Agricoltura: Vaccari, linguaggio direttore Agea inusuale e arrogante
Lollobrigida tranquillizzi suo nominato e fornisca dati a Parlamento
Lollobrigida tranquillizzi suo nominato e fornisca dati a Parlamento
“Siamo insoddisfatti delle parole del ministro Lollobrigida. Si continua a dare le colpe a qualcun altro, quando invece le proteste degli agricoltori non erano rivolte solo nei riguardi dell’Ue, ma anche contro l’operato del governo italiano. Questo esecutivo governa da 18 mesi, riguardo i Piani strategici della Pac, che sono nazionali, perché non è intervenuto soprattutto per semplificare e sburocratizzare?
Deputati dem presentano interrogazione a Lollobrigida
Il Governo dia poteri speciali d’intervento
“Giallo alla Camera sui dati della Politica agricola comune (Pac). Lo speech consegnato dal ministero dell’Agricoltura annuncia un report sull’elenco dei beneficiari diretti e finali della Pac e dei fondi di coesione tra il 2014 e il 2021 in Italia in risposta a una mia interrogazione in commissione Agricoltura alla Camera, presentata insieme ai colleghi Antonella Forattini, Stefania Marino ed Andrea Rossi. Il sottosegretario, Luigi D’Eramo, invece, si è limita ad una risposta evasiva, diversa dalla documentazione consegnata ed anche e soprattutto senza i dati annunciati.
“Siamo soddisfatti della risposta di Agea che di fatto ammette i ritardi della Pac ed in particolare dell'Ecoschema 1, quelli da noi segnalati. Dal momento che fino ad oggi sembrava che andasse tutto bene. Chiediamo al direttore di Agea di darsi da fare evitando la sindrome di Calimero, tanto cara alla premier Meloni ed ai suoi ministri. Il precedente governo è stato sfiduciato da quasi due anni e non potrà addossarsi per sempre le colpe di tutto e tutti".
Lo dichiarano i capigruppo Pd in commissione Ambiente ed Agricoltura alla Camera, Marco Simiani e Stefano Vaccari.
“Pur mantenendo il nostro giudizio negativo sul Decreto Milleproroghe, va segnalata la notizia positiva dell’approvazione di un nostro pacchetto di emendamenti che, dopo l’intervento correttivo e non risolutivo sull’Irpef, dimostrano il cambio di linea totale del governo sull’agricoltura.
“Su taglio Irpef per agricoltori hanno bocciato gli emendamenti Pd. Ora Meloni sotto ricatto di Salvini fa dietrofront. Facciano di più. Tornino a sostenere i giovani agricoltori sotto i 40 anni e gli investimenti. Quelle che non servono sono le capriole del governo”.
Lo scrive sui social Stefano Vaccari, capogruppo Pd in commissione Agricoltura e segretario di Presidenza della Camera.
“Quanto sta avvenendo tra le fila della maggioranza di destra sul tema dell’esenzione Irpef sui terreni agricoli ha del grottesco. Oggi Riccardo Molinari, capogruppo della Lega alla Camera, ritiene che sia stato un errore da parte del governo Meloni cancellarla. Delle due l’una: o sta sfiduciando l’operato del ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, oppure le scelte assunte dal ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti.
“Sull'agricoltura il ministro Lollobrigida continua nel soliloquio propagandistico, incapace com'è di dare soluzioni alle questioni che da tempo organizzazioni e imprese stanno sollevando. Chissà se a Lollobrigida le parole Irpef, credito d'imposta e sostegni dicono qualcosa. Sono le misure sulle quali è recentemente intervenuto e che hanno determinato nuove tasse e costi per gli agricoltori. Pertanto il ministro la faccia finita con il frasario della propaganda e si metta a lavorare sul serio. Al momento nessuno se ne è accorto”.