Giustizia: Pd, da audizioni bocciatura unanime della riforma costituzionale
*È arretramento democratico e presenta diversi elementi di incostituzionalità*
*È arretramento democratico e presenta diversi elementi di incostituzionalità*
“Non è un bel segnale che la Presidenza della Commissione Affari Costituzionali della Camera abbia rigettato la nostra richiesta di avviare un nuovo ciclo di audizioni sulla separazione delle carriere. Parliamo di una riforma costituzionale, che nella prima lettura è stata blindata dalla maggioranza e che ora si vuole portare avanti in tutta fretta, accelerando i tempi in Parlamento”. Lo dichiara Simona Bonafé, capogruppo del Partito Democratico nella Commissione Affari Costituzionali della Camera, al termine dell’Ufficio di Presidenza della Commissione riunitosi questa mattina.
“Dopo un lungo lavoro di due anni fatto di audizioni e approfondimenti normativi, in Commissione Trasporti abbiamo approvato l'indagine conoscitiva sulla continuità territoriale, partita anche da specifica richiesta del Pd. È un importante punto di partenza su un tema attualissimo come la continuità territoriale dove siamo impegnati per dare risposte concrete e soluzioni per migliaia di passeggeri”. Così in una nota il deputato dem Anthony Barbagallo.
"La relazione della Fondazione Gimbe presentata oggi in Parlamento rappresenta una sonora bocciatura della manovra”. Lo dichiara la capogruppo democratica alla Camera, Chiara Braga, nel primo giorno di audizioni a Montecitorio sulla legge di bilancio. “E più in generale - sottolinea Braga - le audizioni si stanno trasformando in un vero e proprio fact-checking, in cui i soggetti auditi stanno smontando, punto su punto, la propaganda della maggioranza, rivelando come, in ambito sanitario, le risorse tanto decantate dalla presidente Meloni siano del tutto insufficienti.
“Insieme a AVS e M5S, abbiamo presentato un elenco unitario di esperti e costituzionalisti del tutto ragionevole in termini numerici, considerando che stiamo parlando di una riforma costituzionale. Purtroppo, è stato deciso di ridurre il numero degli auditi: non vorremmo che questa riduzione sia la prima di una serie di forzature che impediranno, di fatto, alla Camera di entrare nel merito di un provvedimento che modifica radicalmente l'assetto istituzionale del Paese.
“Dalle audizioni con il management di Luxottica, Lamborghini e Intesa San Paolo, emerge un giudizio positivo sulla prospettiva della settimana corta. Sono le aziende che l’hanno sperimentata con più determinazione nel nostro Paese e tutte convergono sugli effetti decisamente migliorativi di questa svolta. La premessa fondamentale sono, innanzitutto, le buone relazioni sindacali. Perché non si possono costruire passaggi così rilevanti senza l’accordo dei lavoratori. La settimana corta, libera la creazione di valore e dunque, la possibilità di conciliare spazi di vita e di lavoro.
“L’audizione della presidente Romanazzi della sezione misure preventive del tribunale di Bari ha messo alcuni punti fermi sulla vicenda della società Amtab che vale la pena puntualizzare. Innanzitutto la presidente ha precisato di aver adottato un provvedimento che rientra in istituti che ha definito “blandi, affievoliti”, sull’assunto di una società, Amtab, che “non è criminosa”, ma che è parte lesa e che ha mantenuto una sua autonomia nella gestione.
“Anche alla Camera dalle audizioni parlamentari sta emergendo un giudizio negativo univoco sugli effetti dell’autonomia differenziata proposta dal governo” così i deputati democratici della commissione Affari costituzionali di Montecitorio, Bonafè, Sarracino, Ricciardi, Fornaro, Cuperlo e Mauri commentano il primo ciclo di audizioni che si è tenuto questa mattina. “È una bocciatura su tutta la linea – aggiungono i dem – ed è molto grave che la maggioranza resti sorda, confermando l’impostazione di chiusura su un tema centrale per l’assetto futuro del nostro paese.
“Oggi ripartono le audizioni sul salario minimo in commissione Lavoro. Poi gli emendamenti. La destra è stata incapace di presentare una proposta unitaria. Resta in campo solo la nostra che a fine novembre tornerà in Parlamento. L’ennesimo rinvio sarebbe un’autentica provocazione”.
Lo scrive su X il capogruppo del Partito Democratico in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.
“Le opposizioni hanno avanzato una proposta unitaria sul salario minimo. Ci abbiamo lavorato per settimane e siamo pronti ad andare in aula già il 28 luglio così come stabilito dalla Conferenze dei Capigruppo. Se il Governo ha delle proposte concrete che vanno nella direzione del salario minimo il tempo di farle è ora. Dopo tre mesi di audizioni in Commissione forse qualche idea se la saranno fatta anche loro…”. Lo ha dichiarato il deputato democratico Arturo Scotto, capogruppo in commissione Lavoro, dopo le affermazioni del presidente della commissione Walter Rizzetto.