21/03/2025 - 19:22

“Finalmente anche Salvini si accorge di quello che denunciamo da tempo: le risorse per la messa in sicurezza dei Campi Flegrei sono inadeguate e insufficienti. Il governo non ha più alibi, utilizzi subito i fondi del Pnrr invece di rischiare di perderli. L’area sta vivendo una condizione di emergenza costante, e gli eventi delle ultime ore hanno aumentato l’angoscia e la preoccupazione dei cittadini. Non c’è più tempo da perdere”.

Lo dichiara il deputato Dem Piero De Luca, che aggiunge: “È da settimane che ho invitato il capo del dipartimento della Protezione Civile, Fabio Ciciliano, in audizione davanti alla commissione Politiche Ue, e l'intero Governo a verificare la possibilità di destinare ulteriori risorse a valere sul Pnrr. I fondi stanziati fino al 2029 non bastano e gravano per quasi la metà sulle risorse FSC della Campania. Serve subito un intervento concreto per la sicurezza del territorio, il Governo si muova”.

 

21/03/2025 - 18:45

"La sentenza della Corte costituzionale che apre alle adozioni di bambini stranieri anche da parte di single segna un passo storico sulla strada dei diritti nel nostro paese.
E' incostituzionale vietare a una persona non sposata di adottare una bambina o un bambino nato all'estero. La Corte mette nero su bianco un principio ormai assodato per chiunque abbia buon senso: non esiste un solo tipo di famiglia e non è necessario essere sposati per essere dei buoni genitori, per dare a un bambino o a una bambina affetto, cura, stabilità.
Una sentenza che smonta quella propaganda della destra di governo secondo cui solo la famiglia composta da un uomo e una donna può dirsi tale e ha diritto ad avere figli. Un mantra usato per colpire altri nuclei familiari, per ghettizzarli e per privare migliaia di bambini delle tutele che spettano loro.
Ancora una volta, i giudici fanno quello che la politica di destra non vuole fare: riconosce diritti alle cittadine e ai cittadini". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

21/03/2025 - 18:24

“Il Ministro della Cultura Alessandro Giuli sembra più interessato a deliziarci con discorsi fumosi e attacchi ideologici che a rispondere a domande concrete. Dopo le sue dichiarazioni di oggi, ci chiediamo: invece di gettare parole nel vuoto per compiacere la Presidente del Consiglio, può dirci con chiarezza se il Ministero della Cultura sta per definanziare il progetto di recupero del carcere di Santo Stefano?

Il progetto Ventotene è un progetto di grande importanza, premiato con il prestigioso marchio del Patrimonio europeo per la sua capacità di restituire alla memoria collettiva un luogo simbolo della lotta per la libertà. Un carcere che ha visto il confino di oppositori politici durante il fascismo e che oggi rappresenta un'opportunità unica per trasformare un passato di privazione in un futuro di consapevolezza e cultura.

Lasciamo al Ministro le sue ridicole battaglie retoriche, ma ci dica chiaramente se il MiC sta davvero per compiere questo atto irragionevole, dettato solo dall’ostinata volontà di assecondare il revisionismo di Giorgia Meloni.” Così la capogruppo democratica nella commissione e cintura della Camera, Irene Manzi.

 

21/03/2025 - 18:23

"La vergognosa denigrazione del Manifesto di Ventotene da parte di Giorgia Meloni ha avuto almeno una conseguenza significativa: ha spinto anche il sindaco di Grosseto a leggere, seppur superficialmente, un testo base dell'Europa dei popoli, libera e democratica. Sui commenti del primo cittadino, che ha voluto scimmiottare la Premier con due giorni di ritardo, sorvoliamo. Non mi meraviglia il suo solito teatrino": è quanto dichiara il deputato Pd Marco Simiani sul video social di Antonfrancesco Vivarelli Colonna.

