19/04/2024 - 15:24

"Salvare vite umane in mare non è reato: è un obbligo giuridico, oltre che un dovere etico. Anni di propaganda e di criminalizzazione verso le ONG che operano nel Mediterraneo finalmente smentiti dal Tribunale di Trapani. Sempre grata a chi lo fa ponendo rimedio alle carenze degli Stati. Il proscioglimento dei 10 imputati degli equipaggi delle organizzazioni umanitarie Jugen Rettet, Msf e Save the children accusati di favoreggiamento è una vittoria per tutte le persone che non rinunciano all'umanità e alla solidarietà e mette a tacere tutti coloro che per troppo tempo hanno cercato di infangare il prezioso lavoro delle Ong nel Mediterraneo, fabbricando contro di loro una violenta campagna di odio". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

18/04/2024 - 16:12

"Il governo Meloni è ossessionato dal controllo dei corpi delle donne e della libertà di scelta delle persone. Da una parte, oggi a Montecitorio l'ennesimo voto contro l'autodeterminazione delle donne e il diritto all'aborto, contro la richiesta di potenziare i consultori, contro la contraccezione universale e gratuita.
Dall'altra, il governo ricorre contro la delibera dell'Emilia Romagna che garantisce il diritto al fine vita dignitoso.
Un governo che pratica repressione e controllo della libertà: le donne per potere abortire devono spostarsi da una regione all'altra del nostro paese, da un ospedale all'altro alla ricerca di un medico non obiettore. E devono pure subire la colpevolizzazione e la criminalizzazione delle organizzazioni anti-scelta.
Le persone malate terminali non possono avanzare il diritto a morire dignitosamente: devono sottoporsi a sofferenze e terapie inutili solo perché così ha deciso Palazzo Chigi. L'erosione dei diritti civili e sociali e delle libertà personali inizia piano piano, travestita da protezione e tutela. Una deriva pericolosissima". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

18/04/2024 - 11:00

"Le armi nucleari oggi in possesso di diversi Stati del mondo, alcune delle quali presenti sul territorio italiano nelle basi di Aviano e Ghedi, sarebbero in grado di distruggere una città come Roma in pochi secondi, uccidendo tutta la popolazione, radendo al suolo case, monumenti, scuole e carbonizzando alberi e parchi.
Uno scenario drammatico quello che il prof. Ira Helfand, che con la campagna Ican per il disarmo nucleare, ha ottenuto il premio Nobel per la pace nel 2017, ci ha delineato oggi durante un'audizione alle commissioni Esteri e Difesa della Camera. Drammatico e realistico in un momento in cui la guerra è considerata una opzione accettabile per risolvere le controversie tra Stati, mentre conflitti infiammano i confini d'Europa, il Medio Oriente e altre aree del pianeta coinvolgendo potenze nucleari.
Il rischio di una guerra nucleare è, purtroppo, concreto. La deterrenza ha fallito, non ha impedito che si accendessero nuovi conflitti nel mondo.
E sebbene la Commissione Esteri abbia approvato all'unanimità una risoluzione a mia prima firma che impegnava l'Italia a inviare un osservatore al secondo meeting degli Stati Parte del trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari, non solo questo non è accaduto, ma il tema del disarmo nucleare non è all'ordine del giorno nell’agenda del governo.
Un atteggiamento irresponsabile che deve cambiare: il mondo è in fiamme, dobbiamo spegnere l'incendio e riportare la pace, non girarci dall'altra parte.
Una guerra nucleare sarebbe l'estinzione del genere umano e la distruzione del Pianeta". Lo dichiara Laura Boldrini deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo.

