20/06/2025 - 11:06

"Un bimbo che ha finito la scuola e non è figlio della presidente del consiglio o di un parlamentare che fa? Dove va?". Ieri in una conferenza stampa sulla mancanza di centri estivi ho posto questa domanda. Chiara, semplice. E invece di rispondere, Fratelli d’Italia ha preferito ironizzare sul mio cognome e, da veri patrioti del coraggio, usare la figlia di Giorgia Meloni per difendersi. Ma forse non l’hanno letta bene. Allora la riformulo. In un Paese in cui un centro estivo costa 180 euro a settimana, i salari sono fermi da anni e un quarto della popolazione è a rischio povertà, chi non è privilegiato cosa fa con i figli? Si licenzia? Sta tre mesi a casa senza stipendio? Perché il punto è tutto qui: Giorgia Meloni può portare la figlia su un aereo di Stato. Ma milioni di genitori italiani non possono permettersi nemmeno di pagare una settimana di campo estivo.

E allora rilancio la domanda.

Visto che parlate tanto di natalità, di famiglia, di futuro: cosa fate concretamente per aiutare chi ha figli, ma non ha un aereo di Stato? Perché finora per le famiglie non c’è stato un solo provvedimento degno di questo nome. Presidente, mi risponde o fa un’altra card?” Così il responsabile nazionale welfare del Pd, Marco Furfaro.

 

19/06/2025 - 12:57

“Se sei figlio di Giorgia Meloni, puoi salire su un volo di Stato per il G7 e seguire tua madre mentre lei lavora. Ma se non lo sei, chi si occupa di te a scuola finita, quando mamma e papà devono lavorare e non possono permettersi un centro estivo da 400 euro al mese?”.

Lo dichiara Marco Furfaro, capogruppo PD in Commissione Affari Sociali, a margine della conferenza stampa di presentazione della proposta di legge per un piano nazionale di sostegno ai centri estivi.

“Giorgia Meloni ci racconta ogni giorno un’Italia in cui tutto va bene. Dove chi denuncia le mancanze è brutto e cattivo. Dove nemmeno i rapporti della Caritas, che certificano che 6 milioni di persone rinunciano a curarsi, sono attendibili. Ma allora la domanda è: in questa narrazione dorata, che fine fanno i figli di chi non ha privilegi? Chi si prende cura di loro?”.

“Noi crediamo che ogni bambino abbia diritto a un’estate dignitosa, a un luogo educativo, sociale e sicuro. E ogni genitore abbia il diritto di lavorare senza sentirsi in colpa o svenarsi per un servizio essenziale. Ecco perché abbiamo presentato una proposta di legge per creare un fondo nazionale permanente che garantisca fino a 2.400 euro annui per le famiglie a basso reddito, coinvolgendo Comuni, Terzo Settore e comunità educanti”.“Il governo Meloni ha trovato un miliardo di euro per il fallimentare e inumano accordo con l’Albania, ma zero euro per i bambini e le famiglie italiane. Questa è la loro scala di priorità. La nostra, invece, parte dai bisogni veri del Paese”.

 

 

18/06/2025 - 13:58

“Chi è Giorgia Meloni per decidere quanto debba soffrire una persona? Chi siamo noi, come Stato, per imporre a qualcuno di vivere anche quando resta solo dolore?". Lo ha dichiarato Marco Furfaro, capogruppo Pd in Commissione Affari Sociali e membro della segreteria nazionale, nel suo intervento durante il convegno “Fine vita tra libertà e diritti” alla Camera.

"La legge sul fine vita approvata dalla Toscana non obbliga nessuno. Applica con rigore i criteri fissati dalla Corte costituzionale affinché una persona possa dire “basta” a inutili sofferenze e sapere quali procedure seguire. Non è eutanasia di Stato, come dice la destra. È garantire il rispetto della dignità umana e della libertà. Per questo non solo difenderemo la legge toscana, ma rilanciamo: serve subito una legge nazionale sul fine vita. Una legge degna, che non arretri nemmeno di un millimetro rispetto alla sentenza della Corte Costituzionale. Non è possibile che il diritto a morire con dignità debba dipendere dal codice di avviamento postale. La politica deve avere il coraggio di affrontare la complessità. Noi non ci volteremo dall’altra parte, sapendo che una legge non cancella il dolore ma dà almeno dignità a chi lo vive. E questa è una delle più alte forme di umanità che la Repubblica può praticare”.

