Indagine nucleare: Di Sanzo, serve realismo concentrarsi su ricerca e fusione
Dichiarazione di Christian Di Sanzo, deputato Pd
Dichiarazione di Christian Di Sanzo, deputato Pd
“L’oro verde dell’Italia in campo energetico sono le Rinnovabili e per il futuro occorre investire in questo settore; detto ciò è inevitabile una riflessione complessiva sullo sviluppo di fonti alternative a quelle fossili che non può escludere a priori la ricerca anche nel nucleare di nuova generazione.
“L’accelerazione voluta da pezzi della maggioranza in tema di nucleare è solo un’operazione di marketing in vista delle elezioni europee. Da un lato, registriamo che la decisione sulla calendarizzazione della proposta di legge giunge proprio dopo la decisione delle commissioni Attività produttive e Ambiente di avviare un’indagine conoscitiva sulla delicata materia per mettere il Parlamento nella migliore condizione per legiferare.
"L'ho già detto, siamo seduti su una polveriera. L'ho ripetuto nel mio intervento, qui al Palazzo di Vetro di New York, alla Conferenza del Trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari, sottolineando quanto la minaccia nucleare si faccia sempre più grave e come, nonostante questo, molti governi continuino a ignorarla. Tra loro, il governo italiano che ha scelto di non partecipare come osservatore alla Conferenza.
“Leggo che il ministro Pichetto intende accelerare sulla realizzazione del deposito unico per le scorie nucleari. Ma ricordo che quando avviai la procedura ferma da 30 anni per la individuazione delle aree idonee, la destra di Fratelli d’Italia, della Lega e di Forza Italia protestò. Era il gennaio del 2020. Spero che si combini qualche cosa oltre gli annunci”. Così in una nota il deputato del Partito Democratico, Roberto Morassut.
“Quando nel dicembre del 2020 diedi il via, d’intesa col ministro Costa, alla pubblicazione della mappa delle aree idonee per la realizzazione del deposito unico dei rifiuti nucleari (mappa chiusa nei cassetti da almeno 10 anni) vi fu una sollevazione di quasi tutte le forze politiche, in primo luogo della destra, per alimentare la solita cieca rivolta di territori, senza capire ne spiegare la necessità di accelerare l’operazione a aprire finalmente la consultazione per giungere alla decisione finale.
Chiediamo al governo di confermare e sostenere a livello europeo e nazionale ogni sforzo necessario a realizzare gli obiettivi di decarbonizzazione, provvedendo ad inviare alla Commissione Europea l’aggiornamento del Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC) entro giugno, e dando priorità alle fonti rinnovabili sulle quali dobbiamo puntare.
“Il raggiungimento del traguardo dell’ignizione della fusione negli Stati Uniti, nel laboratorio di Livermore, è un altro passo che conferma le speranze che abbiamo nella fusione nucleare come energia pulita e potenzialmente inesauribile. L’Italia è in prima linea negli sforzi di ricerca sulla fusione tramite la partecipazione al progetto internazionale Iter e grazie al grande investimento nel progetto italiano Dtt, il reattore a fusione di Enea e Eni in costruzione a Frascati. Un investimento italiano che ha portato il nostro Paese tra i leader della ricerca a fusione.
“Salvini sbaglia tutto e non sa di cosa parla. Per avere un nucleare di quarta generazione che riduca il costo derivante dall’uso dell’energia fossile ci vogliono vent’anni. Le risorse degli investimenti per rilanciare un nucleare di ‘quarta generazione’ possono essere molto più efficaci dando una forte spinta alle rinnovabili che in tempi molto più rapidi possono dare benefici ambientali ed economici superiori. Salvini parla per slogan. Il governo della destra sarebbe una catastrofe per l’ambiente”.
“La notizia della nuova procedura di infrazione europea nei confronti dell’Italia sulla gestione delle scorie nucleari, conferma quanto sia urgente il problema della definizione del deposito unico dei rifiuti nucleari. Soprattutto dimostra quanto sia sbagliato e dannoso ogni atteggiamento dilatorio. Il problema va risolto, col massimo della capacità di decisione e di partecipazione dei territori”.