17/04/2024 - 17:34

"Non possiamo normalizzare la guerra e non possiamo permettere che l'Unione Europea, che è il più grande progetto di pace della storia, consideri la guerra un'opzione accettabile per dirimere i contrasti tra gli Stati. Così come non possiamo permettere che questa maggioranza snaturi la legge 185 del 1990 che regola il commercio di armi. Una legge che ha fatto scuola in Europa, che mette l’industria delle armi al servizio di una politica estera di pace e di tutela dei diritti umani. Una legge che sancisce principi fondamentali come la trasparenza nelle transazioni bancarie che, invece, la maggioranza vuole eliminare escludendo, dalla relazione al Parlamento, l'elenco delle banche che operano in questo settore: i cittadini e le cittadine hanno il diritto di sapere in cosa investe il proprio istituto bancario e di scegliere a chi affidare i propri risparmi. Ed è grave che si tenti di escludere le associazioni e le ONG dalla possibilità di segnalare i paesi in cui si violano i diritti umani e ai quali, in base alla legge, non si possono vendere armi. Infine, ma non per importanza, nella proposta di riforma della 185 non si fa alcun riferimento al Trattato internazionale sul commercio delle armi, ratificato dal Parlamento italiano all'unanimità nel 2013 e ispirato proprio alla legge 185. Una scelta gravissima, che disconosce il lavoro del Parlamento.
Tutto questo in un momento in cui si parla di guerra come un'opzione normale per risolvere le controversie tra Stati e non si fa di tutto affinché invece, sia la pace la strada da percorrere. Come ho ribadito oggi all'evento organizzato nella sede di Libera dalle associazioni pacifiste, ci batteremo in commissione e in aula perché la 185 non venga svuotata e snaturata per fare un favore, l'ennesimo, alle banche e alle lobby dei fabbricanti di armi". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

16/04/2024 - 17:32

"Mentre il Parlamento europeo approva una direttiva in cui chiede agli stati membri di garantire l'accesso all'aborto libero e sicuro e definisce l'interruzione di gravidanza "un diritto fondamentale", il governo italiano sfrutta il Pnrr per assicurare la presenza delle  associazioni anti-scelta nei consultori.

Una decisione che mina la libertà di autodeterminazione delle donne, come abbiamo visto in quelle regioni dove queste organizzazioni sono già largamente presenti nei consultori. Regioni amministrate dalla destra, naturalmente.

Sapevamo cosa intendeva Giorgia Meloni quando, in campagna elettorale, assicurava che non avrebbe toccato la 194. Intendeva che l'avrebbe svuotata e depotenziata, pezzo dopo pezzo.

Il voto di oggi va in quella direzione, vuole riportare indietro il Paese e togliere alle donne la libertà di scegliere. Noi continueremo a batterci per impedire che questo accada". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

15/04/2024 - 16:47

"Superata la preoccupazione della notte in cui anche i cieli di Amman, in Giordania, sono stati solcati da missili e droni iraniani che vedevamo passare sulle nostre teste con le loro scie luminose e i boati dei sistemi di difesa che li intercettavano e li fermavano, bisogna fare i conti con la realtà locale.
La Giordania ha avuto un ruolo chiave, durante l'attacco dell'Iran verso Israele, ma qui vivono tantissimi palestinesi. Si stima che circa la metà della popolazione giordana sia composta da palestinesi. Il re Abdullah ha, fin da subito, chiesto che si evitasse la carneficina a Gaza e che la soluzione, dopo l'attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre e la risposta di Israele sulla Striscia, dovesse arrivare presto e che bisognava togliersi dalla testa l'idea di cacciare 2 milioni e 200mila palestinesi fuori da Gaza verso chissà dove. C'è una linea rossa e l'opinione pubblica, in Giordania, è molto attenta e dissente da quello che Netanyahu sta facendo a Gaza. Purtroppo, dopo l'attacco di Israele al consolato iraniano a Damasco, era prevedibile che l'Iran rispondesse. Ma avere annunciato l'attacco con 72 ore d'anticipo significa aver voluto fare soprattutto una prova di forza. Ora, però, tutto questo deve finire. Non è accettabile che sia l'inizio di un'escalation che andrebbe fuori controllo e coinvolgerebbe tutto il Medio Oriente. Bisogna concentrarsi sul cessate il fuoco a Gaza, perché è da lì che tutto parte". Così oggi Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo, intervenuta a L'Aria che tira in collegamento da Amman.

14/04/2024 - 08:18

"Da ieri mi trovo ad Amman. Anche qui, questa è una notte di preoccupazione: chiuso lo spazio aereo e l’aeroporto dopo il lancio di droni dall'Iran verso Israele. La Giordania ha dichiarato lo stato di emergenza e giunge la notizia che anche Iraq, Egitto, Siria e Libano hanno chiuso lo spazio aereo. Una situazione di particolare gravità con ripercussioni sull’intera regione". Lo dichiara Laura Boldrini deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo.