18/06/2025 - 12:22

Domani alla Camera ore 11 conferenza stampa del Pd_

Si terrà domani giovedì 19 giugno alle ore 11 presso la sala Berlinguer della Camera dei Deputati la conferenza stampa del Pd sul ‘caro centro estivi’.

Interverranno:

Anna Ascani, vicepresidente della Camera dei Deputati;
Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera;
Michela Di Biase, capogruppo Pd nella commissione bicamerale Infanzia e Adolescenza;
Marco Furfaro, responsabile nazionale welfare Pd.

Per l’ingresso alla Sala Berlinguer da Via degli Uffici del Vicario 21 è necessario inviare un accredito all’indirizzo:
pd.ufficiostampa@camera.it

 

11/06/2025 - 10:09

Si terrà oggi 11 giugno alle ore 13:00 presso la sala Stampa della Camera dei deputati la conferenza stampa del PD di presentazione della proposta di legge per limitare il consumo degli zuccheri.

Interverranno:

Eleonora Evi, deputata Pd
Marco Furfaro, deputato Pd
Franco Berrino, medico ed epidemiologo
Natalia Gera, health coach Intensive21

 

 

 

04/06/2025 - 17:31

“L’iniziativa organizzata da Provita&Famiglia a Pistoia è un insulto all’intelligenza, alla scienza e alla dignità di migliaia di bambine, bambini, famiglie e persone LGBTQ+. Ma ancora più grave è che a legittimare tutto questo fanatismo medievale ci sia la compartecipazione del Comune. Una vergogna”.

 

Così Marco Furfaro, deputato del Partito Democratico, commenta la notizia dell’adesione dell’amministrazione comunale all’evento dal titolo “Guida pratica per fermare la propaganda gender”.

 

“Chiamano ‘propaganda’ il rispetto. Chiamano ‘indottrinamento’ l’educazione all’affettività nelle scuole. Ma il vero e unico pericolo sono proprio loro e le loro campagne d’odio”.

 

“Il Sindaco di Pistoia non può far finta di nulla mentre si legittimano bugie e si alimenta l’intolleranza. Chieda scusa e ritiri subito il patrocinio. Perché la scuola deve essere uno spazio di libertà, di crescita e di conoscenza, non un luogo di caccia alle streghe”.

 

“Proprio per questo, ho presentato un’interrogazione parlamentare per chiedere al Governo se ritenga accettabile che un’istituzione pubblica, la casa di tutte e tutti, partecipi a iniziative chiaramente discriminatorie e offensive verso intere comunità”.

 

 

04/06/2025 - 14:23

“La disabilità non ha bisogno di compassione, pietismo o paternalismo. Ha bisogno di diritti. Di risorse. Di leggi giuste che non lascino nessuno indietro. Il cuore di questa proposta è semplice e radicale: non si tratta di adattare le persone all’ambiente, ma di progettare ambienti, servizi, strumenti e regole che siano per tutte e tutti, fin dall’origine. Questo è l’universal design. E questa è l’unica vera strada per rendere piena la cittadinanza delle persone con disabilità. Ringrazio il Forum Nazionale per la Disabilità, Diversità è Fragilità, in particolare la presidente Elisa Bortolazzi, per aver elaborato insieme questa proposta”. Così Marco Furfaro, deputato dem e responsabile welfare del Partito Democratico, presenta la proposta di legge del Pd, di cui è primo firmatario, dal nome ‘Universal Design’ per rendere l’Italia più accessibile a tutte e tutti. Presenti all’iniziativa anche i deputati Pd Gianni Cuperlo e Gian Antonio Girelli e la capogruppo dem alla Camera, Chiara Braga.

“Il governo Meloni, nel frattempo – conlude Furfaro - taglia. Ha ridotto i fondi per la disabilità di centinaia e centinaia di milioni di euro, ha svuotato le risorse per la vita indipendente e tagliato 30 milioni al fondo ‘Dopo di noi’. Oggi, in Italia, solo una persona su quattro con disabilità grave ha un progetto di vita attivo. E investiamo meno della metà della media europea in politiche per la disabilità. Eppure, questa proposta di legge non è un atto d’accusa, ma un atto di fiducia. Un appello al Parlamento e al governo: per questo la mettiamo a disposizione di tutte le forze politiche. Approviamola insieme. Noi siamo pronti. Perché una società inclusiva non si costruisce con gli annunci, ma con i fatti”.

