03/10/2023 - 10:10

"Dieci anni fa, davanti a Lampedusa, annegavano almeno 368 persone, prevalentemente eritree: uomini, donne, bambini in fuga da un regime spietato e in cerca di pace e sicurezza.
Una delle più grandi tragedie del mare. Ricordo, perché andai con una delegazione di deputate e deputati, lo strazio di tutte quelle bare nell’hangar dell’aeroporto dell’isola. E anche l’allora premier Letta volle rendere omaggio alle vittime. Subito dopo decise anche di attivare l’operazione di soccorso Mare Nostrum.

In questi dieci anni, nel Mediterraneo, sono morte circa 28 mila persone tra cui più di 1.100 bambini e bambine.

Riusciamo a immaginare la portata di questa tragedia? E’ come se sparisse un’intera città come Noto o Gubbio o Alba.

Serve una Mare Nostrum europea, servono vie legali per entrare in Italia e in Europa. Ogni vita conta, basta morti in mare". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camere sui diritti umani nel Mondo.

03/10/2023 - 09:01

368 morti non lontano dalle nostre coste, non lontano da noi. Ogni vita conta. A dieci anni dalla strage di Lampedusa salvare e accogliere rimane un dovere e una scelta politica a cui non dobbiamo e non vogliamo sottrarci.

Lo ha scritto su X Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.

03/10/2023 - 09:00

Mercoledì 4 ottobre alle ore 10.00, presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati, si terrà un incontro di presentazione delle iniziative promosse dal Partito Democratico sul tema della Fibromialgia. Interverranno Marina Sereni in qualità di responsabile sanità PD nazionale, la Senatrice Ylenia Zambito prima firmataria della Proposta di Legge recentemente depositata, Gian Antonio Girelli Deputato PD membro della Commissione Affari Sociali, Micaela Vitri Consigliere regionale Marche promotrice di una serie di attività istituzionali e sul territorio. Sono inoltre previsti i contributi dei rappresentanti delle Associazioni. Introduce il Deputato del Partito Democratico Augusto Curti.

 

02/10/2023 - 18:34

"Chiediamo al governo di sapere in considerazione della rilevanza della protesta che investe la Dire, una delle più importanti agenzie di stampa del paese, quali iniziative intenda assumere per scongiurare i licenziamenti annunciati con il ritiro del provvedimento aziendale e di riaprire un tavolo di confronto con i lavoratori per individuare soluzioni che salvaguardino i livelli occupazionali". Così il deputato del Pd Virginio Merola in un'interrogazione al Presidente del Consiglio e al Ministro del lavoro.

"Lo scorso 25 settembre i vertici aziendali dell’Agenzia di stampa Dire hanno annunciato l’avvio della procedura di licenziamento collettivo di 28 risorse (15 giornalisti e 13 grafici). Tale decisione non solo arriva alla fine di due anni di contratto di solidarietà, ma di fatto in prossimità dell’avvio delle nuove procedure normative che interessano il settore dell'informazione primaria dopo le modifiche introdotte. L'Assemblea dei redattori ha ritenuto inaccettabili e illegittimi questi licenziamenti e ha indetto un calendario di proteste che hanno suscitato grande solidarietà nei confronti dei lavoratori interessati come testimoniano i comunicati di organizzazioni sindacali, rappresentanti delle istituzioni e cdr di numerosissime testate nazionali e locali a riprova della grande professionalità dei lavoratori".