21/03/2025 - 16:54

"A Ventotene non ci sarà un flash mob. Restituiamo alla politica le sue giuste parole e abbandoniamo il gergo. Ci sarà un omaggio ai padri dell’Europa. In un momento in cui i valori europei sono in gioco. Chiamiamo a raccolta le coscienze di tutti i democratici e diamo stimolo all’impegno di tutti contro nazionalismi e false narrazioni, come quella vergognosa proposta in Parlamento dalla presidente del Consiglio sull’eredità del Manifesto di Ventotene. Nessun flash mob, ma l’incontro tra donne e uomini di tutte le generazioni e le sensibilità democratiche per dire che l’Europa e la pace sono la stessa cosa e per dire no ai nazionalismi”. Così il deputato del Partito Democratico, Roberto Morassut, rispondendo al leader di Azione, Carlo Calenda, che durante la trasmissione Tagadà, in onda su La7, aveva criticato l’iniziativa promossa dal parlamentare romano che si svolgerà domani sull’isola.

21/03/2025 - 16:43

“Continuare a ripetere una falsità storica non la fa diventare per questo una verità. Il “Manifesto di Ventotene” è ricordato per essere un inno alla democrazia, alla pace, alla libertà, all’Europa dei popoli e non il suo esatto contrario come vorrebbe far credere il partito della Presidente del Consiglio evocando un inesistente muro rosso da abbattere.

Altiero Spinelli, Ernesto Rossi e Eugenio Colorni dagli scogli dell’isola confinaria di Ventotene scrissero un documento fondamentale per comprendere le responsabilità dei nazionalismi nella lunga guerra civile europea (1914-1945) e le fondamenta ideali della nostra Costituzione e del processo per la costruzione dell’unità europea.

Basta continuare a offendere la memoria degli estensori del manifesto federalista europeo di Ventotene, che mantiene intatta la sua validità proprio nella necessità di lottare contro i risorgenti nazionalismi quando ci vorrebbe invece una forte azione unitaria dell’Europa per rilanciare il modello del welfare state, la competitività del nostro sistema industriale ai tempi della rivoluzione digitale e Green e la pace”

 

Lo scrive in una nota l’on. Federico Fornaro, dell’ufficio di presidenza del gruppo Camera del PD

 

21/03/2025 - 16:18

“La Corte Costituzionale con una sentenza storica ha dichiarato illegittima l'esclusione dalle adozioni internazionali delle persone single per i minori in stato di abbandono. Si tratta di un punto importante, che richiama il Parlamento a fare la propria parte per una riforma organica del sistema delle adozioni. Serve una legge che faccia compiere un passo in avanti al nostro Paese, perseguendo il principio del supremo interesse del minore e che estenda le adozioni ad ogni tipo di famiglia. Sono convinta che questo sia un lavoro di cui tutto il Parlamento dovrebbe farsi carico, partendo da modifiche, come quella intervenuta con la sentenza della Consulta, che non possono essere rinviate per mettere il nostro Paese al passo con il resto d’Europa”. Lo dichiara la deputata Michela Di Biase, capogruppo Pd in commissione Infanzia e Adolescenza

21/03/2025 - 15:43

“La Corte Costituzionale ha deciso che anche le persone single potranno adottare minori stranieri in stato di abbandono. Una svolta attesa da anni, che finalmente riconosce un principio ovvio: ciò che conta non è lo stato civile di chi adotta, ma la capacità di offrire amore, stabilità e un futuro. Un giorno storico per i diritti, un grande passo avanti. Ma anche l’ennesima sconfitta umiliante per il governo Meloni, che tramite l’Avvocatura dello Stato e una memoria integrativa della Presidenza del Consiglio aveva dato parere contrario, cercando di fermare questa sentenza. La destra di Meloni, infatti, continua a usare le famiglie come terreno di battaglia ideologica.