 

03/06/2025 - 17:55

“Sono così patrioti da fregarsene dell'educazione nelle scuole. Proprio così, il Governo oggi ha detto no a un semplice ordine del giorno che conteneva impegni ragionevoli, cioè fare dell’educazione civica un elemento determinante per l'istruzione dei nostri ragazzi, mentre oggi è spesso una materia fantasma, senza risorse né strumenti per i docenti”. Così Marco Furfaro commenta la decisione del Governo di respingere l’ordine del giorno del Partito Democratico sull’educazione civica nelle scuole a firma sua e di Irene Manzi, responsabile scuola del PD. “Parliamo di una materia fondamentale, che dovrebbe educare al rispetto, alla Costituzione, alla partecipazione, alla legalità, alla consapevolezza. Ma per il Governo Meloni non è una priorità. È solo un’etichetta da mettere in copertina, ma senza investimenti. È la solita ipocrisia di una destra che a parole invoca i valori, ma nei fatti smonta gli strumenti che servono a trasmetterli. Se davvero credessero nella funzione educativa della scuola e nell’educazione civica, avrebbero accolto l’impegno pieno, come tra l’altro richiesto dall’Associazione Antimafia dei Ragazzi di via D’Amelio e tante e tanti altri che hanno collaborato con loro e con me su questo odg, e che ringrazio: una ricognizione generale, formazione per i docenti, risorse dedicate, valorizzazione delle buone pratiche. Invece no. Così si tradiscono la scuola e le nuove generazioni”.

 

30/05/2025 - 14:17

“Oggi è la Giornata Mondiale della Sclerosi Multipla, una malattia che colpisce circa 140.000 persone in Italia. Ma il problema non è solo medico. È politico.

Perché vivere con la sclerosi multipla, oggi, significa ancora scontrarsi con burocrazia, diritti negati, ritardi nella diagnosi, ostacoli nel lavoro. È inaccettabile.
Lo dico con chiarezza: la politica ha il dovere di cambiare le cose. Perché chi vive con la sclerosi multipla ha diritto a una vita piena, autonoma, libera. Il diritto alla cura, al lavoro, al tempo, alla dignità non sono privilegi. Sono fondamenta di una società giusta. Per questo oggi non basta la solidarietà: serve una responsabilità collettiva. Della politica, delle istituzioni, di tutti noi. Perché una società che si prende davvero cura è una società che non lascia mai indietro nessuno.”

Lo dichiara Marco Furfaro, capogruppo del Partito Democratico in Commissione Affari sociali della Camera sui propri social.

 

29/05/2025 - 11:35

“Se Salvini è stanco dei primati toscani, vuol dire che siamo sulla strada giusta”.

 

Così Marco Furfaro commenta la dichiarazione volgare attribuita al ministro Salvini sui toscani.

 

“Il problema – prosegue Furfaro – è che chi non si inchina alla propaganda del ministro, diventa subito un nemico da screditare. Ma non è con le battute da bar che si costruisce il futuro di un Paese. È con il lavoro e le idee”.

 

“Se non riesce a reggere il confronto con una regione piena di eccellenze, il ministro Salvini si prenda una pausa. Noi continueremo a fare ciò che abbiamo sempre fatto: pensare, creare, innovare. E a testa alta.

 

“Salvini è un ministro della Repubblica, non il protagonista di uno show da bar. Non può permettersi di insultare un’intera regione solo perché non in linea con la sua visione del mondo. Questo disprezzo verso i territori, questa arroganza di chi considera i cittadini solo se votano come vuole lui è inaccettabile”.

 

“Ma Ceccardi e Vannacci, che dei toscani dovrebbero almeno ricordarsi qualcosa, cosa dicono? Stanno zitti di fronte a un ministro che insulta la loro terra? Si sentono più leghisti o più toscani, oggi? Ah, li aspettiamo al varco per quando presenteranno le liste alle regionali: vedremo con che faccia si proporranno di governare una regione che il loro capo disprezza”.

