“E’ evidente che sulle pensioni è in corso uno scontro tra Lega e Fratelli d’Italia. Oggetto del desiderio: mettere le mani sull’Inps. In mezzo la vita di decine di migliaia di lavoratori che non sanno quando e come andranno in pensione. Al governo abbiamo gente irresponsabile”.
Così il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.
“La gestione dell’INPS appare sempre più fuori controllo. Dopo i problemi sulle comunicazioni ufficiali sui requisiti per la pensione, emergono nuovi disservizi sul simulatore per il calcolo della pensione.
Le continue marce indietro e la mancanza di chiarezza non solo generano confusione tra i cittadini, ma pongono seri dubbi sulla trasparenza dell’istituzione, che sembra operare con l’obiettivo di non creare difficoltà al governo, agendo come una semplice fanfara della propaganda.
Depositeremo un’interrogazione parlamentare per fare luce su queste criticità e garantire ai cittadini un servizio pubblico trasparente e affidabile”
Così il capogruppo democratico nella commissione lavoro della camera, Arturo Scotto.
“Ormai siamo alla truffa organizzata. Il governo alza i requisiti per andare in pensione. Dal 2027 serviranno tre mesi in più. Esattamente 43 anni e un mese: uno scandalo. Dovevano abolire la legge Fornero e invece la peggiorano. La ministra del Lavoro venga a spiegare in Parlamento cosa succederà”.
Così il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.
“Nulla su salari, nulla su pensioni, nulla su rincari energetici. Tutti guardano il dito, ma la luna dice che nel 2025 Meloni non ha uno straccio di idea sulla questione sociale che attraversa il Paese. E il popolo italiano non campa soltanto dei salamelecchi con Trump e Musk”.
Così sui social il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.
“Torna all’ordine del giorno del Parlamento la proposta di legge sulla riduzione dell’orario a parità di salario, frutto di una sintesi, difficile e coraggiosa, tra Pd, M5s e Avs. Il Governo, come fu già per il salario minimo, ha osteggiato la proposta fino alla presentazione di un emendamento integralmente soppressivo. Abbiamo ottenuto un rinvio per un confronto col governo dopo una dura lotta parlamentare, ma è evidente la loro ostilità ideologica”.
Così Arturo Scotto, capogruppo Pd in Commissione Lavoro alla Camera, oggi dalle colonne del Manifesto.
“La destra italiana va in direzione esattamente opposta di quanto accade nella Spagna socialista, che a fine dicembre ha siglato un’intesa tra ministero del Lavoro e sindacati denominato ‘Accordo sociale per la riduzione della giornata lavorativa. Lavorare meno, vivere meglio’”, spiega il deputato del Pd illustrando il progetto spagnolo della ministra Yolanda Diaz che condurrà alla settimana corta di 37,5 ore entro il 2015 e l’introduzione del diritto alla disconnessione.
“Nel progetto per l’Italia avanzato da Elly Schlein - aggiunge - si sostiene che il Paese non reggerà sulla scena internazionale competendo sui costi, alimentando un modello di capitalismo che scommette su lavoro povero e compressione dei diritti. La sfida sull’orario di lavoro rappresenta inoltre liberazione di spazi per la vita quotidiana, formazione come diritto soggettivo permanente, partecipazione consapevole alla costruzione di una società più giusta e inclusiva. La transizione - conclude - se guidata dalla politica può avere un doppio dividendo: sociale e ambientale. Se riesce a farlo la Spagna, può riuscirci benissimo anche l’Italia”.
“Ci sono almeno tre buone ragioni per essere soddisfatti dell’approvazione dell’Accordo tra Italia e Albania. Anzitutto per le lavoratrici e i lavoratori tanto albanesi quanto italiani che ora possono totalizzare i periodi di assicurazione nei due Paesi per ottenere prestazioni sociali, a partire dalle pensioni e non solo. In secondo luogo perché ci siamo impegnati perché si colmasse il ritardo accumulato negli anni lavorando con le associazioni dei cittadini di origine albanese e premendo per calendarizzare il provvedimento in Commissione. Infine perché viene riconosciuta la vicinanza territoriale, storica e culturale con un Accordo che prevede il riconoscimento di diritti dopo aver passato mesi a discutere del fallimentare e costosissimo progetto del Governo per costruire centri di detenzione per migranti proprio in Albania. Ora auspichiamo che si lavori con lo stesso metodo anche su altri accordi sospesi o richiesti da altri paesi. Ad esempio il Perù, la Colombia, l’Ecuador, il Cile e il Brasile con cui occorre rinnovare la convenzione.” Lo dichiara la vicepresidente del Partito Democratico Chiara Gribaudo al termine delle votazioni sull’Accordo tra Italia e Albania per la sicurezza sociale dei lavoratori.