02/10/2023 - 18:29

“Gli aggiornamenti diffusi oggi dall'Istat fotografo un Paese in panne: l'indice dei prezzi al consumo aumenta del 5,3% in un anno, il fatturato totale dell'industria si riduce dell’1,6%, l'indice di fiducia delle imprese perde quasi tre punti. La popolazione residente, secondo le previsioni, scenderà a 58,1 milioni nel 2030, e senza politiche demografiche incisive, scivolerà a 45,8 nel 2080. Anche la sanità pubblica continuerà a perdere pezzi: è di oggi la notizia che nella nota di aggiornamento alla manovra economica, il governo Meloni prevede un taglio delle risorse destinate al servizio sanitario nazionale dal 6,6% a 6,1% del rapporto spesa/Pil. Il dato di 4 milioni di italiani che hanno già rinunciato a farsi curare per costi troppo elevati o liste d'attesa troppo lunghe, è dunque destinato a crescere. Così come è destinato a crescere il numero di medici, infermieri, operatori sanitari in fuga dalla sanità pubblica per le prospettive di impoverimento del settore e di incremento dei carichi di lavoro. La sanità privata ringrazia. Il diritto alla salute diventa sempre più un privilegio. Ma anche in questo caso, il Governo Meloni agisce in contrasto alla Costituzione, che tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività”. Lo dichiara la deputata PD Antonella Forattini.

02/10/2023 - 18:08

Dichiarazione di Mauro Berruto, deputato Pd e responsabile sport del Partito Democratico

La FIGC ha chiarito con una circolare, che mi auguro abbia ampia diffusione, che occorre rispettare la legge (art. 15 comma 3 dl 36/21): ovvero che tutti i minori privi di cittadinanza italiana possono essere tesserati (senza più il vincolo di aver compiuto i 10 anni di età) semplicemente dimostrando di avere un anno di frequentazione scolastica.
Lo Ius Soli sportivo non è affatto abrogato e continua ad essere un presidio di civiltà. E credo sia evidente che mai una federazione potrebbe abrogare una legge dello stato. C’è stata molta confusione, purtroppo, per cui continuiamo a sottolineare la necessità di una comunicazione efficace e di definire procedure semplici e chiare per il tesseramento dei minori senza cittadinanza italiana, nel rispetto di quel “valore sociale” dello sport ora riconosciuto anche dall’art 33 della nostra Costituzione.

02/10/2023 - 17:45

“Secondo i primi dati il carrello tricolore si sta dimostrando un flop clamoroso. Solo un governo così incapace ed in malafede poteva sperare di far credere ai cittadini che bastava soltanto un bollino per ridurre i prezzi dei beni essenziali dopo mesi di crescita esponenziale. Per fortuna i consumatori non si sono lasciati ingannare”: è quanto dichiara il deputato Pd Emiliano Fossi.

02/10/2023 - 17:38

“Anche sulla gestione dei parchi nazionali il governo è riuscito ad ottenere un primato negativo: dal 1991 ad oggi – da quando è entrata in vigore la legge nazionale sulle aree protette – non era mai accaduto infatti che un ente rimanesse, nemmeno per un giorno, senza rappresentante legale mentre oggi si registrano ritardi inimmaginabili: i parchi nazionali del Cilento e del Vesuvio sono rimasti più di 20 giorni senza governance; il parco dell’Asinara e quello di Pantelleria sono stati lasciati senza rappresentante legale per mesi. Ancora più paradossale è la situazione dei direttori: il Parco Nazionale Val grande è stato nominato dopo quasi un anno mentre il Parco nazionale del Circeo il posto è ancora vacante dopo mesi. Per questi motivi ho presentato una interrogazione al Ministro Pichetto Fratin: è inammissibile che istituzioni così prestigiose vengano penalizzate e costrette nell’impossibilità di operare e tutelare il territorio”: è quanto dichiara il capogruppo Pd in Commissione Ambiente di Montecitorio.

02/10/2023 - 17:28

Dichiarazione di Irene Manzi, capogruppo Pd commissione Cultura della Camera.
“La scuola è aperta a tutti”, recita il primo comma dell’art. 34 della Costituzione e anche pensando a quel principio abbiamo voluto presentare alla discussione dell’Aula questa mozione che intende favorire una riflessione ampia sull’avvio di questo anno scolastico 2023/2024, sulle emergenze da affrontare, sulla strategia da perseguire”.

Così Irene Manzi, capogruppo Pd in commissione Cultura intervenendo quest’oggi  in Aula.