12/04/2024 - 16:04

“Le elezioni europee segneranno un passaggio fondamentale e sono in ballo due visioni opposte di Europa e di futuro.
Noi vogliamo una grande Europa che sia l'Europa della pace e dobbiamo gridarlo forte. Il più grande progetto di pace della storia non può concepire la guerra come una possibilità per risolvere le controversie tra gli Stati. Non lo può fare: è tradire la sua natura, la sua origine, il suo stare insieme.
Noi vogliamo l'Europa del lavoro sano, dei salari dignitosi e della sanità universalistica: basta all'austerità. Noi vogliamo la lotta ai cambiamenti climatici perché salva il mondo e perché crea nuovi posti di lavoro. Noi non vogliamo la "fortezza Europa": vogliamo il rispetto del diritto d'asilo. Non devono mai più esistere "zone LGBT free" nel cuore dell'Europa. Noi vogliamo affermare la fruibilità dell'interruzione di gravidanza e vogliamo che venga implementata la convenzione di Istanbul ovunque.
L'8 e il 9 giugno si deciderà il futuro dell'Europa e non possiamo considerare la partita già persa perché le ultra destre hanno molto consenso. La partita, invece, è aperta. Ce lo hanno dimostrato la Spagna, dove sembrava che i neofranchisti di Vox avrebbero vinto, la Repubblica Ceca, con il successo dell'europeista Pavel, la Polonia dove Tusk l'ha spuntata dopo anni di oscurantismo del Pis.
E per noi donne è un'elezione fondamentale perché le destre considerano i diritti delle donne e delle persone LGBTQIA+ un campo di battaglia.
Non permettiamogli di farci tornare indietro di 70 anni. Scegliamo l'Europa della pace, dei diritti, della convivenza, del lavoro e dell'ambiente. Le nostre candidature alle elezioni europee devono parlare questa lingua e devono rispettare questa idea di progresso e di futuro”. Così Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo, al Coordinamento nazionale della Conferenza delle donne dem che si è tenuto oggi al Nazareno.

12/04/2024 - 13:46

"Le parole di Charles Michel, che chiedono all'Europa di passare a un'economia di guerra, sono molto gravi. La pace non si costruisce e non si garantisce preparando la guerra, ma rafforzando la politica, lavorando al dialogo tra le parti e alla prevenzione dei conflitti, potenziando il ruolo degli organismi multilaterali. Se bisogna fare, poi, scelte su come utilizzare le risorse a disposizione le priorità devono essere la sanità universalistica, il lavoro dignitoso, la tutela dell'ambiente, mettendo al primo posto i bisogni concreti delle persone e i loro diritti. Leggendo Michel sembra di essere ritornati indietro di cento anni, alla politica di potenza e questo desta molta preoccupazione.
La forza dell'Europa si misura su quanto saprà essere promotrice e garante di pace. Più metterà al centro la diplomazia e la politica, più avrà peso e autorevolezza sullo scacchiere globale". Lo dichiara Laura Boldrini deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo.