“Fare le nomine è sempre un esercizio di equilibrismo complicato, eppure c'è un limite: se un ex parlamentare che di professione fa il medico endocrinologo e non si è mai occupato della materia previdenziale, forse doveva essere nominato altrove e non alla presidenza della Commissione di vigilanza sui fondi pensione”. Così il deputato democratico Arturo Scotto in replica alla ministra del lavoro, Marina Elvira Calderone, durante il Question time alla Camera in cui il gruppo del Pd ha chiesto la revoca della nomina di Mario Pepe a presidente della Commissione di vigilanza sui fondi pensione per mancanza dei requisiti previsti dalla legge.
“Pepe – continua il capogruppo Pd in Commissione Lavoro - si è occupato dell'istituzione di case da gioco stagionali nei comuni di Anzio e Ariccia e della tutela dell'olio extravergine di oliva. Peraltro - ha aggiunto Scotto - da deputato ha fatto parte di tre Commissioni, della Giunta alle autorizzazioni e perfino del Comitato per il servizio sanitario del Pronto soccorso ma mai della Commissione sugli Enti gestori. Inoltre - sottolinea Scotto - nel corso della sua audizione in parlamento Pepe ha testualmente detto che: 'le idee luminose di Berlusconi sulle pensioni minime', scivolone che si poteva risparmiare al Parlamento, che dimostra non è indipendente rispetto ai partiti che lo hanno nominato. La sua nomina è in violazione di legge, chi deve dirigere la Covip non può avere requisiti inferiori a quelli richiesti ai gestori dei fondi su cui il presidente deve vigilare: il controllore non può saperne di meno di chi deve controllare. È l'ennesima occupazione degli spazi pubblici dello Stato, una caratteristica di questo governo molto pericolosa per la stabilità del Paese”, conclude Scotto.
“Mentre il prezzo dell’energia sale e la premier è impegnata a svendere la sicurezza nazionale ai miliardari stranieri ci sono per fortuna le Regioni virtuose, come la Toscana, che legiferano per abbassare le bollette ai cittadini promuovendo le energie rinnovabili e investendo concretamente sulla transizione ecologica”: così il capogruppo Pd in Commissione Ambiente di Montecitorio Marco Simani sulla legge regionale sulle aree idonee per la realizzazione di impianti per la produzione di energia rinnovabile.
“Un plauso particolare va al presidente Giani, all’assessore Monni, a tutta la giunta per il lavoro svolto: il nuovo sistema normativo riesce a coniugare l'impulso verso le fonti pulite con la concertazione virtuosa tra gli enti e le comunità territoriali. Il Partito Democratico far sul serio sulla transizione ecologica e la legge della Regione Toscana ne è la dimostrazione”.
“Consiglio a chi festeggia il dato della disoccupazione "mai così bassa" di leggere nella nota ISTAT anche il dato sulla crescita degli inattivi (+115 mila nel trimestre)” lo dichiara la vicepresidente del Partito Democratico Chiara Gribaudo.
“In Italia - continua Gribaudo - sempre più persone si ritirano dalla platea degli attivi, e questo riduce, ovviamente, il tasso di disoccupazione. A questo dato va aggiunto inoltre il dato della cassa integrazione, in crescita secondo gli ultimi dati INPS.”
Prosegue ancora la Deputata dem: “Direi che grazie agli investimenti del PNRR il Paese e l’occupazione tengono, ma l'assenza di ulteriori investimenti pubblici nelle ultime due leggi di Bilancio non disegna prospettive positive e l’importante numero di crisi industriali da Nord a Sud non fa altro che aggiungere preoccupazione.”
“Infine, ancora una volta, non viene affrontato il tema dei salari e del lavoro povero. In Italia molte persone vivono in condizioni di povertà nonostante abbiano una occupazione. Il Governo si preoccupi della qualità del lavoro che si crea, si preoccupi del tema dei salari a partire dal salario minimo che ha appena bocciato, anziché festeggiare dati che sono in chiaroscuro” conclude l’onorevole Gribaudo.
