24/07/2025 - 11:56

“La sentenza della Corte Costituzionale è una vittoria della giustizia e della democrazia. Ha dichiarato incostituzionale il tetto alle sei mensilità per i risarcimenti da licenziamento nelle piccole imprese, riconoscendo nei fatti la fondatezza del referendum promosso dalla CGIL sul lavoro. Quei 13 milioni di cittadine e cittadini che si sono recati alle urne avevano ragione: i diritti non possono essere legati alla dimensione aziendale”. Così Arturo Scotto, capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, in un video pubblicato sui social dei deputati dem.

“In un Paese come l’Italia – sottolinea l’esponente Pd - dove la maggioranza della struttura produttiva è composta da piccole e medie imprese con meno di 15 dipendenti, è inaccettabile che lavoratori e lavoratrici abbiano meno tutele rispetto a chi è impiegato in realtà più grandi. Questa sentenza ristabilisce un principio di equità fondamentale. Ora il governo deve spiegare come intende procedere. Il Partito Democratico continuerà a battersi per un lavoro dignitoso, stabile e tutelato: dove non si può essere licenziati senza giusta causa, dove i contratti sono rispettati e i salari adeguati”.

“Servono – conclude Scotto - un salario minimo legale, una legge sulla rappresentanza per contrastare i contratti pirata e il ripristino del contratto a tempo indeterminato come forma prevalente, come ha fatto la Spagna. Occorre intervenire anche sul part-time involontario, che colpisce soprattutto donne e giovani. Altro che un milione di posti di lavoro: quelli creati sono in larga parte precari, a basso valore aggiunto. L’Italia sta esportando competenze e importando manodopera sottopagata. Serve un cambio di passo vero, che investa nella qualità del lavoro. È questo che il governo Meloni non sta facendo”.

 

22/07/2025 - 15:15

“Oggi, come ieri e come una settimana fa, l'IDF ha aperto il fuoco contro i civili in fila per un pugno di riso e per una bottiglia d'acqua potabile. Qualche giorno fa l'attacco alla Chiesa della Sacra Famiglia, violazione di un luogo religioso e chiaro messaggio che 'qui nessuno è al sicuro'. Sono stanco di chi si appella all'intervento della comunità internazionale. È una formula ambigua e vuota. Cosa vuole fare l'Italia difronte all'orrore quotidiano a Gaza? Il governo venga in Aula a riferire e non si limiti alle sole parole 'cessate il fuoco'". Lo dichiara il deputato Arturo Scotto, capogruppo Pd in Commissione Lavoro alla Camera.
“È troppo tempo che le opposizioni chiedono di agire - sottolinea il parlamentare dem - ma non è arrivata dal governo alcuna sanzione verso Israele, nessun embargo sulle armi, nessuna sospensione del memorandum militare, né del trattato con l'UE. Di doppia morale un Paese può morire e, sicuramente, è condannato al declino”. “Oggi la doppia morale è entrata alla Camera con il vicepremier Salvini che ritira il premio Italia-Israele. In questo luogo dove il diritto dovrebbe prevalere sulla prepotenza, la ragione sulla follia delle armi, la coesione di una nuova coesistenza pacifica sulla logica della geopolitica del caos. Oggi la Camera è stata violata”, conclude Scotto.

22/07/2025 - 13:27

“Il ritiro dell’emendamento Pogliese è una vittoria delle opposizioni. Volevano con una furbizia travolgere il diritto del lavoro e imbracare la magistratura sulle sentenze che restituivano il giusto salario ai lavoratori. Hanno dovuto fare un passo indietro, nonostante sostengano che lo presenteranno in un altro provvedimento. Troveranno un muro da parte nostra: l’articolo 36 della Costituzione non può essere aggirato”.

 

Così il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.

