19/12/2025 - 16:50

Piantedosi convochi Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica in Basilicata

“Ennesimo assalto ad uno sportello bancomat, questa volta a Scanzano Jonico, necessita di un intervento adeguato da parte del Ministero dell'Interno. Sono mesi che assistiamo ad assalti settimanali a danno di sportelli automatici di Poste e banche. Addirittura Poste Italiane ha deciso la sospensione di erogare danaro dagli sportelli automatici a chiusura degli uffici e nei prossimi giorni sarà praticamente impossibile poter prelevare danaro in presenza di più giorni festivi. Ho presentato una interrogazione parlamentare con il deputato Sarracino e chiediamo che il ministro Piantedosi presieda con urgenza una riunione del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica in Basilicata per fronteggiare questa emergenza e per rafforzare i presidi di sicurezza presenti. Lo Stato non può arrendersi” così il deputato democratico Enzo Amendola.

 

19/12/2025 - 15:38

“Che il Governo Meloni sia alla canna del gas lo si capisce facilmente dalle ultime ‘trovate’ inserite negli emendamenti di Giorgetti alla Manovra. Tra le tante, una delle più inaccettabili è la norma che introduce una ritenuta dell’1% su tutte le transazioni commerciali tra imprese a partire dal 1° gennaio 2029. Una misura che aggrava inutilmente il sistema fiscale e amministrativo delle nostre aziende per un motivo preciso: obbligarle ad aderire al Concordato Preventivo Biennale”.

Così Ubaldo Pagano, capogruppo Pd in commissione Bilancio alla Camera.

“Questa - aggiunge - è tutt’altro che semplificazione. Al contrario, si tratta di un tentativo disperato per ‘salvare’ una misura fallimentare come il concordato preventivo. È questa la cifra del Governo Meloni: piuttosto che negare l’errore e tornare sui propri passi, preferiscono mettere tasse occulte e obblighi mascherati. Che siano incapaci di governare è fatto ormai conclamato, ma se sono anche stanchi di portare addosso questa responsabilità, farebbero meglio a rimettere il mandato nelle mani degli italiani invece che infierire su un’economia già fragilissima”.

19/12/2025 - 14:30

"Altro che governo solido e coeso. Le indiscrezioni di stampa raccontano tutt’altro: una maggioranza che si spacca mentre la manovra è ancora in discussione, costretta a riscriverla all’ultimo minuto": è quanto scrive la vicepresidente dei deputati Pd Simona Bonafè, in un post su Facebook.

"Il caos pensioni è sotto gli occhi di tutti: misure annunciate, inserite e poi stralciate dopo lo scontro interno tra Lega e Fratelli d’Italia con il ministro Giorgetti smentito pubblicamente dal suo stesso partito nel giro di poche ore. Mentre nella maggioranza si consumano regolamenti di conti, il paese resta senza risposte su stipendi, crescita economica e sanità pubblica con il rischio dell'esercizio provvisorio. Non è solo confusione politica, è irresponsabilità istituzionale": conclude.

 

19/12/2025 - 13:19

"Leggo che i colleghi Bignami e Lisei hanno convocato oggi una sorta di incontro nei locali della Caserma Smiraglia a Bologna con gli agenti di polizia. Continua una evidente strumentalizzazione delle Forze dell' Ordine. Chi opera per la sicurezza dei cittadini non risponde ad una singola Forza Politica, e noi che abbiamo ruoli istituzionali dovremmo sempre difenderne l' indipendenza. Invece di fare queste inutili ed ambigue "passerelle"  impegniamoci insieme, come parlamentari bolognessi, per garantire quel rafforzamento in uomini e mezzi  e di miglioramento dei tempi e delle condizioni di lavoro, che vengono  chiesti con grande puntualità dai sindacati di polizia, che, come Partito Democratico, abbiamo incontrato negli scorsi giorni, per approfondire le problematiche esistenti". Così Andrea De Maria, deputato PD

 

19/12/2025 - 10:58

“La spavalderia e l’arroganza ascoltate dal palco di Atreju sono durate il tempo di un fuoco di paglia. Si sono frantumate sulle divisioni e sulle contraddizioni emerse in Senato, dove il governo è andato in tilt, sconfessando non solo le parole del ministro dell’Economia ma anche le soluzioni di mediazione firmate direttamente da Giorgia Meloni. La Premier predica coerenza e capacità di governo ma tradisce le promesse fatte agli italiani, che chiedono riforme e misure concrete per rispondere al calo dei salari e all’aumento della pressione fiscale, non una narrazione trionfalistica della sua persona” così la Capogruppo del Pd alla Camera, Chiara Braga.

