12/11/2025 - 16:54

“La cessione di Iveco a un gruppo extraeuropeo rappresenta un campanello d’allarme per il futuro del nostro sistema industriale e per la capacità dell’Italia di difendere i propri asset strategici. Iveco è uno degli ultimi grandi costruttori industriali italiani nel settore dell’automotive pesante. Il trasferimento del controllo fuori dall’Unione Europea rischia di indebolire il presidio industriale nazionale e di spostare le principali leve decisionali all’estero. È indispensabile che il governo garantisca che la sede torinese mantenga un ruolo strategico e che una parte della governance resti in Italia. È necessario tutelare i lavoratori e la filiera produttiva mentre le garanzie occupazionali appaiono limitate a un orizzonte di due anni. Chiediamo un piano industriale dettagliato, con impegni vincolanti e pluriennali su stabilimenti, livelli occupazionali e investimenti in ricerca e sviluppo, per proteggere l’indotto, in particolare in Lombardia ed Emilia-Romagna.
Il caso Iveco è il sintomo di una fragilità più ampia: la mancanza di una politica industriale nazionale ed europea capace di proteggere e rilanciare i settori strategici. L’Italia deve farsi promotrice di un quadro comune europeo di difesa industriale, con strumenti pubblici d’intervento sul modello francese e tedesco. Su questi aspetti fondamentali il ministro Urso oggi in audizione non è stato in grado di assumere impegni chiari. Rimangono aperti tutti i problemi emersi: tutelare l’interesse nazionale, garantire la continuità produttiva e assicurare che Iveco resti un presidio industriale e tecnologico italiano all’interno di una strategia europea condivisa”.
Così i deputati del Pd Vinicio Peluffo, Antonella Forattini, Alberto Pandolfo, Arturo Scotto e Gian Antonio Girelli.

 

12/11/2025 - 16:11

Meloni resta ferma e isola l’Italia.

“La sentenza della Corte di Giustizia Europea è chiarissima: gli Stati membri devono garantire un salario minimo adeguato, perché in Europa non possono esistere lavoratori poveri. Ancora una volta, però, il governo Meloni sceglie di voltarsi dall’altra parte, come ha già fatto sul riconoscimento dello Stato di Palestina e su altre grandi questioni europee. Anche sui salari, l’Italia resta un passo indietro”. Lo dichiara Arturo Scotto, capogruppo del Partito Democratico in commissione Lavoro alla Camera.

“Questa manovra – prosegue l’esponente dem – non migliora le retribuzioni, non sostiene chi vive di lavoro e colpisce soprattutto i lavoratori con qualifiche basse. Oggi in Italia ci sono oltre quattro milioni di persone che, pur lavorando, restano sotto la soglia di povertà. Ma queste persone non sono sole perché il PD è al loro fianco: sotto i 9 euro l’ora non è lavoro, è sfruttamento. È un sistema che usa la fatica delle donne e degli uomini per gonfiare i profitti di pochi”.

“La frammentazione del mercato del lavoro – conclude Scotto - e l’80% dei nuovi contratti a termine sono il segno di una precarietà strutturale che deprime i salari e il potere d’acquisto. Questa sentenza ci dice che un’Europa sociale è possibile, ma servono scelte coraggiose: togliere il diritto di veto, investire in welfare, sanità pubblica e scuola, non nel riarmo. Senza una rete di diritti sociali, le democrazie europee si indeboliscono e crescono i nazionalismi”.

 

12/11/2025 - 13:23

“Il ministro ha confuso quest’aula con le classi scolastiche, che lui immagina come dei pollai e non come luoghi di discussione e confronto. Utilizzando quella parola, “vergogna”, nei confronti dell’opposizione, nei fatti ha descritto cosa pensa di una classe di studenti che magari non sono d’accordo con la sua impostazione. Ne emerge un’idea profondamente antidemocratica sia del ruolo del Parlamento, sia del rapporto tra Parlamento e Governo, e sicuramente anche di come in questo Paese si costruisce l’educazione.” Lo dichiara il Deputato del Partito Democratico Arturo Scotto, intervenuto oggi alla Camera.

 

11/11/2025 - 13:09

“La Corte di Giustizia europea ha nei fatti respinto il ricorso della Danimarca sul salario minimo legale. Una conferma che quella misura non solo è giusta, ma che la cornice della direttiva Ue andava nella direzione dell’estensione del modello sociale europeo fondato su salari dignitosi in tutti i Paesi. Rifletta Giorgia Meloni che continua a fare ostruzionismo su una legge di civiltà in un Paese dove i salari e gli stipendi hanno perso potere d’acquisto più di tutti gli altri Stati europei. E’ l’ora di riaprire la discussione sul salario minimo anche in Italia”.

 

Così il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.

 

10/11/2025 - 12:57

Si riapra dibattito in Parlamento

“Reputo positiva l’apertura della segretaria generale della Cisl a una sperimentazione della riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario. Sono mesi che la proposta unitaria delle opposizioni - che prevede anch’essa una leva fiscale per incentivare l’introduzione della settimana corta - purtroppo è stata messa su un binario morto dalla maggioranza, che non l’ha mai voluta discutere seriamente. Chiediamo che si possa riaprire rapidamente una discussione in Parlamento. Milioni di lavoratori e lavoratrici aspettano una misura di civiltà che, come dimostrano altre esperienze europee, ha un impatto positivo su tutta l’economia”.

