28/03/2024 - 17:41

“Questa destra lascia senza parole, dopo l’autonomia ora vogliono le classi differenziate? La scuola è il luogo dell'integrazione, ispirata al principio del dialogo e del multiculturalismo. Molte delle studentesse e degli studenti che frequentano le scuole del Paese vorrebbero essere italiani ma sono invece considerati stranieri a causa di una legge sulla cittadinanza da riformare. Grave che il Ministro dell’Istruzione Valditara insegua invece gli slogan di Salvini, che vorrebbe un tetto del 20 per cento agli alunni stranieri in classe. Nella maggior parte dei casi sono ragazzi che parlano perfettamente italiano, pienamente integrati, che non sono italiani solo perché questo Governo non vuole approvare lo ius culturae, per riconoscere la cittadinanza italiana ai ragazzi nati in Italia e che studiano qui. Questo Governo ed i partiti di maggioranza continuano ad usare l'immigrazione per la propria campagna elettorale permanente”. Lo afferma in una nota la deputata Michela Di Biase, capogruppo Pd in commissione bicamerale Infanzia e Adolescenza.

28/03/2024 - 17:22

Le audizioni di questi giorni confermano tutte le nostre preoccupazioni. Il disegno di Autonomia differenziata targato Lega-Meloni è profondamente divisivo e rappresenta una forte minaccia per la coesione nazionale. È un progetto secessionista che aumenta il divario tra Nord e Sud e mina i servizi pubblici essenziali come scuola, sanità, assistenza e trasporti. L’opposto di quello che serve al Paese e di quanto avevamo pensato e programmato con il Pnrr. Di fatto è una riforma che non solo non contrasta le diseguaglianze, ma le cristallizza per legge. E produce anche un caos ordinamentale perché crea, come ha sintetizzato bene Svimez nella sua audizione di oggi, “una Babele di Regioni sovrane, all'interno di uno Stato Arlecchino” che indebolisce l’intero sistema Paese non sostenendo gli investimenti e il rilancio economico. È una riforma assolutamente antistorica perché, in un momento in cui non è sufficiente nemmeno più la dimensione nazionale, spezzetta in 20 differenti ordinamenti materie strategiche come le politiche industriali ed energetiche, come ha lamentato anche Confindustria. Per far sventolare alla Lega una bandierina ideologica, il governo Meloni indebolisce il Paese e ammazza il Sud.

Così Piero De Luca, capogruppo PD nella Commissione parlamentare per le questioni regionali.

28/03/2024 - 16:54

Costituzione chiara, italiani hanno stessi diritti indipendentemente da luogo di residenza

 

“Anche oggi, nel corso delle audizioni parlamentari, abbiamo ascoltato un unanime coro di critiche alla riforma sull’autonomia differenziata” così il vicepresidente del gruppo del Pd della Camera, Toni Ricciardi, che sottolinea come “davanti alle tante voci che stanno smontando il progetto da un punto di vista economico, giuridico e sociale, la maggioranza continua con forzature regolamentari per accelerare l’esame parlamentare. È vergognoso, stanno vivendo la normale discussione di merito come un ostacolo al raggiungimento dei propri obiettivi eversivi, che nascono dalle idee di Calderoli del 1994 quando, in un libello dal titolo significativo ‘mutate mutanda’, manifestava la strategia per scardinare l’unità del paese. Nel merito del provvedimento – sottolinea Ricciardi - è sbagliato trattare i diritti dei cittadini al pari dei servizi. Siamo su piani diversi e la nostra Costituzione è chiara: gli italiani hanno tutti gli stessi diritti, indipendentemente dal luogo di residenza”.

28/03/2024 - 16:10

Democratica presenta interrogazione dopo pubblicazione video sui social

 

“Un passeggero dell’aereo di Stato con cui Tajani è andato a Sarajevo ha pubblicato un dettagliato resoconto video https://instagram.com/reel/C4-rmDRsJa1/?igsh=MWRuZGV5cWppYTM4cA==…

Chi è questo passeggero e perché era sull’aereo? Nel video ci sono elementi che mettono a rischio la sicurezza nazionale?” Così la deputata democratica, Lia Quartapelle, che depositerà un’interrogazione parlamentare sul caso.