Ostacolando ogni passo avanti per i diritti civili. Negando riconoscimento non solo ai genitori single, ma anche ai genitori omogenitoriali e ai loro figli. Facendo guerra a chiunque esca dal loro modello di “famiglia tradizionale”. Oggi la Corte Costituzionale ha fatto quello che la maggioranza non ha avuto il coraggio di fare e che ha tentato fino all’ultimo di ostacolare.  Presidente Meloni, basta con questa folle crociata contro i diritti, contro i bambini, contro i genitori, contro le persone. Riconosca tutte le famiglie. Tutte. Anche quelle che non piacciono a Lega e Fratelli d’Italia” così il capogruppo democratico in commissione affari sociali della Camera, Marco Furfaro.

 

21/03/2025 - 13:49

“Gheniwa, è il nome con cui è conosciuto il capo delle milizie libiche Al-Kikli, e, secondo quanto apprendiamo da fonti di stampa e dall’organizzazione 'Refugees in Libya' è sbarcato in Italia. Ci chiediamo quindi cosa ci faccia nel nostro paese un torturatore, responsabile secondo il dipartimento di Stato Usa di crimini contro l'umanità nelle prigioni di Ayn Zarah e Abu Salim e sotto accusa per oltre 500 casi di stupri, omicidi e abusi”. Così in una nota il deputato dem Matteo Mauri, responsabile Sicurezza del PD, per chiedere al governo di riferire sulla presenza di Al-Kikli in Italia. “È urgente che la presidente Meloni chiarisca la presenza di un criminale sul nostro territorio nazionale anche perché è già la seconda volta che si verifica dopo la finale del campionato di calcio libico disputata in Italia lo scorso luglio”, conclude Mauri.

 

21/03/2025 - 13:49

Un altro criminale di guerra libico si aggira per l’Italia: Abdul Ghani Al-Kikli, noto signore della guerra di Tripoli, accusato di torture, sparizioni forzate e omicidi va e viene con voli privati dal nostro paese.

Ancora una volta l’Italia, invece di collaborare con la giustizia internazionale, offre ospitalità a personaggi impresentabili. Il governo Meloni chiude le frontiere ai chi fugge da torture e accoglie torturatori e consente a chi dell’immigrazione ha fatto un business disumano di muoversi indisturbato nel nostro paese.

Questa volta non può fare come per Almasri: ogni silenzio sarà complicità.

Così in una nota, i capigruppo Pd di Camera e Senato, Chiara Braga e Francesco Boccia, e il capo delegazione Pd al Parlamento Europeo, Nicola Zingaretti.

 

21/03/2025 - 12:48

Apprendiamo con preoccupazione dell’apertura di una istruttoria dell’Antitrust nei confronti del Gruppo Fs. In attesa degli esiti chiediamo che venga fatta piena luce al più presto circa la contestazione di abuso di posizione dominante. Sarebbe molto grave e l’ennesima conferma del fallimento del Governo nella gestione delle ferrovie che viene purtroppo certificato ogni giorno dalle difficoltà con cui si scontrano passeggeri e lavoratori”. Così il vicepresidente e il capogruppo democratico nella commissione trasporti della camera, Andrea Casu e Anthony Barbagallo, che aggiungono:

“Come abbiamo denunciato da tempo, nella situazione già critica di disservizi e ritardi solo il valzer delle nomine dei vertici è arrivato in anticipo e oggi alla luce degli ultimi avvenimenti il Governo non può continuare a fare scaricabarile sulle scelte e deve assumersi la piena responsabilità della situazione di caos e incertezza in cui è inciampato permettendo di portare a termine, in aperto contrasto con i principi previsti dall’articolo 11 del decreto legislativo 112 del 2015, il passaggio diretto dello stesso manager dalla gestione della rete al principale soggetto che vi opera. Attendiamo risposte e interventi immediati gli italiani non possono continuare a pagare il prezzo degli errori di Meloni e Salvini” concludono i democratici.

