30/08/2025 - 11:52

“Oggi, a due anni dalla strage di Brandizzo, voglio essere vicina ai famigliari delle vittime e sarò presente alla commemorazione di questo pomeriggio. Ci sarò perché, oltre a essere una ferita ancora aperta per il nostro territorio, penso sia importante che la politica esprima con forza la contrarietà al sistema degli appalti e dei subappalti a cascata e metta la parola fine a queste stragi”.

Così Chiara Gribaudo, presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia, che oggi alle 17 sarà a Brandizzo per ricordare le cinque vittime della strage ferroviaria.

“Questa volta l’inchiesta è stata chiusa in tempi ragionevoli, ma non basta: occorrono misure strutturali che eliminino per sempre la piaga delle morti sul lavoro - prosegue la deputata dem - La relazione su quell’incidente è stato il primo lavoro svolto dalla Commissione, nel quale sono state anche proposte misure affinché queste tragedie non accadano più. Io sono convinta ci sia la necessità di una procura nazionale del lavoro, dell'utilizzo delle tecnologie per la sicurezza a partire dal badge elettronico di cantiere, e di formazione, prevenzione,  cultura della sicurezza”.

“Aspettiamo che si individuino le responsabilità nel processo, ma anche una risposta, moderna e concreta, sulle nostre proposte fatte a Rfi e Fs. Oggi, come sempre, ci siamo e continueremo a lavorare affinché tragedie del genere non capitino più”, conclude Gribaudo.

 

29/08/2025 - 16:18

 "Sul futuro dell’ex Ilva non c’è più tempo da perdere. Taranto non può vivere di annunci e rinvii, ma ha bisogno di un piano industriale certo e di investimenti adeguati, stimabili tra gli 8 e i 9 miliardi. Solo così si potrà garantire la completa decarbonizzazione dello stabilimento e la salvaguardia dei posti di lavoro in un contesto di continuità produttiva. Qualsiasi diversa alternativa è fumo negli occhi e ritorno al passato".
Così i deputati pugliesi del Partito democratico Ubaldo Pagano e Marco Lacarra, presenti a Roma nella delegazione che questa mattina ha incontrato le organizzazioni sindacali.
"Gli errori degli ultimi anni non hanno portato a nessun risultato concreto. La conseguenza è uno stabilimento sempre più fragile, migliaia di lavoratori in cassa integrazione e un territorio che paga in prima persona l’incertezza del Governo. La vendita spezzatino o soluzioni tampone non sono accettabili: occorre una visione strategica, che metta inequivocabilmente al centro l’equilibrio tra salute, ambiente e lavoro, senza cui nessun livello produttivo è più tollerabile. Il Governo Meloni e il ministro Urso devono assumersi la responsabilità di dire con chiarezza quali risorse intendono mettere sul tavolo e con quali tempi. Noi continueremo a sostenere le ragioni dei lavoratori e del territorio e vigileremo affinché il Governo non faccia passi indietro rispetto agli impegni assunti.”

29/08/2025 - 15:22

“E’ un dato di fatto che l'economia si è fermata e che crescono le diseguaglianze. Nel contesto in cui abbiamo ancora indicatori positivi grazie alle risorse del Pnrr, che non dobbiamo mai dimenticare sono conquistate dai governi di centrosinistra, l'aumento del lavoro povero e precario è un'aggravante nei confronti del Governo Meloni. Fa venire la pelle d'oca sentire esponenti della maggioranza citare i dati dell'occupazione femminile, se una donna su tre lavora part-time, se la metà guadagna meno di ottomila euro lordi l'anno significa che c'è un problema devastante nel mondo del lavoro che riguarda prima di tutto la condizione di donne e giovani che deve essere affrontato subito”. Cosi' il deputato Pd Andrea Casu a Coffee Break su La 7, commentando i dati Istat sull'economia. “Di fronte alla fuga dei neo laureati che scappano all'estero – continua il parlamentare dem - come possiamo consolarci con la crescita dell’occupazione degli over50? Questo Governo sta bruciando intere generazioni e per invertire la rotta è necessaria una svolta radicale a partire dal salario minimo”. “Anche se Giorgia Meloni preferisce tenere la testa sotto la sabbia e fingere di non vedere la realtà è che la vita degli italiani è nettamente peggiorata negli ultimi tre anni sotto la sua guida come dimostrano i sei milioni di italiani che nel 2024 hanno rinunciato alle cure, le difficoltà crescenti che stanno affrontando le persone che vivono nelle aree interne, sempre più colpite dalla crisi dei trasporti, e le imprese che stanno pagando il prezzo dei dazi di Trump”, conclude Casu.