28/03/2024 - 16:08

Il Pd accoglie l'appello delle associazioni delle vittime della strada

“Abbassare la velocità per salvare le vite umane. Accogliamo l'appello delle associazioni delle vittime della strada e dei ciclisti che chiedono al governo di fermarsi. Il nuovo codice della strada è sbagliato”. Così Andrea Casu, deputato Pd e membro della Commissione Trasporti, a 24 ore dall'approvazione del testo normativo alla Camera.
“Non ci arrendiamo, ora la nostra battaglia continua in Senato” ha concluso Casu.

28/03/2024 - 16:04

Non affronta il tema della strada come bene pubblico da difendere e da tutelare e soprattutto da gestire.

“Il nuovo codice della strada, che ha appena avuto il via libera dalla Camera, di nuovo ha ben poco. E' un testo ancorato alle logiche del secolo scorso. Il provvedimento non accoglie le sfide del tempo in cui viviamo, non soltanto per quanto riguarda la mobilità sostenibile, ma anche rispetto all'innovazione tecnologica e la semplificazione amministrativa. E’ un provvedimento che viola persino le competenze dei comuni in ordine alla regolamentazione del traffico, in capo tradizionalmente ai sindaci. Ma è soprattutto il tema della mancanza di sicurezza a destare più preoccupazione. Questo è il testo delle automobili e delle grandi case di produzione. Non parla e non affronta il tema della strada come bene pubblico da difendere e da tutelare e soprattutto da gestire. Il Partito Democratico avverserà questo provvedimento sia nelle sedi istituzionali che fuori”. Così il deputato dem Anthony Barbagallo, capogruppo Pd in commissione Trasporti.

28/03/2024 - 15:44

Direttore Rainews venga a riferire in commissione

"Non si capisce come mai Paolo Petrecca stia ancora alla direzione di Rainews. O meglio capiamo che è lì perché è il più meloniano dei meloniani in Rai, che sono davvero molti, forse troppi, però non possiamo accettare che Petrecca utilizzi Rainews 24 come se fosse di proprietà della Meloni. Prima con il comizio a Catania, ora fa sparire magicamente le dichiarazioni di Gratteri dai tg sui test psicoattitudinali ai magistrati perché scomodi alla Meloni. Una ne pensa e 100 ne fa, ma non va bene e quindi chiediamo che venga a riferire in commissione". Lo dichiarano i parlamentari Pd della commissione di Vigilanza sulla Rai.

28/03/2024 - 14:40

“Le nostre priorità di modifica al Decreto Pnrr quater sono incentrate sulla sanità e sulla sicurezza sul lavoro. In particolare, riguardo al servizio sanitario nazionale, i nostri emendamenti puntano al ripristino del miliardo e 200 milioni di euro tagliati dal governo Meloni alla sanità. Un dato di fatto confermato dai rilievi della Corte dei Conti, dell'Ufficio parlamentare di Bilancio e dal parere della Conferenza delle Regioni, che hanno sconfessato tutte le dichiarazioni del ministro Fitto di questi mesi. Occorre rafforzare la sanità del territorio restituendo le somme che le erano state originariamente destinate, anche alla luce della lezione che abbiamo ricevuto con la pandemia da Covid. Sul fronte del lavoro, il nostro pacchetto di emendamenti punta ad un serio cambio di rotta sulla tragedia delle morti bianche. Vanno estese le regole su salute e sicurezza dei cantieri pubblici anche a quelli privati e occorre varare una vera ed efficace patente a punti da estendere a tutti i comparti oltre l’edilizia. E’ necessario investire su prevenzione, sicurezza e formazione, e farla finita con la triste stagione della giungla dei contratti pirata. Sfidiamo il governo a passare dalle parole ai fatti. Se ci sarà ascolto, il Partito Democratico è pronto a dare il suo contributo in Parlamento”.

Lo dichiarano i deputati democratici: Ubaldo Pagano, capogruppo del Pd in commissione Bilancio; Cecilia Guerra, responsabile Lavoro del Pd; Artuto Scotto, capogruppo Pd in commissione Lavoro.

 

28/03/2024 - 13:55

"Invece di occuparsi di scuola, trasporti e sanità, con liste d'attesa sempre più lunghe, il Governo accelera su premierato, autonomia e giustizia: le tre bandierine della campagna elettorale della maggioranza. Le riforme non c'entrano nulla: è solo uno scambio politico sulla pelle degli italiani". Lo ha detto Andrea Casu, della presidenza del gruppo Pd alla Camera, ai microfoni di Rai Parlamento.

