aviaria e garantire un intervento rapido in caso di nuovi focolai, per garantire la sicurezza alimentare, l’avvio di un piano vaccinale nazionale oltre ad adeguate misure di biosicurezza negli allevamenti”.
Così il capogruppo Pd in commissione Agricoltura e segretario di Presidenza della Camera, Stefano Vaccari.
“In Italia - aggiunge - secondo i dati del Bollettino Epidemiologico Nazionale Veterinario dall’inizio del 2025 si sono registrati diversi focolai. Una minaccia crescente che rischia di mettere in pericolo un settore che vale oltre 7 miliardi di euro in Italia (5,3 miliardi per le carni e 2 miliardi per le uova), conta 64.000 addetti ed è totalmente autosufficiente.
Per tecnici e ricercatori per non farci cogliere impreparati come con Sars-Cov-2, servono alte disponibilità di vaccini aggiornati e nuovi piani di risposta alla pandemia che dovrebbero essere sottoposti a test approfonditi e trasparenti, durante i quali i Paesi dovrebbero condividere programmi e guide d'azione, formando al contempo collaborazioni globali che incorporino diversi scenari di malattia e strategie di immunizzazione”.
“È urgente che il ministro Tajani venga in Aula a riferire su quanto accaduto a Gaza con la rottura della tregua da parte di Israele. Gli attacchi voluti da Netanyahu hanno prodotto oltre 400 morti e piu' di 500 persone ferite. La situazione è gravissima, siamo al sedicesimo giorno di blocco totale di cibo e medicinali voluto da Israele che, di fatto, è la continuazione di una situazione mai migliorata da oltre un anno a questa parte”. Così la deputata dem Valentina Ghio, vicepresidente del Gruppo PD, intervenendo in Aula di Montecitorio.
“Dopo 70 mila morti nel territorio di Gaza – ha continuato l'esponente dem - la tregua che avrebbe dovuto tutelare la vita delle persone è stata volutamente infranta e gli uomini, le donne e i bambini della striscia sono sempre più soli senza cibo, senza cure, senza protezione alcuna. La situazione non è diversa in Cisgiordania dove proseguono attacchi, demolizioni e uccisioni”. “ Di fronte al massacro criminale che Netanyahu sta portando avanti, occorre una sveglia comunità internazionale, a partire dall'Unione Europea e dal nostro governo, le parole di generica circostanza non bastano più. Il ministro Tajani venga in Aula a riferire cosa questo governo sta facendo e intende fare per contrastare lo sterminio della popolazione civile palestinese”, conclude Ghio.
“Il governo Meloni, che nega i voli di Stato ad un magistrato che ha combattuto la mafia ed è sotto scorta, utilizza i voli di Stato a suo piacimento. Ed è proprio il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ex magistrato, quello più stucchevole, seguito, ça va sans dire, dal ministro tuttofare alle Infrastrutture, Matteo Salvini, il quale è andato persino dal suo amico Orban con il velivolo messo a disposizione da Palazzo Chigi. E’ un andazzo questo a cui bisogna mettere fine. Chiederò delucidazioni, con una interrogazione, alla Presidente del consiglio e al sottosegretario Alfredo Mantovano”. Così il deputato Anthony Barbagallo, capogruppo Pd in commissione Trasporti, commentando un articolo del quotidiano La Repubblica sui numeri record dei voli di Stato utilizzati dall’esecutivo.
"La linea del Pd è molto chiara: Si alla difesa comune e No al riarmo degli Stati. E a questo punto ci domandiamo: come fa il Governo ad avere una linea dove Tajani sostiene la linea del Si all'Europa, Salvini vuole uccidere l'Europa e la presidente Meloni fischietta". Lo ha detto ai tg il dem Stefano Graziano, capogruppo Pd in commissione Difesa di Montecitorio.
“I dati Istat certificano la crescita delle diseguaglianze educative per gli studenti con disabilità in Italia. Aumenta la necessità di assistenti all’autonomia e alla comunicazione, soprattutto al sud, a cui lo Stato non è in grado di rispondere. L’Istat certifica l’aumento degli alunni con disabilità che frequentano le scuole italiane e la crescita della domanda di assistenza che non è soddisfatta, sono dati allarmanti. Il 4,5 per cento degli studenti con disabilità non ha un assistente, un dato che cresce di un punto percentuale nelle regioni del Mezzogiorno. Non c’è bisogno di altro per chiedere al Governo un intervento urgente. Sto depositando un’interrogazione al Ministro dell’Istruzione e alla Ministra per le disabilità affinchè si attivi