Per l’esponente Pd “è negli spazi della scuola, nelle aule, in ogni parte del Paese che si costruisce la possibilità di coltivare un futuro migliore e di costruire una società più equilibrata e giusta. Ma perché quel futuro da coltivare sia davvero fertile e vitale la scuola deve essere messa al centro dei nostri pensieri. Deve essere spazio e luogo su cui investire risorse, progetti, programmi.” “E anche per questo - ha sottolineato Manzi-che abbiamo deciso di presentare una mozione che vuole mettere al centro alcuni temi chiave su cui sollecitare una pronta azione del Governo in vista della prossima legge di bilancio: penso al tema del dimensionamento scolastico, al precariato, alla lotta e al contrasto delle diseguaglianze e al tema- urgente e necessario- del caro scuola.  Perché ormai ad un anno dall’insediamento del governo Meloni il bilancio che ci permettiamo di tracciare intorno all’istruzione è deludente e preoccupato. Inoltre,  ha aggiunto Manzi, “non si può far cassa sulla scuola, come invece i tagli ed il dimensionamento rischiano di fare.
Purtroppo assistiamo a misure spot, a interventi a “invarianza finanziaria”, a misure come il recente Decreto Caivano o le disposizioni relative al voto in condotta pensate più per rispondere parzialmente all’emergenza di fronte ad episodi- gravi- di violenza, anziché alla definizione di una matura e strutturata strategia di contrasto all’abbandono scolastico, alle disparità, alle diseguaglianze.” Per il Pd - ha concluso Manzi- servono investimenti ed opportunità ed ecco perché abbiamo voluto mettere al centro della nostra mozione il tema dei costi sopportati dalle famiglie per l’avvio dell’anno scolastico. La spesa per i libri scolastici rappresenta un carico che grava in misura rilevante sulle famiglie italiane che, nel mese di settembre, arriva ad assorbire circa un terzo della retribuzione di un lavoratore medio.
Chiediamo investimenti, strumenti, risorse per la gratuità dei libri di testo e la progressiva gratuità dei costi legati alla mobilità studentesca.  Vogliamo che la comunità scolastica rappresenti un luogo di serenità e crescita per gli studenti e le studentesse.”

02/10/2023 - 16:27

“Dopo l’annuncio del ministro Fitto del definanziamento dei fondi PNRR ai comuni è stato tutto un coro di rassicurazioni che non era successo nulla, che sarebbero state trovate altre fonti di finanziamento, con il corollario di accuse alle opposizioni di alimentare allarmi ingiustificati.
Parole, parole, parole diceva una famosa canzone di tanti anni fa, peccato che ad oggi i sindaci e i dirigenti preposti abbiamo in mano solo la comunicazione del taglio dei finanziamenti e null’altro.
Alle parole devono seguire, subito, atti amministrativi che garantiscano l’effettiva copertura dei fondi ai comuni.
Con la propaganda il Paese va indietro e non avanti nel segno di una maggiore uguaglianza, della riconversione ecologica e del digitale come è giustamente scritto nel PNRR”.

Così  Federico Fornaro, dell’ufficio di presidenza del Gruppo Pd alla Camera.

02/10/2023 - 15:01

“Con la Nadef il Governo smentisce il Ministro della Sanità, Schillaci, prevedendo nuovi tagli al servizio sanitario nazionale ed una spesa pubblica che non tiene conto delle esigenze della medicina di territorio e degli investimenti per la qualità delle strutture sanitarie”. Così la deputata del Partito Democratico Michela Di Biase commentando la nota di aggiornamento al Def del Governo Meloni.
“Il Governo sembra non vedere i problemi delle persone e la lezione della pandemia Covid sembra già essere dimenticata. E’ irresponsabile scegliere di tagliare la spesa pubblica e rinunciare agli investimenti per la medicina di territorio. Le stime del valore della spesa sanitaria rispetto al Pil – evidenzia Di Biase - ci dicono che dal 6,6 del 2023 passeremo al 6,1 del 2026, esattamente il contrario di quanto aveva annunciato il Ministro Schillaci e un inversione di rotta rispetto alle richieste del Partito Democratico, che aveva chiesto di attestare il Fondo sanitario nazionale al 7,5 per cento. Mancano i medici ed il personale sanitario, si riducono i servizi di cura – conclude la deputata Pd - e intanto il Governo Meloni definanzia la sanità pubblica. Questa è una scelta che rischia di rendere più fragili le nostre comunità”.

