24/11/2023 - 15:31

“La violenza contro le donne va riconosciuta per poter intervenire il prima possibile. Per questo occorre formare gli operatori che vengono in contatto con le vittime, anche coloro che raccolgono le segnalazioni come quella giunta dal vicino di casa di Giulia Cecchettin.
Grazie al Partito democratico la legge appena approvata prevede la formazione obbligatoria ma manca un impegno di spesa. Per questo occorre che il governo faccia seguire fatti alle molte parole spese contro i femminicidi in questi giorni: stanzi subito fondi nella legge di bilancio per intervenire sulla violenza prima che sia troppo tardi”.

Così in una nota Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.

24/11/2023 - 14:37

Dichiarazione di Ouidad Bakkali e Valentina Ghio deputate Pd

“Il governo ha colpevolmente respinto un  emendamento e un ordine del giorno presentato con i colleghi della Commissione Trasporti al Decreto Proroga Termini - dichiarano le deputate PD Ouidad Bakkali e Valentina Ghio - che chiedeva di estendere anche al 2024 i contributi al lavoro portuale previsti dall'articolo 199 del Decreto Rilancio del 2020.” Lo dichiarano le deputate Pd Ouidad Bakkali e Valentina Ghio che aggiungono:  “durante le audizioni per le risoluzioni tutti i rappresentanti del mondo del lavoro e delle imprese portuali hanno ribadito la necessità e l'urgenza di un sostegno economico importante che in questi anni ha permesso di mantenere i livelli occupazionali e garantire il lavoro a centinaia di persone”. “I contributi , istituiti in piena emergenza Covid a maggio 2020 e prorogati dopo lo scoppio della Guerra in Ucraina, - proseguono le deputate Pd - sono stati fondamentali per rimanere in equilibrio in una congiuntura difficile. Ora - aggiungono - l’emergenza non è conclusa, le conseguenze della guerra, di inflazione e rincari energetici sono ancora in atto e risulta incomprensibile come mai il governo abbia deciso respingere la richiesta di reiterare alle imprese portuali questi contributi che si sono dimostrati fondamentali. È del tutto evidente che in questo modo si espongono i lavoratori a un futuro incerto e senza garanzie”.
Per Bakkali e Ghio, “non si capisce come mai si privino le imprese portuali di contributi fondamentali, mettendo a rischio di incertezza tanti lavoratori e lavoratrici portuali. Chiediamo al Governo di ripensarci e di sostenere la proroga di questi incentivi e dare una risposta a tutto il mondo del lavoro portuale che, senza queste risorse, ha grandi e fondate preoccupazioni di tenuta occupazionale del settore. Serve rendere questo strumento di sostegno alle imprese portuali strutturale o almeno pluriennale”. Concludono Ghio e Bakkali.

24/11/2023 - 14:10

“È gravissimo che siano i comuni a pagare l’incapacità del Governo. Meloni e Fitto hanno cancellato e definanziato oltre 13 miliardi di euro del Pnrr destinati agli enti locali nella revisione del Piano sottoposta all'UE. Parliamo di risorse fondamentali, in tantissime casi già stanziate, per progetti di recupero delle periferie, contro il dissesto idrogeologico per l’efficientamento energetico, per il potenziamento dei servizi e delle infrastrutture di comunità. Tutti ambiti delicati per la vita dei nostri cittadini. Il Governo ha promesso che avrebbe garantito comunque questi interventi, ma ad oggi non si ha alcuna certezza al riguardo, neppure rispetto all'interlocuzione con la Commissione. Il caos è totale e il Governo rischia di far saltare il banco bruciando un'occasione unica per il nostro Paese".

24/11/2023 - 14:08

"Non esistono lavori per donne e lavori per uomini. I pregiudizi vanno abbattuti perché sono gabbie per tutti e tutte. Per questo, oggi, è stato importante partecipare all'evento organizzato a Livorno per parlare di equità di genere nei porti. Un settore che, a causa dei pregiudizi e degli stereotipi, è tradizionalmente considerato un'enclave esclusivamente maschile. Ed è anche grazie al lavoro dell'assessora al Porto Barbara Bonciani, che questa realtà sta diventando sempre più aperta e acquisendo peso e visibilità.

Qui a Livorno c’è una donna comandante di navi da crociera (in tutto il mondo ce ne sono soltanto 12), e nel porto di Livorno le donne che si occupano di imbarco e sbarco merci sono il 10 per cento, contro una media nazionale dell’8. Mi sembra quindi di poter dire che Livorno stia facendo da apripista in questo ambito.
Quando parliamo della necessità di una rivoluzione culturale  per arrivare alla parità tra uomini e donne, diciamo anche che il contributo delle donne, a tutti i livelli della società,  è determinante e va valorizzato.

