08/09/2025 - 15:40

"Sul licenziamento delle 211 lavoratrici e lavoratori della Yoox Net-a-Porter non si può accettare il fatto compiuto, annunciato con una semplice comunicazione da parte del colosso tedesco Lux Experience. I sindacati chiedono il ritiro della procedura e l’apertura di un confronto per trovare una soluzione. Tutte le istituzioni, a partire dalla Regione Emilia Romagna e dal Comune di Bologna, sono a fianco dei lavoratori oggi in sciopero. E noi parlamentari del Pd daremo il nostro contributo nel confronto con il tavolo nazionale al Ministero. Le chiavi sono l’unità, la solidarietà e la partecipazione alle lotte promosse dai sindacati". Così in una nota il deputato Virginio Merola, capogruppo Pd in commissione Finanze ed ex sindaco di Bologna.

 

02/09/2025 - 18:39

“La destra fa denunce ed esposti di continuo , eppure se il Comune va in Procura è un diversivo. Un sottosegretario agli interni dovrebbe rispondere della carenza di organici di tutte le forze di polizia, preoccuparsi della esistenza di organizzazioni criminali che gestiscono lo spaccio di droga, e collaborare con il Comune, che non compiti di ordine pubblico. Il bersaglio non è il Comune, è Bologna, dal tram fino alle politiche sociali e sanitarie.  Distribuire pipette serve a tutelare la salute perché sono igieniche . Ma non si vuole ragionare, si vuole accusare. Accusare di spacciare droga il Comune di Bologna. Questa non è distrazione o solo menzogna, è aumentare l’insicurezza tra i cittadini, e come al solito trovare un nemico da incolpare. Per noi il nemico sono gli spacciatori, per questa destra chi è stato eletto democraticamente dai cittadini” così il deputato democratico Virginio Merola.

 

02/09/2025 - 12:30

"L' amministrazione comunale di Bologna ha denunciato con grande forza le situazioni di illegalità, legate allo spaccio, in particolare alla Bolognina. Con riferimenti molto precisi al ruolo di organizzazioni criminali. Condividiamo e sosteniamo questa iniziativa. Ora il Governo deve assumere tutte le azioni di sua competenza, in materia di ordine pubblico. Alla ripresa dei lavori della Camera presenteremo una interrogazione parlamentare".

Così Andrea De Maria e Virginio Merola, deputati PD

 

28/08/2025 - 12:53

Stamattina sono stato al Carcere della Dozza. Il numero dei detenuti è aumentato molto. Su una capienza di 500, ad oggi i reclusi sono 796. Questi numeri non permettono più di svolgere efficaci attività di rieducazione e di reinserimento. Il personale in organico effettivo è di 455 unità su una pianta organica prevista di 510. Si ammassano corpi senza prospettiva e solo grazie al personale e ai volontari la situazione è in qualche modo alleviata. Ho visto le attività dei volontari e le attività di reinserimento al lavoro, poche ma preziose. Così il carcere è solo pena, con la sola prospettiva di continuare a delinquere. I tossicodipendenti sono 364. In carceri così non escono dalla dipendenza, ma sono destinati a uscire ancora come spacciatori. La manutenzione, quando ci sono i soldi per farla, non si può fare perché non c’è spazio. Alla polizia penitenziaria mancano ispettori e sostituti. Alla direttrice del carcere , al personale e ai volontari va tutto il mio apprezzamento. Al governo dei proclami della Meloni rivolgo una richiesta di umanità minima: perché non applicare la liberazione speciale anticipata? Già oggi è previsto - solo per chi è certificato di buona condotta - uno sconto di pena di 45 giorni ogni semestre. Se si porta lo sconto a 60 giorni ogni semestre, persone detenute con meno di un anno potrebbero uscire. E ripeto solo con buona condotta certificata. Non farlo, significa peggiorare una situazione di grave emergenza e di negazione della dignità umana. Se i Comuni lavorano per ridurre i danni, con iniziative per togliere dallo spaccio i tossicodipendenti, il carcere li moltiplica. La destra si vanta di aumentare le pene contro la droga, ma non fa nulla per prevenire, e ridurre il problema che assilla i Comuni.

Così il deputato Virginio Merola, capogruppo Pd in commissione Finanze.

