Milleproroghe: Furfaro, su fondo disturbi alimentari passo avanti ma non basta
Positiva marcia indietro Governo su tagli
Positiva marcia indietro Governo su tagli
"Nonostante siano state lanciate pochi giorni fa, le trenta piazze lanciate in tutta Italia per protestare contro il taglio del fondo per i Dca sono state molto partecipate: senza di esse il governo non sarebbe corso ai ripari per rimediare al fastidioso errore che ha commesso il governo con l'ultima Legge di bilancio, azzerando il fondo destinato alla prevenzione e cura dei Disturbi della nutrizione e dell'alimentazione.
"Con il taglio del fondo per i disturbi alimentari la destra da una nuova pugnalata ai giovani. Mai come ora espulsione dal ciclo formativo per motivi di classe, lavoro precario o sottopagato, disoccupazione e assenza di servizi sta minacciando il futuro di milioni di ragazze e ragazzi. In tutta Europa sui giovani si investe, in Italia no. Continueremo in ogni luogo e in ogni spazio parlamentare a rappresentare questa condizione per ricostruire una speranza". Così il deputato dem Nicola Zingaretti.
"Il gioco che sta facendo il governo sul fondo per combattere i disturbi del comportamento alimentare è davvero vergognoso. Oggi durante il Question time in Parlamento abbiamo chiesto di ripristinare il fondo e di aprire finalmente la procedura di riconoscimento autonomo dei DCA all’interno dei LEA. La risposta del Ministro è stata un interminabile giro di parole, a tratti incomprensibile e fuori contesto.
"La legge di bilancio ha tagliato qualsiasi sostegno a favore delle persone più fragili, della cura e del sociale. Dopo aver tagliato di 400 milioni di euro al fondo a sostegno delle persone con disabilità, aver definanziato il fondo affitti ed eliminato il reddito di cittadinanza, la destra ha avuto il coraggio di non rifinanziare il Fondo dedicato al contrasto dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione (Dna).
“Ci sono 3 milioni di persone in Italia che soffrono di patologie alimentari come bulimia e anoressia; disturbi che generano spesso situazioni dolorose e complesse anche all'interno dei nuclei familiari e che richiedono una presa in carico precoce e un approccio multidisciplinare. Negli ultimi decenni stiamo inoltre assistendo a un progressivo abbassamento dell'età dell'insorgenza delle patologie.
"Nel 2023 in Italia si continua a morire di disturbi alimentari: oltre 3.000 morti ogni anno, anche per la mancanza di cure. Numeri in crescita e spaventosi, cui oggi il Parlamento ha provato a dare nuove risposte con l'approvazione di due mozioni che fanno dei passo ulteriori nella cura di questi disordini. Infatti di disturbi alimentari si muore non perché siano malattie incurabili, ma perché non ci si può curare subito e bene.
Mercoledì 8 marzo alle ore 11,30 presso la sala stampa di Montecitorio (via della Missione, 4 Roma), verranno presentatele le iniziative per il 15 marzo e la proposta di legge per istituire la giornata del fiocchetto lilla contro i disturbi alimentari.