Ogni mansione può essere svolta dalle donne e, in ambito lavorativo, dobbiamo rifiutare il gap salariale che vede le donne ricevere stipendi più bassi degli uomini a parità di ruolo e di competenze. Ma la parità passa anche dalla condivisone dei lavori domestici e di cura, dal congedo genitoriale paritario tra madri e padri, dal combattere l'odiosa pratica di chiedere alle donne se hanno o intendono avere figli durante i colloqui di lavoro.
La strada da fare è ancora lunga, ma esperienze come quella di Livorno ci dicono che stiamo andando nella giusta direzione. Anche per questa ragione, la mostra fotografica «Il porto delle donne» fortemente voluta dall’assessora Barbara Bonciani e per la quale ha anche ricevuto importanti riconoscimenti sarà ospitata alla Camera dei Deputati dal 19 al 23 febbraio 2024". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo.

24/11/2023 - 14:07

Dichiarazione di Anthony Barbagallo, capogruppo Pd in commissione Trasporti

“Una clamorosa rinuncia di Rfi che  mortifica ancora una volta i cittadini ed il nostro territorio, utile soltanto alla propaganda del devastante progetto del Ponte. E’ l’ennesimo ricatto alle popolazioni siciliane e calabresi nel silenzio di tutte le istituzioni e la dimostrazione che l'insensato progetto del Ponte non attira investimenti a supporto, ma prosciuga le risorse pubbliche destinabili alle infrastrutture del Sud e dell'intero Paese, come denunciato da Ance e Corte dei conti”. Lo afferma il segretario e capogruppo PD in commissione Trasporti alla Camera, Anthony Barbagallo che ha depositato una interrogazione sul tema rivolta al ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini.
“Nel 2022 infatti  - vien ricostruito nell’atto ispettivo – Rfi annuncia che tre traghetti veloci «con doppia alimentazione diesel/gas/elettrica» navigheranno nello Stretto di Messina. Ma, in realtà, i traghetti previsti - pubblicizzati come il prototipo del nuovo «collegamento dinamico» nello Stretto, alimentati da un sistema gas/elettrico/diesel che avrebbe permesso la riduzione delle emissioni inquinanti in atmosfera e dotati di un sistema elettrico a emissioni zero nei porti di ormeggio, grazie ai pannelli solari ubicati su una superficie di 400 metri quadri, non verrano costruiti . E c’era anche l'importo complessivo a base di gara che era stato stimato intorno ai 50 milioni di euro, di cui oltre 3 milioni per la progettazione e 9 milioni assegnati dal PNRR. Tutto ciò non sarà realizzato  visto che la stessa Rfi ha azzerato le procedure di gara in fase di valutazione delle offerte”. 
“Di fatto, l'iter è fermo dall'ottobre 2022 – afferma Barbagallo – e a distanza di 13 mesi  arriva l'avviso di Rfi, pubblicato sulla Gazzetta dell'Unione europea, con cui si dichiara conclusa la gara, senza aggiudicazione per «interruzione della procedura». “Pare che la decisione di Rfi sia legata agli sviluppi sul collegamento stabile nello Stretto, nell'ambito del quale le Fs dovranno svolgere un ruolo determinante per tutte le opere ferroviarie connesse al ponte”.
Con l’interrogazione, Barbagallo chiede di conoscere “i motivi che giustificano l'interruzione della procedura di gara  e in che modo Rfi, società pubblica obbligata da un contratto di servizio, intenda garantire la continuità territoriale e la mobilità in Sicilia, in particolare nello Stretto di Messina, e al contempo migliorare l'efficienza del servizio”.  Inoltre, Barbagallo chiede “quale sia oggi la destinazione dei fondi finanziati col PNRR  che erano stati destinati al collegamento dinamico”.