02/10/2023 - 13:11

“Carrello tricolore? Se il problema da affrontare non fosse serio verrebbe da ridere. Il governo pensa di affrontare il consistente aumento dei prezzi con una misura temporanea, sperimentale e alla quale si aderisce su base volontaria. Chissà se al governo lo sanno che alla grande distribuzione, settimana dopo settimana, su molti prodotti, si fanno sconti anche superiori a quelli previsti dal carrello tricolore. E il cittadino si informa e si regola di conseguenza. Anche perché il risparmio, come dimostrano le prime indagini, è veramente irrisorio. Ciò che non vuol fare il governo è affrontare strutturalmente la questione. Aumentare gli stipendi e tassare gli extraprofitti. Tagliare le accise sulle benzine e combattere l'evasione fiscale. Prevedere una vera fiscalità progressiva come prevede la Costituzione.

Di contro il governo di progressivo prevede solo, nei prossimi anni, il taglio alla sanità pubblica. Anche in questo caso che il governo vada a sbattere contro un muro, e succederà presto, non interessa molto ma purtroppo a rimetterci sarà ancora il Paese”. Lo dichiara Stefano Vaccari, dell'Ufficio di Presidenza della Camera e capogruppo PD in Commissione Agricoltura.

02/10/2023 - 12:17

“Il governo Meloni cancella il servizio sanitario nazionale. La tendenza confermata dalla Nadef è quella di ridimensionare la spesa per la salute e per il secondo anno consecutivo portarla abbondantemente sotto la media europea. Significa privare di un diritto universale milioni di cittadini e aprire la strada cinicamente alle assicurazioni private. Vogliono il modello anglosassone dove si curano solo quelli che hanno un conto in banca degno di questo nome. Anziché perdersi in mille bonus, mettano almeno quattro miliardi sulla sanità”.

Lo dichiara il capogruppo del Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.

02/10/2023 - 12:00

“Dinnanzi alla carenza di medici e infermieri, ai tempi di attesa sempre più lunghi per visite, analisi e controlli, alle necessità per strutture spesso in difficoltà, ci saremmo aspettati dal governo Meloni e dalla sua maggioranza di destra un piano di investimenti straordinario per la messa in sicurezza del nostro Servizio sanitario nazionale e per il suo rilancio, ancor di più dopo la lezione che abbiamo imparato dall’epidemia del Covid. Invece, verificando i dati contenuti nella Nadef, scopriamo con sconcerto che la spesa sanitaria si contrae negli anni, passando addirittura dal 6,6% del rapporto spesa/Pil del 2023 al 6,1 del 2026. Una scelta miope e sconcertante, contro la quale ci batteremo con tutte le nostre forze in Parlamento e nelle piazze del Paese”.

Lo dichiara il vicepresidente del Gruppo Pd-Idp alla Camera, Paolo Ciani.

02/10/2023 - 11:53

“Meloni e Salvini hanno passato l’ultima settimana concentrati su pubblicità, pesche, supermercati, congiure internazionali paranoiche. Mentre quatti quatti distruggono la sanità pubblica e sempre più persone rinunciano a curarsi. È il disegno della destra: colpire i più deboli”. Lo scrive su X il deputato dem Alessandro Zan, responsabile Diritti del Partito Democratico, mostrando il titolo di un articolo di oggi pubblicato nella versione online sul quotidiano La Repubblica dal titolo “Sempre meno soldi sulla sanità, prestazioni in calo anche al Nord”.

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