Dl sicurezza: Pd, ok governo a castrazione chimica è deriva medievale che calpesta costituzione

  • 27/05/2025

“L’ok del governo all’ordine del giorno della Lega per istituire un tavolo tecnico sulla castrazione chimica rappresenta un grave scivolamento verso pratiche che richiamano pene corporali, in palese contrasto con la Costituzione e i principi dello Stato di diritto” — così in una nota congiunta i capigruppo democratici delle Commissioni Affari Costituzionali e Giustizia della Camera, Simona Bonafè e Federico Gianassi, insieme al responsabile nazionale Sicurezza del Partito Democratico, Matteo Mauri.

Dl Sicurezza: Braga, opposizione dura contro destra pericolosa

  • 27/05/2025

Siamo qui, e ci prepariamo alla seduta notturna, per opporci ai tentativi della destra di trasformare il paese in uno stato di polizia. Niente sarà più come prima. Il decreto sicurezza è come la legge truffa, come il salva ladri, come il porcellum. Ci opporremo con tutti gli strumenti a disposizione delle opposizioni a un provvedimento frutto delle forzature di una destra arrogante e pericolosa.

Lo ha scritto sui social Chiara Braga, Capogruppo Pd alla Camera dei Deputati

 

Dl Sicurezza: Mauri, norme inumane, liberticidi e inutili

  • 27/05/2025

“La maggioranza chiede la fiducia su questo decreto che insiste a chiamare Sicurezza, ma la verità è che questo governo non merita nessuna fiducia. Sia per quello che c’è scritto in questo decreto, ma anche per quello che non c’è scritto. Il governo pensa di risolvere i problemi del Paese aumentando le pene o inventandosi nuovi reati. Viene posto il tema dell'urgenza su un provvedimento che è andato il consiglio dei ministri a novembre del 2023.

Dl Sicurezza: Pd, Lega presenta castrazione chimica, cosa dicono Piantedosi e Forza Italia?

  • 27/05/2025

"Siamo molto curiosi di conoscere la posizione di Piantedosi e del Governo Meloni sull’ordine del giorno Iezzi che propone l’introduzione della castrazione chimica. Con buona pace di Forza Italia, che ormai sembra piegata alle posizioni estreme della Lega, la maggioranza appare sempre più sottomessa a Salvini.

Dl Sicurezza: Casu, polizia sotto organico ma governo non fa niente per nuove assunzioni e ingresso idonei ultimi concorsi

  • 26/05/2025

«Questo decreto nasce da un grave vulnus democratico: la scelta del Governo di ricorrere alla decretazione d’urgenza, la contrazione del dibattito in commissione e la doppia tagliola ha sottratto spazio al confronto parlamentare», ha dichiarato Andrea Casu (Pd) in Aula alla Camera, sottolineando che “a sicurezza è un grande tema che riguarda tutti: cittadini, enti locali, operatori delle forze dell’ordine. E proprio per questo avrebbe meritato un vero dibattito, non l’ennesimo provvedimento bandiera scritto solo per alimentare la propaganda del governo e attaccare il dissenso.

Dl Sicurezza: Scarpa, cita Papa Francesco: ‘nuove pene non portano più sicurezza’

  • 26/05/2025

La deputata democratica Rachele Scarpa è intervenuta in Aula alla Camera durante la discussione generale sul decreto Sicurezza, denunciando l’approccio repressivo del provvedimento e citando le parole di Papa Francesco, pronunciate nel discorso rivolto alla Delegazione dell’Associazione Internazionale di Diritto Penale: “Negli ultimi decenni – sono le parole di Francesco lette da Scarpa – si è diffusa la convinzione che attraverso la pena pubblica si possano risolvere i più disparati problemi sociali, come se per le più diverse malattie ci venisse raccomandata la medesima medicina.

DL Sicurezza: Forattini, norme punitive, ideologiche e irresponsabili che affossano settore canapa industriale

  • 26/05/2025

«Dalla maggioranza è arrivato un grave strappo costituzionale: è stato impedito un vero confronto parlamentare. Questo decreto colpisce i diritti fondamentali, dentro una torsione securitaria che ha trovato l'opposizione di autorevoli costituzionalisti italiani, firmatari di un manifesto che rappresenta un grido d’allarme. Siamo davanti a un provvedimento che mina l’architettura costituzionale del nostro Paese e impone un modello di governo che usa il diritto penale come strumento di controllo sociale.

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