 

17/07/2025 - 14:52

“La nostra proposta: sistema equo e personalizzato, basta Flat Tax”

“Il governo Meloni, sul fisco, naviga a vista: poche idee, molto confuse e fortemente corporative. Con la proroga della delega fiscale, stanno di fatto ammettendo che le decisioni reali saranno rinviate, forse addirittura alla prossima legislatura. Nel frattempo, il sistema fiscale resta profondamente iniquo e sbilanciato contro lavoratori dipendenti e pensionati.”
Lo dichiara Virginio Merola, capogruppo del Partito Democratico in commissione Finanze alla Camera, l’indomani del via libera da parte della Camera della proroga alla delega fiscale.

“L’esecutivo – prosegue l’esponente dem – parla di riduzione delle tasse, ma si tratta di una menzogna. La pressione fiscale è aumentata, spinta dall’inflazione e dagli aumenti delle addizionali regionali e comunali, necessari per far fronte ai tagli. Le imposte sostitutive sono ormai numerose e penalizzano anche gli enti locali. Basta guardare le buste paga dei lavoratori per capire che la narrazione del governo non regge: la realtà è un’altra. La Flat Tax ha creato un sistema profondamente iniquo: a parità di reddito, cittadini diversi pagano tasse diverse, contraddicendo il principio di progressività previsto dalla Costituzione. Un lavoratore autonomo con reddito pari a 35.000 euro può pagare meno tasse rispetto a un lavoratore dipendente, ma perde in cambio tutte le detrazioni, tranne quelle previdenziali. Si tratta di un sistema che divide, favorisce le disuguaglianze e penalizza il lavoro subordinato”.

“La proposta del Partito Democratico – conclude Merola – è chiara: superare la distinzione artificiale tra lavoratori dipendenti e autonomi, spesso di fatto subordinati, e introdurre una tassazione IRPEF personalizzata sul reddito complessivo individuale. Si tratta di un modello adottato con successo in altri Paesi europei, oggi ancora più realizzabile grazie alle tecnologie digitali. È il momento di abbandonare bonus, sussidi e condoni a pioggia, e costruire un sistema semplice, equo e trasparente. Le tasse non sono un ‘pizzo di Stato’, ma la base per garantire servizi pubblici e diritti a tutti i cittadini”.

 

03/07/2025 - 17:13

 “Con un emendamento al decreto fiscale a firma del presidente della commissione Finanze Marco Osnato (FdI), Fratelli d’Italia tenta di reintrodurre il ravvedimento speciale per chi aderisce al concordato preventivo biennale 2025-2026, già escluso dal governo nella precedente versione del provvedimento. Siamo di fronte all’ennesimo condono mascherato, che va nella direzione sbagliata e mina la credibilità del sistema tributario”. Lo dichiara Virginio Merola, capogruppo del Partito Democratico in commissione Finanze alla Camera.

“Questa politica di continui condoni, rottamazioni e agevolazioni a beneficio di categorie selezionate di contribuenti – prosegue Merola – non solo incentiva l’evasione fiscale, ma riduce drasticamente il tasso di adesione spontanea al pagamento delle imposte, creando un sistema iniquo dove chi rispetta le regole è penalizzato due volte. È un colpo diretto alla fiducia dei cittadini nello Stato e alla tenuta del nostro welfare, dalla sanità all’istruzione, fino all’assistenza”.

“Il Partito Democratico – conclude – è e resterà contrario a ogni misura che favorisca i furbi a scapito della collettività. Serve un fisco equo, certo e trasparente, capace di sostenere una società giusta e inclusiva, non l’ennesimo favore elettorale camuffato da provvedimento fiscale”

 

02/07/2025 - 17:00

“L’amicizia con Trump della presidente Meloni fa danni all’Italia e all’Europa: accettare i dazi al 10% non è un successo, ma un danno grave all’economia e alla occupazione del nostro Paese. Inoltre i dazi effettivi, visto il deprezzamento del dollaro saranno del 23% come ha detto il presidente di Confindustria Orsini. Il Governo Meloni ha già chinato la testa sul fatto di non applicare la tassazione prevista dalla global minimum tax e si è impegnata a comprare armi e gas dagli USA. Invece che millantare rapporti privilegiati con Trump il governo nazionalista asseconda il nazionalismo americano a danno del nostro Paese. La destra non è un ponte per risultati migliori con Trump, ma è il suddito che fa subire ai lavoratori e alle imprese la prevaricazione della peggiore destra americana”. Lo dichiara Virginio Merola, capogruppo Pd in commissione Finanze di Montecitorio.

