Casu: presenteremo interrogazione a Ministro Piantedosi su concerto fascista a Roma
Governo Meloni non faccia finta di niente
Governo Meloni non faccia finta di niente
“Oggi il ministro Piantedosi doveva usare parole diverse, soprattutto dopo il deciso intervento del Presidente della Repubblica. E invece no, solo repressione, faccia feroce, contorsionismi verbali. Non una parola autentica di rammarico per i ragazzi picchiati inutilmente. E’ fuori discussione il mio rispetto per le forze dell’ordine, per i loro sacrifici e il loro delicatissimo lavoro quotidiano. E’ Piantedosi che non ha reso onore a questo lavoro, ne ha stravolto e tradito la missione democratica.
"Piantedosi avrebbe solo dovuto scusarsi per i fatti di Pisa. Quelle immagini, di ragazze e ragazzi delle superiori, spesso minorenni, disarmati e con le mani alzate, presi a manganellate e immobilizzati a terra mentre facevano una manifestazione pacifica contro la guerra, hanno indignato non solo le opposizioni, ma l'opinione pubblica, il corpo docenti, lo stesso sindacato di polizia Siulp.
“I fatti non si sono svolti come ha raccontato il ministro Piantedosi. A Pisa non era in atto la presa della Bastiglia. Lì c’erano un centinaio di ragazzi, esattamente uguali a quelli che fino a pochi minuti fa erano su queste tribune a seguire i lavori della Camera. C'erano i nostri figli, le nostre figlie, che dovremmo ringraziare perché dimostravano di avere una coscienza politica e civica. A Pisa sono successe cose gravi e il tema che si pone è quello del controllo democratico su come viene gestito l'ordine pubblico.
Lo scrive su X Stefano Graziano, capogruppo Pd in Commissione Difesa della Camera
Le parole di #Mattarella ci ricordano che l’autorità dello stato e’ affidata alle parole giuste più che ai gesti forti.#Piantedosi
Visto il clima da mordacchia che si respira in Rai, lo diciamo in anticipo: il servizio pubblico non oscuri il monito del Presidente della Repubblica che è dovuto intervenire per ricordare al governo che l'autorevolezza delle Forze dell'Ordine non si misura sui manganelli” così i deputati democratici della commissione di vigilanza Rai.
"Oggi è toccato agli studenti di Pisa. Adesso basta. Ormai gli episodi in cui le Forze dell’ordine del nostro Paese vengono fatte intervenire per reprimere le manifestazioni o identificare partecipanti si susseguono oltre il livello di guardia. Presenterò subito una interrogazione parlamentare al ministro Piantedosi, affinché chiarisca anche il ruolo del Questore in questa vicenda in cui le cariche della Polizia avrebbero coinvolto anche ragazzini. Questa repressione è gravissima. In Toscana, così come in tutta Italia, difenderemo la democrazia”.
Il garantismo della Lega verso Putin sull’assassinio di Navalny era solo imbarazzante. Ma Piantedosi, ministro dell’Interno, che ritiene normale l’identificazione di chi posa un fiore per Navalny, è preoccupante. Questa gente è un problema per l’Italia e la nostra sicurezza.
Così sui social Alessandro Zan, deputato e responsabile Diritti della segreteria nazionale del Pd.
“Se per il Ministro Piantedosi è stato normale fermare e prendere le generalità a chi ha sostato di fronte alla targa in ricordo di Anna Politkovskaya a Milano, allora abbia il coraggio di identificare tutti i partecipanti della fiaccolata di stasera a Roma in onore di Alexei Navalny, compresi eventuali membri del governo". Così il deputato Pd e segretario Dem della Toscana Emiliano Fossi.
“La presentazione del libro di Vannacci il giorno della Memoria a Massa, prima città insignita della Medaglia d’Oro al Valor Militare per il contributo dato alla guerra di Liberazione, è una pericolosa provocazione che potrebbe creare problemi di ordine pubblico. Per questi motivi ho presentato una interrogazione al Ministro Piantedosi affinché valuti se sospendere l’evento o prenda tutte le precauzioni necessarie per garantire la sicurezza”: è quanto dichiara Emiliano Fossi, deputato e segretario regionale del Pd della Toscana.