07/08/2024 - 13:45

“Ho presentato oggi due interrogazioni parlamentari, la prima riguarda le dichiarazioni del presidente del Coni Malagò sulle pressioni ricevute dall’atleta Angela Carini, in occasione del suo combattimento contro la pugile Imane Khelif, da parte dell’IBA, federazione pugilistica presieduta dall’oligarca putiniano Kremlev. I ministri che si sono espressi in quei giorni (oltre ad Abodi stesso, Salvini, Santanché e Roccella) erano a conoscenza di questo fatto? Hanno agito per eccesso di tifo o per qualche altro preoccupante motivo? La seconda interrogazione riguarda la Federnuoto. Cosa pensa Abodi delle parole del vicepresidente della Camera, on. Rampelli (FdI) che dopo essere stato estromesso dalla corsa alla presidenza della Federnuoto, il cui attuale presidente è l’on. Barelli (FI), ha affermato: “Sono elezioni come in Corea del Nord”? Il ministro chiarisca al più presto”.

Così il deputato democratico e responsabile Sport del Pd, Mauro Berruto.

07/08/2024 - 13:29

“Esprimo un giudizio positivo sull’impegno che si è assunto il governo di favorire l’accesso dei detenuti all’attività sportiva, in linea con il dettato costituzionale, soprattutto perché è provato che l’attività sportiva migliora il benessere e allo stesso tempo i parametri di vivibilità e sostenibilità della condizione carceraria, con una diminuzione del numero dei suicidi. Lo dicono, le statistiche, lo dice la scienza e lo dico anche io, per esperienza, avendo 'allenato' molti anni fa, quando ero coach in serie A di pallavolo, un gruppo di detenuti dell’Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Castiglion delle Stiviere (Mn), che aveva dimostrato, dopo un progetto di sei mesi, una clamorosa diminuzione delle terapie farmacologiche a cui quei detenuti erano sottoposti”.

Così il deputato democratico e responsabile Sport del Pd, Mauro Berruto, esprimendo soddisfazione per il parere positivo del governo al suo Odg.

07/08/2024 - 13:20

“La destra sconfessa il Dap e dice ancora No alle risorse necessarie per risolvere i gravissimi problemi al carcere di Sollicciano. I lavori per garantire condizioni di vita dignitose a detenuti e lavoratori, iniziati nel 2023 e subito interrotti, non potranno essere quindi completati”

Così il deputato e segretario Dem della Toscana, Emiliano Fossi, sul suo ordine del giorno al Decreto Carceri respinto dalla Camera.

“Nonostante la Commissione ispettiva del Dipartimento di Polizia Penitenziaria abbia visitato la struttura nei giorni scorsi e sottolineato la ‘necessità di un intervento straordinario per ristrutturare il penitenziario definito non solo letteralmente molto fatiscente, ma anche in uno stato di incuria e abbandono’, il governo Meloni si è opposto allo stanziamento di finanziamenti straordinari confermando nei fatti che questo decreto sia soltanto una inutile scatola vuota”: conclude Emiliano Fossi.

07/08/2024 - 13:13

La Casa Circondariale di Modena potrebbe ricevere adeguate risorse per fronteggiare le criticità strutturali. La decisione è conseguente dell’approvazione all'unanimità di un ordine del giorno al decreto Carceri presentato dal deputato del Pd e segretario di Presidenza della Camera, Stefano Vaccari. Ulteriori misure potrebbero riguardare ulteriori criticità del carcere di Modena: dal sovraffollamento al rafforzamento del personale di servizio, alla realizzazione di interventi di manutenzione e di ristrutturazione dell’istituto penitenziario.

“Anche a fronte dell’approvazione dell’ordine del giorno - spiega Stefano Vaccari - che fa seguito anche ad una interrogazione presentata insieme alla collega Maria Cecilia Guerra, non posso non esprimere un giudizio negativo sul Decreto Carceri che evita accuratamente di affrontare sistematicamente le problematiche in atto e conosciute da tempo, a cominciare dal dramma dei suicidi che aumentano a dismisura e che hanno raggiunto il numero record di 64 dall’inizio dell’anno. Un suicidio ogni tre giorni. Di fronte a questo dramma - conclude il deputato democratico - il decreto è solo fuffa e a nulla sono valsi gli appelli di sindacati, operatori, mondo sociale ed ecclesiastico, ed autorevolmente anche dal Presidente Sergio Mattarella e dal presidente della Cei, cardinale Matteo Zuppi, perché ben altre fossero le misure da adottare per riportare in una situazione di dignità le carceri italiane e per consentire ai detenuti di poter vivere il periodo della pena al fine di ritrovare quell’equilibrio precedentemente perduto e poter di nuovo riaffrontare, in maniera diversa, il corso della vita”.

