18/12/2025 - 15:57

“La maggioranza è allo sbando: il maxi emendamento sta accentuando le fratture tra la Lega e gli altri alleati, e persino all’interno della Lega stessa. Non si tratta di un dettaglio parlamentare, ma della legge di bilancio che riguarda milioni di cittadini. Non si può cambiare la disciplina pensionistica con un trucco parlamentare. Hanno creato un pasticcio enorme e gli italiani lo stanno già subendo. Basta arroganza: la destra chieda scusa: promettevano “quota 100” e si va verso “quota 110”, con età pensionabile sempre più alta, nuovi vincoli e tagli che avrà effetti ancora più devastanti sulle donne”. così la deputata democratica, Sara Ferrari.

18/12/2025 - 15:56

“In campagna elettorale avevano annunciato che ‘la prima legge che andremo ad abolire sarà la Fornero’. Dopo tre anni di governo sulle pensioni hanno tradito tutte le promesse: dal rafforzamento di Opzione Donna all’innalzamento delle minime, dallo stop all’aumento dell’età pensionabile a nuove misure per tutelare gli assegni pensionistici dei più giovani. Nulla di tutto questo. Anzi, l’esatto opposto. E tentano perfino di mettere le mani anche nelle tasche di chi ha già pagato il riscatto della laurea: nei fatti una punizione in piena regola verso chi ha studiato”.

Così Valentina Ghio, vicepresidente del Gruppo Pd alla Camera.

 

18/12/2025 - 15:55

“Giorgia Meloni arriva al Consiglio europeo in una posizione di grande debolezza e subalternità. Altro che patriottismo: il rischio concreto è che l’Italia venga relegata a portavoce delle posizioni americane, mentre la maggioranza è spaccata su tutto”. Così Peppe Provenzano, deputato e responsabile Esteri del Pd.

“Abbiamo – evidenzia l’esponente dem - un vicepremier, Tajani, che sta a parole dalla parte dell’Europa, un altro, Salvini, che è apertamente schierato con la Russia di Putin ed elogiato dal Cremlino. Meloni ha tentato di costruire un ponte tra le due sponde dell’Atlantico, ma quel ponte è crollato in modo indecoroso, come quello sullo Stretto di Messina. L’Italia rischia di abbandonare la sua collocazione storica di protagonista dell’integrazione europea per finire nelle retrovie. Meloni oggi si fa paladina dell’unanimità, del diritto di veto che Orban e i nazionalisti usano per bloccare l’Europa e danneggiare l’Italia. Con questa logica, non avremmo mai avuto il Next Generation EU e i 200 miliardi del PNRR che oggi tengono in piedi la nostra economia. Giorgia Meloni, in tutti questi anni, concretamente, che cosa ha portato a casa? Niente”.

“Le aperture di Trump a Putin e il prospettarsi di una resa mascherata per l’Ucraina hanno alimentato la recrudescenza di Mosca. Siamo i primi a denunciare limiti e ritardi dell’Unione, ma è in Europa che dobbiamo fare la nostra battaglia per costruire una pace giusta ed evitare che la fine della guerra coincida con la fine dell’ordine internazionale basato sulle regole. Purtroppo – conclude Provenzano – vediamo una maggioranza divisa, con Salvini che si fa portatore in Europa della propaganda e degli interessi della Russia di Putin. Così l’Italia non è più protagonista, ma diventa marginale”.

 

18/12/2025 - 15:54

“Il Governo presenta da giorni una pioggia di emendamenti last minute sulla propria bozza di manovra, già debole e dannosa, trasformando la legge di bilancio in un pasticcio ingestibile. Ma una cosa resta e svela le bugie raccontate negli anni: niente per la crescita, con l'Italia che senza il Pnrr sarebbe in recessione, l’impoverimento che colpisce soprattutto chi lavora, età pensionabile sempre più alta, tasse ai massimi da 10 anni, tagli a sanità, scuola e trasporti. Ma chi governa davvero? Chi scrive i testi del governo se tutti ne prendono le distanze? A forza di denunciare le “manine” e riempire il testo di correzioni confuse, ci aspettiamo che la Premier Meloni dia la colpa alla Dea Kali. A 10 giorni dall’esercizio provvisorio siamo ancora nel caos: il Governo ha perso credibilità e gli italiani pagano il conto di un’improvvisazione senza precedenti”. Così il capogruppo del PD nella commissione Affari Europei della Camera, Piero De Luca.

