“Con un lavoro unitario di Pd, AVS e M5S vogliamo fare quello che la destra non ha mai fatto: mettere la casa al centro del welfare e delle politiche sociali”, così dichiara Marco Furfaro, esponente della segreteria Pd e capogruppo in Commissione Affari Sociali, a margine dell’evento ‘Politiche abitative e disuguaglianze sociali: serve un piano casa pubblico’, organizzato da Unione Inquilini e con la partecipazione degli onorevoli Marco Grimaldi (Alleanza Verdi e Sinistra) e Agostino Santillo (Movimento 5 Stelle), la segretaria nazionale di Unione Inquilini Silvia Paoluzzi e il professor Carlo Cellammare dell'Università La Sapienza di Roma. "Siamo partiti da tre proposte sull'edilizia residenziale pubblica che mantenevano un paradigma comune, rispondendo tutte all'esigenza di sanare una crisi abitativa ormai drammatica. Ci sono punti di convergenza comune e tracce di arricchimento di lavoro reciproche, tra i quali un grande e nazionale piano di edilizia residenziale pubblica che preveda investimenti reali, concreti, ma che riqualifichi e recuperi anche alloggi pubblici euro l’anno per costruire e recuperare alloggi pubblici, sostenendo famiglie e studenti. Il governo Meloni ha scelto la strada dell’indifferenza, tra condoni edilizi e tagli ai fondi. Noi invece vogliamo trasformare la casa in un diritto reale. Perché avere un tetto sopra la testa non è un lusso ma la base della dignità, della sicurezza e della libertà di ogni persona”, ha concluso.
Oggi è un bel giorno! Eugenio Giani e il centrosinistra hanno vinto nettamente le elezioni regionali toscane. Lo scrivo con grande emozione, perché dietro questa vittoria ci sono settimane di strada, chilometri, incontri, piazze, persone, storie che restano addosso. E perché in un Paese dove la destra prova a dividere e a seminare paura, questa terra ha risposto come sa fare lei: con la testa alta e il cuore grande. Ha vinto questa Toscana. Quella che non si piega alla paura, che non si lascia incantare dalla rabbia, che ancora crede nella politica come servizio, come comunità, come speranza, che non cerca capri espiatori, nemici immaginari o colpevoli. So già cosa si dirà: “Eh, ma è facile vincere in Toscana”. Ma non si vince per caso e nemmeno per abitudine. Si vince perché c’è un’idea di mondo che funziona e la mettiamo in pratica: sanità pubblica, diritto allo studio, lavoro dignitoso, welfare e solidarietà. Da qui si riparte. Con coraggio, con passione, con la certezza che un’alternativa a Giorgia Meloni non solo serve ma, se mette in pratica quello che dice, può vincere davvero” così il deputato democratico Marco Furfaro
Mercoledì 15 ottobre 2025 alle ore 11.30 presso la Sala stampa della Camera dei Deputati (Via della Missione 4) si terrà la conferenza stampa dal titolo “Dati reali, politiche abitative: serve un piano casa pubblico che superi le disuguaglianze sociali”, durante la quale saranno presentate le proposte per superare l’emergenza abitativa in Italia, e dare dignità a chi oggi vive nell’incertezza.
Interverranno Silvia PAOLUZZI (Segretaria Nazionale Unione Inquilini), Carlo CELLAMARE (Professore Università La Sapienza), Agostino SANTILLO (Deputato M5S), Marco FURFARO (Deputato PD), Marco GRIMALDI (Deputato AVS).
L'accesso in sala - con abbigliamento consono e per gli uomini obbligo di giacca - è consentito fino al raggiungimento della capienza massima.
«La salute mentale è un tema di cui parliamo troppo poco e di cui la politica si occupa troppo poco. Milioni di italiani manifestano problemi di benessere psicofisico, ma è ancora un tabù parlarne. Così come ci sono oltre 3 milioni di persone in Italia, in gran parte adolescenti e giovani donne, che soffrono di disturbi del comportamento alimentare e che non vengono adeguatamente curati. Parliamo di 4mila morti all'anno, 10 morti al giorno. Servono misure immediate, per questo chiediamo al governo di intervenire immediatamente per sbloccare due provvedimenti. Primo: serve un impegno strutturale, con l'avvio dello psicologo di base - la cui legge è ferma in commissione da un anno, bloccata dal governo, nonostante sia stata approvata all'unanimità in commissione - e chiediamo al Ministro della Salute di rispettare la legge e fare il decreto attuativo che prevede l’inserimento dei disturbi alimentari nei Livelli Essenziali di Assistenza, come chiedono giustamente le associazioni che ogni giorno si occupano di salute mentale. La salute non può dipendere da dove si nasce o da quanto si guadagna: è un diritto universale che lo Stato deve garantire a tutte e a tutti». Lo ha detto Marco Furfaro, deputato e capogruppo Pd in commissione Affari Sociali, alla presentazione della campagna “Non sempre si vede”, un progetto di sensibilizzazione promosso da Animenta, Delya ETS, Comestai e Multi Italy dedicato alla salute mentale e disturbi del comportamento alimentare, che si terrà in otto centri commerciali italiani.
