Pensioni: Scotto, il governo fa un furto, colpisce diritti acquisiti e tradisce le promesse

  • 17/12/2025

“Quello che il governo ha fatto sulle pensioni si chiama tecnicamente furto”. Così Arturo Scotto, capogruppo Pd in commissione Lavoro, commenta il maxi-emendamento presentato sulla Manovra al Senato che interviene su età pensionabile e riscatto della laurea. “Senza alcun confronto con le parti sociali – spiega – il governo allunga l’età pensionabile, nonostante le promesse di abolizione della legge Fornero, e contemporaneamente colpisce diritti già acquisiti”.

Pensioni: Ghio, la manovra crea nuovi esodati e smentisce le promesse sulle pensioni

  • 22/10/2025

“Non solo il governo non è riuscito a mantenere le promesse elettorali di mandare le persone in pensione prima, ma dalla manovra di bilancio emerge che non è neppure in grado di tutelare i più fragili ed impedire che si formi un nuovo blocco di esodati” Così la deputata e vicepresidente del Gruppo Pd, Valentina Ghio durante il Question time al ministro Giorgetti.

Istruzione: Manzi, contro il caro-scuola ancora solo promesse

  • 10/09/2025

“Mentre le famiglie italiane si trovano ad affrontare un costo medio di oltre 1.300 euro a studente per far fronte alle spese scolastiche, il ministro Valditara ancora una volta si nasconde dietro la propaganda dileggiando le proposte del Partito Democratico contro il caro scuola e a favore di mense e trasporti gratuiti. Chiediamo che le misure a sostegno del diritto allo studio, già sperimentate  positivamente in Emilia Romagna e Toscana, diventino strutturali e rispondano alla perdita del potere di acquisto delle famiglie italiane”.

Spettacolo: Iacono, tre anni di promesse e proroghe, zero risultati. Da Giuli immobilismo e rinvii, Governo ammetta il fallimento

  • 06/08/2025

“Tre anni di promesse, tre proroghe e zero risultati. La riforma dello spettacolo dal vivo, attesa da un intero settore in difficoltà, è ormai ferma al palo: oggi la maggioranza chiede ancora un anno di tempo, rinviando tutto al 2026. Questo significa che, realisticamente, se ne riparlerà soltanto nel 2027. Un fallimento politico che il Governo dovrebbe avere il coraggio di ammettere.” Lo dichiara Giovanna Iacono, intervenendo in aula alla Camera in occasione della dichiarazione di voto sulla proroga della delega al governo in materia di spettacolo.

Marche: Capigruppo Pd, oggi Meloni versione Wanna Marchi, solo promesse elettorali

  • 04/08/2025

Oggi ad Ancona, Meloni ha promesso di tutto: manca solo “sarà tre volte Natale”. Lo fa per aiutare il suo amico di gioventù Acquaroli, lo fa perché sa bene che da solo il Presidente delle Marche non avrebbe niente da raccontare, visto come ha ridotto la sanità pubblica.
A Meloni, versione Wanna Marchi, non crede più nessuno: dalle accise alla riforma delle pensioni, le italiane e gli italiani hanno imparato che sono solo promesse elettorali. Nella realtà si traducono in tagli ai servizi, aumento delle tasse e della povertà.

Energia: Peluffo, a Pichetto, su Idroelettrico basta promesse. Servono fatti concreti

  • 23/12/2024

“È da più di un anno che il ministro Pichetto continua a ripetere le stesse promesse senza concreti progressi. È ora di passare dalle parole ai fatti, affrontando con decisione le criticità per sbloccare realmente il potenziale dell’idroelettrico e salvaguardare un settore strategico per il Paese”. Così il capogruppo democratico nella commissione Attività produttive della Camera, Vinicio Peluffo, commenta le dichiarazioni del ministro Pichetto sull’idroelettrico italiano.

Lavoro: Scotto, da Meloni solo promesse, nulla su salari e contratti

  • 30/04/2024

“Meloni annuncia misure sul lavoro. Poi scopriamo che è la proroga della decontribuzione per le imprese che già non ha funzionato. Niente su contratti e salari. Solo una promessa di bonus di 100 euro. Ma nel 2025. Almeno Lauro donava una scarpa prima del voto. Qui solo i lacci”.

Così sui social il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.

Poste: Roggiani, con svendita Meloni si rimangia promesse fatte

  • 27/03/2024

“L’audizione del ministro Giorgetti sulla privatizzazione di Poste smentisce le rassicurazioni del ministro Urso, che un’interrogazione aveva risposto che lo Stato avrebbe mantenuto il 51 per cento della società, e conferma un preoccupante cambio di rotta del governo Meloni che si rimangia le promesse fatte e svende importanti asset dello Stato con l’unico intento di fare cassa. Nel caso di Poste, l’operazione appare ancora più insensata visto che non è nemmeno conveniente, come ha ammesso pubblicamente Giorgetti parlando trade off negativo a livello contabile per lo Stato di 100 milioni.

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