 

21/07/2025 - 15:07

“La Corte costituzionale certifica le ragioni dei promotori e dei 13 milioni di cittadini che hanno votato il referendum per rimuovere il tetto di 6 mensilità alle indennità per licenziamenti illegittimi nelle imprese con meno di 15 dipendenti. Erano dalla parte giusta. La Corte  lo ha fatto usando le stesse motivazioni per cui quel referendum era stato promosso: la forbice fra 0 e 6 mesi non permette al giudice di tenere conto delle circostanze in modo adeguato, e il numero dei dipendenti non è indicatore corretto della forza economica dell’impresa. La Corte sollecita un intervento normativo che dia seguito alla pronuncia di incostituzionalità. Solleciteremo il governo a rispondere a questa richiesta della Corte anche presentando nei prossimi giorni una proposta di legge sul tema”.

Così la deputata e responsabile Lavoro del Pd, Maria Cecilia Guerra, e il capogruppo dem in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.

 

21/07/2025 - 14:21

“Il disegno di legge Schlein per il rilancio delle aree interne finalmente mette al centro la grande questione della Pubblica Amministrazione, della sua modernizzazione e del suo rafforzamento. Anche in termini di personale. Sono anni che ci battiamo per un piano straordinario di assunzioni nel pubblico impiego per garantire servizi essenziali e welfare per i cittadini, a partire dalle aree più svantaggiate. Chiediamo che questa proposta venga subito discussa in Parlamento“.

Così il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.

 

20/07/2025 - 17:37

"Con l’emendamento Pogliese al Decreto Ilva in Senato sta andando in scena uno degli atti piu cinico della destra dall’inizio della legislatura. Una vendetta nei confronti dei lavoratori ed un avviso di sfratto alla magistratura attraverso un sotterfugio parlamentare. Se tu vuoi ricorrere contro gravi violazioni contrattuali lo puoi fare se in costanza di rapporto di lavoro: in sostanza si chiede agli operai mobbizzati o sottopagati di fare gli eroi, togliendogli qualsiasi forma di garanzia ed eliminando qualsiasi responsabilità in capo ai datori di lavoro. E allo stesso tempo si dice alla magistratura che non può esagerare con le sentenze in cui si prova a ripristinare per i lavoratori i diritti violati. Solo se sono ritenuti /atti con “grave inadeguatezza”. Ma chi stabilisce se una violazione è grave o meno? Se io ti devo pagare 9 euro l’ora per contratto e te ne riconosco sette è grave o non è grave? Si rischia la legge della giungla. Siamo davanti a una vergogna assoluta, pensata e costruita da Fratelli d’Italia che da un lato chiede la collaborazione tra impresa e lavoro dividendo il sindacato in buoni e cattivi e dall’altro lascia mano libera a chi vuole sfruttare. Ci domandiamo quale sia la manina che ha prodotto questo colpo di spugna peraltro totalmente estraneo alla materia trattata nel decreto Ilva. Ne chiediamo il ritiro". Lo dichiara il deputato Arturo Scotto, capogruppo Pd in Commissione Lavoro alla Camera.

19/07/2025 - 16:01

"Apprendiamo da un quotidiano nazionale la possibilità della cessione di 1200 punti vendita in Italia da parte di Carrefour. Non è chiaro ancora chi sarà l’acquirente. E’ una scelta enorme visto che parliamo di oltre 18000 dipendenti. Vanno salvaguardati tutti i livelli occupazionali perché ci troviamo davanti a numeri enormi. Il Governo non faccia finta di niente". Lo dichiara in una nota il deputato Arturo Scotto, capogruppo Pd in Commissione Lavoro alla Camera.

18/07/2025 - 18:53

“E’ chiarissimo il motivo per cui hanno bocciato la nostra mozione sul lavoro povero due giorni fa alla Camera. Perché stavano preparando il colpo di spugna sui salari attraverso l’emendamento al decreto Ilva che metterà la museruola alla magistratura in caso di gravi violazioni degli obblighi contrattuali. La loro idea è sempre la stessa: pensano di competere su salari bassi e compressione dei diritti. Chiediamo al governo di far ritirare l’emendamento Pogliese. Non si possono fare operazioni così spregiudicate attraverso emendamenti che non hanno alcuna attinenza con il provvedimento in corso”.

