n. 138 - 17 settembre 2021


 TUTELA DELLE VIE D'ACQUA DI VENEZIA

Approvato il decreto che ferma le grandi navi

L'estromissione delle grandi navi dal Bacino di San Marco e dal Canale della Giudecca è un passaggio fondamentale per iniziare a ripensare Venezia nel segno del lavoro e della sostenibilità. Ci sono voluti quasi 10 anni per raggiungere questo obiettivo. Il decreto individua un percorso per difendere il traffico crocieristico e l'home port in attesa dell'esito del concorso internazionale di idee per realizzare un terminal off-shore fuori dalla laguna. Il decreto fissa in 25 mila tonnellate la stazza massima delle navi che d'ora in poi potranno transitare in Bacino, individua le soluzioni provvisorie e le risorse per eseguire gli interventi necessari per costruire gli approdi temporanei e stanzia i ristori a favore delle imprese e dei lavoratori. È previsto un fondo complessivo di 35 milioni per il 2021 e di 22,5 per il 2022 e di 10 milioni per la Cassa integrazione 2021-2022. Il decreto assegna anche maggiori poteri al Presidente dell'Autorità Portuale. Ma è chiaro che l'obiettivo principale resta il rilancio del porto, perché Venezia è il suo porto. Questo decreto, dunque, deve rappresentare un punto di partenza, un nuovo inizio, per un confronto sul futuro di una città patrimonio dell'umanità.
 

TEMI DELLA SETTIMANA

INFORMATIVA DEL GOVERNO SUL RAVE VITERBESE

Dietro gli attacchi strumentali a Lamorgese l'infinito scontro nella Destra

La ministra dell'Interno Luciana Lamorgese ha fatto tutto ciò che doveva fare in rapporto ai poteri che dispone. La destra non strumentalizzi per fini elettorali, perché non è con i comizi e con il manicheismo che si assicura la sicurezza al Paese. Le Forze dell'ordine esistono e presidiano. Nel caso specifico hanno sgomberato e hanno evitato ulteriori problemi all'ordine pubblico. Guardiamo altri Paesi, che molto spesso nel nostro provincialismo indichiamo come esempi. Un rave party in California, a Oakland, nel dicembre 2016: lì si intervenne col manganello, con la legge e l'ordine, 33 vittime. Qualcuno forse ricorderà il caso della Love Parade a Berlino nel 2010: 18 morti e 80 feriti. Qualche giorno fa, in Bretagna, nella Francia, che ha una legge molto ferrea, c'è stato un analogo rave party e sono finiti all'ospedale, fortunatamente non morti, 7 operatori delle Forze dell'ordine. Inoltre bisognerebbe ricordare che la Corte di Cassazione ha stabilito che organizzare un rave party non costituisce un reato in sé, sono le cose che si fanno all'interno che possono essere qualificate come reato. Certo fa sorridere che spesso quelli che chiedono il pugno duro contro i rave siano gli stessi che poi gridano alla dittatura sanitaria per il green pass. La verità è che il tema politico di questa vicenda, con i continui attacchi alla ministra Lamorgese, è la perenne notte dei lunghi coltelli all'interno della destra italiana. 

 

PIANGIAMO LA SCOMPARSA DI LUDOVICO VICO

Ha difeso le ragioni dei lavoratori per tutta la vita

Lo scorso 8 settembre, dopo una lunga malattia, è venuto a mancare Ludovico Vico. Sindacalista di lungo corso, ha difeso le ragioni dei lavoratori per tutta la vita, battendosi con ferma tenacia in favore dei più deboli. Politico dall'acume raro, uomo gentile e stimato, non si è mai sottratto alle fatiche dell'impegno civile e della militanza politica, arrivando a ricoprire ruoli di spicco in diversi livelli istituzionali, fino a rappresentare la Puglia in questa Camera, prima con l'Ulivo e poi con il Partito Democratico. Anche negli ultimi anni, malgrado le sofferenze e gli impedimenti dovuti alla malattia, non ha mai mancato di affermare la sua presenza sul territorio, facendosi portavoce di quella comunità che oggi ne piange con dolore la scomparsa. Vico è stato una guida per i democratici pugliesi e del Mezzogiorno, e la sua storia è la storia della sinistra italiana. Esprimiamo ai suoi familiari e a tutti i suoi cari l'affettuoso abbraccio del Partito Democratico.

 

LE MISURE ADOTTATE DAL GOVERNO CONTRO IL CORONAVIRUS

Aggiornamento

Nel dossier allegato potete trovare tutte le misure adottate contro la pandemia covid, aggiornato con le ultime misure approvate. 

DOSSIER

QUESTION TIME

LA CONTINUITA' TERRITORIALE DELLA SARDEGNA DIVENTI OBBLIGO PER LO STATO 

Abbiamo chiesto al ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili Enrico Giovannini quali iniziative intenda adottare per ripristinare il collegamento marittimo Civitavecchia - Arbatax — Cagliari, e garantire il servizio di trasporto aereo in regime di continuità territoriale. La Sardegna tutta, ed in particolare quella meridionale, si ritrova infatti a vivere una situazione di grande difficoltà per quanto riguarda i collegamenti sia marittimi che aerei, con gravi disagi in merito alla mobilità e la libera circolazione. In Aula abbiamo espresso tutta la nostra preoccupazione, perché non si doveva arrivare ad una situazione di tale gravità, la quale restringe il diritto alla libera circolazione. Diritto fondamentale previsto dalla nostra Costituzione. E in Sardegna  questo diritto si traduce nella necessità di avere trasporti marittimi e trasporti aerei adeguati. E nonostante il Parlamento abbia sollecitato più volte a prendere in considerazione questo tema, siamo grave in ritardo. Continueremo a lavorare per far sì che, in tutti i provvedimenti in cui sia margine per agire, la continuità territoriale diventi un obbligo per lo Stato italiano.

 

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IN AULA

Green pass scuola
Da lunedì, esame e votazioni sul disegno di legge contenente misure per l'esercizio in sicurezza delle attività scolastiche, universitarie e sociali e in materia di trasporti.

Rendiconto e assestamento di bilancio
Da mercoledì, esame e votazioni sul Rendiconto generale dello Stato per l'esercizio finanziario 2020 e sule Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato per l'anno finanziario 2021.

Mozioni
Da mercoledì, discussione sulle linee generali delle mozioni riguardanti: costi delle bollette; rilancio Alitalia.

 

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