18/04/2025 - 17:00

“Non è vero che con il nuovo decreto Pa il salario accessorio negli enti locali crescerà. Ci sono troppi paletti che lo renderanno impossibile da applicare, soprattutto nei comuni in difficoltà economica. Non esistono misure virtuose a invarianza finanziaria. Che scaricano solo sui comuni e sulle regioni la decisione di aumentare o meno il trattamento economico integrativo. Che dovranno scegliere tra assumere un dipendente o dare un po’ di soldi in busta paga in più a quelli già in servizio. Siamo alla politica degli spot dopo 50 ore di lavori in commissione. Zangrillo fa solo propaganda sulla pelle di chi lavora”.

Così il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.

 

18/04/2025 - 16:33

"Scelta incomprensibile, presenteremo un ordine del giorno"

“Ancora una volta il Governo Meloni penalizza la Toscana, impedendo ai comuni geotermici della Regione di assumere personale per gestire in modo efficace i nuovi investimenti previsti nei Piani pluriennali finanziati da Enel con il rinnovo delle concessioni": è quanto dichiarano i deputati del Partito Democratico Marco Simiani ed Emiliano Fossi, commentando la bocciatura, da parte della maggioranza, del loro emendamento al Decreto PA attualmente in discussione alla Camera.

“Una decisione miope e dannosa per imprese e cittadini dal momento che la norma proposta non avrebbe comportato alcun onere per la finanza pubblica, ma avrebbe consentito a enti di piccole dimensioni di rafforzare le proprie competenze e risorse umane, fondamentali per attuare progetti complessi e di grande valore economico. I comuni geotermici, che producono energia pulita e rinnovabile utilizzata anche da aree limitrofe, devono essere messi nelle condizioni di operare con strumenti adeguati. Per questo presenteremo in Aula un ordine del giorno per reintrodurre la misura nel primo provvedimento utile”: concludono.

 

18/04/2025 - 14:45

“Ci sono esponenti politici che parlano di grande successo, a me non pare: l’incontro tra Giorgia Meloni e Donald Trump è un nulla di fatto” così Chiara Gribaudo, vicepresidente del Partito Democratico, in diretta a La Miniera, il canale Twitch di Ivan Grieco.

“La presidente del Consiglio è andata e tornata senza risultati concreti né per l’Italia né per l’Europa, ma non ci aspettavamo molto viste le premesse di Trump. Sappiamo bene quel che pensa il presidente degli Stati Uniti dell’Europa e dei capi di Stato che stanno andando a parlargli” prosegue la deputata dem.

“Ormai sono noti i nuovi linguaggi e metodi del presidente di uno degli Stati più importanti del mondo e ci stiamo purtroppo abituando a queste modalità brutali che non andrebbero avallate. Ecco, Giorgia Meloni non lo ha né contenuto né mostrato di voler risolvere, dall’alto del loro rapporto amicale, la questione europea. È stato un viaggio per i selfie e le foto” conclude Gribaudo.

 

18/04/2025 - 11:30

Come avevamo purtroppo ampiamente previsto, il viaggio della Premier per incontrare Trump è stato completamente inutile ed anzi si è rivelato addirittura dannoso. Meloni non ha ottenuto nulla, neppure una dichiarazione distensiva, sui dazi. In compenso si è impegnata ad aumentare l'acquisto italiano di gas liquido dagli Usa, spendendo il 50% in più di quello comprato da altri Stati, e poi a realizzare 10 miliardi di investimenti di imprese italiane in Usa penalizzando quindi ulteriormente il nostro Paese. Insomma un capolavoro. In cambio però ha strappato un impegno di Trump a far visita all'Italia prossimamente dopo il suo vice Vance. Questo sì. La gita di Pasqua conferma le straordinarie doti di tour operator della Premier.

