Lavoro. Serracchiani e Viscomi, dignità valore da tutelare, occorre dialogo con parti sociali
Dichiarazione dei deputati Pd Debora Serracchiani, presidente Commissione lavoro della Camera, e Antonio Viscomi capogruppo nella stessa Commissione.
Dichiarazione dei deputati Pd Debora Serracchiani, presidente Commissione lavoro della Camera, e Antonio Viscomi capogruppo nella stessa Commissione.
“Il decreto sostegni è stato approvato dopo un’attesa che per molti e molte è stata dolorosa. Già a gennaio si attendeva il Ristori 5, la crisi politica e finalmente il nuovo governo hanno consentito di recuperare l’impasse, ma la situazione nel paese è davvero difficile. Voglio ringraziare il Ministro Orlando per l’attenzione ad alcune misure molto attese per il lavoro.
“Bene accelerare su ammortizzatori universali ed equo compenso. L'Iscro è stata una conquista dell'ultima Legge di Bilancio, ma i professionisti ordinisti sono rimasti esclusi; occorre dare loro una risposta tramite le casse private e preparare, per tutti, i decreti parametri. Abbiamo bisogno di tutelare maggiormente i giovani colpiti dalla pandemia, ad esempio estendendo il Rem ai tirocinanti. E contro la precarietà giovanile serve una riforma del contratto di apprendistato”.
“In questo momento di crisi, con l’esplosione della disoccupazione giovanile e dei NEET, dobbiamo concentrarci sulle riforme per combattere la precarietà, ovvero le riforme che servono ai ragazzi e alle ragazze italiane per entrare nel mondo del lavoro e realizzare la propria indipendenza economica. L’apprendistato è in assoluto il percorso migliore perché coniuga formazione, diritti del lavoratore e giusta progressione della retribuzione, ma ha bisogno di essere semplificato e ammodernato.
"I lavoratori delle Officine meccaniche Cerutti sono da anni coinvolti in una gravissima crisi che ha visto un susseguirsi di chiusure, riassetti aziendali, pre pensionamenti, creazione di newco. Con la gara di vendita prospettata dai Commissari fallimentari si rischia uno spezzatino industriale che lascerebbe 300 lavoratori senza lavoro e senza ammortizzatori sociali.
"Secondo il rapporto Inail pubblicato oggi, 70 contagi sul lavoro ogni 100 sono di donne. È chiaro: si ammala chi è in prima linea nella sanità e nei servizi, infermiere, operatrici sanitarie, addette del commercio e nei servizi al pubblico, dove le donne sono maggioranza. Lavori spesso mal pagati eppure essenziali. Questi dati ci obbligano ad una riflessione sui rischi che le donne affrontano in settori in cui la retribuzione è scarsa e i contratti sono precari.
“Gli artigiani sono una delle categorie più colpite da questa terribile pandemia, bene dunque ha fatto il ministro del Lavoro Orlando a dare subito un segnale forte di attenzione. La firma al decreto che assicura i pagamenti per l’integrazione salariale è un elemento importante, a tutela dei lavoratori. Le notizie sulle varianti purtroppo sono preoccupanti, il governo e le istituzioni tutte devono essere al fianco dei cittadini”.
Lo dichiara Antonio Viscomi, capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera.
“Basta allo sfruttamento da stage, rilanciamo l'apprendistato. Il lavoro dei giovani ha bisogno di diritti. Ho depositato alla Camera un disegno di legge per portare in Parlamento le proposte dei Giovani Democratici Milano, che hanno raccolto il pochi giorni decine di migliaia di firme. I tirocini a basso costo e senza vera formazione non sono il modo giusto per avviare le ragazze e i ragazzi italiani al lavoro, a maggior ragione non possono esserlo dopo il disastro della pandemia e dell'impennata di disoccupazione giovanile e Neet.
“Gli effetti della pandemia sulla disoccupazione femminile rischiano di essere devastanti. Il quadro tracciato oggi nelle audizioni sul Recovery Plan da Linda Laura Sabbadini, Alexandra Geese, Azzurra Rinaldi, Giovanna Badalssi, intervenute portando il punto di vista delle associazioni Donne per la Salvezza, In Genere, Ladynomics, Giusto Mezzo è estremamente preoccupante. Senza un deciso intervento a sostegno delle donne che hanno perso il lavoro (il 70% dei disoccupati del 2020 sono donne) e senza liberare le energie delle donne l’Italia non riuscirà a ripartire.
"Il PNRR non è ancora abbastanza incisivo nel liberare le potenzialità del lavoro femminile. Come ha ben detto la prof. Azzurra Rinaldi per il Giusto Mezzo, abbiamo bisogno di infrastrutture sociali sia rivolte all'infanzia che agli anziani, di allargare il congedo di paternità, di approvare la legge sulla parità salariale. Il lavoro di cura ha un ruolo residuale nel piano, mentre è quello che consentirebbe la libera scelta fra lavoro e famiglia moltiplicando esso stesso i posti di lavoro.