Dichiarazione dei deputati Pd Marco Sarracino, Piero De Luca, Luciano D’Alfonso, Maria Cecilia Guerra, Silvia Roggiani, Claudio Stefanazzi, Silvio Lai
L’audizione in commissione del Ministro Fitto in merito al decreto sud non fa che confermare tutte le nostre preoccupazioni rispetto a una misura che tutto fa meno che offrire nuove opportunità per lo sviluppo del Mezzogiorno. Il ministro non ha praticamente risposto a nessuna delle questioni che sono state poste e che risultavano avere come premessa le rilevazioni emerse nel corso delle audizioni da parte dei Presidenti di regione, di ogni colore politico, dall'anci, dagli otto commissari ZES, dalle sigle sindacali e dalle associazioni datoriali.
Da un lato, infatti, si accentrano poteri e funzioni, dall’altro si elude il problema delle coperture economiche necessarie a garantire il funzionamento e le opportunità di una ZES unica per tutto il mezzogiorno.
Non esiste nessuna garanzia che nell'ambito della sostituzione dei fondi PNRR con l’FSC venga garantito il rapporto 80/20 delle risorse da destinare al Mezzogiorno.
Per questo e altri motivi esprimiamo un giudizio fortemente negativo nei confronti di un decreto su cui continuiamo ad esprimere moltissime critiche e che proveremo a migliorare in parlamento.
Le immagini che vediamo della carica della Polizia a Torino contro un gruppo di giovani impongono al ministro dell’Interno Piantedosi di fare chiarezza sulla gestione dell’ordine pubblico nel caso di specie. In alcune fasi emerge, infatti, un uso della violenza da parte delle forze dell’ordine che appare del tutto ingiustificato".
Lo scrive il deputato democratico Piero De Luca, segretario del Gruppo Pd per il Pnrrr, riforme e sicurezza.
“Il 3 ottobre 2013, davanti a Lampedusa, 368 vite umane furono spezzate. L'Italia reagì da sola istituendo Mare Nostrum. Oggi più che mai è necessaria una missione Mare Nostrum europea accanto a canali legali di ingresso e alla revisione di ‘Dublino’. Bisogna fare di più, insieme”.
Lo scrive su X il capogruppo Pd in commissione Politiche europee alla Camera, Piero De Luca.
Dichiarazione di Piero De Luca, ufficio di presidenza gruppo Pd Camera
Il bilancio del Governo in questi primi mesi è completamente fallimentare su tutti i fronti. In particolare, sul piano economico, il carovita sta erodendo in modo drammatico il potere d'acquisto e le famiglie italiane sono sempre più in difficoltà. Il costo della vita è aumentato a dismisura e i salari sono rimasti fermi. E il Governo non ha fatto praticamente nulla. Ha messo in campo azioni assolutamente inadeguate, dimostrando che al di là della propaganda la destra non è in grado di dare risposte serie ed efficaci ai problemi dei nostri cittadini. Il Governo la smetta di evocare finti complotti per coprire le proprie incapacità e provi ad occuparsi dei problemi del Paese se ci riesce.
“Il Governo sta distruggendo il futuro del
Mezzogiorno, questa è la realtà purtroppo. L'esecutivo Meloni in realtà non sta estendendo l'attuale Zona economica speciale (Zes) a tutto il Sud, sta semplicemente distruggendo questo strumento pregiudicando gravemente investimenti e sviluppo nel Meridione”. Così il deputato del Partito democratico, Piero De Luca intervenendo al meeting “Sud Invest” organizzato della Ficei (Federazione italiana Consorzi Enti industrializzazione) e in corso a Benevento.
“L’unica operazione vera dietro alla Zes Unica è la smania di accentramento e di controllo del Governo su qualsiasi autorizzazione per l’avvio di nuove attività economiche nel Sud. Una scelta suicida e dannosa, che creerà un imbuto senza precedenti e la conseguente paralisi di qualsiasi possibile investimento. Per non parlare della cancellazione del più importante
incentivo fiscale oggi esistente - voluto dal Pd - ovvero il dimezzamento dell’Ires. Questo provvedimento insomma fa il contrario di ciò per cui è stato tanto sbandierato: favorire il rilancio del Meridione e, quindi, dell’intero Paese. Perché se cresce il Sud, cresce l’Italia intera. Zes, per colpa del governo Meloni, d’ora in poi diventerà l’acronimo di Zero economia al Sud. Come PD non lo permetteremo e faremo un’opposizione durissima in ogni sede possibile”.
“I dati della Commissione non lasciano spazio a dubbi, qualora ancora ce ne fossero. Le regioni hanno speso in media l’80% delle risorse europee della programmazione 2014/2020, mentre i livelli di spesa dei PON, gestiti esclusivamente dai Ministeri, si attestano al 53%. Questi sono i fatti che smentiscono clamorosamente la narrazione del Ministro Fitto, il quale sulla base della presunta migliore capacità delle amministrazioni centrali sta progressivamente esautorando Regioni ed enti locali dalle loro legittime, autonome, competenze nell'utilizzo diretto dei fondi europei.”