18/12/2025 - 15:48

"Nel fantastico mondo della ministra Bernini non trovano spazio le tante segnalazioni degli studenti, delle famiglie e dei docenti che vivono in una tempesta perfetta creata dalla riforma di questo governo.”. Lo dichiara la deputata e capogruppo Pd in Commissione Cultura, Irene Manzi intervenendo sull'informativa della ministra Bernini sull'accesso ai corsi di laurea in medicina. “Bernini – sottolinea la parlamentare dem - parla di merito e si nasconde dietro presunti sabotaggi ma sono i dati Gimbe che sconfessano il le parole della ministra: sono state concentrate 450 ore di lezione in 60 giorni. In poche parole il semestre promesso è diventato un bimestre con didattica a distanza e scarsa interazione con i docenti.”. “Questo si chiama merito? No è la Caporetto annunciata di una riforma superflua il cui fallimento la ministra dovrebbe riconoscere chiedendo scusa. Le stesse scuse che la ministra dovrebbe agli studenti irrisi ed oggetto di un bullismo istituzionale davanti a platee politicamente amiche. Non servono delle toppe, serve rivedere nel profondo il contenuto della riforma all’interno delle aule parlamentari, riaprendo il confronto ed il dibattito su una legge profondamente sbagliata ed inadeguata per gli studenti, le università ed i loro docenti”, conclude Manzi.

18/12/2025 - 15:47

"Di fronte alle stragi silenziose, il governo ha scelto di dire no a una proposta di buon senso, respingendo senza appello un ordine del giorno presentato sul Decreto Sicurezza sul lavoro. Un atto che lascia sgomenti: mentre continuano a morire lavoratrici e lavoratori in ambienti confinati e sospetti di inquinamento, l’esecutivo ha rifiutato di impegnarsi su verifiche preventive obbligatorie e controlli tecnici qualificati, strumenti essenziali per prevenire tragedie ampiamente prevedibili":  è quanto dichiara la deputata dem Maria Stefania Marino sul suo atto di indirizzo respinto dall'Aula di Montecitorio.

"Esperienze già consolidate nei settori a più alto rischio, come quello portuale, hanno dimostrato che certificazioni preventive, responsabilità chiare e procedure rigorose hanno funzionato. Respingere questo ordine del giorno significa rinunciare a costruire un sistema omogeneo e serio di prevenzione a livello nazionale, lasciando irrisolti vuoti normativi che mettono quotidianamente a rischio la vita delle persone": conclude.

 

18/12/2025 - 15:46

“Ve lo ricordate Salvini in campagna elettorale quando annunciava la cancellazione della legge Fornero? Dimenticatelo. La destra ha infatti mentito ancora una volta agli elettori e agisce facendo l’esatto contrario di ciò che ha predicato in questi anni. Ci troviamo di fronte a dei Robin Hood al contrario: da un lato, non mettono risorse sulle pensioni, tagliano Opzione Donna, alzano l’età pensionabile e ricattano chi riscatta la laurea; dall’altro, introducono condoni, aumentano a 10mila euro il denaro contante schiacciando l’occhio agli evasori e non affrontano il tema dell’inflazione che mette in difficoltà i più fragili. Uno spettacolo indecoroso di un governo che fa male all’Italia”.

Così il deputato e componente della segreteria nazionale del Pd, Marco Sarracino.

 

18/12/2025 - 15:33

“Sulle pensioni la maggioranza è nel caos e non ha avuto alcun rispetto nei confronti di chi ha lavorato una vita e fatto sacrifici per andare avanti. Hanno come al solito tradito tutte le promesse fatte in campagna elettorale agli italiani.
Dopo più di 3 anni di governo hanno aumentato l’età pensionabile praticamente per tutti i lavoratori, comprese le forze dell’ordine. Ce lo ricordiamo bene Salvini  quando prometteva di abolire la legge Fornero. Ma non solo non la hanno abolita, la hanno addirittura peggiorata, senza alcun rispetto per gli italiani”. Lo dichiara Ilenia Malavasi, capogruppo Pd in commissione Affari sociali di Montecitorio.

