PNRR: De Menech, Comuni e Province nella cabina di regia
Anci e Upi devono essere protagonisti delle scelte
Anci e Upi devono essere protagonisti delle scelte
Un fondo complessivo di 660 milioni per i Comuni e la previsione del termine di 10 anni per la restituzione dei debiti del Fondo Anticipazione Liquidità. Siamo profondamente soddisfatti per questo risultato. Sono state approvate infatti norme importanti contenute nel pacchetto di emendamenti presentato a mia prima firma a nome del Gruppo Pd, per risolvere le criticità legate all’applicazione della sentenza della Corte Costituzionale che ha cancellato la possibilità per i comuni di restituire in 30 anni le anticipazioni di liquidità, concesse per pagare i debiti commerciali.
“Oggi sono sceso in piazza alla manifestazione dell'Anci a fianco di più di 600 sindaci perché ritengo giusta e ampiamente condivisibile la richiesta di modificare alcune norme che oggi rendono quasi impossibile svolgere i loro compiti. Lo dico da ex sindaco: servono più tutele e maggiore consapevolezza delle difficoltà in cui operano i primi cittadini per risolvere i problemi delle comunità. Per questo, lavorerò in Parlamento, utilizzando gli strumenti a disposizione, per dare una risposta efficace e immediata a una richiesta non solo legittima ma sacrosanta.
“La battaglia per azzerare la disparità fra Nord e Sud nella distribuzione dei fondi per i servizi sociali dei comuni ha visto da sempre il Partito democratico protagonista. Ecco perché sosteniamo con determinazione il superamento della cosiddetta ‘spesa storica’ nell’assegnazione delle risorse, che permetterà a tutti i comuni di ricevere gli stessi fondi per le cosiddette ‘funzioni sociali’, dagli asili nido ai servizi per gli anziani o i disabili.
Ho presentato a mia prima firma un pacchetto di emendamenti proposti dall’Anci per risolvere le possibili criticità legate all’applicazione della recente sentenza della Corte Costituzionale che ha cancellato la possibilità per i comuni di restituire in 30 anni le anticipazioni di liquidità, concesse per pagare i debiti commerciali. Una situazione molto delicata, anche in considerazione degli effetti negativi della pandemia sui bilanci degli enti locali, a cui il Pd ha voluto far fronte.
Il Consiglio dei ministri ha appena approvato la proroga al 31 maggio dei bilanci preventivi 2021 e dei conti consuntivi 2020 dei comuni. Siamo molto soddisfatti della scelta, che il Pd aveva sollecitato ai ministri competenti, di garantire più tempo ai comuni impegnati in prima linea nell'affrontare una difficile crisi sociale, economica e sanitaria. Grazie alla nostra capacità di ascolto dei territori, abbiamo dato una risposta concreta ai sindaci per rispondere alle tante incombenze in piena pandemia e per risolvere i problemi dei cittadini.
“I Comuni avranno più tempo per fare le loro osservazioni sulla mappa delle aree utilizzabili per il deposito delle scorie nucleari, così come il PD aveva chiesto. Bene l’approvazione dell’emendamento nelle commissioni Affari costituzionali e Bilancio della Camera che, assorbendo anche l’emendamento presentato dal Partito Democratico, dà 180 giorni anziché 60 per la consultazione avviata dopo la pubblicazione della carta Cnapi, la Carta Nazionale delle Aree Potenzialmente Idonee a ospitare il Deposito Nazionale e Parco Tecnologico.
“Approvato l’emendamento che estende da sessanta a centottanta giorni il termine entro cui le Regioni, gli Enti locali e gli altri soggetti portatori di interessi qualificati, possono formulare osservazioni e proposte in merito alla proposta di Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee ad ospitare il Parco Tecnologico a decorrere dalla sua pubblicazione. Al contempo, si estende di ulteriori 4 mesi il termine entro cui promuovere il seminario nazionale per approfondire gli aspetti tecnici relativi al Parco Tecnologico insieme agli enti locali e le comunità territoriali coinvolte”.
"Abbiamo messo in sicurezza i lavoratori e i servizi dei Comuni, inoltre le risorse aggiuntive che deriveranno dal nuovo sistema di tassazione rimarranno sul territorio per finanziare progetti e interventi di sviluppo delle nostre comunità. Per gli attuali lavoratori frontalieri non cambia nulla, né oggi né in futuro. Anzi pagheranno meno tasse alla fonte e chi perderà lavoro avrà una indennità di disoccupazione vicina all'ultima retribuzione svizzera.
A febbraio un secondo bando con altri 24 milioni di euro. Sono 27 i Comuni veneti beneficiari, 20 quelli in Piemonte.