Così Ubaldo Pagano, Capogruppo Pd in Commissione Bilancio e Piero De Luca, Capogruppo Pd in Commissione Politiche europee alla Camera dei deputati.
“A fronte di questi dati sulla programmazione 2014-2020, tutta l’opera di accentramento messa in piedi dal Fitto perde di qualsiasi senso, semmai ve ne fosse alcuno, ed anzi si dimostra del tutto controproducente e pericolosa per l'efficace impiego dei fondi europei. Quale altra assurda giustificazione dovremo aspettarci dal Ministro?”.
“A quasi un anno dal suo insediamento possiamo dire che quello della Meloni è stato un Governo fallimentare da tutti i punti di vista. Un disastro per il Paese. La destra ha agito sempre in via emergenziale, seguendo l’onda dei principali fatti di cronaca. Nessun problema è stato affrontato in senso strutturale. Penso al taglio delle accise sulla benzina, così come a misure in grado di sostenere il potere di acquisto delle famiglie e combattere l’inflazione. Per non parlare de fallimento totale nella gestione del Pnrr, fermo al palo con l’aggravante di aver fatto perdere agli italiani ben 16 miliardi di investimenti. Sul tema immigrazione poi stiamo assistendo all’incapacità organizzativa e al fallimento clamoroso della becera propaganda fatta dalla destra negli anni passati. I sindaci peraltro sono stati lasciati soli; l’accoglienza diffusa è stata smantellata per creare dei maxi centri in cui il rispetto dei diritti umani è a rischio. Infine, l’Autonomia differenziata targata Calderoli che aumenta le distanze e le diseguaglianze tra il Nord e il Sud del Paese. Come Partito democratico denunciamo l’inefficienza e l’inadeguatezza del Governo, ma allo stesso tempo stiamo lavorando per costruire proposte serie e concrete in grado di dare risposte alle difficoltà delle nostre famiglie e mettere in campo un’alternativa credibile che possa essere maggioranza tra i cittadini”.
Così Piero De Luca, capogruppo Pd in commissione Politiche europee alla Camera, in un’intervista a tag24.it.
“È imbarazzante che l’intera Europa aspetti la ratifica della riforma del Mes solo da parte dell’Italia. Il governo sta isolando pericolosamente il nostro Paese e sta mettendo a rischio la stabilità della intera Eurozona, mentre Meloni e Salvini sono impegnati in una campagna elettorale permanente con Orban e Le Pen, per distogliere l'attenzione dall'incapacità di occuparsi dei problemi reali degli italiani. A causa della destra, ancora non entra in vigore in tutta Europa e quindi anche in Italia la rete di sicurezza per i risparmiatori europei del backstop, che è la principale funzione del nuovo Mes. La proposta di legge di ratifica a nostra prima firma è pronta per essere approvata. Che cosa aspettano ancora il governo e la maggioranza?”
Così Piero De Luca, capogruppo del Pd in commissione Politiche Ue della Camera.
“In un colpo solo, Tajani sconfessa e smentisce clamorosamente giorni di attacchi infondati e ridicoli di Meloni, Salvini e Tajani stesso al Commissario europeo Gentiloni. Il Governo dovrebbe chiedere scusa per i danni che sta arrecando alla credibilità del nostro Paese in Europa”. Lo scrive su X il deputato democratico Piero De Luca, capogruppo in commissione Politiche Ue allegando il video dell’intervento di Tajani.
“I rischi denunciati da Bankitalia nelle osservazioni alla terza Relazione sullo stato di attuazione del Piano sono seri e preoccupanti. Da un lato, emerge con chiarezza la criticità legata alla rimodulazione dei progetti del Pnrr e lo stiamo ripetendo da mesi ormai: la modifica dei progetti in atto significa in realtà mettere in pericolo i fondi stessi perché le difficoltà amministrative conseguenti impediranno il rispetto del cronoprogramma stabilito e quindi l'utilizzo stesso delle risorse. Lo stesso vale per i progetti definanziati e cancellati dal Piano, ad oggi privi di coperture alternative. Serve un quadro finanziario affidabile per le amministrazioni già impegnate nella realizzazione di questi investimenti. È arrivato per il Governo il momento di assumersi le proprie responsabilità e dire al Paese come intende scongiurare i rischi drammatici che stiamo denunciando da mesi e che anche Bankitalia conferma con nettezza”. Lo dichiara il deputato democratico Piero De Luca, capogruppo in commissione Politiche Ue.
“Rivolgiamo la massima vicinanza e cordoglio alle famiglie dei due marittimi colpiti dal grave incidente a bordo di una nave ormeggiata nel porto di Salerno. Il bilancio purtroppo è drammatico, con una vittima ed un ferito grave, trasportato in gravi condizioni all’ospedale “Ruggi d’Aragona” di Salerno. Un'altra tragedia inaccettabile proprio nel giorno in cui Salvini ha riferito alla Camera dell'incidente di Brandizzo, dando peraltro risposte non convincenti rispetto agli impegni sulla tutela dei lavoratori. È diventato ormai un tragico bollettino quotidiano, quello delle morti sul lavoro. Bisogna porre un argine con forza e decisione. La sicurezza sul lavoro dev'essere una priorità assoluta per l'intero Paese, del Governo, della politica e di tutte le istituzioni competenti. Questo richiede sempre maggiore attenzione e investimenti, da realizzare anche con l'utilizzo tempestivo ed efficace delle risorse del Pnrr, quel Piano che il Governo sta purtroppo gravemente rallentando e depotenziando”.