28/03/2024 - 13:46

“Il ministro Ciriani ha poco da essere deluso, il Governo sta gestendo malamente la partita delle riforme assecondando nei tempi e nei modi le richieste della maggioranza, che sta mercanteggiando sulle riforme istituzionali. Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia sono interessati unicamente a piantare bandierine su premierato, autonomia e giustizia in vista delle prossime europee. È molto grave che temi fondamentali per i cittadini sottostiano a logiche elettorali” così la vicepresidente del gruppo del Pd alla Camera e capogruppo nella commissione Affari costituzionali di Montecitorio, Simona Bonafè.

28/03/2024 - 13:45

“Il trattamento che sta subendo Ilaria Salis in Ungheria è indegno e inaccettabili. Le condizioni carcerarie cui è sottoposta sono disumane e degradanti, violano la Carta dei diritti fondamentali dell'uomo e le altre norme dell'UE in materia. Non possiamo tollerarlo, e chiediamo al Governo un impegno forte e deciso per attivare tutte le procedure consentite dalla disciplina europea sulla cooperazione giudiziaria per riportare Ilaria Salis in Italia, facendole scontare le misure cautelari nel nostro Paese. Il Governo è stato finora completamente e colpevolmente assente, e questo è assolutamente inaccettabile”. Lo ha dichiarato il deputato democratico, Piero De Luca, capogruppo dem nella commissione Affari europei della Camera dei Deputati.

28/03/2024 - 13:36

“Negare i domiciliari a Ilaria Salis è una punizione politica verso una nostra concittadina da parte del regime di Orbán, perché ormai di questo si tratta. Meloni, oltre a chiedergli selfie, chieda all’autocrate di Budapest che rispetti i diritti fondamentali sanciti dall’UE”. Lo scrive su X Alessandro Zan del Pd.

28/03/2024 - 12:45

“Il Tribunale di Budapest ha negato i domiciliari a Ilaria Salis: significa che Ilaria resterà in carcere, dove è già da 13 mesi, nelle condizioni che sappiamo. E la prossima udienza è stata fissata per il 24 maggio, cioè la data originariamente prevista e per la quale il nostro governo si era vantato di avere ottenuto un'accelerazione con l'udienza di oggi.

Un grande successo, non c'è che dire. Soprattutto sul fronte del rispetto dei diritti dei detenuti e delle detenute, oggi ancora una volta violati quando Ilaria Salis è stata portata in aula in ceppi, con il guinzaglio, con le catene ai polsi e alle caviglie.

E davanti a tutto questo il ministro Tajani si limita a dire che "non è un bel modo". Il nostro governo dovrebbe difendere i diritti di concittadini e concittadine detenute all'estero, ma evidentemente non ha nessun credito presso l'amico Orbàn. O, forse, non ha alzato sufficientemente la voce.

Il diniego dei domiciliari da parte della Corte è una brutta notizia perché costringe Ilaria ancora in carcere, nonostante fosse stato individuato un appartamento e date tutte le garanzie economiche.

Oggi, a dire ad Ilaria che continueremo ad impegnarci per la tutela dei suoi diritti come dei diritti di tutte le detenute e di tutti i detenuti c'eravamo solo noi rappresentanti dell'opposizione. La maggioranza era assente: non vuole mettere in imbarazzo la premier Meloni o il patriottismo delle destre va a corrente alternata?”. Lo ha detto la deputata del Pd, Laura Boldrini, a Budapest con una delegazione di parlamentari italiani.

28/03/2024 - 12:25

Catene, niente domiciliari, udienza a maggio: sulla sorte di Ilaria Salis l’Ungheria continua a calpestare i principi di civiltà europei. E mostra anche tutta l’indifferenza verso l’Italia e il suo governo. Questo l’effetto delle parole di Meloni al suo amico Orban?

Lo ha scritto su X Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei deputati

28/03/2024 - 11:13

“Ilaria Salis di nuovo trascinata in catene nell’aula di tribunale Budapest. Tra le minacce e gli insulti dei gruppi neonazisti.

Lo stato di diritto secondo Orban, amico e maestro di Giorgia Meloni. Che continua a tacere.
Forza, Ilaria!”. Cosi su X il deputato del Pd Alessandro Zan.

Pagine