25/06/2025 - 18:57

“La recente cessione del 15% del capitale di MPS da parte del MEF solleva forti perplessità sul piano della trasparenza e dell’equità. La concentrazione delle quote in mano a un numero ristretto di soggetti e il coinvolgimento come intermediario di una banca collegata a uno degli acquirenti rappresentano elementi critici che non possono essere ignorati”. Lo dichiarano in una nota congiunta Debora Serracchiani, responsabile Giustizia del Partito Democratico, e Virginio Merola, capogruppo PD in Commissione Finanze della Camera. “Non siamo di fronte a un’operazione ordinaria di mercato. Il Governo, e in particolare il ministro Giorgetti, ha il dovere politico e istituzionale di chiarire ogni passaggio dell’operazione: i criteri adottati, i soggetti coinvolti, il ruolo dell’intermediario unico e le motivazioni che hanno portato all’attuale configurazione dell’operazione. Non possono esserci zone d’ombra quando è in gioco l’integrità del mercato e la tutela dell’interesse pubblico” concludono Serracchiani e Merola.

 

20/06/2025 - 16:41

"La legge della destra sulla sicurezza trasforma le lotte sindacali e le manifestazioni in un reato penale. Dobbiamo opporci a questa deriva autoritaria e sostenere il diritto dei lavoratori e dei sindacati. Da tempo anche i metalmeccanici lottano per il rinnovo del contratto. E la risposta del governo Meloni è la repressione. Solidarietà ai sindacati e ai lavoratori. Le imprese si assumano le loro responsabilità per raggiungere un accordo".

Così il deputato Virginio Merola, capogruppo Pd in commissione Finanze.

 

19/06/2025 - 18:22

"Dopo l' incontro di oggi al Ministero per le Imprese ed il Made in Italy resta molto alta la preoccupazione per le prospettive del gruppo Marelli. Si tratta di difendere un presidio produttivo fondamentale per il Paese e garantire l' occupazione. Ribadiamo la richiesta al Governo di mettere in atto tutte le iniziative necessarie a garantire la continuità produttiva. Ci riserviamo di assumere tutte le iniziative parlamentari utili". Così Andrea De Maria e Virginio Merola deputati PD.

17/06/2025 - 17:16

"Questo provvedimento si limita a porre rimedio a un errore originato all’interno di una più ampia e ingiusta controriforma fiscale portata avanti dal governo. Una riforma che disattende il principio costituzionale di progressività e alimenta le diseguaglianze, tra cittadini e territori". Lo ha detto in Aula alla Camera Virginio Merola, capogruppo Pd in commissione Bilancio, annunciando l’astensione sul decreto Irpef.

"Non corrisponde al vero – ha aggiunto l’esponente dem - che vi sia una riduzione del carico fiscale in Italia. I dati, anche quelli ufficiali del governo, mostrano un aumento della pressione fiscale di oltre il 13%, con 370 milioni di prelievo in più, colpendo in particolare lavoratori dipendenti e pensionati. L’inflazione, non compensata da una reale indicizzazione, produce un effetto di drenaggio fiscale che viene ignorato colpevolmente. Nel frattempo aumentano le ingiustizie: comuni e regioni, a causa dell’aumento delle imposte sostitutive volute dal governo, sono costrette ad alzare le addizionali IRPEF, mentre il caos normativo dell’attuale IRPEF produce ben sette aliquote marginali effettive. Si colpiscono i lavoratori medi, come dimostra l’assurdo caso di un’aliquota marginale del 56% per redditi da 35mila euro".

"Il Partito Democratico – conclude Merola – propone un sistema più equo, ispirato al modello tedesco, fondato su un’imposta progressiva continua. Serve una vera riforma, non propaganda. I cittadini meritano verità, equità e giustizia fiscale. Ma per voi l’importante non è rimediare a uno sbaglio. Per voi l’importante è riuscire a introdurre un sistema che vanifica la progressività fiscale e la giustizia fiscale nel nostro Paese”.

 

12/06/2025 - 16:03

“Non esiste alcuna reale riduzione delle tasse, in particolare per i lavoratori dipendenti e il ceto medio. Il governo continua a raccontare una narrazione falsa, mentre la pressione fiscale aumenta e le disuguaglianze si aggravano”. Lo dichiara il deputato Virginio Merola, capogruppo Pd in commissione Finanze, commentando l’allarme lanciato dall’Ufficio parlamentare di bilancio sul regime a tre aliquote IRPEF.