11/04/2024 - 16:21

"Con l'autonomia differenziata, ministro Calderoli, lei vuole realizzare il sogno di una vita: spaccare l'Italia. Del resto, la Lega Nord nasce come un progetto secessionista che non ha mai rinnegato le sue  origini, nonostante gli opportunismi politici, ed ha sempre considerato il meridione come una zavorra di cui parlare con espressioni razziste e violente. Ricordiamo tutti frasi come "Vesuvio lavali col fuoco", solo per fare un esempio - lo ha dichiarato oggi in Commissione Affari Costituzionali, Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo -. L'Italia è notoriamente un Paese attraversato da profonde divisioni sociali, economiche, di genere e territoriali: lo dicono tutte le statistiche. Un governo che ha a cuore le sorti del Paese, dovrebbe lavorare per superare le disuguaglianze, per promuovere più coesione e pari opportunità per tutti.
Il ddl sull'autonomia differenziata, invece, produce ulteriori divisioni non solo tra aree, ma addirittura tra regioni. Le possibilità che la vita presenta a ciascuna e a ciascuno dipenderanno dal luogo in cui si nasce e questo è altamente discriminatorio - ha proseguito Boldrini -. In alcune regioni non si potrà vivere per mancanza di servizi: pochi ospedali, trasporti del tutto carenti, asili insufficienti, scuole inadeguate. Lei vivrebbe in una regione senza opportunità, ministro? Immagino di no. E cosa pensa che faranno le persone che nascono in regioni con sempre meno opportunità? Si muoveranno verso quelle che, invece, hanno buone prospettive. Questa riforma è un danno per tutto il Paese: ma che vi ha fatto di male l'Italia?
Sono tantissime le materie che possono diventare di esclusiva competenza delle Regioni: dall'energia al commercio con l'estero, dall'ambiente alla scuola fino ai trasporti - ha aggiunto -.
Questo creerà un effetto spezzatino: l'Italia si trasformerà in venti piccoli staterelli. Secondo lei, ministro, l'Italia così sarebbe più forte o più debole nella competizione globale? Ovviamente più debole. Ma che vi ha fatto di male l'Italia?  E i "patrioti" di Fdi perché non sono in commissione a difendere l'autonomia differenziata? Forse perché hanno il mal di pancia.
Neanche le imprese vogliono questa giungla che renderà incredibilmente caotico fare investimenti in più regioni, così come non la vogliono tante italiane e italiani perché gli effetti negativi ricadranno su tutti.
Continuate a proporre misure bandiera che interessano soltanto voi: il ponte sullo stretto lo vuole solo Salvini, questa riforma la vuole solo lei, ministro Calderoli.
Autonomia differenziata e premierato - ha concluso Boldrini - sono due riforme che mirano alla disgregazione nazionale: altro che patriottismo e nazione! Uno scambio scellerato tra i due maggiori partiti di governo che porterà a un peggioramento della qualità della vita delle persone, al tracollo del sistema-paese e alla perdita del peso internazionale dell'Italia".

11/04/2024 - 15:04

"E' davvero una giornata storica per l'Europa: oggi l'Eurocamera ha chiesto che il diritto all'aborto venga inserito nella Carta dei diritti fondamentali. La risoluzione è molto chiara quando sottolinea che "ognuno ha il diritto all'autonomia decisionale sul proprio corpo, all'accesso libero, informato, completo e universale alla salute sessuale e riproduttiva e a tutti i servizi sanitari correlati senza discriminazioni, compreso l'accesso all'aborto sicuro e legale". E lo è anche quando chiede a Polonia e Malta di abrogare le leggi che, invece, vietano o limitano l'interruzione di gravidanza: norme contrarie ai diritti delle donne e pericolose per la loro salute sessuale e riproduttiva.
Un monito preciso, tra l'altro, agli stati membri in cui medici, e perfino intere strutture, negano l'accesso all'IVG sulla base di questioni di "coscienza". Situazioni che in Italia, purtroppo, conosciamo benissimo: in molte regioni è sostanzialmente impossibile accedere all'aborto, le donne sono spesso costrette a girare in lungo e in largo per l'Italia prima di trovare un medico o una struttura dove potere interrompere la gravidanza, e nei consultori si dà sempre più spazio ad associazioni e movimenti contrari alla libertà di scelta.
A tutto questo va messo fine, la libertà delle donne di decidere per il proprio corpo va garantita su tutto il territorio". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

10/04/2024 - 19:09

Il governo aumenta ancora i finanziamenti per i centri in Albania
“L’accordo Italia-Albania sull’immigrazione è un progetto costosissimo che avrà effetti dannosi per le casse dello Stato. Lo avevamo sottolineato durante il dibattito alla Camera quantificandone il costo complessivo a circa 700 milioni di euro. Purtroppo ci eravamo sbagliati, i costi sono destinati a crescere ancora come dimostra il decreto Pnrr, che di fatto diventa una specie di omnibus in cui mettere anche i fondi per i rifugiati ucraini e per i centri per richiedenti asilo in Albania. Per quanto riguarda  i centri in Albania, in particolare, dopo le insistenze delle opposizioni per avere chiarimenti, risulta che vi sia un aumento di circa 25 milioni di euro di cui quasi 16 vengono dal fondo per le esigenze indifferibili, cioè il fondo a cui si attinge per aiutare le persone in caso di disastri come i terremoti o le alluvioni, e 10 milioni da un fondo per la difesa. Un’enormità per un progetto pieno di lacune che viola le norme comunitarie e i diritti umani e che servirà solo alla campagna elettorale della presidente Meloni e che, come abbiamo visto, drena e sottrae anche risorse destinate alle emergenze che, in qualsiasi momento, possono colpire la popolazione italiana”. Così la deputata democratica, Laura Boldrini.