 

28/08/2025 - 12:53

Stamattina sono stato al Carcere della Dozza. Il numero dei detenuti è aumentato molto. Su una capienza di 500, ad oggi i reclusi sono 796. Questi numeri non permettono più di svolgere efficaci attività di rieducazione e di reinserimento. Il personale in organico effettivo è di 455 unità su una pianta organica prevista di 510. Si ammassano corpi senza prospettiva e solo grazie al personale e ai volontari la situazione è in qualche modo alleviata. Ho visto le attività dei volontari e le attività di reinserimento al lavoro, poche ma preziose. Così il carcere è solo pena, con la sola prospettiva di continuare a delinquere. I tossicodipendenti sono 364. In carceri così non escono dalla dipendenza, ma sono destinati a uscire ancora come spacciatori. La manutenzione, quando ci sono i soldi per farla, non si può fare perché non c’è spazio. Alla polizia penitenziaria mancano ispettori e sostituti. Alla direttrice del carcere , al personale e ai volontari va tutto il mio apprezzamento. Al governo dei proclami della Meloni rivolgo una richiesta di umanità minima: perché non applicare la liberazione speciale anticipata? Già oggi è previsto - solo per chi è certificato di buona condotta - uno sconto di pena di 45 giorni ogni semestre. Se si porta lo sconto a 60 giorni ogni semestre, persone detenute con meno di un anno potrebbero uscire. E ripeto solo con buona condotta certificata. Non farlo, significa peggiorare una situazione di grave emergenza e di negazione della dignità umana. Se i Comuni lavorano per ridurre i danni, con iniziative per togliere dallo spaccio i tossicodipendenti, il carcere li moltiplica. La destra si vanta di aumentare le pene contro la droga, ma non fa nulla per prevenire, e ridurre il problema che assilla i Comuni.

Così il deputato Virginio Merola, capogruppo Pd in commissione Finanze.

 

27/08/2025 - 18:27

"Meloni sostiene che mentre lei salva i bambini, l’opposizione si limita a scrivere le mozioni sulla tragedia di Gaza. Intanto si tratta di una pesante sgrammaticatura istituzionale.  Al Governo c’è lei e l’opposizione fa il suo mestiere avanzando proposte a cui non si è mai degnata di dare una risposta. La verità è un’altra: all’Italia serve un Presidente del Consiglio che sia conseguente rispetto alle parole che pronuncia. Perché continua a negare l’embargo delle armi a Israele? Come per esempio ha fatto Berlino? I bambini si salvano se finisce la guerra, se i soldati non sparano più sui civili, se c’è un riconoscimento del diritto dei palestinesi ad avere uno stato, se si fanno sanzioni effettive per fermare i signori della guerra, se si sospendono i trattati di cooperazione e i memorandum militari. L’Italia pesa se ha un ruolo politico, non se si limita a fare il compitino per non disobbedire agli USA di Donald Trump". Lo dichiara in una nota il deputato Arturo Scotto, capogruppo Pd in Commissione Lavoro alla Camera.

27/08/2025 - 16:33

Non ha una sua idea, non ha una soluzione su alcun dossier e non ha fatto nulla da poter raccontare. Oggi a Rimini Meloni ha solo assicurato il suo personale impegno su tutto. Ma sempre solo a parole. Doveva cambiare il paese, si limita invece a raccontarne uno fantastico dove farà, vedrà, agirà. Domani. Oppure mai. Lascia soli gli italiani ad affrontare i tagli alla sanità, una scuola in abbandono e un lavoro malpagato e insicuro. È tornata dalle vacanze ma non ancora nel paese reale.