 

21/03/2025 - 12:47

Ci auguriamo che Gennaro Sangiuliano abbia finalmente messo da parte il livore che ha caratterizzato il suo breve e fallimentare impegno politico e che sappia svolgere il ruolo di corrispondente Rai da Parigi con l’imparzialità che dovrebbe connotare ogni voce del servizio pubblico televisivo”. Così i componenti democratici della Commissione di vigilanza Rai commentano la notizia secondo cui l’ex ministro della Cultura assumerà a breve l’incarico di corrispondente Rai da Parigi.

 

21/03/2025 - 12:46

“Questa non è retorica: oggi si ricordano tutte le vittime innocenti della mafia, di tutte le mafie. Non solo i giudici e le forze dell’ordine ma anche civili e cittadini inermi. E in piazza a Trapani si respira aria nuova, tanti giovani, tante famiglie che hanno voluto con la loro presenza essere vicini ai familiari delle vittime”. Lo dichiara il segretario regionale del Pd Sicilia, Anthony Barbagallo che, con la segreteria nazionale Elly Schlein, sta assistendo alla partecipando alla alla lettura dei 1101 nomi delle vittime innocenti di mafia, nell’ambito della XXX “Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie promossa da Libera e da Avviso pubblico.

21/03/2025 - 11:30

“Oggi ricordiamo le vittime della mafia e ci uniamo al dolore dei loro cari. Chi è stato ucciso per mano della mafia l’ha combattuta senza sé e senza ma e oggi il nostro dovere è di continuare a ricordare, ma anche di continuare a combattere un male che non è ancora stato del tutto estirpato dalla nostra società. La nostra memoria storica è importante perché ci permette di andare avanti e di lottare per quei valori di democrazia e di libertà che nessuno deve mettere in pericolo. Il mio ringraziamento va anche a tutte le forze dell’ordine e a tutti coloro che nelle istituzioni combattono la mafia. In Parlamento faremo sempre la nostra parte, è il nostro dovere”. Lo dichiara Stefano Graziano capogruppo Pd in commissione Difesa di Montecitorio.

21/03/2025 - 11:26

"Finalmente abbiamo le date: l’8 e il 9 giugno si voterà sui referendum, compreso quello sulla cittadinanza. Dopo mesi di silenzio e incertezze, è una vittoria per la democrazia e per tutti coloro che si battono per una società più giusta e inclusiva". Cosi la deputata Pd, Ouidad Bakkali, intervistata per i canali social dei deputati dem.

"Un altro risultato fondamentale – prosegue l’esponente Pd – è stato l’ampliamento del diritto di voto per i fuorisede: studenti e lavoratori potranno esprimersi nelle città in cui vivono. Questo è un grande passo avanti per la partecipazione democratica, che sarà cruciale per raggiungere il quorum e rendere effettiva questa consultazione popolare. Il quesito referendario sulla cittadinanza riguarda la riduzione del requisito di residenza per i cittadini con background migratorio che vogliono ottenere la cittadinanza italiana. Oggi l’Italia ha una delle normative più restrittive d’Europa: sono necessari almeno 10 anni di residenza prima di poter presentare la richiesta. Un tempo eccessivo, che di fatto esclude tantissimi giovani nati e cresciuti nel nostro Paese da opportunità lavorative e formative, costringendoli a una condizione di precarietà e incertezza, con rinnovi continui del permesso di soggiorno".

"Ridurre questo requisito da 10 a 5 anni – conclude Bakkali - significa compiere un primo passo verso una riforma più equa. Nella pratica, il tempo di attesa si ridurrebbe da 14 a 9 anni, considerando anche le lungaggini burocratiche che oggi caratterizzano il processo. È inaccettabile che servano fino a 4 anni solo per l'elaborazione di una pratica di cittadinanza. Dobbiamo lavorare per rendere più efficienti questi percorsi e garantire diritti a chi di fatto è già italiano, ma non lo è formalmente. Siamo di fronte a una questione di giustizia e di dignità per oltre 2,5 milioni di famiglie e già dimezzare i tempi aiuterà a uscire da una condizione di italiane e italiani senza cittadinanza perché di fatto lo sono ma non lo sono formalmente”.

 

Pagine