Così il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.

 

07/11/2025 - 18:58

“Giorgia Meloni ha usato il Cnel per affossare il salario minimo. Allora serviva per attaccare l’opposizione e il principale sindacato italiano. Adesso invece prende le distanze da Brunetta sull’aumento di stipendio. E’ la solita sceneggiata. Siamo stanchi delle faide all’interno di una destra che tutto fa tranne che governare il Paese se e fare le riforme che servono ai lavoratori. Chiediamo l’immediata convocazione del Presidente del Cnel in commissione Lavoro per capire cosa sta succedendo”.

Così il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.

 

07/11/2025 - 13:18

“Cara Presidente, forse non ti è chiaro come funziona. Un lavoratore che decide di scioperare paga di tasca sua. Ci rimette una parte di salario, che è già modesto. Difficile fare il week end lungo senza soldi. A differenza di tanti evasori che ricevono carezze dal tuo Governo”.

Così il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.

 

06/11/2025 - 17:17

“Ai manager 408 € all’anno. Agli operai 23. Lo dice l'Istat. La destra è partita ‘underdog’, ma si è accomodata subito nel salotto buono. Danno di più a chi ha di più e non danno nulla a chi sta male. Quelli che non contano niente non sono in cima ai pensieri di Palazzo Chigi”.

Così sui social il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.

 

06/11/2025 - 11:50

“Sono sconcertato dalla notizia pubblicata oggi su Fanpage dove viene rivelato che anche Francesco Nicodemo, fondatore dell’agenzia di comunicazione Lievito Consulting, è stato vittima di spionaggio. Come già lo stesso direttore Cancellato, il giornalista Pellegrino, Don Mattia Ferrari ed attivisti come Luca Casarini. Mi aspetto che si faccia chiarezza sul perché un cittadino che non ha incarichi pubblici e che offre consulenza per le campagne di comunicazione di partiti di opposizione e di candidati alle elezioni si trovi in questa condizione. E’ un fatto molto grave che non va preso sottogamba”.

Così il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.

 

05/11/2025 - 20:00

“Dal Governo ci spiegano che sapevano tutto. Riaccompagnarono Almasri in aereo di Stato per favorire il corso della giustizia libica. Il rischio è che credano persino alle frottole che raccontano. Un’autodifesa goffa di chi non sa che pesci pigliare. Basterebbe chiedere scusa”.

Così il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.

 

29/10/2025 - 13:06

“I dati non mentono. Le ricette messe in campo dal governo non hanno migliorato il potere d’acquisto di chi lavora. Lo dice chiaramente l’Istat: -8,8 per cento rispetto al 2021. Serve un impulso vero ai rinnovi contrattuali, i cui tempi si allungano in maniera impressionante, e qualcosa di sicuramente più forte rispetto a una rimodulazione IRPEF che offre aumenti ridicoli al ceto medio già in crisi. Non si può affrontare la crisi salariale esclusivamente per via fiscale, ma difendendo e rilanciando la contrattazione collettiva, modificando radicalmente le norme che hanno favorito l’abuso di contratti precari e legittimando il ricorso ai subappalti a cascata e, infine, introducendo misure strutturali come il salario minimo. La propaganda del governo suona sempre più distante dalla realtà”. Lo affermano in una nota i deputati Maria Cecilia Guerra e Arturo Scotto, rispettivamente responsabile nazionale Lavoro per il Partito Democratico e capogruppo dem in commissione Lavoro.

28/10/2025 - 18:27

“Il vero fallimento delle politiche sul lavoro di Giorgia Meloni sta in questo dato: +80% di contratti a termine nel 2024. Lo dice l’Inps, non la Cgil. Insomma, cresce il lavoro precario, diminuisce quello stabile. Se non vogliamo che migliaia di ragazzi e di ragazze continuino a lasciare l’Italia bisogna cambiare nettamente segno alle politiche occupazionali. Il contratto a termine deve costare di più di quello a tempo indeterminato e vanno reintrodotte le causali per evitare l’abuso sistematico della precarietà”.

Così il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.

 

28/10/2025 - 17:20

“Confermate in appello le condanne dei sei fascisti che sfasciarono la sede della Cgil nazionale nell’ottobre del 2021. Era dal Ventennio che non assaltavano la Casa dei lavoratori. Ora con fiducia attendiamo che Giorgia Meloni individui finalmente la ‘matrice’ di quell’attentato”.

Così sui social il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.

 

28/10/2025 - 12:35

“I dati dell’Inps vanno letti bene, nella loro interezza. Aumentano gli assegni di disoccupazione (+2,6%), le ore di cassa integrazione (+19,2%) e il ricorso agli ammortizzatori sociali (+15%). Parliamo della vita di decine di migliaia di lavoratori. Questo conferma che i numeri di cui si vanta la presidente Meloni purtroppo ci parlano di un lavoro instabile e spesso povero. E la manovra che non mette un euro in investimenti peggiorerà questa situazione. Basta con la propaganda”.

 

Così il capogruppo Pd in commissione Lavoro, alla Camera, Arturo Scotto.

 

24/10/2025 - 13:45

“La dinamica dei salari è ferma dal 2020. Lo dice l’Ufficio per il bilancio. Siamo a meno 8,8 per cento di perdita del potere d’acquisto. Qualcuno informi Giorgia Meloni che l’emergenza sono i salari reali, non insultare l’opposizione”.

Così il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.

 

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