Così in una nota Chiara Braga, Capogruppo Pd alla Camera dei deputati.

 

27/08/2025 - 15:01

“Le immagini che arrivano dalla laguna di Orbetello come dal Delta del Po sono impressionanti e descrivono una realtà drammatica. Se dal Commissario straordinario per il granchio blu, Enrico Caterino, e dal governo, non arriveranno risposte immediate, la situazione rischia di diventare irreversibile”. Così in una nota i deputati Antonella Forattini e Marco Simiani, rispettivamente capogruppo in  commissione Agricoltura e capogruppo in commissione Ambiente e i deputati dem in commissione Agricoltura Marino, Romeo Rossi e Vaccari.

“Alla ripresa dei lavori parlamentari – prosegue la nota – interrogheremo il ministro per capire se intenda finalmente rimuovere un commissario inadeguato o se preferisca lasciare che un settore primario come la pesca scompaia del tutto. In commissione Agricoltura abbiamo ascoltato un commissario che ha offerto una rappresentazione lontanissima dalla realtà, parlando di un comparto ormai desertificato, con centinaia di partite Iva perse, redditività e produttività azzerate, e senza alcuna prospettiva di rilancio. Un quadro che peggiora di giorno in giorno, senza che in due anni di emergenza sia arrivata una sola risposta concreta”.

“La pesca italiana – concludono gli esponenti dem – non può morire nell’indifferenza del governo. Non basta incentivare il consumo del granchio blu, serve una strategia seria per salvaguardare un comparto che rappresenta lavoro, identità e presidio ambientale. Noi continueremo a chiedere interventi immediati e strutturali”.

 

26/08/2025 - 17:52

“Ancora una volta il ministro Piantedosi preferisce attaccare le Ong invece di riconoscere lo sforzo di chi si dedica a salvaguardare e garantire la vita umana in mare. È grave che, di fronte al salvataggio di persone in condizioni di pericolo, il Viminale scelga di insistere su sanzioni e fermi amministrativi piuttosto che ringraziare chi svolge questo prezioso lavoro dove lo Stato non arriva”.

Così Matteo Mauri, deputato e responsabile nazionale Sicurezza del Partito Democratico, commenta le parole del ministro dell’Interno dopo il fermo della nave Mediterranea della ong Mediterranea Saving Humans.

“Le Ong non sostituiscono lo Stato – prosegue l'esponente dem – ma colmano vuoti che non dovrebbero esistere. Per tutta risposta questo governo costringe i migranti salvati in mare, spesso in condizioni molto precarie, a inutili giorni aggiuntivi di navigazione verso porti molto distanti dal teatro delle operazioni. Viaggi che, oltre che infliggere altre inutili sofferenze, tengono a lungo lontane le navi di soccorso dal Mediterraneo centrale, dove si continuano a consumare moltissime tragedie".

Invece di criminalizzare chi salva vite - conclude Mauri - il governo dovrebbe rafforzare le capacità di intervento istituzionali e cooperare con chi in mare agisce per umanità. E dovrebbe scusarsi pubblicamente per aver permesso a un torturatore conclamato come Almasri, di tornarsene tranquillamente in Libia. La propaganda e l'opportunismo politico non può valere più della sicurezza delle persone. La priorità, per chi ha giurato sulla Costituzione, deve essere una sola: salvare vite, sempre e senza esitazioni”.

 

26/08/2025 - 12:18

"Sulle pensioni si sta giocando una partita tutta interna al governo. Con la Lega che ha iniziato la campagna elettorale per le elezioni regionali. Non è chiaro a nessuno se questo dibattito estivo avrà uno sbocco concreto, intanto si alimentano aspettative. Che tra l’altro riguardano la persone in carne ed ossa che non sanno quale sarà il regime pensionistico a cui avranno accesso alla fine di questo anno. E’ incredibile che da Palazzo Chigi non arrivi una mezza parola di chiarezza, anche perché ancora una volta la titolare del dicastero del Lavoro non è pervenuta, non si sa che fine abbia fatto nonostante l’insediamento di un tavolo con le parti sociali sulla previdenza. Una cosa è certa: il TFR è dei lavoratori, non di Durigon. E pensare di usare quei soldi per nascondere il fallimento di chi aveva promesso di abolire la legge Fornero non è accettabile". Così il deputato Arturo Scotto, capogruppo Pd in commissione Lavoro.

