n. 65 - 15 aprile 2024

UNA TRAGEDIA IMMENSA. BASTA MORTI SUL LAVORO

È tempo di cambiare

Di fronte alla terribile tragedia di Suviana, abbiamo espresso in Aula il nostro cordoglio alle famiglie delle vittime, la nostra vicinanza alle famiglie dei feriti e la nostra vicinanza alla comunità di Camugnano e ci rivolgiamo al sindaco per ribadirgli tutti insieme che siamo pronti e disponibili a iniziative di qualsiasi aiuto questa comunità abbia bisogno. Abbiamo, inoltre, espresso il nostro apprezzamento e la nostra riconoscenza per i Vigili del fuoco, per le Forze dell'ordine, per i soccorritori.

Una tragedia immensa che ancora una volta mette al centro il problema della sicurezza dei luoghi di lavoro.

I nostri pensieri, cordoglio e vicinanza vanno alle vittime di Suviana. Ma sappiamo che non bastano più. Abbiamo contrastato il decreto sicurezza del governo perché inutile e nato vecchio. La patente a punti per le imprese un’offesa alle vittime, i controlli affidati ai soli ispettori inadeguati, la catena di appalti e subappalti pericolosa.

È tempo di cambiare davvero. Servono diversi sistemi di sicurezza, diversi ritmi di lavoro, più formazione, contratti certi. Il tutto con la collaborazione di lavoratori e imprese, con il sostegno della politica che deve intervenire dove è necessario e con il rafforzamento delle strutture predisposte ai controlli. Occorre impegno, intelligenza e determinazione. La vita umana è troppo preziosa.

TEMI DELLA SETTIMANA

DDL SUL TERZO SETTORE: POCHE LUCI E MOLTE OMBRE

Realtà fondamentale, servivano maggiori risorse

Il disegno di legge approvato alla Camera contenente disposizioni in materia di Terzo settore è un provvedimento che presenta alcuni elementi positivi, mentre altri sono di scarsa efficacia o di mera propaganda. Per queste ragioni il Partito democratico, sia in commissione Affari Sociali che nel voto finale in Aula, ha scelto di astenersi.

Quella del Terzo settore è una realtà in costante crescita, che oggi si avvale del lavoro quotidiano, e gratuito, di oltre 4,5 milioni di volontari, i quali svolgono attività nelle carceri per il reinserimento dei detenuti, con gli immigrati, con le persone con disabilità, con le persone con fragilità, che si impegna per avere un Paese libero dalle mafie, che non lascia soli gli anziani, che si oppone al razzismo e all'intolleranza, che aiuta le donne vittime di violenza, che lotta contro l'abbandono scolastico, svolgendo ovunque un ruolo fondamentale.

Di fronte ad una realtà così complessa e articolata, questo disegno di legge mette in campo alcune cose buone, anche se parziali.  Su altre, invece, manca l’obiettivo, a cominciare dalle risorse insufficienti. Suscita, poi, perplessità la scelta di creare l’ennesimo Tavolo di lavoro, anche per la sovrapposizione con altri Tavoli che già si occupano di argomenti simili. Anche l'istituzione di una Giornata nazionale dell’ascolto dei minori (esiste già la Giornata internazionale dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza) rischia di essere solo un doppione.

 

LE FILIERE DI QUALITÀ DEI PRODOTTI AGROALIMENTARI

Il Pd ha votato a favore

La finalità principale di questa proposta di legge  è quella di tutelare la redditività delle imprese agricole, prevedendo che, tra i fattori che concorrono alla formazione del prezzo inserito nel contratto di cessione, sia considerato anche il costo di produzione; il governo viene delegato a disciplinare le filiere di qualità nel sistema di produzione, importazione e distribuzione agroalimentari; vengono infine previste campagne informative sulla composizione dei prezzi dei prodotti agroalimentari e sulla sostenibilità della componente agricola all’interno della filiera agroalimentare.

Il tema affrontato è di particolare importanza per il nostro Paese, perché concerne un settore strategico della nostra economia, quello agroalimentare, che trova la nostra tipologia di produzione e l’altissima qualità dei nostri prodotti a doversi confrontare con scenari sempre più complessi.

L'obiettivo è quello di impedire alla grande produzione di imporre agli agricoltori le cosiddette vendite sottocosto.

 
 

CHI È PRECARIO HA IL DOPPIO DELLE POSSIBILITÀ DI MORIRE

Serve combattere il lavoro povero, ma il governo latita

Purtroppo non c’è stata unità dell’Aula nella lotta al lavoro povero, sulla modifica di quegli istituti che determinano libertà, sicurezza e, dunque, vita. Il dolore delle morti ci accomuna ma, dinnanzi all’ennesima strage, ci divide l’individuazione delle cause e le ricette per poterla evitare.

L’Inail oggi ci dice che nel 2023 vi sono stati 8,9 morti ogni 100mila lavoratori con contratto a termine e 4,5 tra coloro con contratto a tempo indeterminato. Ecco dove sta la differenza: chi è precario ha il doppio della possibilità di morire. Le regole non sono neutre e gli infortuni non sono una fatalità. Il lavoro non è in cima alle priorità di questo governo. Dove il lavoro non vale nulla la democrazia segna il passo. I diritti del lavoro sono i principi fondanti della Repubblica.

