Sanità, Carnevali su liste di attesa ministro Grillo mente sapendo di mentire
Da Governo tagli a sanità e stanziamenti del tutto insufficienti per le Regioni
Da Governo tagli a sanità e stanziamenti del tutto insufficienti per le Regioni
“Non un centesimo in più rispetto a quanto lasciato dal Governo Gentiloni nel bilancio triennale dello scorso anno, quei 114,3 miliardi per la sanità che erano per noi la base di partenza per la costruzione del bilancio di quest'anno.
“Riduzione delle risorse, mancanza di un piano di assunzioni, incertezza sul futuro dell’intero comparto, tanti annunci e spot propagandistici nel contesto di una manovra dai numeri che restano oscuri: per la prima volta, come denunciano le stesse organizzazioni dei camici bianchi, ci troviamo di fronte a un vero e proprio arretramento del sistema sanitario nazionale, a cui si aggiunge la completa assenza di chiarezza, di un piano strategico, di un indirizzo programmatico, nelle intenzioni del governo M5s e Lega.
“Stralciare dal piano 2018-2020 delle performance di Inps la parte in cui si prevede un incentivo economico ai medici dell’Inps in base a quante prestazioni per malattia e invalidità riusciranno a revocare”. Lo chiede Elena Carnevali, della presidenza del gruppo Pd della Camera, con un’interrogazione al ministro del Lavoro.
“Che si sia fatta prendere la mano durante l’audizione, andando a braccio, non c’è dubbio, perché se il ministro della Sanità dichiara che mancano 600 milioni di euro per il finanziamento dei Lea, o si è confusa oppure ha il dovere di non sparare cifre a caso ma di chiarire a quali capitoli di finanziamento si riferisce: se alle prestazioni, e quali, o piuttosto a quali protesi o ausili del nomenclatore tariffario.
“Nell’intesa raggiunta oggi in conferenza Stato-Regioni, dopo l’accordo politico del febbraio 2018, per ripartire il Fondo sanitario per 110,1 miliardi di euro, in gran parte per il c.d. fondo indistinto ed in aggiunta 1,1 miliardi per il fondo vincolato, è stato responsabilmente scelto di finanziarie 800 borse di studio per i medici di famiglia. Nella scorsa legislatura siamo passati dai 3.500 borse per specializzandi del 2013 a 7.400 di cui 6.000 per specializzandi, 900 per medici di medicina generale finanziate con il Fsn e 500 delle Regioni a fine legislatura.
Il ministero della Salute, pur consapevole della gravità della patologia dell’acufene e dell’alto numero di persone affetto da questo disturbo, nel rispondere alla mia interrogazione oggi in commissione, ha dichiarato che non intende inserire la patologia nell’ambito dei livelli essenziali di assistenza per mancanza di risorse. Nel ritenermi totalmente insoddisfatta della risposta, devo stigmatizzare l’indifferenza dell’esecutivo verso una platea, anche molto cospicua, di malati che chiedono semplicemente che venga rispettato il loro diritto alla salute.
Presentata interrogazione parlamentare al ministro della salute
“Basta con le aggressioni in Sicilia a danni di medici, gli episodi sono troppi e fuori controllo. Tutto questo deve finire.” E’ il grido d’allarme lanciato dalla deputata del Pd Daniela Cardinale, attraverso una interrogazione urgente al ministro della Salute Giulia Grillo.
“l carnet degli impegni che la Ministra Grillo ha presentato oggi in audizioni è particolarmente ricco di intenzioni, propositi – dalle liste di attesa, al rifinanziamento del fondo sanitario, al Patto della salute - che in nome del “cambiamento” si chiamerà Stati generali per il benessere equo e sostenibile - a quello della cronicità, alla formazione post laurea, allo sblocco delle assunzioni, al decreto tariffe dei Lea.
"Finalmente è arrivato via libera ad un contratto che interessa più di 550mila lavoratori, fra infermieri, operatori sanitari e amministrativi impegnati nel Ssn”. Lo dice Federico Gelli, responsabile Sanità del Partito democratico.