Etichettatura: Cenni, giusto no italiano a "nutriscore". Ai consumatori serve origine e trasparenza.
Dichiarazione on. Susanna Cenni, vicepresidente Commissione Agricoltura della Camera e responsabile agricoltura del Partito democratico
Dichiarazione on. Susanna Cenni, vicepresidente Commissione Agricoltura della Camera e responsabile agricoltura del Partito democratico
“Chiediamo al governo di adoperarsi presso le autorità europee affinché tengano nella dovuta considerazione la nostra proposta di etichettatura alternativa denominata NutrInform Battery.
“La frequenza con cui Salvini intossica il dibattito politico con fakenews sta raggiungendo livelli di guardia. Dopo il Mes, è ripartito all’attacco dell’Europa sostenendo, falsamente, che Bruxelles voglia far approvare un’etichetta alimentare cosiddetta ‘a semaforo’ che penalizzerebbe i prodotti agroalimentari italiani. Nulla di più falso, al contrario stiamo assistendo ad una proliferazione di diversi sistemi di etichettatura nutrizionale nei paesi membri.
Allargare l'obbligo anche in Europa
“Il Tar del Lazio ha respinto la richiesta di sospendere il decreto interministeriale che introduce l'obbligo di indicazione d'origine del grano sulle confezioni di pasta. Il Tribunale ha ritenuto prevalente l'interesse pubblico dei consumatori riguardo alla massima trasparenza delle informazioni in etichetta, – commenta Luca Sani, presidente della Commissione agricoltura alla Camera – confermando le scelte fatte dai ministri Martina e Calenda. Il provvedimento entrerà in vigore come previsto il 17 febbraio 2018».
“La commissione Agricoltura ha espresso all’unanimità parere favorevole sul provvedimento che reintroduce l’obbligo di indicare in etichettatura la sede dello stabilimento di produzione o di confezionamento. Si tratta di un traguardo importante per il nostro Made in Italy. Il prodotto agroalimentare italiano ha una propria carta di identità che deve essere il più possibile conosciuta al consumatore.
Domani Martina interviene al question time
Per sostenere la produzione nazionale di grano duro e di riso, settori attraversati da un crollo dei prezzi particolarmente significativo, è necessaria l’introduzione dell’obbligo di indicare nell’etichetta l’origine della materia prima utilizzata: i deputati del Pd hanno chiesto il parere del ministro delle politiche agricole Martina che risponderà domani, durante il question time di Montecitorio.
“Da domani scatta l’obbligo di etichetta di origine del latte . Da domani un passo significativo nella lotta contro la contraffazione e contro la vendita ingannevole dei prodotti.
Se ancora la strada da percorrere per arrivare alla totale trasparenza sulla provenienza dei nostri cibi è lunga, siamo però soddisfatti di aver raggiunto questo risultato. L’etichetta sul latte da domani sarà un fatto concreto. Un vera carta di identità del nostro made in Italy che segnerà la tracciabilità dei nostri prodotti. Poi toccherà al grano per il quale abbiamo già l’ok dall’ Europa.
Dichiarazione dei deputati Pd Oliverio, Falcone, Rostellato