07/08/2024 - 13:05

Approvato ordine del giorno Pd, Lai, Gianassi, Serracchiani

“Il Parlamento ha impegnato il Governo a confermare l’attuale destinazione ai soli detenuti adulti l’istituto penitenziario di Lanusei e a stanziare adeguate risorse, nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica, per continuare a ridurre il sovraffollamento, per proseguire nel rafforzamento del personale di servizio e per realizzare gli interventi di manutenzione e di ristrutturazione dell’istituto penitenziario”.

Questo il dispositivo approvato all’unanimità alla Camera di cui dà notizia il deputato Pp della Sardegna, Silvio Lai, primo firmatario di un ordine del giorno al decreto carceri firmato anche dal capogruppo in commissione Giustizia, Federico Gianassi, e dalla responsabile nazionale Giustizia, Debora Serracchiani.

“Il Carcere di Lanusei - spiega Lai - è assolutamente inadeguato ad accogliere giovani detenuti e che venisse preso in considerazione per una nuova ‘Guantanamo’ per giovani ritenuti ‘difficili’ era fatto molto grave per un istituto che non è in condizioni di accoglienza adeguate anche solo per i detenuti adulti, come riconosciuto anche dalla riformulazione richiesta dal governo, che impegna a manutenere e ristrutturare il carcere ogliastrino. Confidiamo che sia messa la parola fine alla ipotesi di destinazione ai minori e che si lavori per dare al sistema penitenziario sardo nel suo insieme un assetto adeguato in termini di personale addetto e di supporto sanitario come di possibilità di accesso alle pene alternative, ancora troppo inaccessibili. Sulla Sardegna vanno accesi i riflettori posto che di 61 suicidi avvenuti al 31 luglio ben 4 sono avvenuti nelle carceri di Sassari e Cagliari, due ognuno, tra cui un giovane cagliaritano di 32 anni che non ha superato la prima notte e si è tolto la vita alla vigilia di Pasqua. E i suicidi - conclude - sono un campanello d’allarme anche per la polizia penitenziaria dove il tasso di suicidi è doppio di quello della popolazione generale, segno evidente di una sofferenza di un sistema in grado di accogliere 47.000 persone che negli ultimi due anni è passato da 54.000 a 61.500 detenuti, con enormi carenze di personale”.

07/08/2024 - 13:04

"Stiamo sentendo parole così gravi nell'aula di Montecitorio, mentre si vota un decreto su un tema importante come quello delle carceri, che non possiamo che stigmatizzare. L'onorevole Matone della Lega, per difendere la proposta del suo partito che vuole mettere in galera le donne incinte o con figli fino a un anno che commettono un reato, ha fornito motivazioni a sfondo razziale facendo riferimento alle donne Rom, a cui è rivolta la norma. Inoltre l'on. Matone ha detto che l’opposizione dovrebbe andarci a visitare i campi Rom, realtà che alcuni di noi conoscono bene avendo lavorato per trovare soluzioni: non si chiudono i campi senza alternative abitative dignitose, solo per assecondare i peggiori istinti razzisti. E alludere, come fatto dall’on. Matone, ad un "tacco 12" con cui si sarebbe andate nei campi ha un sottotesto patriarcale e paternalistico che davvero non può essere ascoltato in Parlamento.
Grave, poi, che il governo abbia ritirato il parere favorevole all'ordine del giorno del collega Lacarra sulla permanenza in carcere dei figli piccoli con le loro madri, perché il collega non ha accettato la sottoscrizione dell'on. Matone. Una firma in netta contraddizione con quanto richiesto nell’odg. Ritirare il parere favorevole è stata una forma di ritorsione del governo nei confronti delle opposizioni. Diciamo che in pochi minuti è accaduto tutto il peggio". Lo ha dichiarato, intervenendo nel dibattito in aula, Laura Boldrini, deputata Pd e presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

07/08/2024 - 13:00

"Oggi la maggioranza ha dato parere contrario e bocciato un ordine del giorno che chiedeva al governo di intervenire per sanare la situazione di crisi della Casa Circondariale di Prato. Evidentemente la situazione di difficoltà del personale, la mancanza di ruoli apicali tra cui il comandante, le blatte e le cimici nei materassi, le celle senza docce o senz'acqua, la mancanza di carta igienica, le temperature roventi, non sono abbastanza per il governo che considera Prato evidentemente una città di serie b. Grave poi l'ipocrisia delle parlamentari del territorio, che continuano a parlare dell'attenzione del governo, quando poi in pratica non c'è niente e il carcere - in particolare personale e detenuti - sono lasciati in balia di loro stessi. D'altronde, quando una parlamentare della maggioranza parla di "un carcere tenuto bene", la dice lunga sul grado di consapevolezza della città che ha la destra. Evitino però di prendere in giro il territorio, perché riguarda persone in carne ed ossa non privilegiati della politica come noi". Così in una nota Marco Furfaro, deputato toscano e membro della segreteria nazionale del PD.