18/04/2025 - 11:25

Si svolgerà martedì prossimo, 22 aprile, alle ore 13.00, nella Sala Stampa della Camera, in via della Missione 4, su iniziativa del capogruppo Pd in commissione Agricoltura, Stefano Vaccari, la conferenza stampa dal titolo: “Salviamo la filiera della canapa industriale”. Il nuovo decreto Sicurezza ha bloccato un comparto che impiega da 10mila a 30mila persone ed è esposto a numerosi profili di incostituzionalità e contrasto al diritto europeo.

Dopo l’introduzione di Stefano Vaccari, interverranno: Alfonso Celotto, avvocato e professore di Diritto Costituzionale; Stefano Masini, professore di Diritto Agrario e responsabile Area Ambiente e territorio di Coldiretti; Ivan Nardone, dell’Area Economica della Cia; Raffaele Desiante, presidente di Imprenditori Canapa Italia; Mattia Cusani, presidente di Canapa Sativa Italia; Piero Manzanares, presidente di Sardinia Cannabis; Francesco Vitabile, presidente di Resilienza Italia Onlus.

L’evento sarà in diretta web sulla Web Tv della Camera.
Per partecipare accreditarsi scrivendo a:
segreteria.vaccari@camera.it.

 

18/04/2025 - 11:00

"Tra un complimento e l'altro per i reciproci, presunti, successi, ieri Meloni ha promesso a Trump che l'Italia comprerà più gas liquido dagli Usa, spendendo il 50% in più che comprandolo ad esempio dall'Algeria, e che arriveremo al 2% di spesa militare. E da dove le compriamo le armi per raggiungere questa soglia? Dagli Usa, naturalmente. Aggiungiamo i 10 miliardi di investimenti di imprese italiane in Usa che così creeranno lavoro oltre oceano invece che in Italia.
E poi grandi elogi per quello che li unisce: la battaglia contro gli immigrati e quella contro il cosiddetto woke, cioè contro i diritti delle minoranze.
Per finire, quel "faremo l'occidente di nuovo grande" pronunciato da Meloni parafrasando il suo amico. Ma di quale occidente parla la premier? Di quello che licenzia migliaia di persone dall’oggi al domani, senza alcuna tutela? Di quello che decide quali media sono ammessi e quali no? Quello che attacca la magistratura che non esegue gli ordini di chi governa? Quello che taglia i fondi alle università non allineate? Quello che deporta i migranti in catene e dà la caccia ai loro figli? Quello contro le persone LGBTQIA+? Quello che non concede visti a chi ha criticato Trump? Quello contro l'autodeterminazione delle donne?
La saldatura delle due destre di Meloni e Trump consolida una politica illiberale e oscurantista. Questo assetto è molto preoccupante proprio per quell'Occidente che si fonda, invece, sulla libertà, sui diritti civili e sociali, sull'inclusione, sulla solidarietà, sulla tutela delle categorie più fragili della popolazione.
Con cosa torna a casa, la premier? Con una promessa di Trump di venire in Italia e che si troverà un accordo con l'Europa. A quali condizioni è tutta da vedere, perché se c'è una cosa che abbiamo capito di Trump in questi quasi 100 giorni di mandato è che non ci possiamo fidare. Cambia idea in continuazione e ha un atteggiamento ricattatorio nei confronti di chiunque, alleati compresi. I dazi, in fin dei conti, sono questo: un grande ricatto.
E le garanzie sul gas e sulle armi date da Meloni al presidente americano vanno a tutto svantaggio dei cittadini italiani che pagheranno di più l'energia e si vedranno sottrarre fondi per la sanità, la scuola e il welfare.La trasferta più costosa della storia". Lo dichiara Laura Boldrini deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

17/04/2025 - 19:30

"Siamo profondamente addolorati per quanto accaduto sul Monte Faito e ci stringiamo con sincero affetto e cordoglio alle famiglie delle vittime colpite da questa terribile tragedia. In questo momento di grande dolore e incertezza, attendiamo con rispetto e fiducia che venga fatta piena luce sulla dinamica dell’incidente. Un sentito ringraziamento va alle donne e agli uomini impegnati nei soccorsi, che anche oggi stanno operando con straordinaria dedizione e professionalità in queste difficili e drammatiche ore".
Lo dichiara il deputato Marco Sarracino, responsabile Sud del Partito Democratico.