«Ottimo che il reddito alimentare parta anche a Napoli: è un progetto che ho fortemente voluto e che nasce da un mio emendamento alla legge di bilancio 2023. Una misura concreta contro la povertà e lo spreco alimentare, che restituisce dignità a chi è in difficoltà e valorizza la solidarietà come strumento di giustizia sociale.
Napoli dimostra che questa idea funziona, che può davvero fare la differenza nella vita delle persone. Purtroppo il governo, a cui spettava il coordinamento della sperimentazione nazionale, sta gestendo tutto nel modo peggiore: senza un piano, senza una visione e senza il tavolo di lavoro promesso. Ancora una volta, a garantire risultati sono le amministrazioni locali, non chi dovrebbe guidare il Paese.
Il reddito alimentare è la prova che le buone idee, se sostenute da competenza e volontà politica possono trasformarsi in diritti. E noi continueremo a difenderle e farle crescere, anche quando il governo sceglie di non farlo».
"Conosco Marta Logli e so quanto impegno e passione mette ogni giorno nella sua battaglia politica. Per questo quello che le è successo stamattina mi colpisce ancora di più. Trovare davanti alla porta di casa un volantino con insulti sessisti è una violenza che nessuna donna dovrebbe subire. Marta non si fermerà. Lo so perché la conosco e so che ha la forza e il coraggio di chi crede davvero in quello che fa. Ma non deve essere lasciata sola. Dobbiamo essere tutti al suo fianco. Ogni attacco a una donna impegnata in politica è un attacco alla democrazia e alla convivenza civile. Chi usa la violenza verbale e l'intimidazione ha già perso. Noi continueremo a lottare insieme a Marta per una società libera dalla violenza di genere". Così in una nota Marco Furfaro, deputato e membro della segreteria nazionale, sugli attacchi sessisti a Marta Logli, capolista del Pd a Prato alle elezioni regionali toscane.
“‘Firenze: oggi il comizio lo faccio qua, in Piazza della Passera. Qua sicuramente l’assessore Alessandra Nardini e il sindaco Linda Vanni non vengono’. Questo è il livello del vicesegretario della Lega.
Roberto Vannacci oggi non ha trovato di meglio da fare che insultare due donne delle istituzioni: Linda Vanni, sindaca di Montopoli in Val d’Arno, e Alessandra Nardini, assessora regionale in Toscana. Non una critica politica, non un’idea da proporre. No. Un post squallido, sessista, che riduce due amministratrici a barzellette da caserma”.
Lo scrive su Facebook Marco Furfaro, capogruppo del Partito Democratico in Commissione Affari Sociali della.
“E questo - conclude Furfaro - dovrebbe essere un generale, un parlamentare europeo, un vicesegretario di partito, un uomo delle istituzioni? Solidarietà alla sindaca Linda Vanni e all’assessora Alessandra Nardini. La Toscana è un’altra cosa. È terra di diritti, di dignità, di uguaglianza. E tra pochi giorni darà una lezione chiara: qui il sessismo, la bassezza e la volgarità di Roberto Vannacci e della Lega non passeranno mai”.
“Matteo Salvini e Giorgia Meloni hanno provato in ogni modo a intimidire e a minacciare i manifestanti, bollando lo sciopero come illegittimo, arrivando persino a dire che i lavoratori avrebbero pagato personalmente le conseguenze della loro scelta. Ma la risposta dell’Italia è stata straordinaria”.
Lo dichiara Marco Furfaro, membro della Segreteria Nazionale PD e deputato, dal palco della manifestazione tenutasi a Piombino.
“Cortei e piazze piene, partecipazione come non si vedeva da tempo, un popolo che non si è lasciato intimorire da un governo che tenta di imbavagliare il dissenso.
Se Giorgia Meloni vuole davvero aiutare il popolo palestinese, la smetta di attaccare chi porta aiuti e solidarietà e abbia il coraggio di farlo con Netanyahu. Ma soprattutto, riconosca finalmente lo Stato di Palestina e la smetta di ostacolare ogni iniziativa europea per sanzionare Israele.
Il resto è solo squallido e pavido cinismo sulla pelle del popolo palestinese”.