07/08/2024 - 11:51
Fontana attacca sinistra perché ha paura della nostra mobilitazione
 
“Con 51.000 firme raccolte per il referendum abrogativo, la Lombardia è la prima regione del nord - e la terza in Italia dopo Campania e Lazio - a guidare la battaglia contro l’autonomia della destra. Una risposta straordinaria da parte di tantissimi cittadini che vogliono mobilitarsi contro una riforma che non solo spacca il Paese e punisce i più deboli, aumentando le disuguaglianze, allo stesso tempo complica la vita alle imprese aumentando la burocrazia. Una riforma che fa male al nord come al sud.
Così la deputata Silvia Roggiani, Segretaria regionale Pd Lombardia e il senatore Alessandro Alfieri, responsabile Riforme del Pd.
 
“A queste firme vanno aggiunte le tante che sono state raccolte nei nostri banchetti quindi – aggiungono Roggiani e Alfieri -, il dato lombardo è destinato a crescere ulteriormente, confermando il largo consenso ottenuto da una campagna che, nei prossimi mesi, coinvolgerà sempre più forze politiche, associazioni, sindacati, società civile e centinaia di migliaia di cittadine e cittadini. Il grande successo di mobilitazione rappresenta un duro colpo per il Presidente Fontana il quale, con i suoi attacchi sguaiati, dimostra di essere molto nervoso e preoccupato in vista della campagna per il referendum abrogativo perché sa bene che diremo la verità ai cittadini lombardi. L’autonomia della destra avrà conseguenze pesantissime per i nostri territori, dimenticando gli enti locali, infliggendo un colpo mortale a servizi essenziali come ad esempio la sanità, oltre che alla nostra competitivitá. Per questo nei prossimi mesi il Partito Democratico continuerà a essere impegnato ovunque, nei territori, nelle piazze e nei luoghi di lavoro, per informare, spiegare e coinvolgere tutti i lombardi in questa battaglia fondamentale per il futuro della nostra regione”.
06/08/2024 - 18:54

“La Presidente del Consiglio Meloni pochi giorni fa ha affermato di aver voluto portare sua figlia in viaggio istituzionale in Cina per dire che «non ci sono più scuse per quelli che usano la maternità come pretesto per non far avanzare le donne sul posto di lavoro». Probabilmente però la Presidente del Consiglio non ha letto i dati del rapporto annuale sull’equilibrio lavoro - vita da cui risulta che l’Italia è quartultima in Europa”. Così Chiara Gribaudo vice presidente della commissione lavoro commentando la ricerca della piattaforma Remote che tratta tematiche e servizi attinenti al capitale umano su scala globale.

“Perché la Ministra Roccella non ha dedicato un po’ di tempo di questi ultimi giorni a leggere i dati del rapporto piuttosto che a commentare le Olimpiadi?” si domanda la deputata del Partito Democratico.

“Per questo motivo” prosegue Gribaudo “oltre al salario minimo vogliamo occuparci anche di congedo parentale obbligatorio retribuito. Questo provvedimento mira a garantire che entrambi i genitori possano prendersi cura dei propri figli senza rinunciare alla propria carriera, contribuendo a una distribuzione più equa delle responsabilità familiari e lavorative. E anche i temi del welfare e dei salari non possono essere relegati a materia di Legge di bilancio”

“È tempo di agire. È tempo di mettere al centro le persone e il loro lavoro. L’obiettivo comune è che ogni persona possa avere un lavoro con una paga dignitosa, che possa trovare il giusto equilibrio tra lavoro e vita privata, senza dover sacrificare la propria esistenza” conclude Chiara Gribaudo.

06/08/2024 - 18:45

“Chiediamo da tempo che si apra una stagione di lotta al caporalato seria, al di là degli slogan del governo. Innanzitutto va fatto funzionare il tavolo sul caporalato e coinvolge seriamente le parti sociali. Leggiamo che Coldiretti nell’incontro con i ministri Calderone e Lollobrigida propone di superare nei fatti il decreto flussi e garantire al lavoratore che denuncia il caporale il permesso di soggiorno. Un passo in avanti. Si faccia un decreto che dia un reale segnale di svolta. Noi proponiamo di superare la legge Bossi-Fini che produce clandestinità e vere e proprie forme di schiavismo. Senza una svolta netta avremo altri Satnam Singh”.

