Difesa: Scarpa, fermare commercio armi con l’Egitto
dichiarazione di Rachele Scarpa, deputata Pd
dichiarazione di Rachele Scarpa, deputata Pd
Seconda volta che Tajani dopo aver parlato con Al Sisi dice che il Presidente egiziano è pronto a collaborare su Giulio Regeni e Patrick Zaki. Dal ministro parole ingannevoli e offensive verso i famigliari e tutte le persone che chiedono verità per Giulio e giustizia per Patrick”.
Lo scrive sui social Laura Boldrini, deputata del Partito Democratico.
Il portavoce della presidenza egiziana Bassam Radi a margine dell’incontro fra il presidente al Sisi e il ministro Tajani ha preannunciato l’interesse del governo egiziano a sviluppare una forte collaborazione in tutti i campi. In realtà, purtroppo, osserviamo che sul caso Regeni (di cui proprio il 25 gennaio sarà l’anniversario della sparizione) non ci sono affatto passi avanti e che Zaki continua ad essere trattenuto in Egitto in una situazione che si protrae da troppo tempo. Difficile allora capire quali siano i motivi della soddisfazione espressa dal nostro ministro degli Esteri.
"Patrick Zaki e' in carcere perche' accusato di essere un oppositore del regime illiberale di Al Sisi. Viene accusato, cioe', di essere animato da quegli stessi valori di liberta' e di giustizia che sono scritti nella nostra
Costituzione". Cosi' Laura Boldrini, deputata del Pd e presidente del Comitato per i diritti umani nel mondo, intervenendo in Aula in occasione del voto della mozione per il riconoscimento della
"L'Egitto rinnova la tortura intollerabile a cui e' sottoposto Patrick Zaki. Il governo italiano faccia tutto il possibile per farlo liberare. Inclusa la cittadinanza. Free Patrick Zaki". Lo scrive su Twitter Lia Quartapelle, responsabile Europa, affari internazionali e cooperazione allo sviluppo del Pd.
"Ancora 45 giorni di custodia cautelare, senza processo. Vorremmo che Zaki sentisse tanta vicinanza. Il Governo deve accelerare l'assegnazione della cittadinanza italiana. Patrick compirà 30 anni il 16 giugno e solo tanta solidarietà può dargli forza. Intanto altre notizie tristi dalla Bielorussia dove Stepan Latypov ha tentato il suicidio nell'aula del tribunale come richiesta disperata di aiuto e contro i ricatti alla sua famiglia. L'intervista di Olga Tokarczuk, scrittrice polacca e Nobel per la letteratura, oggi sul Corriere, interroga l'Europa e ogni persona perbene".
"È stato approvato al Senato l'ordine del giorno sulla concessione della cittadinanza italiana a Zaki e sulle iniziative per la sua liberazione. Il Governo si attivi con forza per mettere in campo ogni azione utile e necessaria ad ottenere l'immediato rilascio di Patrick!". Lo scrive su Twitter il vicepresidente del Gruppo dei deputati del Pd Piero De Luca.
"Con voto unanime il Senato si è espresso in modo chiaro, chiedendo che a Patrick Zaki sia riconosciuta la cittadinanza italiana. Una scelta di civiltà a difesa di uno studente ingiustamente strappato alla sua vita in Italia, il paese dove aveva scelto di vivere e studiare, e da più di un anno ingiustamente detenuto per il suo impegno per i diritti civili" Lo afferma Piero Fassino, presidente della Commissione esteri della Camera, commentando il voto in Senato della mozione che sostiene la cittadinanza italiana al giovane studente egiziano presso l’Università degli Studi di Bologna.
Tweet di Piero De Luca, deputato Pd
Altri 45 giorni di detenzione per #PatrickZaki, in aperta ed inaccettabile violazione dei suoi diritti umani. Diamo la cittadinanza italiana a Patrick per sostenere con ancor più forza la battaglia politica per la sua liberazione, da portare avanti a livello nazionale ed europeo.
Così in un tweet il deputato del Pd Piero De Luca
"Domani sarà passato un anno dalla incarcerazione di Patrick Zaki. ‘Colpevole’ per il suo impegno per le libertà democratiche. Già il tempo trascorso di carcerazione preventiva dice molto di una grave violazione dei suoi diritti umani. Non bisogna rinunciare ad esercitare tutte le pressioni possibili sul governo egiziano. Per chiedere libertà e rispetto dei diritti umani di Zaki”.
Così Andrea De Maria, deputato Pd e Segretario di Presidenza della Camera.