18/12/2025 - 18:26

“Dopo l’attivismo che abbiamo visto in questi giorni, il Governo arriva persino a presentare un emendamento sulla data del referendum, che il ministro Ciriani è stato costretto prima a smentire e poi a ritirare. Si tratta di un emendamento gravissimo, che rappresenta un atto di arroganza istituzionale e un tentativo evidente di aggirare le regole. È un fatto che desta grande preoccupazione: stiamo assistendo a una forzatura delle procedure democratiche. L’attivismo del Governo anche su questo delicato passaggio è il segnale evidente della difficoltà della presidente del Consiglio Meloni, preoccupata dal fatto che il ‘No’ continui a crescere nei sondaggi. Ci auguriamo che il Governo ora si fermi e che non forzi ancora una volta la legge”. Così la responsabile Giustizia del PD, la deputata Debora Serracchiani.

 

18/12/2025 - 18:26

“Non è assolutamente accettabile l'informativa del ministro Giorgetti sulla vicenda Mps-Mediobanca perché non risponde al vero motivo delle domande poste. La parola 'Mediobanca' è del tutto assente dalle parole del ministro mentre apprendiamo, a torto, che tutta la vicenda Mps sarebbe corretta. La verità è che l'azione del governo è stata finalizzata a interessi di parte e a cordate che vuole sostenere”. Lo dichiara il deputato e capogruppo Pd in Commissione Finanze, Virginio Merola intervenendo in Aula sull'informativa urgente del ministro Giorgetti sulla vicenda MPS-Mediobanca.
“Il ministro – sottolinea il parlamentare dem - evita di rispondere sulle vere ragioni circa la cessione della partecipazione pubblica in Mps e sul ricollocamento delle quote, in tempi ristrettissimi, su pochi soggetti già presenti nell'azionariato che hanno agito senza la comunicazione preventiva prevista dalla legge vigente”.
“Per il governo ci troviamo davanti a un concerto delle coincidenze, ma è una sinfonia stonata, suonata per interesse di parte e per riequilibrare territorialmente il mercato a favore di alcune banche azioniste. Il golden power andrebbe utilizzato per contrastare interferenze estere contro il mercato europeo e la libera concorrenza non per favorire cordate compiacenti. Il Mef non ha fatto l'arbitro. Ha giocato la partita a danno dell'interesse nazionale”, conclude Merola.

 

18/12/2025 - 18:02

“Il protocollo Rai–Unirai rappresenta un grave passo indietro nelle relazioni sindacali e lede i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori del servizio pubblico. Trasformare diritti garantiti dallo Statuto in concessioni discrezionali dell’azienda è inaccettabile. Fare finta di non vedere quanto sta accadendo appare fazioso, se non peggiore. L’Azienda venga a spiegare in vigilanza queste novità nel merito” così una nota dei componenti del Partito Democratico nella Commissione di Vigilanza Rai.

 

18/12/2025 - 17:58

“Siamo arrivati al paradosso: bilaterali tra Governo e singoli partiti di maggioranza sulla manovra, con la Commissione costretta a fermarsi. Se questa non è una crisi, ci spieghino che cosa lo sia. Questa sarebbe la stabilità tanto evocata da Giorgia Meloni, che rivendica una maggioranza compatta come un monolite. La realtà racconta altro: divisioni profonde, confusione e una legge di bilancio riscritta a pezzi. La maggioranza è andata in tilt. Il fallimento è evidente soprattutto sulle pensioni. Dopo le promesse di superare la Fornero, si va nella direzione opposta: età pensionabile più alta, nuovi vincoli e l’ennesima beffa della “quota 110”. I nodi vengono al pettine e a pagare sono ancora una volta lavoratrici e lavoratori”. Così una nota del capogruppo del PD nella commissione Bilancio della Camera, Ubaldo Pagano

 

