Vaccini Calabria: Viscomi, vaccinare per non chiudere

  • 10/03/2021

“Ad oggi 146.181 dosi somministrate su 213.470 consegnate di vaccino. Polemiche snervanti, attese infinite, criteri ignoti. In una parola: disorganizzazione. Questo è. Qualcuno glielo dica: vaccinare per non chiudere”.  Lo scrive su Twitter

il deputato calabrese del Pd Antonio Viscomi, con riferimento allo stato critico della vaccinazione in Calabria in un contesto già fragile del sistema sanitario regionale.

Covid: Viscomi, su chiusure scuole Spirlì improvvisa, vittime sono ragazzi

  • 09/03/2021

“Per favore, fermate questo gioco al massacro. La scuola è una cosa troppo seria per lasciarla ad estemporanee improvvisazioni. L’ordinanza odierna del Tar dimostra ancora una volta che il presidente ff della Regione Calabria Nino Spirlì, delibera sulla pelle di famiglie, docenti e studenti calabresi senza conoscere le questioni; egli opera, sottolinea il Tar, ‘in carenza di autonoma istruttoria’. Così il deputato dem Antonio Viscomi, capogruppo Pd in commissione Lavoro della Camera dei Deputati, commenta la decisione del Tar che ha riaperto le scuole.

Calabria: Fiano, parole Morra indegne, si scusi

  • 20/11/2020

“Le parole del senatore Morra sono indegne nei confronti dei calabresi e ingiuriose e volgari nei confronti della memoria di Iole Santelli. Bisogna combattere senza tregua l’Ndrangheta, non offendere i calabresi con parole qualunquiste. Il senatore Morra avrebbe già dovuto scusarsi da molte ore”. Lo scrive su Facebook e Twitter il deputato dem Emanuele Fiano, della Presidenza del Gruppo Pd alla Camera.

Minacce Strada: Miceli, individuare fomentatori d’odio, grazie Gino per suo impegno

  • 14/11/2020

“Solidarietà e vicinanza a Gino Strada per le minacce ricevute da Forza Nuova. Lo striscione con la scritta ‘Cambia Strada’ affisso Catanzaro per impedire che questo straordinario professionista possa portare il suo contributo al risollevamento della sanità calabrese, oggi ancor di più in difficoltà per la diffusione del Covid, mi indigna come cittadino e come rappresentante delle istituzioni. E sono certo che, per primi, indigna proprio i calabresi.

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