 

17/04/2025 - 19:26

“Accogliamo con favore l’approvazione all’unanimità del nostro emendamento che stanzia 20 milioni di euro per far fronte all’edilizia scolastica. Si tratta di una misura necessaria e utile, un primo passo, che va incontro a bisogni reali degli enti locali. Investire sulle scuole vuol dire investire sui luoghi di costruzione del sapere e sui luoghi di aggregazione, soprattutto nei piccoli comuni” Cosi i democratici Simona Bonafè, Andrea Casu e Arturo Scotto commentano l’approvazione dell’emendamento a prima firma Bonafè al decreto sulla Pubblica Amministrazione.

“Tuttavia – prosegue la nota – continuiamo a ritenere che serva un piano organico e strutturato per affrontare in modo sistemico le condizioni dell’edilizia scolastica in Italia. Ecco perché, pur plaudendo all’approvazione all’unanimità dell’emendamento, ribadiamo che l’Italia ha bisogno di una programmazione pluriennale, finanziamenti certi e un confronto istituzionale che metta al centro il diritto delle studentesse e degli studenti a studiare in ambienti sicuri, moderni e adeguati”.

 

17/04/2025 - 19:00
"Nel Cpr di Gjader, realizzato nell’ambito dell’accordo tra Italia e Albania, sono stati sistematicamente violati i diritti fondamentali delle persone migranti. Abbiamo riscontrato gravi criticità: assenza di informazioni, accesso limitato alla difesa legale, trasferimenti improvvisi da otto diversi CPR italiani, senza alcuna comunicazione preventiva e senza che venisse indicata la destinazione. Tutto questo è inaccettabile in un Paese che si definisce democratico". Lo dichiarano in una nota congiunta Marco Simiani e Nadia Romeo, deputati del Partito Democratico, e Sandro Ruotolo, europarlamentare dem e responsabile Informazione del Pd, attualmente in missione ispettiva presso il centro di detenzione albanese, insieme all’eurodeputata dei Verdi, Benedetta Scuderi.

"I racconti che abbiamo raccolto - proseguono gli esponenti dem - parlano da soli: persone ammanettate per oltre dodici ore durante il viaggio, poi immobilizzate con fascette di plastica sulla nave, senza sapere dove stessero andando. Una volta arrivate, sono state trasferite nel Cpr albanese. In soli sei giorni abbiamo documentato 22 episodi critici: autolesionismo, proteste, gravi disagi psichici e numerose richieste di psicofarmaci. Tre migranti sono già tornati in Italia, nonostante i problemi di salute già presenti alla partenza o a ridosso di una sentenza attesa il giorno successivo".
 
"La totale assenza di documentazione sui criteri di selezione - concludono Simiani, Romeo e Ruotolo - rende evidente l’arbitrarietà di queste procedure. Tutto è avvenuto senza trasparenza, senza criteri chiari, senza alcuna garanzia legale. È consentita una sola telefonata al giorno, da dividere tra avvocati e familiari. È una violazione inaccettabile dei diritti umani. Per questo chiediamo la chiusura immediata del Cpr albanese e stiamo valutando l’invio di un esposto alla Corte europea dei diritti dell’uomo. Non possiamo accettare che vere e proprie deportazioni vengano camuffate da atti amministrativi. L’Italia e l’Europa non possono voltarsi dall’altra parte di fronte a tutto questo".
 

 

17/04/2025 - 18:37

“L’approvazione dell’emendamento per istituire la figura del Social media e Digital Manager nella Pubblica amministrazione è certamente un primo passo importante. In un’epoca in cui sempre più persone si informano e interagiscono attraverso i social, è giusto che anche la PA entri pienamente nell’ecosistema digitale riconoscendo pienamente le professionalità già presenti e dotandosi di nuove esperienze e competenze. Un canale diretto, trasparente e ben strutturato con i cittadini è fondamentale per ricostruire fiducia nelle istituzioni.” Così i deputati democratici Andrea Casu, Simona Bonafè e Arturo Scotto firmatari di uno degli emendamenti bipartisan approvati oggi nel corso della discussione del Dl PA.