Così il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.

06/08/2024 - 18:34

“Oggi il ministro Tajani è venuto a dirci in commissione che sostanzialmente il governo si limita ad assistere agli eventi, ritenendoli fuori dalla sua portata. Ma Giorgia Meloni non è solamente la presidente del Consiglio italiana, ma presiede anche il G7.  E sulla crisi in Medio Oriente è letteralmente scomparsa. Non dico soltanto che manca una sua iniziativa politica, mancano ormai persino le parole, le mere dichiarazioni. Silenzio totale. Tutto ciò non è all’altezza della tradizione diplomatica dell’Italia. Le faccio una proposta: la presidente del Consiglio convochi il G7, i leader del G7, lo faccia subito invece di usare i consessi internazionali per parlare del testosterone delle atlete e lanciare attacchi alla stampa libera. Lo convochi non per vaghi appelli alla de-escalation, ma per chiedere il cessate il fuoco a Gaza, richiamare tutti al rispetto della legalità internazionale e per una conferenza internazionale di Pace. Noi il regime iraniano lo abbiamo contrastato nelle piazze, al fianco del movimento Donna, Vita e Libertà. Ma ora dobbiamo spegnere l’incendio, e il primo focolaio è Gaza. Il rischio in Medio Oriente è di allargare il fossato tra Occidente e resto del mondo. Ma poi quale Occidente? L’Occidente non è Smotrich che vuole affamare un popolo, non sono quei ministri di Netanyahu che difendono gli stupri, non è un governo che viola la legalità internazionale come ha ricordato la Corte dell’Aja e che affossa Oslo. L’Italia ha già perso troppe occasioni con le astensioni alle Nazioni Unite e con il mancato riconoscimento della Palestina. Ora agisca per mostrare al mondo che non ha doppi standard e riguadagnare ruolo e credibilità”. 

Così il deputato democratico e responsabile Esteri del Pd, Giuseppe Provenzano, intervenendo in occasione dell’audizione del ministro Tajani davanti alle commissioni riunite di Esteri di Camera e Senato.

06/08/2024 - 17:31

"È veramente incomprensibile il motivo per cui il Governo non faccia assolutamente nulla contro i ransonware.
Ogni giorno arrivano notizie di sottrazione di dati o di blocco dei servizi a danno di soggetti pubblici e privati.
Come il caso di cui si è venuti a conoscenza ieri di 70 aziende del mondo dell'informazione colpite in poche ore, e su cui sta già lavorando con la consueta professionalità la Polizia Postale.
Spesso i criminali che compiono questi o altri Cyber-attacchi lo fanno per farsi pagare un riscatto. E ogni giorno puntualmente quei riscatti vengono pagati".

Lo afferma l'On. Matteo Mauri, responsabile della sicurezza - anche cyber - per il Partito Democratico.

"In occasione di questi attacchi il Sottosegretario alla Presidenza Mantovano e il Direttore della Agenzia Cyber Frattasi non mancano mai di far sentire il loro commento preoccupato.

Quando invece viene il momento di agire e noi proponiamo di farlo con una norma ad hoc il Governo e la maggioranza si ritirano nella nebbia più fitta.

È esattamente quello che è successo oggi in commissione sul ddl Sicurezza. Dove è stato bocciato un emendamento PD che proponeva i criteri per dare una Delega al Governo per la definizione di una strategia nazionale per il contrasto agli attacchi informatici di tipo ransomware.

È particolarmente curioso che il testo sia stato bocciato nonostante fosse esattamente identico a quello che era stato approvato circa un mese fa come OdG al ddl Cyber al Senato, con il parere favorevole del Governo.
Contraddizioni difficili da spiegare, da cui però non ci siamo fatti condizionare.
Tanto che ci siamo comunque resi disponibili, fin da subito, in tutte le occasioni e a tutti i livelli, a trovare una soluzione condivisa. Anche modificando in profondità il nostro emendamento, nell'ottica di andare incontro a ogni osservazione di merito"

"Questa disponibilità - prosegue l'On. Mauri - l'abbiamo chiarita sia alla Presidenza del Consiglio che all'ACN.
Ma purtroppo a fronte di tutto questo siamo stati messi davanti al silenzio assoluto degli uni - con una scortesia istituzionale inspiegabile - e all'indisponibilità a definire un testo minimamente concreto degli altri.