18/12/2025 - 14:43

"Il governo ha prorogato lo stato di emergenza per le alluvioni del 2023 in Toscana, ma ha di fatto bocciato ogni nostra iniziativa per rendere questa proroga realmente incisiva ed utile. È un atto grave e irresponsabile: a fronte di oltre 2,7 miliardi di euro di danni accertati, nei territori colpiti è arrivato poco più di un decimo delle risorse necessarie. Senza fondi adeguati, la proroga dello stato di emergenza rischia quindi di essere solo un annuncio sterile. Le comunità di Firenze, Prato, Pistoia, Lucca, Massa-Carrara, Pisa e Livorno aspettano da oltre due anni risposte concrete su ricostruzione, sicurezza del territorio e ristori a famiglie e imprese. Respingerle significa voltare le spalle a una regione che ha pagato un prezzo altissimo". Lo quanto dichiara il deputato e segretario Pd della Toscana Emiliano Fossi in merito all'ordine del giorno, respinto, a sua prima firma al Decreto sicurezza sui luoghi di lavoro.

"La destra - conclude Fossi - non ha più alibi. C’erano almeno tre provvedimenti all’esame del Parlamento in queste ultime settimane, dal Decreto Ristori alla Legge di Bilancio oltre alla legge attuale, per stanziare subito almeno 500 milioni di euro. Eppure, nonostante le opportunità, la Toscana è stata completamente dimenticata. Le comunità locali hanno dimostrato una straordinaria solidarietà, ma sono state lasciate sole dallo Stato. Il continuo respingimento delle richieste di chi ha perso casa, lavoro e sicurezza ha alimentato crisi economica, spopolamento e sfiducia. Il governo deve assumersi le proprie responsabilità e garantire risorse all’altezza dei danni subiti: senza questo, lo stato di emergenza rimane una scatola vuota".

 

18/12/2025 - 14:41

“La maggioranza è a pezzi: il maxi emendamento sta provocando sempre di più una spaccatura tra la Lega e il resto degli alleati. E persino dentro la Lega. Non stiamo parlando di una mozione parlamentare, ma della legge di bilancio. Chiediamo il ritiro del maxi emendamento. Non si cambia la disciplina pensionistica di milioni di persone con un espediente parlamentare. Hanno fatto un guaio grande e gli italiani se ne stanno accorgendo. Basta arroganza e chiedano scusa”.

Così il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.

 

18/12/2025 - 14:05

“Quello tra Italia e Svizzera sui frontalieri è un accordo che rappresenta un’occasione persa”. Lo ha detto in Aula alla Camera Toni Ricciardi, vicepresidente del Gruppo Pd alla Camera, annunciando il voto favorevole dei dem sulla ratifica dell’accordo Italia-Svizzera sui frontalieri. “C’è stato un grande dibattito e una richiesta esplicita da parte della Svizzera di estendere lo smart working fino al 40 per cento, come già avviene con la Francia. Purtroppo il governo italiano ha mostrato una forte ritrosia”.

“L’unico elemento positivo è l’istituzionalizzazione del 25 per cento di lavoro agile su base settimanale. È un passo avanti che consente di alleggerire il traffico di frontiera, ridurre l’inquinamento e migliorare concretamente la qualità della vita di migliaia di lavoratori. Tuttavia, il governo Meloni avrebbe potuto essere più generoso e più coraggioso. La scelta di fermarsi al 25 per cento è un passo indietro, soprattutto considerando che da oltre tre anni questo esecutivo penalizza proprio una parte del suo bacino elettorale, i frontalieri”.

“Resta il rammarico per un’intesa che poteva fare di più – conclude Ricciardi – ma come Partito Democratico resteremo vigili e continueremo a spingere affinché le esigenze dei frontalieri vengano finalmente ascoltate”.