 

 

27/05/2025 - 18:30

"Quasi sedici anni dopo la strage di Viareggio, ci troviamo ancora a fare i conti con una ferita aperta. Oggi, la Corte di Appello di Firenze ha riconfermato la pena massima di cinque anni per l’ex amministratore delegato di FS e RFI, Mauro Moretti, insieme alle condanne per gli altri undici imputati, da quattro a sei anni di reclusione. È una giustizia parziale, perché nessuna pena può riportare in vita le 32 vittime e risarcire le famiglie che hanno pagato il prezzo più alto di questa negligenza e dei tagli alla sicurezza ferroviaria. Eppure, seppur dopo così tanto tempo, riconoscere responsabilità così chiare è un passo fondamentale per evitare che simili tragedie si ripetano. Un abbraccio commosso alle famiglie delle vittime, che non hanno mai smesso di chiedere verità. La loro forza ci ricorda che la memoria non è mai passiva, ma impegno concreto. La vittoria di oggi è amara, ma chiara: per cambiare davvero serve mantenere alta l’attenzione sulle questioni di sicurezza e prevenzione. Continueremo a lavorare in Parlamento affinché ogni sacrificio non sia stato vano e affinché l’Italia sia un Paese più sicuro e responsabile". Così Marco Furfaro, deputato toscano e membro della segreteria del Partito Democratico, sulla sentenza della Strage di Viareggio.

22/05/2025 - 13:39

"La sentenza di oggi della Corte Costituzionale, che apre alla possibilità di estendere l’accesso alla procreazione medicalmente assistita anche alle donne single, è una notizia straordinaria. Finalmente un passo in avanti, di civiltà, in linea con i principi costituzionali e con la società del presente. I giudici hanno chiaramente espresso che non esistono ostacoli giuridici all’estensione dell’accesso alla PMA a nuclei familiari diversi da quelli attualmente previsti. Questo conferma la bontà della nostra battaglia: una battaglia per i diritti, per la libertà, per l’uguaglianza, per il futuro. Non si può continuare a discriminare in base allo stato civile o alla composizione familiare come sa fare bene questa destra. Adesso è il momento del Parlamento raccogliere l’indicazione della Corte e agire con responsabilità. Pochi giorni fa abbiamo depositato una proposta, chiediamo alla maggioranza di discuterne. La politica non può restare ostaggio della propaganda e dell’ignoranza". Lo dichiara Marco Furfaro, deputato del Partito Democratico, capogruppo in commissione affari sociali e promotore della proposta di legge per la modifica della Legge 40.

21/05/2025 - 19:50

“Nel corso dell'informativa odierna alla Camera sullo stato di attuazione del PNRR, il Governo ha scelto ancora una volta la strada dello scaricabarile, attribuendo alle Regioni la responsabilità per la mancata realizzazione di molte Case di Comunità previste dal Piano. Una narrazione inaccettabile, che ignora le gravi responsabilità dei ministeri nella gestione delle risorse e nella definizione dei progetti. Una narrazione politicamente ancora più incredibile dal momento che la maggioranza governa 14 regioni su 20. La realtà è che la rimodulazione degli investimenti, spesso invocata come necessità tecnica, è il frutto di una definanziamento politico che sta compromettendo la sanità territoriale.

La verità è sotto gli occhi di tutti è Foti si arrampica sugli specchi pur di coprire ritardi e scelte sbagliate. Il risultato è che intere comunità rischiano di restare senza quei presidi sanitari fondamentali, promessi e mai realizzati” così una nota del responsabile nazionale welfare del Pd e capogruppo in commissione affari sociali della Camera, Marco Furfaro.

 

20/05/2025 - 14:22

"Mentre il mondo si compatta per prevenire nuove pandemie, ieri a Ginevra 124 nazioni hanno votato a favore del Patto pandemico dell’OMS, l’unico strumento globale per garantire accesso equo a vaccini, terapie e diagnostica. L’Italia, insieme a Russia, Iran e pochi altri, ha scelto di astenersi, isolandosi in modo incomprensibile e rinunciando a ogni voce nelle future negoziazioni tecniche su PABS e proprietà intellettuale. Questa decisione sacrifica la salute pubblica sull’altare della propaganda e conferma un atteggiamento provinciale e anti-scientifico, ben lontano dalle esigenze dei cittadini. Il Partito Democratico chiede con urgenza che il Governo torni al tavolo negoziale e proceda senza esitazioni alla ratifica del Patto pandemico, per garantire all’Italia protezione, trasparenza e credibilità internazionale. Non ne possiamo più di chi si definisce patriota e poi svende il nostro Paese per quattro voti dei novax e lo relega a compagno di follie di Russia e Iran". Lo dichiara in una nota Marco Furfaro, capogruppo in commissione Affari sociali e componente della segreteria nazionale PD