“Tuttavia, è indispensabile che questa norma sia solo l’inizio di una discussione più ampia e organica sulla comunicazione pubblica e sul ruolo del digitale nella PA. Un tema così strategico non può essere affrontato nel caos generalizzato che sta caratterizzando i lavori alla Camera, tra emendamenti last minute e mancanza di una visione complessiva. L’innovazione non può essere lasciata a interventi episodici: serve una riforma strutturata, condivisa, che valorizzi tutte le professionalità coinvolte e dia stabilità, prospettiva e risorse alle nuove figure introdotte”, concludono.

 

17/04/2025 - 18:12

“Mentre il ministro Giorgetti, in audizione davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato, afferma che il governo non è in grado di sostenere il Servizio Sanitario Nazionale perché il debito pubblico divora ogni tipo di spesa, anche la più nobile come la sanità o la scuola, alla Camera va in scena un surreale siparietto parlamentare”.
Così Simona Bonafè, deputata del Partito Democratico, commenta quanto accaduto oggi durante la discussione del decreto Pa.
“Tra mille emergenze vere che restano senza risposta, viene approvato un emendamento che ha un solo scopo: aumentare lo staff di diretta collaborazione del ministro della Salute Schillaci. Insomma, non riescono a trovare risorse per la salute dei cittadini, ma non hanno alcuna difficoltà ad aumentare gli incarichi nei ministeri. È la plastica rappresentazione di un governo che ha perso la bussola: taglia sulla sanità pubblica, ma allarga gli staff ministeriali. Una scelta sbagliata e offensiva nei confronti del personale sanitario e di milioni di cittadini in difficoltà”, conclude Bonafè.

17/04/2025 - 17:44

"Le notizie diffuse dall’Usigrai destano seria preoccupazione e impongono una riflessione urgente sul metodo con cui la Rai sta gestendo la delicata trattativa sulla stabilizzazione dei giornalisti precari. Il comportamento dell’Azienda – che ha diffuso numeri e criteri di assunzione direttamente nelle redazioni prima di presentarli al tavolo ufficiale con le rappresentanze sindacali – rappresenta una grave anomalia e un segnale di scarsa trasparenza nelle relazioni. È inaccettabile che un tema così delicato venga affrontato in questo modo, quando sono in gioco i diritti di chi da anni garantisce con professionalità e competenza l'informazione del servizio pubblico. Serve trasparenza, coerenza con gli impegni assunti. E un confronto credibile e responsabile con i rappresentanti dei lavoratori è condizione essenziale per tutelare la dignità di chi opera quotidianamente nei programmi e nelle testate della Rai, per rafforzare il ruolo del servizio pubblico come presidio di pluralismo, indipendenza e qualità dell’informazione. Continueremo a vigilare con attenzione e chiediamo che l’Azienda chiarisca quanto accaduto e ristabilisca immediatamente corrette condizioni di confronto". Lo dichiarano in una nota i componenti del Partito democratico nella commissione di vigilanza Rai.