 

25/08/2025 - 15:52

"Il sottosegretario Durigon propone di usare i soldi del TFR per consentire l’anticipo della pensione a 64 anni. Omette di specificare che quelli sono soldi dei lavoratori e dunque da parte del governo sarebbe una manovra a costo zero. Nessuna restituzione, nessun effettivo superamento della Fornero. Una misura spot che potrebbe essere persino ritenuta poco conveniente dai lavoratori vicini alla pensione. Chiediamo che prima delle interviste sui giornali, il governo venga in Parlamento a spiegare che vuole fare sulle pensioni e dia continuità al tavolo con i sindacati. I messaggi arrivati finora sono troppo contraddittori e non si può fare campagna elettorale sulle aspettative di milioni di persone". Così il deputato Arturo Scotto, capogruppo Pd in commissione Lavoro.

 

24/08/2025 - 14:58

“Lo diciamo chiaro al sottosegretario Durigon: nessuna fregatura su aumento di tre mesi dell’età pensionabile. Non serve un congelamento di un anno per poi scavallare le elezioni politiche. Avevano detto che avrebbero abolito la riforma Fornero, ora si limitano a qualche pannicello caldo per giustificare la permanenza della Lega al governo. Serve una legge che dia una risposta strutturale. Abbiamo avanzato una proposta, che dice che va eliminata l’aspettativa di vita come criterio principale per l’età pensionabile. Costa poco ed elimina qualsiasi incertezza. Siamo pronti a sedersi, ma non accettiamo operazioni propagandistiche”. Così il deputato Arturo Scotto, capogruppo Pd in commissione Lavoro in merito a un’intervista del sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon sul congelamento del requisito dell’età pensionabile che aumenterebbe dal 2027.

21/08/2025 - 18:58

“La Dichiarazione Congiunta tra Commissione Europea e governo americano conferma la resa del governo Meloni alle imposizioni Usa sui prodotti agroalimentari italiani. È certamente positiva la tariffa omnicomprensiva al 15 per cento applicata a molti prodotti, ma il Made in Italy del settore primario ne è escluso: nessuna esenzione o riduzione è infatti prevista per i prodotti agricoli, dalla pesca ai vitivinicoli, che sostengono gran parte dell’export verso gli Stati Uniti e che sono espressione di migliaia di imprese e di posti di lavoro’. Così la deputata Antonella Forattini, capogruppo PD in commissione Agricoltura.

“Mentre la Germania - prosegue l’esponente dem - è riuscita a difendere le proprie posizioni nel mercato dell’automotive, l’Italia ha svenduto il Made in Italy agroalimentare per l’incapacità del governo di rappresentare gli interessi del Paese e per la totale sottomissione di Meloni e dei suoi ministri alla partita verso l’“amico” Trump, che, di contro, pretende azzeramenti e sostanziali riduzioni dei dazi sui prodotti americani. L’entusiasmo di Fitto che parla di ‘accordo che rafforza i rapporti economici tra le due sponde dell’Atlantico’, è perciò completamente fuori luogo e suona offensivo nei confronti dei produttori agricoli italiani. Il danno per filiere fondamentali come formaggi, vino, pasta e conserve sarà infatti catastrofico, con perdite nell’ordine di miliardi di euro”.

“Perché - conclude Forattini - il governo Meloni non era presente quando si decideva il futuro del vino, dell’olio, del comparto caseario italiano? Ancora una volta, l’Italia si ritrova spinta ai margini delle trattative internazionali. Il Partito Democratico continuerà a battersi, sia in sede europea sia nazionale, per ottenere riduzioni reali dei dazi, tutele per le filiere DOP e IGP, e un piano straordinario di promozione del Made in Italy agroalimentare, prima che sia troppo tardi”.

