Milleproroghe: Pezzopane, L’Aquila abbandonata, No Vax più importanti dei terremotati
“L’Aquila è stata abbandonata dal governo gialloverde, come mai era successo durante questi difficilissimi anni dopo il terremoto del 2009.
“L’Aquila è stata abbandonata dal governo gialloverde, come mai era successo durante questi difficilissimi anni dopo il terremoto del 2009.
“Ripristinare le risorse sottratte dal ‘governo del cambiamento in peggio’ alle periferie e salvare i progetti per L’Aquila cancellati con lo scippo perpetrato dalla maggioranza gialloverde ai comuni. Si tratta di 18 milioni, in altri tempi si sarebbero fatte le barricate per molto meno. Ma come si può accettare una simile vigliaccata?
“Ci chiediamo se il ministro dell’Economia non ritenga ingiusto e in controtendenza declassare l'ufficio de L’Aquila, in particolare in ragione della faticosa ricostruzione post sisma, nell'ambito della quale garantire servizi e assumere anche funzioni dirigenziali e decisionali nelle zone interne significa operare per il riequilibrio socio-economico nei confronti delle zone costiere, anche al fine di evitare spopolamento e disagio sociale”.
“Al Senato la montagna ha partorito un topolino. Tutti i proclami pre e post elettorali si infrangono nel primo vero banco di prova di questo governo: la questione terremoti. E questo sarebbe il ‘governo del cambiamento’? Prima delle elezioni ascoltavamo annunci fuoco e fiamme e ora? Solo tanti, troppi, rinvii. L’impianto del decreto rimane quello iniziale di un governo che operava solo per funzioni ordinarie. Le proroghe vanno benissimo, ma bisogna entrare nel merito. In particolare sulla questione della restituzione delle tasse sospese nel post 2009 in Abruzzo.
“Sul terremoto il paragone di Berlusconi con l'Aquila non tiene: ricostruire una città non è come occuparsi di 4 regioni e 131 comuni”. Lo scrive su Twitter Michele Anzaldi, deputato del Partito democratico, in risposta alle dichiarazioni di Silvio Berlusconi sul terremoto.
“Consigli Cavaliere per il sisma? Totalmente fuori strada. Tonnellate macerie rimosse lo dimostrano: 56mila del 2009 contro 300mila di oggi”, conclude.