19/05/2025 - 14:57

Appello a tutte le forze politiche per intervenire rapidamente in parlamento

È stata presentata questa mattina alla Camera la proposta di legge a prima firma di Marco Furfaro, responsabile Welfare del Partito Democratico e capogruppo in Commissione Affari Sociali. Il testo, dal titolo “Disposizioni in materia di tutela della salute riproduttiva e di riproduzione medicalmente assistita”, rappresenta un passo importante per la riforma della legge 40, ormai ampiamente superata dalla giurisprudenza e dall’evoluzione scientifica. Una proposta solida, nata da un lungo e approfondito lavoro di confronto con la comunità scientifica, medica e con le realtà civiche, che negli ultimi anni hanno sollecitato con forza un intervento legislativo strutturale.
“La genitorialità non è un privilegio, ma un diritto – ha dichiarato Furfaro –. Non è accettabile che per diventare genitori si debba affrontare una battaglia legale o prendere un aereo per andare all’estero. La Corte Costituzionale ha lanciato un sasso nello stagno chiedendo al Parlamento di discutere e intervenire. Del resto, la legge 40 era nata vecchia e necessita oggi di un aggiornamento.
Lancio un appello a tutte le forze parlamentari: è il momento di avviare un esame serio e costruttivo, guidato dalla scienza, non dai pregiudizi ideologici. Abbiamo il dovere di dare risposte concrete a milioni di persone che affrontano un percorso a ostacoli. Non intervenire è indegno per un Paese civile.”
Il testo — che recepisce le proposte della SIRU (Società Italiana della Riproduzione Umana) — definisce principi e diritti fondamentali, rafforza norme centrali come quelle sul Servizio Sanitario Nazionale, sull’interruzione volontaria di gravidanza e sul ruolo dei consultori. Garantisce il riconoscimento della soggettività delle persone coinvolte nei percorsi di PMA, tutela il nato e il nascituro, chiarisce le regole sulla crioconservazione, sulla donazione alla ricerca, e consolida il ruolo della comunità scientifica nella definizione delle politiche pubbliche in materia di salute riproduttiva.
“La proposta – ha aggiunto Furfaro - rappresenta anche una risposta chiara ai moniti della Corte Costituzionale, ribadendo il dovere del Parlamento di affrontare con serietà una questione che riguarda la salute, i diritti e la dignità di migliaia di persone”. Durante la conferenza stampa di presentazione è intervenuta anche Marina Sereni, responsabile Sanità del Partito Democratico, che ha sottolineato: “Troppe famiglie – ha detto Sereni - si trovano ancora intrappolate nei limiti della legge 40: dai LEA non applicati alle liste d’attesa interminabili, fino ai costi proibitivi. La procreazione medicalmente assistita deve essere riconosciuta come un diritto esigibile nel sistema sanitario pubblico e resa accessibile in modo uniforme su tutto il territorio nazionale.
Ma per farlo servono risorse, personale e una strategia seria per rilanciare i consultori — che dovrebbero essere uno ogni 20.000 abitanti, mentre oggi ne abbiamo uno ogni 35.000 — e per affrontare le vere cause della denatalità, come la precarietà, la carenza di servizi e il mancato sostegno alle giovani coppie.”
“Il Partito Democratico – conclude Furfaro – chiede  alla maggioranza e al Governo di assumersi finalmente la responsabilità di agire: non è credibile invocare la natalità senza intervenire concretamente sulla salute riproduttiva, sull’equità di accesso e sulla qualità dell’assistenza. La proposta elaborata da SIRU, sostenuta da operatori, organizzazioni scientifiche e civiche, è un testo maturo, serio e ambizioso. È il momento di aprire una discussione parlamentare vera, all’altezza del tema e delle numerose persone coinvolte”.

 

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