“Il diritto di voto è universale, lo dice la Costituzione. Ma oggi, in Italia, non lo è davvero. Perché tante persone con disabilità motorie o sensoriali non possono esercitarlo liberamente e in autonomia, senza ostacoli. È un’ingiustizia che dura da troppo tempo. Per questo ho presentato una proposta di legge che introduce il voto elettronico da remoto per tutte le consultazioni elettorali”.
Lo dichiara Marco Furfaro, capogruppo in Commissione Affari Sociali del Pd e componente della segheria nazionale, durante la presentazione della PdL con Massimo Vita (Uici), Daniele Renda (Disability Pride) e Umberto Emberti Gialloreti (presidente della Consulta Regionale del Lazio per la Tutela dei Diritti della Persona con Problemi di Disabilità).
“È una legge di civiltà che mette fine a un’ipocrisia: dire che tutti possono votare, quando sappiamo che non è così. Con questo provvedimento restituiamo dignità e partecipazione a chi oggi è escluso. Faccio un appello a tutte le forze politiche affinché, almeno questa volta, ci sia unità: la democrazia è vera solo se è di tutte e tutti”.
«Oggi la maggioranza ha respinto il nostro emendamento e l’ordine del giorno per finanziare il Meyer di Firenze. Prima hanno provato a svuotare il testo, poi hanno espresso la contrarietà del governo alle parti in cui si sottolineava l’eccellenza internazionale del Meyer, luogo che cura, fa ricerca, innova e accoglie bambini dall’Italia e dal mondo, anche in fuga dalle guerre. Eppure la destra ha deciso che non meritava un impegno chiaro dello Stato.
È una scelta politica: nello stesso giorno in cui il governo in Toscana annuncia risorse e nuove strutture per i CPR, per chi cura i bambini non si trova un euro. Il messaggio del governo Meloni alle famiglie toscane è questo: nessun impegno sugli ospedali pediatrici. Per loro la priorità sono i recinti. Per noi, per la Toscana, i bambini». Così Marco Furfaro, deputato e membro della segreteria nazionale del Partito Democratico, a margine della votazione sulla votazione per i finanziamenti al Meyer, chiesta da tutti i parlamentari toscani del Pd.
“‘Ecco, ci mancava l’albanese’. ‘Torna a casa tua”. ‘Già il cognome dice tutto’. Sono alcuni degli insulti che sta ricevendo Bernard Dika, dopo la sua candidatura alle elezioni regionali toscane. Bernard, infatti, è arrivato in Italia dall’Albania quando aveva un anno e da allora la sua casa è Pistoia. Qui ha frequentato le scuole, qui ha costruito la sua vita, qui ha scelto di lottare per la sua comunità. Bernard è lo studente che ha chiesto più corse degli autobus per andare a scuola, il ragazzo che ha scritto la prima legge regionale contro il bullismo, il giovane che ha portato avanti battaglie per dare ai coetanei più opportunità di studio e per il suo impegno è stato proclamato Alfiere della Repubblica dal Presidente Sergio Mattarella. Eppure oggi, da candidato capolista del Partito Democratico alle elezioni regionali toscane, deve subire la violenza inaudita delle solite offese razziste”.
Così il deputato e componente della segreteria nazionale del Pd, Marco Furfaro, in un post sui social.
“Perché per qualcuno - scrive - conta solo il pregiudizio, non quello che sei e che hai fatto. Ma la verità è che Pistoia è la sua città, che la Toscana è la sua terra e che lui è la dimostrazione vivente che integrazione, impegno e partecipazione possono cambiare il destino delle persone. A lui va la mia totale solidarietà e la vicinanza di tutto il Partito Democratico. La Toscana - conclude - è casa di chiunque scelga di viverla, amarla e migliorarla. Piaccia o non piaccia a chi preferisce vivere di odio”.
«Ho presentato un’interrogazione parlamentare ai Ministri D’Urso e Calderone per fare piena luce sulla brutale aggressione avvenuta a Montemurlo, dove lavoratori in presidio sono stati picchiati a calci, e sul sistema di scatole cinesi che sta emergendo nel distretto tessile. È inaccettabile che chi chiede diritti finisca in ospedale e che un sistema di frodi e violenze continui a prosperare. Parliamo di 18 operai, in gran parte pakistani, afgani e bangladesi, che protestavano da giorni davanti alla fabbrica L’Alba Srl per condizioni di lavoro dignitose: straordinari non pagati, sabati obbligatori senza compenso, contratti applicati al ribasso. Il tutto in un quadro di aziende che si aprono e si chiudono a ciclo continuo. Ora servono chiarezza immediata, individuazione delle responsabilità e controlli seri. E sia chiaro: i grandi marchi della moda non possono chiamarsi fuori. Se i loro capi vengono prodotti sfruttando manodopera senza diritti e, addirittura, reprimendo chi protesta, la responsabilità riguarda anche loro.
