Funerali Cecchettin: Pd, accogliere le parole del padre di Giulia
“Trasformare questa tragedia in una spinta per il cambiamento”
“Trasformare questa tragedia in una spinta per il cambiamento”
"Oggi, nell'aula di Montecitorio, abbiamo votato a favore del provvedimento del governo sul contrasto della violenza contro le donne e la violenza domestica, nonostante evidenti limiti. Limiti dovuti al fatto che il testo include prevalentemente misure cautelari e penali, così come la mancanza di stanziamenti. Abbiamo contribuito a migliorare il testo attraverso nostri emendamenti e abbiamo votato a favore per dare un segnale di disponibilità e collaborare su un tema così drammatico.
Dichiarazione di Sara Ferrari, dell’ufficio di presidenza gruppo Pd Camera
“Il lavoro svolto dalla commissione Giustizia per un testo condiviso ci ha portato ad un risultato positivo. Certo, avremmo voluto norme più coraggiose. Come Pd, siamo però riusciti ad apportare modifiche che hanno migliorato il testo e che ci consentono di votare a favore del provvedimento. Il nostro impegno ora continua, perché auspichiamo che si possa intervenire ulteriormente soprattutto sui temi della formazione, dell’educazione e della prevenzione. Solo così riusciremo a rafforzare gli strumenti necessari per contrastare la violenza di genere in modo efficace”.
"Non potevamo che astenerci sul provvedimento che prevede rafforzamento delle misure cautelari contro chi commette violenza sulle donne e violenza domestica. Perché il testo della maggioranza è insufficiente e, ancora una volta, la destra nega l'importanza fondamentale della formazione.
“Il gruppo del Pd in Commissione giustizia si è astenuto sul provvedimento che riguarda il rafforzamento delle misure cautelari in ordine alla violenza contro le donne perché ritiene il testo approvato ancora insufficiente, pur riconoscendo che raccoglie talune indicazioni emerse dal lavoro della precedente commissione femminicidio, ma non tutte, soprattutto in chiave di prevenzione primaria.
"Il governo ha dato parere contrario ad un ordine del giorno, che quindi la maggioranza ha bocciato, presentato dalla collega Antonella Forattini che chiedeva l'impiego di risorse nella formazione contro la violenza sulle donne con particolare riferimento al personale chiamato a farsi carico delle donne e dei minori che denunciano situazioni di violenza. Parliamo quindi di assistenti sociali, forze dell'ordine, magistrate e magistrati e di qualsiasi altra figura professionale coinvolta in questo percorso.
"La storia di Emanuela Petruzzelli, che da ieri si è incatenata davanti a Montecitorio, è l'ennesima, drammatica storia di una donna vittima di violenza e a rischio femminicidio. Emanuela mi ha raccontato di aver denunciato suo marito e da quattro anni aspetta che giustizia sia fatta. Quattro anni in cui ha vissuto ogni giorno con l'incubo di venire ammazzata, proprio come la sorella, dall'uomo che diceva di amarla. Un incubo che deve finire e per il quale, è evidente, il Codice Rosso non è sufficiente. Perché se si vuole fare sul serio non basta la repressione e perché servono fondi".
La destra, compresa la sua leader a parole si dice indignata ad ogni femminicidio e promette impegno per affrontare questa piaga sociale ma poi rifiuta ogni proposta di formazione per la prevenzione culturale del fenomeno della violenza.
“Quanto durano 10 secondi? I numerosi video e meme che sono stati riversati sui social da moltissimi giovani per censurare la sentenza dei giudici che hanno assolto il bidello molestatore perché il palpeggiamento della studentessa diciassettenne è durato ‘solo’ 10 secondi, dimostrano la forza culturale che si può generare dalle sentenze.