17/04/2025 - 17:19

"Quanto sta avvenendo sull’esame del decreto sulla Pubblica Amministrazione è semplicemente inaudito. Siamo di fronte a una gestione parlamentare che rappresenta uno schiaffo in faccia non solo alle opposizioni, ma anche alle tante attese dei cittadini, tradite da un provvedimento confuso, pasticciato e carente nelle risposte ai veri problemi del Paese." Così una nota dei gruppi parlamentari di PD, M5S e AVS della Camera, che denunciano l'imposizione della tagliola sui tempi di discussione: "Le opposizioni in commissione potranno intervenire per appena 30 secondi per ogni emendamento, costrette a votare oltre 200 emendamenti in meno di un’ora. Una forzatura inaccettabile che svuota di senso il confronto parlamentare e mortifica il ruolo delle Camere. Il governo, incapace di garantire un esame ordinato, ha scelto la scorciatoia: riserverà al Senato il solito ruolo di passacarte che a turno viene riservato ad una delle due Camere. Le Commissioni della Camera non hanno avuto modo di lavorare realmente sul testo e si arriverà in Aula con un maxi-emendamento su cui verrà posta la fiducia, violando ogni principio di trasparenza, discussione e rispetto delle regole democratiche”.

17/04/2025 - 16:45

“Se il sistema carcerario, come molti dicono, rappresenta uno degli indici di civiltà di una nazione possiamo dire che l’Italia è attualmente un paese del terzo mondo. La situazione in molti istituti di pena è esplosiva e la casa circondariale di Livorno ‘Le Sughere’ non fa purtroppo eccezione. Sulle condizioni della struttura ho presentato una interrogazione parlamentare al Ministro Nordio”: è quanto dichiara il deputato Pd Marco Simiani, sull’atto depositato a Montecitorio e sottoscritto dai colleghi della Commissione Giustizia Federico Gianassi e Debora Serracchiani.
“Il carcere presenta da anni gravi criticità dal punto di vista logistico, organizzative, strutturali e di servizio; come più volte denunciato da numerose autorità ed enti, tra cui i Garanti dei detenuti della Toscana e di Livorno. I detenuti presenti sono quasi 260 su una capienza di 179 posti attualmente disponibili mentre la carenza di personale di Polizia Penitenziaria è di 50 unità rispetto a livelli previsti. Nelle celle ci sono muffa e perdite di acqua, molti spazi comuni sono inagibili e le attività ricreative e lavorative sono ridotte al minimo. Nonostante il 28 per cento dei detenuti abbia problemi di droga e vi siano 55 reclusi con gravi problemi psichiatrici non esiste nel carcere apposite sezioni per i tossicodipendenti e per l’infermità psichica. In questo caos sono ancora inagibili alcuni locali recentemente ristrutturati ma ancora inutilizzabili a causa del contenzioso tra la ditta appaltatrice e la ditta che ha realizzato i lavori. E’ necessario che il Ministero della Giustizia intervenga rapidamente”: conclude Marco Simiani.

17/04/2025 - 16:23

"Finalmente, anche all'interno della maggioranza di governo, si comincia ad ammettere ciò che denunciamo da tempo: l'industria cinematografica e audiovisiva italiana è in grave crisi. I dati sono sotto gli occhi di tutti e non possono più essere ignorati. È evidente il fallimento delle politiche adottate finora, segnate da scelte ideologiche che hanno smantellato strumenti e norme che avevano dimostrato di funzionare." Così in una nota il deputato del Partito Democratico e componente della Commissione Cultura della Camera, Matteo Orfini.
"Nonostante i tentativi della sottosegretaria Borgonzoni di negare la realtà, è chiaro che il governo ha voltato le spalle a un comparto strategico per la cultura e per l’economia del Paese. Invece di aggiornare e rafforzare le misure esistenti, dopo oltre dieci anni dalla loro introduzione, si è preferito ostacolare l’intero settore con scelte miopi e punitive."
"Auspichiamo che le proposte di legge presentate, a partire da quella a prima firma Schlein, aprano finalmente un dibattito serio, che rappresenti un’occasione per fare un vero punto sullo stato dell’arte, rilanciare le politiche pubbliche e dare una nuova prospettiva a un’industria che ha bisogno di visione e investimenti, non di propaganda e tagli. Il Partito Democratico è pronto a fare la sua parte per far ripartire davvero il cinema italiano, dopo anni di immobilismo e danni prodotti da questo governo. Chiediamo quindi al presidente Mollicone di accelerare l’esame delle proposte di legge per il rilancio dell’industria cinematografica italiana."

 

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