"Chiediamo di rivedere questa decisione gravissima"
La destra che aveva promesso di abolire la Fornero taglierà del 2 per cento le pensioni agli italiani dal primo gennaio del 2025 attraverso la revisione dei coefficienti di trasformazione. E’ una ingiustizia insopportabile: agli evasori il condono, a chi ha lavorato tutta la vita ancora una volta sacrifici. Una vera e propria rapina di Stato. Chiediamo di rivedere questa decisione gravissima.
Così il capogruppo Pd in commissione Lavoro della Camera Arturo Scotto.
Morti sulla strada non sono diminuiti come denunciato sa Asaps
“Il Ministro Salvini piega anche la tragedia delle morti sulla strada alla propria propaganda. Purtroppo come denunciato da Asaps nei proclami sulla riduzione della mortalità dopo l’entrata in vigore del nuovo codice paiono mancare ancora all’appello gli scontri mortali rilevati dalla Polizia Locale. Se così fosse sarebbe gravissimo. Invece di cantare vittoria diffondendo strumentalmente numeri ancora parziali Salvini dovrebbe avere rispetto per tutte le morti, anche per quelle che sta facendo finta di non vedere, e rispondere su quante vite in più si sarebbero potuto evitare se il codice non si fosse limitato ad accanirsi solo contro alcuni comportamenti e il lavoro dei sindaci per salvare le vite senza affrontare di petto la grande questione della velocità e delle nuove tecnologie necessarie a garantire il rispetto delle regole”. Lo dichiara il deputato del Pd, Andrea Casu.
“Per Meloni non si vedono dati economici così positivi dalla Spedizione dei mille e dall’avvento IPhone. Dimentica di citare il primo uomo sulla Luna e la scoperta del codice di Hammurabi. Forse aspetta di risolvere prima il dramma dei lavoratori poveri a cui nega il salario minimo”.
Così sui social il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.
21 mesi consecutivi di crollo della produzione industriale, 120mila persone in cassa integrazione, due milioni di under 35 via dall’Italia, il taglio dei coefficienti di trasformazione che ridurrà le pensioni di migliaia di italiani. La situazione del mondo del lavoro nel nostro paese diventa sempre più difficile. E i trionfalismi del Governo sono letteralmente ridicoli. Nel 2025 la priorità deve essere il superamento di tutte le forme di lavoro precario che questo governo ha ulteriormente alimentato con le proprie leggi: dalla liberalizzazione dei contratti a termine all’eliminazione del tetto sui contratti somministrati, dall’incremento dell’uso dei voucher all’esplosione dei contratti misti. Occorre raccogliere l’appello di Mattarella per contro la precarietà e per salari dignitosi contro il lavoro povero”.
Così il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.
Le condizioni di Cecilia Sala destano preoccupazione ogni giorno che passa. Per questo chiediamo al governo di mettere in campo tutte le iniziative necessarie per la sua liberazione. Confermiamo la disponibilità del Partito democratico per un coinvolgimento che possa favorire il confronto diplomatico in atto. Il Parlamento tutto dovrebbe essere informato e chiamato in causa di fronte all’arresto di una cittadina italiana impegnata nel suo lavoro di giornalista. Diritti umani e diritti civili vanno difesi a ogni latitudine.
Così in una nota Chiara Braga e Francesco Boccia, capigruppo Pd alla Camera e al Senato.
"Il correttivo del Codice Appalti, come avevamo ampiamente annunciato, ha scontentato tutte le associazioni delle imprese. D'altronde cosa potevano aspettarci da una destra che in Parlamento non ha minimamente ascoltato le nostre richieste (ma che oggi chiede quelle stesse modifiche che il Pd aveva proposto) e da un Ministro delle Infrastrutture che invece di seguire queste tematiche brinda ogni giorno alla sua assoluzione e pensa solo a come rioccupare il Viminale? Ormai la frittata è fatta, il testo è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale con la colpevole complicità di Giorgia Meloni e queste norme penalizzeranno interi settori creando disparità evidenti e compromettendo l’equilibrio economico delle imprese, i livelli occupazionali coinvolti e la qualità dell'offerta dei servizi. Continueremo il nostro lavoro in Parlamento per modificare queste norme sperando che il governo ammetta velocemente i propri errori": è quanto dichiara il capogruppo Pd in Commissione Ambiente di Montecitorio Marco Simiani.