Lavoro: Scotto, governo fermo Meloni convochi parti sociali
Dichiarazione di Arturo Scotto, capogruppo Pd commissione Lavoro Camera
Dichiarazione di Arturo Scotto, capogruppo Pd commissione Lavoro Camera
"Mi unisco alla decisione della Regione Emilia-Romagna, della Città Metropolitana di Bologna e delle organizzazioni sindacali di categoria di chiedere al ministero delle Imprese e del Made in Italy la convocazione urgente di un tavolo nazionale per la Perla. Il mancato pagamento degli stipendi rappresenta una scelta della proprietà inaccettabile, che mette in discussione precisi impegni assunti. È fondamentale che tutte le istituzioni agiscano in sinergia. Per difendere posti di lavoro e diritti delle lavoratrici e dei lavoratori.
“Oggi si è insediata finalmente la commissione d’inchiesta sul femminicidio. Con Cecilia D’Elia (eletta vicepresidente della commissione) e con gli altri colleghi avremo tanto da lavorare. La violenza sulle donne e le tante vittime di femminicidio ci dicono che questi non sono fenomeni emergenziali, ma fenomeni strutturali radicati nella nostra società che trovano le proprie radici innanzitutto in una cultura che va profondamente cambiata. Chiederemo ad esempio di porre l’attenzione sulle motivazioni di alcune sentenze che lasciano senza parole.
Le parole di Foti sono senza logica. La proposta delle opposizioni serve a dare un salario dignitoso a 3 milioni e mezzo di persone. Se non siete contrari perché avete presentato un emendamento per bocciare tutta la legge? La verità è che così prendete in giro chi è in difficoltà: le vostre promesse di sostenere i lavoratori sono solo parole e propaganda.
Così in una nota Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati
“I dati Svimez fotografano un Mezzogiorno in difficoltà anche sul fronte del lavoro. Tanto che i dati relativi al numero dei dipendenti al Sud vengono definiti a livelli “patologici” se confrontati con il resto del Paese e con il resto d’Europa. Non solo, quel poco lavoro che c’è viene pagato in media meno di 9 euro l’ora. Una vergogna non più sopportabile per un Paese civile che deve fare il possibile per aiutare tutti i suoi cittadini ad avere una vita dignitosa. Per questo, come Pd, continueremo a batterci per una legge sul salario minimo che la destra cerca di bloccare.
"La destra non vuole discutere il salario minimo. Addirittura presenta un emendamento soppressivo che elimina tutta la proposta delle opposizioni. Fuggono dal merito: una dimostrazione di totale cinismo politico. Stanno dicendo no a tre milioni di lavoratori poveri senza nemmeno degnarsi di dare uno straccio di motivazione. Daremo battaglia in commissione e in Aula". Lo dichiara il deputato dem Arturo Scotto, capogruppo Pd il commissione Lavoro.
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Servono salario minimo e incentivi adeguamento contratti
“La destra vuole bloccare il salario minimo legale. Si andrà in Parlamento il 28 luglio e temo che la loro intenzione sia rinviare la discussione alle calende greche. Dicono che hanno bisogno di tempo per riflettere. Non si sa su cosa, dopo tre mesi di audizioni in commissione e una proposta unitaria delle opposizioni. Fanno veicolare dubbi rispetto all’efficacia di questo strumento. Addirittura spiegando che impoverirebbe il mondo del lavoro. Lo dicessero a chi viene pagato tre o quattro euro l’ora.