Così il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.

 

17/07/2025 - 17:41

“Il protocollo firmato dalle parti sociali sugli ammortizzatori per il caldo verrà recepito con un emendamento al decreto Ilva. Interviene sui laboratori più esposti al rischio di temperature elevate e purtroppo  arriva con colpevole ritardo. E soprattutto senza risorse nuove: i trentatré milioni sono presi dal fondo sociale per l’occupazione e la formazione. Non c’è un euro in più. Come sempre il governo fa il gioco delle tre carte”.

Così il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.

 

17/07/2025 - 11:30

“L’emendamento del senatore di Fratelli d’Italia, Pogliese, al Dl Ilva e’ un vero e proprio colpo di spugna al diritto del lavoro e un attacco alla magistratura che in questi mesi sta facendo rispettare il dettato dell’articolo 36 della Costituzione sulle retribuzioni eque. Si conferma ancora una volta che la loro paura principale e’ il salario minimo. Ieri hanno bocciato la nostra mozione per contrastare la povertà lavorativa, oggi presentano questa schifezza. Stupisce il silenzio della Ministra Calderone. E’ il mandante oppure ancora una volta là passacarte di decisioni prese altrove? Faremo di tutto per impedire questo ennesimo attacco al mondo del lavoro”.

Così il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.

 

16/07/2025 - 19:39

“Siamo tornati a rapporti di lavoro servili dove contratti pirata, appalti selvaggi e caporalato, sembrano scandire più i tempi di una giungla che di una economia moderna e solidale. Mille giorni di deregulation, questa è l’eredità del governo Meloni. Voucher, somministrazione, eliminazione delle causali sui contratti a termine, subappalti a cascata: ecco le misure che confermano che i salari bassi e la precarietà diffusa sono figli della stessa politica. Noi continuiamo a pensare, a costo di apparire ripetitivi, che i contratti a termine debbano costare di più di quelli stabili”.

Così il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto, intervenendo in Aula per annunciare il voto favorevole del Gruppo alla mozione Pd, M5S e Avs sul lavoro povero.

“Riguardo i dazi di Trump - ha aggiunto - servirebbe uno scudo d’acciaio per salvaguardare l’occupazione di qualità. Invece assistiamo al silenzio stampa di Palazzo Chigi. Destino cinico e baro quello della Meloni: da ‘underdog’, capace di ribaltare i pronostici della vita, a ‘little dog’ della Casa Bianca. Con una visione politica così claustrofobica che il ministro degli Esteri è riuscito addirittura ad affermare che il salario minimo lo adottano solo i Paesi non democratici. Forse Tajani ritiene Francia, Germania, Gran Bretagna e Spagna, delle dittature. Propongo una moratoria nel dibattito pubblico italiano per favorire un miglior collegamento tra lingua e cervello quando si discute della vita di chi fatica a mettere insieme il pranzo con la cena. La verità è che il salario minimo fa paura alla destra perché tra sfruttati e sfruttatori, l’inchiesta Loro Piana è emblematica, fa fatica a schierarsi. Noi - ha concluso - chiediamo il salario minimo perché premia sviluppo responsabile, qualità, innovazione e disincentiva la rincorsa verso produzioni a basso valore aggiunto”.

 

15/07/2025 - 17:28

“I dazi di Trump determineranno dei contraccolpi pesantissimi sul piano occupazionale. I numeri dei posti di lavoro a rischio sono impressionanti e come al solito a pagare il prezzo più grande saranno i più deboli. Serve uno scudo per salvare l’occupazione, altrimenti saranno mesi difficili. Domani andrà al voto la mozione sulla povertà lavorativa presentata da Pd, M5S e Avs: chiediamo al governo per una volta di aprire un confronto autentico con le nostre proposte contro la precarietà, per rafforzare la contrattazione collettiva fino al salario minimo”.