 

CAMBIAMENTI CLIMATICI INNEGABILI, SERVONO SOSTEGNI MIRATI

Il governo non cerchi scuse

Dai dati riportati dal servizio meteo Copernicus, il mese di marzo 2024 è stato il mese di marzo più caldo di sempre e segue 12 mesi nei quali si sono registrate le temperature più alte di sempre. Tra le regioni più colpite c'è il Mediterraneo, all'interno di questo il nostro Paese. I cambiamenti climatici sono in corso e non sono negabili.

Lo abbiamo sottolineato durante la discussione sulle mozioni in materia di revisione dei meccanismi di tassazione delle emissioni di carbonio (Cbam) per le importazioni, a tutela della competitività delle aziende europee.

Abbiamo chiesto al governo di non parlare più di deroghe agli impegni di decarbonizzazione, perché i cambiamenti climatici non aspettano. Chiediamo piuttosto all'Europa di essere conseguente a quegli obiettivi, anche nella realizzazione di strumenti che rendano effettivamente protagonista il suo tessuto economico e produttivo della doppia transizione ecologica e digitale. Non deroghe ma sostegni mirati, per accompagnare la transizione, per rendere più competitive le imprese per includere i lavoratori.

 

MOBY PRINCE: SCALFITO MURO DI GOMMA, ORA FARE PIENA LUCE

33 anni fa morirono 140 persone

Quella che abbiamo commemorato mercoledì in Aula non è soltanto una tragedia immane che ha distrutto 140 vite. E’ il più grave incidente nella storia della navigazione civile italiana; il più pesante disastro sul lavoro della storia nazionale ed un episodio sul quale dopo 33 anni ancora non è stata fatta piena  luce.

Senza la tenacia ed il coraggio delle famiglie delle vittime che non si sono mai arrese tutti i reati sarebbero oggi prescritti, e le colpe addebitate a presunti errori umani dell’equipaggio o a una nebbia che non c’era. Le commissioni di Inchiesta parlamentari delle scorse legislature hanno iniziato a scalfire un muro di gomma che sembrava impenetrabile. Tocca ora al nuovo organismo appena insediato proseguire e concludere il percorso verso la giustizia e la verità dei fatti.

 

DDL AUTONOMIA: TESTO PERICOLOSO CHE MINA L’UNITÀ NAZIONALE

Abbiamo chiesto più tempo per poter esaminare questo disegno di legge che arriverà in Aula il 29 aprile, giusto in tempo per poter sventolare la bandierina della Lega durante la campagna elettorale per le europee.

È un testo pericoloso, che va contrastato in ogni modo, perché mina la stessa unità nazionale, creando, di fatto, venti staterelli. Mette a rischio l'erogazione di servizi essenziali ai cittadini a partire dalla scuola, dalla sanità, con un’immigrazione dal Sud verso il Nord e un aumento delle liste d'attesa al Nord stesso. Non dimentichiamoci che questo provvedimento va anche contro la competitività del nostro Paese. Tant'è che è stato criticato dalle imprese, perché crea, di fatto, 20 sistemi amministrativi e burocratici diversi e quindi va nella logica non di semplificare, ma di aumentare i costi della burocrazia per chi vuol fare impresa.

Questo testo va contro la Costituzione, perché la Costituzione prevede un regionalismo non competitivo ma solidaristico e soprattutto la Costituzione si basa sul presupposto che questa è una Repubblica unica e indivisibile.

 

 

ACCADE ALLA CAMERA

 
A cura del Gruppo Parlamentare del Partito democratico

QUESTION TIME

GRAVISSIME LE TRUFFE SULLA CASSA COVID

Ma ancora una volta la destra salva la ministra Santanché

Il governo non ha fornito un dato, nemmeno un numero sull'utilizzo improprio della cassa straordinaria Covid. E allora li abbiamo forniti noi. Perché secondo uno studio dell'Ufficio parlamentare di bilancio, nell'anno 2020 l'illecita fruizione della cassa Covid avrebbe riguardato una percentuale di ore stimate al 27% del totale di quelle autorizzate, corrispondenti a circa 2,7 miliardi di euro di spesa che si sarebbe potuta risparmiare in presenza di comportamenti corretti.

Il 27% del totale è stato oggetto di truffa, di appropriazione indebita. La maggioranza stessa ha approvato l'8 giugno del 2023 un ordine del giorno presentato dal Partito Democratico dove partendo dal caso Visibilia, che ha un nome e cognome ministra Daniela Santanchè, impegnava il governo a fare tutte le verifiche necessarie a recuperare le risorse e a sanzionare quelli che avevano truffato. È passato quasi un anno da allora e la destra non ha dato nessuna risposta. Chi tocca quei fili, muore evidentemente. Perché i legami all'interno della maggioranza, dentro il governo, al momento sono troppo solidi, sono legami ministeriali, ma sono legami anche con alte cariche dello Stato e dunque ancora una volta la maggioranza ha salvato la ministra Santanchè.

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IN AULA LA PROSSIMA SETTIMANA

PNRR
Da lunedì, discussione con votazioni sul disegno di legge in merito ad ulteriori disposizioni urgenti per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR)

Società Sportive
Martedì, seguito dell'esame della proposta di legge in merito alle disposizioni in materia di partecipazione popolare alla titolarità di azioni e quote delle società sportive.

Associazioni di promozione sociale
Da martedì, discussione e votazioni della proposta di legge in materia di compatibilità urbanistica dell'uso delle sedi e dei locali impiegati dalle associazioni di promozione sociale per le loro attività.

 

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