 

18/12/2025 - 14:05

Davanti al plauso unanime della maggioranza per lo sgombero del centro sociale Askatasuna a Torino, chiediamo a Piantedosi: quando assisteremo allo sgombero di CasaPound a Roma? Il Partito Democratico denuncia con forza i doppi standard nella gestione della legalità: mentre le occupazioni dei centri sociali vengono sgomberate rapidamente, CasaPound mantiene da oltre vent'anni una sede illegale in un palazzo pubblico in una zona centrale di Roma. Chiediamo al Governo di intervenire senza ulteriori ritardi, rispettando la legge e i valori costituzionali della Repubblica”. Così il responsabile sicurezza del Pd, il deputato democratico Matteo Mauri.

18/12/2025 - 13:08

“Ho voluto lasciare un segno di partecipazione e di rispetto firmando il libro delle condoglianze in memoria delle vittime del terribile attentato che ha colpito Sydney il 14 dicembre 2025.Insieme ai colleghi del Gruppo di Amicizia Italia–Australia–Nuova Zelanda–Isole del Pacifico abbiamo svolto un momento di approfondimento e confronto sugli ultimi aggiornamenti legati all’attacco, incontrando anche il nuovo Ambasciatore d’Italia in Australia, S.E. Nicola Lener, con il quale abbiamo condiviso riflessioni e preoccupazioni comuni.Un incontro particolarmente sentito è stato quello con S.E. Juliane Cowley, Ambasciatrice australiana a Roma: a lei abbiamo voluto trasmettere, senza formalismi, la vicinanza sincera delle istituzioni italiane e la solidarietà di fronte a un dolore che ci riguarda tutti.Di fronte alla violenza cieca del terrorismo, l’amicizia tra Italia e Australia si rafforza. La risposta non può che essere comune: difendere la vita, la dignità della persona e le libertà fondamentali che sono alla base delle nostre democrazie. Il pensiero va alle famiglie colpite e ai feriti, con l’augurio che possano trovare forza, cura e sostegno. Tragedie come questa ci richiamano alla responsabilità di lavorare insieme, a livello internazionale, per contrastare l’odio e proteggere i valori della convivenza civile." Così Nicola Carè deputato eletto all'estero e residente a Sydney.

18/12/2025 - 13:04

“Secondo quanto scrive Politico l’amministrazione Trump avrebbe fatto pressione sui governi amici in Europa per bloccare l’uso degli asset russi per l’Ucraina. Meloni smentisca con le decisioni questa indiscrezione visto che ieri in Parlamento è stata reticente”. Così una nota della vicepresidente della commissione esteri della Camera, la deputata democratica Lia Quartapelle.

18/12/2025 - 13:03

“La manovra di bilancio in discussione al Senato non guarda al futuro del Paese, ma scarica costi e rischi sulle nuove generazioni mentre ignora i fattori strutturali che frenano opportunità e sviluppo”, dichiara il deputato del Partito Democratico Silvio Lai. "I dati ISTAT indicano che l’inflazione acquisita per il 2025 si attesta intorno all’1,7%, con una dinamica doppia sui prezzi dei generi alimentari fondamentali nella  spesa delle famiglie.  Questo contesto economico richiederebbe scelte proactive di sostegno al reddito delle famiglie e sulle spese  per la formazione, la scuola e la ricerca, invece la destra va in senso contrario".

Sulla questione del riscatto della laurea, la presidente Meloni ha sostenuto che le nuove regole varranno ‘solo da questo momento in poi’. È una giustificazione insufficiente: per i giovani di oggi e per chi si iscriverà all’università domani, l’effetto è lo stesso – rendere più costoso investire in competenze e rendere più incerta la prospettiva previdenziale. Così questa manovra non contrasta la fuga dei cervelli, la rafforza. Quando si rende più difficile e costoso percorrere studi superiori e si indeboliscono i servizi essenziali come scuola e sanità pubblica, si invia un messaggio negativo: chi ha talento e competenze è spinto a cercare opportunità altrove. Il quadro disegnato da questa legge di bilancio mette a rischio il futuro delle nuove generazioni e disegna un Paese che funziona per chi ha già risorse e opportunità, un Paese per élite e per ricchi, mentre ai giovani e ai ceti medi si chiede di fare sacrifici senza visione”, conclude Lai.

 

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