Così i capigruppo in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto (Pd), Dario Carotenuto (M5S) e Franco Mari (Avs).

 

14/07/2025 - 16:43

“Quanto emerge dall’indagine del Tribunale di Milano desta inquietudine. L’azienda Loro Piana era capofila di una catena di appalti ed esternalizzazioni, in cui comparivano imprese che non producono ma distribuiscono le commesse ad altri, con il risultato finale di comprimere i diritti dei lavoratori, pagarli quattro soldi, aggirare regole di sicurezza. L’enormità dello sfruttamento appare dal dato di prezzo: una giacca di lusso pagata 86 euro a chi la produceva davvero e commercializzata al consumatore finale a un prezzo compreso fra i 1000 e i 3000 euro. Presenteremo una interrogazione: occorre interrompere la spirale della precarietà, del sottosalario e dei subappalti che stanno impoverendo il lavoro portandolo a livelli di sfruttamento senza precedenti”.

Così la deputata dem e responsabile Lavoro del Pd, Maria Cecilia Guerra, e il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.

 

14/07/2025 - 14:25

“I dati parlano chiaro: Eurostat, Ocse e Istat attestano che l'Italia è un Paese dove i redditi da lavoro sono troppo bassi e il rischio povertà è sempre più alto. Solo con questo governo lavoro e povertà sono diventati sinonimi e il 9% dei lavoratori dipendenti a tempo pieno è scivolato sotto la soglia di povertà. Per non parlare di chi ha un contratto precario o intermittente, chi vive di voucher, chi in part-time: sono oltre 6 milioni i lavoratori che vivono con meno di mille euro, e 4 milioni quelli che guadagnano meno di 9 euro lordi l'ora. Servirebbe una via d'uscita e una strategia comune in Parlamento e non anatemi contro le opposizioni”. Lo dichiara il deputato Artuto Scotto, capogruppo Pd in Commissione Lavoro, presentando la mozione dei dem sul 'lavoro povero' alla Camera.

“Se 22 paesi europei su 27 – sottolinea l'esponente Pd - hanno adottato il salario minimo legale, non sono impazziti. Occorre una riforma subito. Il salario minimo non è una misura redistributiva ma un dispositivo selettivo di politica industriale: la soglia dei 9 euro lordi che il Pd propone è sopravvivenza e lotta contro lo sfruttamento della vergogna dei contratti pirata che buttano giù il salario e la qualità del lavoro”.

“Dopo l'allarme lanciato dal Presidente Mattarella sui bassi livelli salariali e soprattutto sui rischi che questi determinano sulla fuga dei giovani dal nostro Paese, la risposta del governo è stata quella di negare la povertà e il problema salariale con un video molto discutibile della presidente Meloni proprio il 1 maggio, la Festa dei lavoratori. La risposta che l'Italia si aspetta dal governo è salari alti e tutele alte. Il fallimento del governo è sotto gli occhi di tutti: 28 mesi consecutivi di calo della produzione industriale. E quando un Paese si deindustrializza, il lavoro diventa povero”, conclude Scotto.

 

 

13/07/2025 - 15:38

"I dazi di Trump rischiano di piegare la nostra struttura produttiva e bruciare decine di miglia di posti di lavoro. Serve uno scudo a difesa della tenuta occupazionale del Paese, altrimenti rischiamo di avere un ulteriore drammatico scivolamento dei salari. Domani alla Camera inizia l’iter della mozione unitaria delle opposizioni per combattere la povertà lavorativa. Una serie di risposte che intervengono sui rinnovi contrattuali alla necessità di contrastare i contratti pirata e la precarietà, dal sostegno al reddito al salario minimo. Chiediamo al governo di aprire una riflessione su queste proposte: mai come in questa fase il lavoro va protetto". Cosi Arturo Scotto, capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera.

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