24/11/2023 - 13:11

“Nonostante le continue e vaghe dichiarazioni del Ministro Urso sullo sblocco della vertenza delle acciaierie di Piombino, sugli investimenti dell’attuale proprietà e sul nuovo imminente piano industriale, sulla possibilità di nuovi investitori, ad oggi l’unica certezza è purtroppo che tra poco più di un mese scadrà la cassa integrazione per 1400 dipendenti. Ribadiamo che il tempo delle promesse è finito e chiediamo al governo di intervenire immediatamente per rinnovare gli ammortizzatori sociali e convocare un incontro ufficiale con i sindacati per fare chiarezza sulle soluzioni di rilancio del comparto siderurgico piombinese e sulle reali tempistiche necessarie”. Lo dichiarano le deputati e i deputati Pd della Toscana Marco Simiani, Emiliano Fossi, Simona Bonafè, Laura Boldrini, Federico Gianassi, Artuto Scotto, Christian Di Sanzo e Marco Furfaro, presentando una nuova interrogazione parlamentare sulla vicenda. Un atto simile verrà depositato al Senato dai parlamentari del Partito Democratico Dario Parrini, Ylenia Zambito e Silvio Franceschelli.
“Lo stabilimento siderurgico si trova in uno stato di prolungata inattività, si legge di nuove opportunità su cui esprimiamo cautela viste le molte delusioni avute a Piombino negli ultimi quindici anni e delle quali le forze sindacali hanno avuto notizie fin ora solo dai giornali.
Un comportamento inaccettabile.
E' quindi improcrastinabile che il Ministro convochi con urgenza le parti sociali, insieme al Sindaco e agli altri enti coinvolti Regione Toscana, Provincia e AdSP, e spieghi se il piano industriale presentato da Jsw sia accettabile o meno, quale sia conseguentemente il cronoprogramma delle opere che l’azienda indiana si è impegnata a edificare a Piombino ormai 6 anni fa e se e in quali termini industriali, ambientali e occupazionali esiste la possibilità dell’arrivo a Piombino del colosso ucraino dell’acciaio Metinvest”, conclude la nota.

24/11/2023 - 13:08

“Di fronte a un tema epocale, difficile, c’è una sorta di bulimia di decreti, di iniziative, privi, a nostro giudizio, però, di un approccio serio e concreto, che vada al di là di una logica di semplice propaganda. Proprio questa bulimia di decreti rappresenta, più di tante parole, un'ammissione di impotenza. Per tutta la campagna elettorale costruita dall'attuale Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, si è detto che la soluzione dei problemi, quando fossero andati al governo, era lì, pronta per essere realizzata, facile. Bastava un blocco navale! Peccato che, quando si passa dalla propaganda, dalla campagna elettorale al governare, ci sia un mare difficile da attraversare, perché ci si trova di fronte alla realtà. Il risultato di tutto questo è sotto gli occhi degli italiani, cioè stiamo peggio di un anno fa, non meglio, su questo come su altri temi”. Lo ha detto in Aula alla Camera il deputato dem Federico Fornaro, della presidenza del Gruppo Pd, durante la discussione generale sul decreto migranti.

“Se - ha aggiunto l’esponente Pd - continuate testardamente ad affrontare la questione immigrazione con una logica di tipo emergenziale e in chiave propagandistica, sbatterete, continuerete a sbattere la testa contro il muro. Occorrono risposte strutturali e non emergenziali; risposte europee, che però necessitano di costruzioni di alleanze. Invece continuate a guardare in Europa verso chi, come primo atto, dice che noi dobbiamo arrangiarci, che la questione dell'immigrazione è un problema italiano e che va risolto dall'Italia. Il problema esiste, è un problema che tocca gli italiani. Quello che lascia tristi è che non riuscite a gestirlo. Per voi è inaccettabile, ma per affrontare seriamente questo tema, occorre abolire il reato criminogeno della clandestinità, introdotto nel nostro ordinamento con la legge Bossi-Fini”.

“Noi ci siamo - ha concluso Fornaro - sappiamo la difficoltà di governare, siamo consapevoli della complessità e per questo pronti a ricercare soluzione strutturali e condivise.Ma temo che voi non ci sarete mai, perché il vostro obiettivo, come quello di tutte le destre sovraniste in Europa, è lucrare elettoralmente alimentando paura e intolleranza. Se continuerete su questa strada, non risolverete i problemi degli italiani e alimenterete paura e intolleranza e sappiatelo che non ci troverete assolutamente mai d'accordo ma esattamente dalla parte opposta, dalla parte dell'umanità, dalla parte della volontà di costruire politiche che con serietà affrontino un problema strutturale ed epocale, con cui ci dovremo confrontare ancora per tanti e tanti anni”.

