7 ottobre: De Maria, ricordiamo le vittime della barbarie terroristica di Hamas

  • 07/10/2025

"Oggi ricordiamo le vittime israeliane della barbarie terroristica di Hamas. Una violenza inaccettabile e brutale che va condannata senza ambiguità. Come bisogna continuare a chiedere il rilascio degli ostaggi ancora nelle mani de i terroristi. Il miglior modo di onorare quelle vittime  è mettere in campo ogni iniziativa perché cessi la tragica spirale fra guerra e terrorismo. Per riaprire la prospettiva dei "due popoli e due stati", per garantire insieme il diritto ai palestinesi a vivere in un proprio stato ed il diritto alla sicurezza dello stato e del popolo di Israele".

Gaza: Merola, riaffermare soluzione due popoli due Stati, condannare e isolare frange estremiste violente

  • 05/10/2025

"Le grandi manifestazioni per la pace , perché si fermi il massacro a Gaza e si liberino gli ostaggi, sono una forte testimonianza del sentimento popolare di umanità del popolo italiano. In ogni manifestazione ci sono frange estremiste che ne approfittano per usare violenza e queste frange vanno condannate e isolate. Di questa violenza inaccettabile fanno parte striscioni e slogan che inneggiano ai terroristi di Hamas. Lo slogan 'Palestina libera dal fiume al mare' significa negare l’esistenza dello Stato di Israele e contribuire alla diffusione dell’antisemitismo razzista.

Gaza: Fassino, fermare la carestia alimentare

  • 22/08/2025

"La lotta contro Hamas non giustifica che si impedisca alla popolazione gazawi di avere il cibo essenziale alla sua sopravvivenza. Chiediamo alla autorità israeliane di rimuovere ogni ostacolo all'inoltro dei beni alimentari e di coinvolgere le organizzazioni umanitarie nella più ampia distribuzione di cibo." Lo ha dichiarato Piero Fassino Presidente della Commissione Medio Oriente dell'Assemblea Parlamentare del Consiglio d'Europa.

Gaza: Piero De Luca, fermare massacro di innocenti

  • 03/06/2025

“Il massacro di Gaza è sconvolgente. Noi abbiamo condannato da subito l’aggressione barbara compiuta il 7 ottobre dall’organizzazione terroristica di Hamas e continuiamo a chiedere il rilascio degli ostaggi ma non possiamo chiudere gli occhi di fronte ai crimini che si stanno consumando nella striscia. Stanno morendo migliaia di bambini e donne, civili innocenti vittime due volte: di Hamas e del governo di Netanyahu. L’utilizzo del cibo come arma di guerra è inaccettabile, intollerabile e tocca livelli di disumanità e crudeltà inauditi.

MO: Boldrini, "Nel kibbutz colpito da Hamas, grande aspettativa per la firma dell'accordo"

  • 14/01/2025

A Nir Oz, uno dei kubbitz attaccati da Hamas il 7 ottobre c'è grande aspettativa e si incrociano le dita per il rilascio degli ostaggi che sembra ormai imminente.
Eravamo lì, a Nir Oz, questa mattina, mentre arrivavano le notizie sull'accordo mai così vicino.
Nel kibbutz, a 2 chilometri dalla Striscia di Gaza, ci ha accolti la signora Ola Mtzger che fino all’8 ottobre abitava lì.

7 ottobre: Graziano, stop ai crimini di guerra, rafforzare azioni diplomatiche per la pace

  • 07/10/2024

Chiediamo cessate il fuoco immediato

“Il 7 ottobre è la giornata purtroppo simbolo di strage e orrori. 1200 persone uccise da Hamas un anno fa. Hamas non è la Palestina. È inaccettabile quanto sta accadendo. Chiediamo un immediato cessate il fuoco. Dobbiamo fermare questi crimini di guerra rafforzando l’azione diplomatica dell’Italia e dell’Ue. Dobbiamo costruire i presupposti per una pace duratura. Il Governo italiano sia protagonista di questo cambiamento verso la pace”. Lo dichiara Stefano Graziano capogruppo PD in commissione Difesa di Montecitorio.

7 ottobre: Braga, ricordo e angoscia. Italia e Ue protagoniste per futuro di pace

  • 07/10/2024

Un anno fa la strage di 1200 persone uccise in poche ore da Hamas ha sconvolto il popolo israeliano e il mondo intero. Un anno dopo il ricordo si somma all’angoscia per un conflitto che ha provocato un numero inaccettabile di vittime anche nel popolo palestinese e sta dilagando in tutto il Medio Oriente. Liberare gli ostaggi, fermare l’aggressione di Gaza e in Libano, combattere i rigurgiti di antisemitismo. Israele non è Netanyahu e la Palestina non è Hamas. Per troppo tempo abbiamo lasciato al proprio destino una terra difficile sperando che l’inerzia giovasse alla convivenza.

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