Lo dichiara il deputato democratico Piero De Luca.
“Quando l'Europa è coraggiosa, riesce a mettere in campo risposte innovative e straordinarie, necessarie per affrontare le sfide complesse del nostro temp. Pienamente condivisibile il messaggio che @vonderleyen ha lanciato oggi, invitando a non interrompere nei prossimi anni il percorso delle riforme avviato a Bruxelles per rafforzare sempre più la nostra Unione. Solo con maggiore integrazione potremo difendere al meglio gli interessi dei nostri Stati, delle nostre famiglie, dei nostri lavoratori, delle nostre imprese e delle nostre comunità. In questa prospettiva, è estremamente positiva la decisione di affidare a Mario Draghi il compito di preparare un rapporto sul futuro della competitività europea. È un motivo di orgoglio per tutti noi e uno stimolo a continuare il cammino intrapreso in questi ultimi anni per un’Europa sempre più solidale, forte e dinamica”. Lo dichiara il deputato democratico Piero De Luca, capogruppo in commissione Politiche Ue.
"Ennesima figuraccia del Governo. Avevamo già denunciato l'illegittimità della norma contra personam per rimuovere il sovrintendente del Teatro San Carlo e compiere un'operazione di occupazione politica. In uno stato di diritto, la legge non può piegarsi ad interessi di partito". Lo scrive su X il deputato dem Piero De Luca.
A giugno maggioranza ha votato contro nostri emendamenti
“Guardare il telefono per sette secondi viaggiando in auto a 50 km/h equivale a guidare al buio per cento metri senza vedere nulla di ciò che accade davanti a noi. Ecco perché è sempre più necessaria una forte presa di coscienza sul rischio che si corre per se stessi e gli altri a causa dell’uso scriteriato del telefonino durante la guida a velocità sempre più elevate. Quanto avvenuto domenica ad Alatri, nel Frusinate, è solo l’ultimo esempio di una condotta gravissima, che deve essere contrastata con interventi normativi adeguati ai tempi che stiamo vivendo. Per questa ragione in commissione giustizia avevamo già chiesto da tempo, attraverso una serie di emendamenti, di considerare la guida mentre si utilizza uno smartphone per girare un video o mandare un messaggio alla stregua della guida in stato di ebbrezza o sotto uso di sostanze stupefacenti già previste dall’ordinamento per l’omicidio stradale. Un segnale chiaro e netto che alla luce dei sempre più frequenti tragici eventi doveva essere dato immediatamente ma che inspiegabilmente il Governo ritarda, nonostante i continui proclami. Infatti i nostri emendamenti in tal senso sono stati già bocciati dalla maggioranza nella seduta della commissione Giustizia dello scorso 28 giugno. Per questa ragione oggi presentiamo nuovamente il testo anche come Proposta di legge per chiedere a tutte le Istituzioni di aprire finalmente gli occhi sulla gravità di un fenomeno che non può continuare a essere sottovalutato o ignorato”.
Lo dichiarano in una nota Andrea Casu, della Presidenza del Gruppo Pd alla Camera, e Federico Gianassi, capogruppo Pd in commissione Giustizia, primi firmatari della proposta sottoscritta anche da Anna Ascani, Piero De Luca, Michela Di Biase, Valentina Ghio, Gianni Girelli, Marco Lacarra, Ilenia Malavasi, Maria Stefania Marino, Virginio Merola, Andrea Orlando, Rachele Scarpa, Debora Serracchiani, Marco Simiani e Alessandro Zan.
“L'eurogruppo chiede ancora una volta conto al Ministro Giorgetti dello stato dell'arte rispetto alla ratifica della riforma del Mes. L'Italia è lunico Paese a non aver proceduto in tal senso e sta bloccando l'entrata in vigore delle modifiche. Ancora una volta la destra sta preferendo la demagogia agli interessi degli italiani. La riforma del Mes produce infatti solo effetti positivi. Anzitutto, come chiarito anche dallo stesso Mef qualche mese fa, rafforza la valutazione di merito del credito dei Paesi aderenti, migliorando il rating del nostro debito. Ma soprattutto, rende più stabile la zona euro e assicura maggiori tutele ai consumatori in caso di crisi bancarie. Invitiamo quindi la maggioranza a dare il via libera per ricalendarizzare immediatamente in Aula la proposta di legge di ratifica a nostra prima firma. In questo momenro così complesso, con un delicato negoziato da portare avanti sulla modifica del Patto di Stabilità, l'Italia è chiamata a dare prova di serietà, credibilità ed affidabilità. Il Governo e la maggioranza stanno giocando col fuoco”. Lo dichiara il deputato democratico Piero De Luca, capogruppo in commissione Politiche Ue.