24/11/2023 - 13:06

Chiediamo ai vertici della Rai che, in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, sia assicurata adeguata copertura con diretta televisiva dell’importante manifestazione della società civile che si terrà domani a Roma e che coinvolgerà associazioni e decine di migliaia di persone. Quest'anno questa ricorrenza cade in un momento emotivamente impattante per la coscienza collettiva del Paese a seguito del recente caso di femminicidio che ha riguardato Giulia Cecchettin. Riteniamo che tale richiesta rientri pienamente nelle prerogative della Rai e chiediamo che possa pertanto essere accolta.

Così i componenti del PD in commissione di Vigilanza Rai in una lettera alla Presidente Marinella Soldi e all' Amministratore Delegato Roberto Sergio.

24/11/2023 - 11:17

"Oggi ho partecipato alla manifestazione promossa a Bologna in occasione dello sciopero proclamato da Cgil e Uil. La piattaforma dello sciopero ha tanti punti in comune con le proposte che stiamo avanzando in Parlamento. Contro una manovra di bilancio sbagliata e ingiusta. Che accresce le diseguaglianze, non affronta i problemi del Paese, non finanzia il Servizio Sanitario Nazionale. Auspico che il Governo ascolti le ragioni delle lavoratrici e dei lavoratori che hanno scioperato oggi".

Così Andrea De Maria, deputato PD.

24/11/2023 - 10:37

“Sulla violenza di genere dobbiamo fare un lavoro di informazione e soprattutto formazione delle figure professionali che operano in questi ambiti, dando loro anche molta più forza.
La violenza contro le donne è un tema che tutte le forze politiche devono affrontare unite. In questo senso è stata proficua l’unità fra la segretaria Schlein e la presidente Meloni. Pensavamo di aver fatto passi da gigante invece ci stiamo rendendo conto, alla luce di quanto purtroppo emerge ogni giorno dai tragici fatti di cronaca come quello di Giulia Cecchettin, che siamo ripiombati culturalmente a 70 anni fa. Dobbiamo fare molto di più, ma sicuramente un primo passo riguarda la conoscenza e la denuncia del problema. Oggi sappiamo che le richieste di aiuto da parte delle donne si sono triplicate e questo è un dato importante”. Lo ha detto il deputato del Pd, Stefano Graziano, ospite di Agorà Rai Tre.

24/11/2023 - 10:27

“Noi come Partito Democratico abbiamo presentato una serie di proposte strutturali e mirate ad aiutare le fasce più deboli, come le proposte sul salario minimo, i trasporti, rendendoli gratis per gli studenti, la sanità, pensioni e carovita. La maggioranza ha presentato una manovra che sembra più uno spot elettorale, una manovra con proposte strumentali alle imminenti elezioni europee. Per esempio il taglio irrisorio al cuneo fiscale che, peccato, è solo per un anno, quindi non una misura strutturale che perdura nel tempo. Non ci sono misure sui mutui, quindi una manovra non strutturale e regressiva”. Lo ha detto il deputato del Pd Stefano Graziano, ospite di Agorà su Rai Tre.

24/11/2023 - 10:14

"Dopo il brutale attacco di Hamas che ha causato la morte di circa 1400 civili israeliani tra cui molti giovani e bambini, è iniziata a Gaza un'operazione militare israeliana che ha provocato finora oltre 13mila morti di cui il 75% donne e bambini.
Non sono stati risparmiati neanche il personale medico, gli operatori umanitari e i giornalisti.

Il Comitato Internazionale per la protezione dei giornalisti (CPJ) conta almeno 60 reporter uccisi, la quasi totalità palestinesi.
Com'è noto il governo israeliano non consente ai giornalisti internazionali di entrare a Gaza, divieto che considero molto grave che colpisce il diritto fondamentale di informare ed essere informati, segno distintivo di ogni democrazia.

Sostengo quindi la petizione dei giornalisti italiani e internazionali e l'appello delle associazioni che chiedono al governo di Israele di permettere l'accesso Gaza ai professionisti e alle professioniste dell'informazione per documentare la guerra in corso con occhi indipendenti.

Mi auguro che il premier Benjamin Netanyahu non rimanga sordo anche a questa richiesta". E' il messaggio di  Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo, all'evento di presentazione della petizione di giornalisti italiani e internazionali che chiedono l’accesso a Gaza.

24/11/2023 - 09:28

Fenomeno da 350 miliardi, servono misure straordinarie

“Stando agli ultimi dati di settore, lo stock complessivo dei crediti deteriorati, ovvero tutte quelle posizioni di credito per le quali vi sia problematicità nella loro restituzione da parte del debitore, in Italia ha raggiunto e superato, nel 2022, i 350 miliardi di euro, di cui 90 rimasti nei bilanci bancari e 260 ceduti alle società di cartolarizzazione. È necessario, pertanto, attivare misure straordinarie adeguate a realizzare un’efficace riduzione di tali partite anomale sia per la stabilità del sistema creditizio italiano, che per il rilancio del sistema economico e produttivo nazionale, e soprattutto per la sopravvivenza di moltissime famiglie e piccole aziende”.