 

20/08/2025 - 16:48

"Anche oggi ritardi e cancellazioni per i treni italiani e anche oggi commentiamo l'ennesimo incidente sulla rete ferroviaria. Tuttavia, a fronte di questi disastri, il ministro Salvini continua a commentare ogni tema dell’attualità politica e sportiva, ma dimentica il compito fondamentale che dovrebbe svolgere: occuparsi dei trasporti. E possibilmente dalla sua scrivania di Piazzale Porta Pia e non dalle spiagge di tutta Italia. È un paradosso che mentre la rete ferroviaria e stradale del Paese presentano evidenti disfunzioni, certificate quotidianamente dai disagi dei cittadini e dei pendolari, il titolare del dicastero preferisca polemizzare con gli allenatori di calcio o con la commissione vaccini”.  Lo afferma il deputato Anthony Barbagallo, capogruppo del Partito Democratico in commissione Trasporti.

“Da tempo – aggiunge l’esponente dem – denunciamo queste criticità e lo abbiamo ribadito più volte anche all’amministratore delegato del Gruppo FS Italiane, Stefano Antonio Donnarumma, in commissione. Siamo molto preoccupati, perché nonostante gli annunci e le promesse, i problemi rimangono irrisolti e ricadono sui cittadini, che hanno diritto a un sistema di trasporti moderno, efficiente e sicuro”.

“Il ministro si concentri finalmente sul suo lavoro e affronti con serietà i nodi strutturali del settore – conclude Barbagallo – invece di trasformare ogni occasione pubblica in una passerella di dichiarazioni estemporanee che nulla hanno a che fare con il mandato affidatogli”.

 

20/08/2025 - 15:42

"Il ministro Salvini raccomanda agli allenatori di fare gli allenatori e agli ambasciatori di fare gli ambasciatori. Lo sostiene sia a proposito della proposta di escludere la partecipazione di Israele dalle competizioni sportive internazionali, come fu fatto con il Sudafrica dell’apartheid e sia sul sostegno di decine di diplomatici al riconoscimento dello Stato di Palestina. Non si capisce, tuttavia, perché Salvini non chieda mai a se stesso di fare il ministro di un Paese fondatore della Corte penale internazionale, visto che pochi mesi fa è andato a fare il baciamano a Benjamin Netanyahu destinatario di un mandato di cattura internazionale da parte de l’Aja. Anche i ministri dovrebbero i ministri soprattutto davanti a 60 mila persone morte a Gaza". Così il deputato Arturo Scotto, capogruppo Pd in commissione Lavoro,

20/08/2025 - 14:47

“Puntualissimo e inevitabile, arriva il ministro Salvini a commentare la richiesta dell’AIAC di esclusione per Israele dalle competizioni sportive internazionali: ‘Gli allenatori facciano gli allenatori!’. Me lo sono sentito ripetere centinaia di volte. Verrebbe da rispondere ‘il ministro dei Trasporti faccia il ministro dei Trasporti’ e invece no. Perché in queste parole del vicepremier passa il solito messaggio strisciante: gli sportivi, in fondo, dovrebbero essere buffoni di corte, zitti e buoni per far divertire il pubblico pagante. No, ministro Salvini: lo sport è una lente privilegiata per avere uno sguardo sul mondo e fin dalla antica Grecia un modo per rappresentare la propria ‘polis’, radice stessa della parola ‘politica’. Ringrazio il direttivo dell’AIAC e la sua presa di posizione che dimostra che esistono sportivi che hanno coraggio, capacità di saper stare al mondo e di saperlo leggere con intelligenza. In un Paese dove, al contrario, il lavoro degli allenatori pensano di saperlo fare tutti e che in certi momenti annovera 60 milioni di Commissari Tecnici, l’AIAC sia d’esempio!”. Così il deputato Mauro Berruto, responsabile nazionale Sport del Partito Democratico commentando le parole del vicepremier Salvini dopo che gli allenatori italiani di calcio hanno chiesto alla Figc di sospendere Israele dalle competizioni internazionali”.

 

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