18/12/2025 - 16:59

“Di fronte all’aumento delle morti, degli infortuni e delle malattie professionali, la sicurezza sul lavoro non può essere ridotta a un esercizio retorico. Servono atti politici chiari e scelte strutturali”. Lo dichiarano le deputate del Partito Democratico Valentina Ghio e Ouidad Bakkali, presentando l’atto di indirizzo sul decreto sicurezza in discussione alla Camera. “Il lavoro portuale è oggettivamente un lavoro usurante – affermano Ghio e Bakkali – per le condizioni in cui si svolge: turni notturni, lavoro in quota, esposizione a condizioni climatiche estreme, ritmi pressanti e rischi elevati. Continuare a negarne il riconoscimento previdenziale significa voltare le spalle a migliaia di lavoratori e lavoratrici”. Con l’atto di indirizzo, le deputate impegnano il Governo a riconoscere le prestazioni portuali come attività usuranti e a sbloccare immediatamente il fondo per l’anticipo del pensionamento, per il quale da anni vengono accantonate risorse senza alcuna attuazione concreta. “È una scelta di giustizia sociale – spiegano – e una condizione indispensabile per garantire sicurezza, salute e ricambio generazionale nei porti. È paradossale – proseguono – che mentre il Governo annuncia per lunedì 22 dicembre l’approvazione in Consiglio dei ministri di una riforma dei porti, attesa da oltre due anni tra stop and go, annunci e retromarce, continui a ignorare il tema centrale del lavoro. Questa legislatura sta perdendo l’occasione di aprire una vera riforma partendo dalle persone, da chi ogni giorno tiene in piedi i porti con il proprio lavoro, la propria fatica e, troppo spesso, mettendo a rischio la propria vita. Senza il riconoscimento della gravosità del lavoro portuale, senza tutele previdenziali e senza investimenti seri sulla sicurezza – concludono Ghio e Bakkali – ogni riforma resterà un’operazione di facciata. Il Partito Democratico non si accontenterà di annunci: continueremo a incalzare il Governo perché metta al centro il lavoro, la sicurezza e la dignità delle persone”.

 

18/12/2025 - 16:56

“Loculi ricavati in una soffitta, materassi a terra in cinquanta metri quadri, impianti elettrici fuori norma, nessuna igiene né sicurezza. La Procura di Prato parla di condizioni ‘incompatibili con la dignità umana’: è sfruttamento allo stato puro, non un episodio isolato. Operai costretti a vivere dove lavorano, a cucire per grandi marchi della moda in anfratti e ripostigli, mentre qualcuno massimizza i profitti calpestando ogni diritto.

Di fronte a tutto questo, mentre a Prato magistratura, forze dell’ordine e ispettori smascherano caporalato, lavoro nero e nuovi sistemi per occultare i veri datori di lavoro, la destra aveva pensato bene di mettere pure uno scudo penale per i committenti. Un’idea folle, che racconta meglio di mille parole da che parte stanno.

Servono più controlli, più ispettori, tracciabilità della filiera, meno subappalti e piena responsabilità di chi sta in cima alla filiera. La dignità del lavoro non è negoziabile e non può essere sacrificata sull’altare del profitto.”

Marco Furfaro, deputato e componente della Segreteria nazionale del Partito Democratico

 

18/12/2025 - 16:55

“La maggioranza come sempre non è mai d’accordo al suo interno e questo emerge forte e chiaro. Lo abbiamo visto con la legge sui condomini un vero e proprio scandalo. Lo abbiamo visto con il riscatto di laurea e ora con le pensioni. Non era Salvini che voleva rottamare la legge Fornero?? Oggi lo stesso Salvini la peggiora. Innalza ancora di più l’età pensionabile e i giovani non vedranno un euro della loro pensione. Persone che hanno lavorato tutta una vita. Che vergogna!”. Lo dichiara Gian Antonio Girelli deputato Pd e vicepresidente della commissione d’inchiesta sul covid.

18/12/2025 - 16:30

“Non si tratta della separazione delle carriere dei magistrati, perché quella esiste già ed è operativa dal 2020 con la riforma Cartabia. Qui l’obiettivo vero è un altro: smantellare la Carta costituzionale e ledere l’indipendenza e l’autonomia della magistratura”. Così Debora Serracchiani, deputata e responsabile nazionale Giustizia del Pd.

