Nadef: Serracchiani, nostro No perché strangola Ssn

  • 12/10/2023

“Il voto contrario del Partito Democratico alla Nadef presentata dal governo Meloni e dalla sua maggioranza di destra ha una motivazione forte: la nostra opposizione alla scelta di tagliare le risorse al Servizio Sanitario Nazionale che provoca il suo sostanziale strangolamento, la privatizzazione strisciante dei servizi e la cancellazione di fatto del diritto universale delle cittadine e dei cittadini all’assistenza sanitaria. E questo nonostante la lezione che abbiamo imparato dall’azione di contrasto alla pandemia da Covid.

Sanità: Pagano, Foti inventa. Con Meloni finanziamento Ssn inferiore a pre-Covid

  • 06/10/2023

“Delle due l’una: o il collega e capogruppo di Fdi alla Camera, Tommaso Foti non sa contare, oppure semplicemente non conosce il valore dei numeri. Da una parte ci sono le smentite a parole di esponenti della destra e dall’altra ci sono i fatti, messi nero su bianco nella Nadef proprio dal governo che sostengono. Nella Nota leggiamo a chiare lettere che la spesa sanitaria passa dai 134,7 miliardi nel 2023, già ampiamente insufficiente a coprire l’effetto dell’inflazione e i rinnovi contrattuali, a 132,9 miliardi nel 2024. Due miliardi in meno in un solo anno.

Nadef: Pd: scomparsa l'agricoltura, servono investimenti

  • 05/10/2023

La Nadef oscura il comparto agricolo. Nessun intervento, nessun obiettivo, nessuna risorsa. In commissione Agricoltura insieme ai colleghi del Gruppo Pd Forattini, Marino e Rossi abbiamo votato contro il parere di maggioranza, con il palese imbarazzo degli estensori che hanno fatto fatica a segnalare riferimenti legati all'agricoltura. Eppure bisognava avere gli occhi chiusi per non vedere cosa è successo negli ultimi mesi ed anche orecchie poco attente visto che dal mondo agricolo sono arrivati segnali di allarme ben precisi che richiedevano attenzione.

Superbonus: Simiani, destra allo sbando, no nella Nadef ma al Senato sì a proroga

  • 04/10/2023

La Nadef certifica la malafede di una destra che si è accorta dei propri limiti e non sa spiegare agli elettori che le promesse elettorali non verranno realizzate, mentre sanità e servizi saranno tagliati ed il debito pubblico aumentato  per fare spazio a risibili mancette elettorali". E’  quanto dichiara Marco Simiani, capogruppo Pd in commissione Ambiente di Montecitorio.

Nadef: Malavasi, tagli a sanità, nessuna attenzione a povertà e fragilità

  • 04/10/2023

“L’esame della Nadef conferma quanto il governo ha continuato a negare: nel 2023 l’economia italiana si è fermata e le prospettive per il 2024 sono peggiori rispetto alle previsioni di sei mesi fa. In questo quadro difficile il documento si pone purtroppo in continuità con una politica economica debole e del tutto inadeguata.

Sanità: Furfaro, nella Nadef solo tagli e coperture irrisorie

  • 04/10/2023

Il copione è sempre lo stesso, il paese da una parte il governo dall’altra. Servirebbero investimenti e risorse e invece dal governo arrivano tagli e coperture irrisorie. Dopo le parole del ministro Schillaci ci saremmo aspettati un impegno concreto e invece arrivano briciole e l’ennesima menzogna. La spesa sanitaria in rapporto al Pil scende al 6,6% nel 2023 e continuerà a calare negli anni successivi, sino a raggiungere il 6,1% nel 2026, la media europea è ormai un miraggio e siamo scesi addirittura sotto al livello pre-pandemico che era del 6,4%. Un disastro.

Sanità: Di Biase, con i taglia il governo smentisce se stesso

  • 02/10/2023

“Con la Nadef il Governo smentisce il Ministro della Sanità, Schillaci, prevedendo nuovi tagli al servizio sanitario nazionale ed una spesa pubblica che non tiene conto delle esigenze della medicina di territorio e degli investimenti per la qualità delle strutture sanitarie”. Così la deputata del Partito Democratico Michela Di Biase commentando la nota di aggiornamento al Def del Governo Meloni.

Manovra: Scotto, governo cancella Servizio sanitario

  • 02/10/2023

“Il governo Meloni cancella il servizio sanitario nazionale. La tendenza confermata dalla Nadef è quella di ridimensionare la spesa per la salute e per il secondo anno consecutivo portarla abbondantemente sotto la media europea. Significa privare di un diritto universale milioni di cittadini e aprire la strada cinicamente alle assicurazioni private. Vogliono il modello anglosassone dove si curano solo quelli che hanno un conto in banca degno di questo nome. Anziché perdersi in mille bonus, mettano almeno quattro miliardi sulla sanità”.

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