Lo dichiarano i capigruppo democratici della commissione Finanze, Virginio Merola, della commissione Agricoltura, Stefano Vaccari, che ha presentato una proposta di legge per intervenire sulla materia (Pdl 1246), e della commissione Bilancio, Ubaldo Pagano, annunciando la deposizione della richiesta di indagine conoscitiva sugli Npl.

“Alcuni degli aspetti principali dell’indagine - spiegano - che può essere anche breve (6 i soggetti da audire proposti) in modo da produrre rapidamente un quadro conoscitivo puntuale per orientare le scelte del legislatore, saranno i seguenti: individuazione degli operatori di questo comparto e stima delle performance; verifica degli andamenti geografici della diffusione degli Npl; acquisizione di un quadro informativo da parte del ministero dell'Economia e di Bankitalia. Le stime degli analisti indicano che nel 2023 il tasso di deterioramento del credito alle imprese toccherà il 3,1%, rispetto al 2,2% del 2022. In prospettiva, l'anno prossimo si prevede un ulteriore aumento con un picco del 3,8%, il valore più alto dal 2016. Per tali ragioni - concludono - risulta utile un maggiore approfondimento del Parlamento, attraverso l’avvio di una indagine conoscitiva, sulle reali caratteristiche e modalità di funzionamento del mercato dei crediti non-performing”.

24/11/2023 - 09:26

“Fare chiarezza sulle esatte motivazioni che hanno portato l’Ufficio centrale interforze per la sicurezza del personale (Ucis) a revocare la tutela del giudice Emanuela Attura”. Lo chiedono in una interrogazione ai ministri Piantedosi e Nordio i deputati democratici Debora Serracchiani (responsabile Sicurezza Pd), Andrea Orlando e Silvio Lai.
“La tutela - ricordano gli esponenti Pd - era stata concessa per le gravissime minacce subite dalla magistrata da parte di un’associazione criminale come quella dei Casamonica. ‘Questa giudice la porto con me nella tomba’, disse Raffaele Casamonica in colloquio intercettato in carcere”. I deputati chiedono quindi ai ministri l’opportunità dell’annullamento della revoca.
Il nome di Emanuela Atturi - si legge inoltre nell’atto parlamentare - è diventato ulteriormente noto in seguito alla firma da parte sua dell’ imputazione coatta nei confronti del sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro per la fuga di notizie nell’inchiesta per la detenzione dell’anarchico Alfredo Cospito.

23/11/2023 - 18:50

“Non possiamo negare che il processo di integrazione europea abbia subito una battuta di arresto. E che sia il momento di guardare avanti. Ma per farlo dobbiamo ricordare che l’Europa unita nasce per dare risposta al dramma della Seconda Guerra Mondiale. Come soluzione in grado di creare sviluppo e benessere e di assicurare pace. I risultati raggiunti sono stati tanti. Eppure, di fronte al mutare della situazione internazionale, la Ue non è stata in grado di tenere pienamente il passo e questo ha creato delle diseguaglianze che stiamo pagando con l’emergere di forze nazionaliste che ne mettono in discussione l’esistenza stessa. Non possiamo permettere che accada. Non possiamo lasciare tutto com’è. Nè lasciare che i governi nazionalisti abbiano la meglio e ci riportino indietro. Dobbiamo spingere il processo di integrazione europea il più possibile e per farlo dobbiamo accelerare le riforme istituzionali che regolano la governance europea - penso all’eliminazione del diritto di veto che paralizza spesso le azioni del Consiglio impendendo o rallentando decisioni fondamentali per il benessere di tutti gli Stati membri. Ma allo stesso tempo dobbiamo lavorare per più forti politiche comuni nei settori economici, della sostenibilità ambientale, della difesa, delle politiche migratorie, dello sviluppo. La storia degli ultimi tempi, con il Covid e la guerra in Ucraina, ha evidenziato che l’unica risposta possibile alle difficoltà del nostro tempo è quella comune. È quella europea”,  Così Piero De Luca, capogruppo Pd in Commissione Politiche Ue intervenendo all’incontro “Il rosso e il verde per il futuro dell’Europa”.

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