Giustizia: Gianassi, Nordio trionfalista, ma non vede il collasso
“Dal ministro Nordio abbiamo sentito toni trionfalistici e autoindulgenti. Si tratta di opinioni molto distanti dalla realtà.
“Dal ministro Nordio abbiamo sentito toni trionfalistici e autoindulgenti. Si tratta di opinioni molto distanti dalla realtà.
"La separazione delle carriere tra magistratura giudicante e requirente, così come proposta dal governo, rappresenta un grave pericolo per l'indipendenza del pubblico ministero. Questa riforma traccia un percorso che finirà per sottoporre il Pm al controllo dell'esecutivo, con conseguenze drammatiche per il nostro sistema democratico", ha dichiarato il capogruppo del Partito Democratico in commissione Giustizia alla Camera, Federico Gianassi.
Manca trasparenza su modalità di affidamento a società responsabile del flop del sistema
Calendario Dap 2025 non rispecchia Costituzione
“Ministro Nordio, ciò che oggi lei non ha citato è l’articolo 27, comma 3, della Costituzione italiana. Lei invece doveva partire da quello, che rappresenta il significato che la pena ha nel nostro Paese. Noi le chiediamo di ritirare immediatamente il calendario della Polizia penitenziaria 2025 e faccia anche un favore al Parlamento ritirando le deleghe al sottosegretario Delmastro Delle Vedove”.
“Ministro Nordio, questo è il calendario della Polizia di Stato con i poliziotti in ospedale insieme a un bambino; qui abbracciano degli immigrati all’arrivo; qui invece ecco i carabinieri sempre con un bambino, mentre qui sono con un’anziana. Nel calendario della Polizia penitenziaria, invece, a marzo l’immagine è di un addestramento con messa a terra per il contenimento fisico di una persona, con tre poliziotti addosso. Ad aprile, agenti antisommossa con scudi, caschi e manganelli in bella vista. A giugno, agente che spara al poligono.
"Il ministro della Giustizia Carlo Nordio, proprio durante la Giornata internazionale anticorruzione ci spiega che la corruzione, soprattutto quella transnazionale è un reato sempre più difficile da perseguire e che 'dobbiamo attrezzarci per rispondere in modo adeguato'.
“Chiediamo al Governo di ritirare immediatamente il nuovo calendario della polizia penitenziaria e di interrompere una campagna di comunicazione che tradisce i principi costituzionali di umanità e la funzione rieducativa della pena sanciti dalla Costituzione.
La rappresentazione delle carceri come esclusivo teatro di conflitto e violenza rischia di legittimare approcci repressivi, in netto contrasto con il ruolo che il sistema penitenziario dovrebbe svolgere: favorire il reinserimento sociale delle persone detenute e garantire il rispetto della loro dignità.
Chiediamo una informativa urgente del ministro Nordio sui gravissimi fatti avvenuti nel carcere di Trapani con accuse molto gravi di tortura e sistemi di detenzione che superano la legalità. Questi episodi sporcano il lavoro durissimo che correttamente svolgono quotidianamente le donne e gli uomini della polizia penitenziaria con senso del dovere e svolgendo mansioni che spesso neppure gli competono.
Da manovra nessun investimento in cybersicurezza
Il Partito Democratico critica apertamente la nomina di Riccardo Turrini Vita come Garante dei detenuti, evidenziando una “palese incompatibilità che la rende fuorilegge”. Secondo quanto dichiarato dalla responsabile nazionale giustizia del PD, Debora Serracchiani, insieme ai capigruppo delle commissioni Giustizia di Camera e Senato, Federico Gianassi e Alfredo Bazoli, e della commissione bicamerale Antimafia, Walter Verini, “la legge che istituisce la figura del Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale è molto chiara.