Abbiamo provato, nonostante tutto, a dare una mano perché crediamo che fare una norma contro i ransonware sia una necessità per il nostro Paese. Per le istituzioni pubbliche, per le aziende private e per la tranquillità dei cittadini. Lo abbiamo fatto senza alcun interesse di parte. Lo dimostra il fatto che abbiamo proposto una legge Delega, cioè uno strumento normativo che il Governo avrebbe potuto plasmare a piacimento.

Ma purtroppo l'amara verità è che quando alla Presidente Meloni serviva una "legge-vetrina" in tempo esibirla allo scorso G7 il Governo ha sbattuto i tacchi e ha fatto approvare il ddl Cyber a tutta velocità. Una legge che però, tanto per cambiare, era tutta apparenza e completamente senza risorse.
Quando invece serve fare per bene qualcosa di utile nell'interesse generale il Governo si ritira nel suo letargo".

L'Onorevole Matteo Mauri, responsabile nazionale sicurezza del Pd, conclude auspicando che: "il Governo ci ripensi in occasione del voto in Aula. Noi ripresenteremo sicuramente un emendamento su questo argomento.
Da qui ad allora - cioè a Settembre - siamo disponibili a ragionarne con tutti. Perché pensiamo che non sia mai troppo tardi per fare la cosa giusta. Nella speranza che qualche giorno di pausa possa portare il consiglio che gli scorsi mesi hanno negato".

06/08/2024 - 17:10

“La Zes è ferma al palo, migliaia di aziende sono nella condizione di dover rinunciare ad importanti investimenti nel Sud. Il bluff del credito di imposta al 10% è scoperto e Fitto che fa: si inventa un arma di distrazione di massa, che sa tanto di un capro espiatorio, licenziando il Coordinatore della Struttura di Missione ZES, Caponetto. Uno stimato dirigente dello Stato cui Fitto aveva chiesto di portare a compimento il suo cervellotico progetto di Zes, e che da oggi è l’ennesima vittima sacrificale sull’altare dei sogni, incubi per il Paese, di grandezza del ministro Fitto. Un ‘benservito’ che serve ad allontanare da sé i sospetti, che parte della maggioranza di governo comincia ad avere, sui disastri compiuti in meno di 2 anni dal plenipotenziario della Meloni. Uno scarica barile che suona come un disperato tentativo di rimanere ancorato alla possibilità di traslocare armi e bagagli a Bruxelles scaricando su chi rimarrà, e sul Paese, il fallimento colossale di Pnrr, Fondo Sviluppo e Coesione e Zes.

Così Claudio Stefanazzi, deputato pugliese del Partito democratico.

06/08/2024 - 16:49

Intervenendo a nome del Partito democratico nel corso dell'audizione del ministro degli Esteri, Antonio Tajani, alle commissioni esteri riunite di Camera e Senato, il deputato democratico eletto in Sudamerica, Fabio Porta, dopo aver ricordato di essere stato il primo a chiedere in Aula un'informativa del governo su quanto accaduto nel corso delle elezioni di domenica scorsa, ha espresso preoccupazione per la situazione dei nostri connazionali: "Non si tratta - ha detto il parlamentare del Pd - di esprimere una semplice solidarietà e vicinanza ai nostri connazionali; nemmeno di invitarli in maniera generica a 'recarsi presso il Consolato'; occorrono interventi urgenti per incrementare le risorse destinate all' assistenza e soprattutto la rete consolare, anche in previsione di un eventuale 'corridoio' destinato a coloro che volessero rientrare in Italia dal Paese sudamericano".

Il deputato Porta ha infine sostenuto la necessità di “mantenere alta l'attenzione dell'Unione Europea sulla situazione venezuelana, associandosi allo sforzo che in queste ore i governi di Brasile, Colombia e Messico stanno facendo per spingere il governo venezuelano a consegnare tutti gli atti relativi ad una consultazione elettorale che non è avvenuta all'insegna della trasparenza e della equità. Tutto ciò - ha concluso il deputato democratico - per evitare una guerra civile e per promuovere una soluzione pacifica e soprattutto rispettosa della reale sovranità popolare”.

06/08/2024 - 16:45
“Con la tecnica dell’usa e getta’ Raffaele Fitto si sbarazza del Coordinatore della Struttura di missione Zes per liberarsi una casella utile al suo personale spoil system. D’altronde un progetto politico nato male come quello della Zes Unica, non poteva che capitolare in questa maniera, con incentivi ridicoli e teste saltate. L’unico auspicio è che il Ministro Fitto possa occupare il suo nuovo incarico in Europa il prima possibile".

Così Marco Lacarra, deputato pugliese del Partito democratico.

 

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