“Il problema principale – spiega l’esponente dem – è che non si interviene sull’effetto dell’inflazione e del cosiddetto fiscal drag: gli aumenti contrattuali ottenuti grazie all’azione sindacale vengono di fatto riassorbiti dalla crescita della tassazione. Un paradosso intollerabile, in cui chi lavora e produce si ritrova penalizzato, senza che il governo faccia nulla per correggere questa distorsione. Inoltre, le riduzioni di risorse a Comuni, Province e Regioni stanno determinando aumenti della fiscalità locale, aggravando ulteriormente il carico fiscale sui cittadini, soprattutto su chi già paga l’IRPEF. Siamo davanti a un sistema sempre più iniquo. Mentre la pressione fiscale cresce, il governo continua a proporre nuove rottamazioni. Salvini invoca una ‘pace fiscale’ che di fatto si traduce in una nuova ondata di condoni. Ma i risultati sono fallimentari: al concordato preventivo ha aderito solo il 13% dei contribuenti. Così si incentiva solo l’attesa del prossimo condono, disincentivando i pagamenti regolari”.

“Questa non è lotta all’evasione, né riduzione delle disuguaglianze – conclude Merola – è la resa dello Stato alle spinte corporative e agli interessi particolari, a scapito dell’interesse generale del Paese. La verità è che si riduce il peso delle imposte progressive a favore di quelle sostitutive: oggi solo il 40% delle entrate fiscali deriva da tasse realmente progressive. Si sta svuotando l’IRPEF e con essa l’autonomia finanziaria degli enti territoriali. Il risultato è un sistema fiscale sempre più insostenibile, che genera disparità crescenti tra territori, generazioni e cittadini”.

 

12/06/2025 - 12:45

“Il capogruppo di fratelli d’Italia Bignami dichiara oggi che contestare i provvedimenti del ministro Valditara è al limite dell’eversione e diseducativo. Quando era all’opposizione non ha fatto altro dunque che essere eversivo, seguendo il suo pensiero odierno. Oggi vuole la dittatura della maggioranza, e quanto questo sia antidemocratico e antieducativo e’ evidente a chi conosce la Costituzione. Ma sono certo che il giorno che cambieranno la Costituzione per il proprio potere, renderanno obbligatorio nelle scuole imparare il testo a memoria” così il capogruppo democratico in commissione Finanze della Camera, Virginio Merola, replica al capogruppo Bignami che ha attaccato l’assessore alla scuola di Bologna, Daniele Zara per le sue critiche ai nuovi programmi proposti dal ministro Valditara.

10/06/2025 - 12:37

"Abbiamo partecipato al tavolo per la Perla convocato presso il Ministero competente, dove si è presentata la nuova proprietà. Si conferma che la lotta delle lavoratrici e dei lavoratori, delle loro Organizzazioni Sindacali, il lavoro comune di tutte le istituzioni, hanno raggiunto un risultato di grandissimo valore. Davvero oggi è una bella giornata per il Paese e per Bologna. Continueremo a seguire i passaggi successivi con il massimo impegno e attenzione come abbiamo fatto fino ad ora. Come verificheremo che il Governo rispetti gli impegni presi relativamente al riconoscimento degli ammortizzatori sociali a quella parte di lavoratrici che ancora non sono coperte".

Così Andrea De Maria e Virginio Merola, deputati PD

 

03/06/2025 - 17:25

Serracchiani e Merola: “Serve chiarezza e trasparenza, il governo deve rispondere”

 

Il Partito Democratico annuncia la presentazione di un’interrogazione parlamentare sul cosiddetto “risiko bancario”, a firma della responsabile nazionale Giustizia, Debora Serracchiani, e del capogruppo alla Camera in Commissione Finanza, Virginio Merola, a seguito della richiesta di informativa sul tema espressa in Aula alla Camera dal deputato dem Bruno Tabacci. “È fondamentale fare piena luce sulle dinamiche che coinvolgono importanti gruppi finanziari italiani, sul ruolo del governo e sugli intrecci politici evidenziati dal servizio di Report”, dichiarano Serracchiani e Merola. “Si evidenziano dinamiche poco trasparenti e un ruolo del governo che appare direttamente coinvolto attraverso alcuni suoi esponenti, con scelte che sollevano legittimi dubbi, come l’applicazione limitata della Golden Power”. L’interrogazione intende inoltre fare chiarezza sui potenziali conflitti di interesse emersi dal servizio di Report, come la presenza di partecipazioni non dichiarate da parte del capo di gabinetto della presidente Meloni, Gaetano Caputi, in società operanti nel settore bancario. “Siamo convinti che chi ricopre responsabilità istituzionali debba evitare ogni situazione che possa configurare un conflitto di interessi”, concludono Serracchiani e Merola. “Il Parlamento deve essere pienamente coinvolto in queste vicende e non può essere tenuto all’oscuro di scelte così importanti per l’economia e la trasparenza del Paese”.

 

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