Prato non può essere la terra dei diritti negati. Il Made in Italy diventa qualcosa di cui vergognarci se si regge sulla precarietà e sulla violenza. Per questo serve un’alleanza forte tra istituzioni, categorie, sindacati, partiti: tanti sanno, in troppi non intervengono. È il momento del salto di qualità. Perché Prato è già oggi un’eccellenza del lavoro di qualità nel mondo e deve esserlo anche nel rispetto dei diritti dei lavoratori. Nessuno può più chiudere gli occhi o fare finta di non vedere». Così Marco Furfaro, deputato e membro della segreteria nazionale del Partito Democratico.
“Il 20 settembre il Partito Democratico sarà in piazza al Disability Pride. Perché senza pari dignità delle persone con disabilità non può esserci giustizia sociale”. Lo dichiara Marco Furfaro, capogruppo dem in commissione Affari Sociali della Camera e responsabile nazionale Welfare del Partito Democratico.
“Il governo Meloni - aggiunge l'esponente dem - taglia fondi: dal “Dopo di noi” ai centri estivi, e lascia milioni di persone e famiglie senza servizi. Noi portiamo proposte concrete: dall’istituzione dell’operatore per l’affettività e la sessualità al diritto di accesso ai luoghi pubblici con cani guida, dall’universal design alle norme per la partecipazione a eventi culturali e sportivi, fino al voto telematico per chi ha disabilità motorie o sensoriali”.
“È questa - conclude Furfaro - l’idea di Paese che vogliamo: inclusivo, giusto, rispettoso della dignità di tutti. Non bastano parole di circostanza: servono diritti, sostegno all’autodeterminazione e risorse vere”.
«A Montemurlo, nel cuore del distretto tessile di Prato, 18 lavoratori stavano semplicemente protestando per rivendicare condizioni di lavoro dignitose. Denunciavano straordinari non pagati, sabati di lavoro obbligatori senza compenso, contratti fittizi con inquadramenti inferiori alle mansioni reali. Per questo erano in presidio da giorni davanti alla fabbrica L’Alba Srl.
Questa mattina, invece di ascoltare le loro richieste, hanno ricevuto calci e pugni. Secondo la denuncia del sindacato, la titolare e persone a lei vicine hanno distrutto il gazebo e aggredito gli operai, tanto che uno di loro è finito in ospedale portato via in ambulanza. Scene documentate in un video che lascia senza parole.
Esprimo piena solidarietà ai lavoratori e al sindacato che li sostiene. È inaccettabile che nel 2025 in Italia chi sciopera per i propri diritti venga preso a botte. Non può esistere che il Made in Italy si regga sulla precarietà, sugli appalti senza regole e sulla violenza contro chi lavora.
Chiediamo chiarezza immediata, individuazione delle responsabilità e controlli rigorosi. Anche e soprattutto a tutela di chi ogni giorno lavora rispettando le regole e la dignità delle persone.
Il distretto di Prato è un simbolo di lavoro e dignità, non un far west dove chi protesta viene picchiato. Lo Stato deve esserci, con regole, legalità e rispetto delle persone. Senza diritti il Made in Italy perde non solo credibilità, ma anche la sua anima. Nessuno si sottragga a questa battaglia per la legalità ».
“Israele ha avviato l’operazione di terra nella città: hanno fatto incursione con i tank, hanno bombardato, pur sapendo che solo il 40% degli abitanti era stato evacuato. È l’atto finale di due anni di assedio, di fame usata come arma, di bombardamenti che hanno già cancellato quartieri, scuole, ospedali. L’obiettivo è chiaro: radere al suolo Gaza, costringere il suo popolo alla fuga o annientarlo, colonizzare la Striscia”. Così il deputato Marco Furfaro, capogruppo dem nella commissione Affari sociali della Camera e responsabile nazionale Welfare del Pd sui suoi canali social.
“Eppure, ancora una volta – continua il parlamentare - sappiamo già cosa sentiremo dire dal nostro governo: che è ‘inaccettabile’, che ‘non si può condividere’, che ‘serve la diplomazia’”. E intanto guardano. Guardano mentre Gaza brucia. Guardano mentre decine di migliaia di civili, donne e bambini, vengono lasciati senza scampo. Guardano senza fare niente”. “Non bastano le finte parole indignate o le frasi di circostanza. Serve un sussulto di decenza, di dignità, di umanità e imporre sanzioni a Israele, rompere gli accordi militari che ci legano a un governo che bombarda bambini e innocenti, riconoscere ufficialmente lo Stato di Palestina, applicare un embargo sulle armi”, conclude Furfaro.