10/04/2024 - 11:59

"Non bastano, al governo italiano, 33mila morti nella Striscia di Gaza, di cui 13800 bambini, intere città rase al suolo, la fame e le malattie usate come arma di guerra, per alzare la voce, per dire basta, per mettere le sanzioni, per imporre, non per implorare, il cessate il fuoco a Gaza?
Un avvocato palestinese, Salahaldin Abdalaty, più volte sfollato nella striscia di Gaza e che ha perso sei membri della sua famiglia in un raid israeliano, ha presentato un ricorso d'urgenza al Tribunale di Roma per chiedere che l'Italia, se non vuole essere complice di crimini, fermi la vendita di armi a Israele, ripristini i fondi a Unrwa e si impegni, in tutte le sedi, per il cessate il fuoco. Tutte cose che il governo italiano avrebbe già dovuto fare.
La Corte internazionale di giustizia ha chiesto a Israele di impedire atti di genocidio e di lasciare entrare gli aiuti umanitari nella Striscia. Una decisione che impegna Israele e tutti gli Stati. Tutti. Invece il governo italiano non ha ancora sbloccato i fondi all'Unrwa, come fatto dall'Ue e si limita a dichiarazioni generiche. Il ministro Tajani si è rallegrato che il suo omologo Katz abbia garantito collaborazione per il programma "Food for Gaza". Ma a Tajani sfugge che è un obbligo, in primis per Tel Aviv, non una gentile concessione, fornire gli aiuti. Il nostro governo parli chiaro e agisca perché quanto stabilito dalla Corte internazionale sia applicato prima possibile e si ponga fine al massacro". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

09/04/2024 - 17:55

"Tanto rumore per nulla, possiamo riassumere così la campagna intrapresa dal senatore Gasparri con l'obiettivo di mettere in seria discussione, se non addirittura chiudere, il centro dell'ospedale Careggi di Firenze che segue giovani persone trans.
Le dichiarazioni del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e le notizie di stampa sono chiare: la tanto attesa relazione del Ministero non solo non chiede la chiusura del centro, ma si limita solo a fare qualche rilievo sanabile in 30 giorni.
Gasparri aveva scatenato una vera e propria guerra contro il centro, le professioniste e i professionisti che vi lavorano, ma soprattutto contro le famiglie che hanno vissuto settimane di grande paura all'idea che l'unico centro d'Italia, altamente specializzato, in grado di seguire i loro figli e le loro figlie, potesse chiudere.
Ma soprattutto un attacco a queste ragazze e questi ragazzi a cui il senatore Gasparri avrebbe voluto togliere il diritto a una salute psicofisica adeguata.
Un parlamentare dovrebbe preoccuparsi di tutelare i diritti e il benessere delle cittadine e dei cittadini, non di ostacolarli. Ma da certe parti politiche si preferisce sempre alimentare pregiudizi, creare allarmismi, inventare nemici e impedire alle persone di vivere serenamente la propria identità". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

08/04/2024 - 20:00

"Netanyhau ha annunciato che "c'è una data" per l'ingresso a Rafah. Svaniscono così le illusioni di coloro che pensavano che il ritiro di una parte delle truppe dal sud della Striscia fosse un buon segno.
Netanyahu non solo non ha alcuna intenzione di arrivare al cessate il fuoco, ma subisce i ricatti dell'alla più estrema del suo partito, rappresentata dal ministro Ben Gvir che proprio oggi aveva minacciato di fare cadere il governo senza l'operazione a Rafah. E, tra l'altro, si fa beffa delle posizioni espresse dai suoi principali alleati come Biden, che si è detto contrario all'attacco a Rafah, e come il nostro ministro degli Esteri Tajani che solo ieri aveva manifestato la stessa idea.
E' il momento di prendere misure drastiche per far rispettare la risoluzione dell'Onu che chiede al primo punto proprio il cessate il fuoco. Misure che possono includere lo stop alla vendita di armi e sanzioni economiche al governo di Tel Aviv". Lo dichiara Laura Boldrini deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo.

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