“La riforma proposta dalla maggioranza – spiega l’esponente dem - ha un disegno politico preciso: Si vuole colpire l’equilibrio tra i poteri dello Stato e indebolire una magistratura che deve porre limiti alla politica. In sostanza, si vuole una politica che scelga i giudici e dica alla magistratura cosa può e cosa non può fare. Il Partito Democratico è già al lavoro sul territorio, stiamo organizzando incontri e momenti di formazione, Regione per Regione, per spiegare nel merito e nel significato politico questa riforma. Sta nascendo in questi giorni un grande comitato per il No, perché qui è in gioco la Costituzione e la nostra idea di democrazia”.

“Una vittoria del No – conclude Serracchiani - vuol dire salvaguardare la democrazia liberale, la separazione dei poteri e la Carta costituzionale così come l’hanno voluta i costituenti. Vuol dire difendere una magistratura autonoma, fondamentale per garantire il rispetto delle regole. Se si fosse trattato davvero di discutere la separazione delle carriere, avremmo partecipato volentieri al confronto, portando anche nostre proposte, ad esempio sull’Alta Corte disciplinare. Ma questa riforma interviene in un contesto completamente diverso, qui si colpiscono i poteri previsti dalla Costituzione. È l’idea che aveva Giorgio Almirante della magistratura, ovvero interpretare la legge secondo la volontà di chi ha vinto le elezioni. È una visione pericolosa, che va contrastata”.

18/12/2025 - 16:10

“Finanziare lo sport aumentando l'offerta di lotterie e gioco d'azzardo: ancora un volta il Governo risolve così, con un emendamento alla legge di bilancio con il progetto “Win for Italia team”, il tema delle risorse da destinare allo sport con buona pace degli impegni assunti, come sempre solo in teoria, quando il riconoscimento del valore dello sport entrò in Costituzione. Non soluzioni strutturali, ma le mani nelle tasche dei soggetti più fragili, strizzando l’occhio ad abitudini che sarebbe soltanto da combattere, che alimentano il rischio drammatico di ludopatia e che sono la cosa più lontana dal mondo dello sport stesso, dove si programma, non si “scommette”, sperando che un risultato possa arrivare. Certo è più facile così piuttosto che tassare i profitti delle società di scommesse sportive, che nel frattempo brindano e vedono crescere i propri fatturati del gioco online. Ancora una volta lo sport non è visto come un investimento, come un modo di generare risparmio al SSN, ma come semplice voce di spesa, da finanziare, in questo caso, nel modo più veloce e diseducativo immaginabile.  Siamo curiosi di capire il ruolo e il parere del Coni in questa vicenda, considerato che in 7* commissione siamo in attesa da luglio dell’audizione del Presidente Luciano Buonfiglio (che ricordo essere alla guida di un ente pubblico) rinviata quasi sei mesi fa per “impegni” e da me risollecitata, inutilmente, in ufficio di presidenza almeno una mezza dozzina di volte”. Così il responsabile nazionale Sport del Pd, il deputato democratico Mauro Berruto

18/12/2025 - 16:06

“La cancellazione dell’articolo 30 del disegno di legge sulle piccole e medie imprese è una grande vittoria del Partito Democratico”. Così Alberto Pandolfo, deputato e capogruppo Pd in commissione Attività produttive, commenta lo stralcio della norma contestata sul settore moda. “È il risultato di una ferma opposizione portata avanti in commissione, con il supporto determinante del Gruppo Pd”.

“Quella norma – spiega il deputato Pd - creava di fatto uno scudo per le imprese capofila, cancellando le responsabilità lungo la filiera e favorendo subappalto incontrollato e caporalato. Parliamo di una filiera strategica per il nostro Paese, che va tutelata garantendo legalità e diritti. Il risultato è stato possibile anche grazie a una mobilitazione più ampia, non solo il Pd e le opposizioni, ma anche il sindacato, il mondo imprenditoriale sano e la società civile hanno espresso una contrarietà netta. C’è stata una forte pressione, appelli pubblici che hanno contribuito in modo decisivo a questo esito”.

“Si tratta – conclude Pandolfo - di un passo avanti, ma non del punto di arrivo. Cancellare l’articolo 30 non significa aver regolato il settore. Serve ancora un lavoro per costruire una normativa seria che garantisca controlli, trasparenza e tutela del lavoro. A questo confronto noi siamo pronti a dare il nostro contributo”.

 

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