n. 127 - 12 settembre 2025

 

IL MONDO È IN FIAMME, IL GOVERNO MELONI RESTA IMMOBILE

Sospendere la collaborazione militare con Israele; sanzionate i ministri e i coloni violenti; riconoscere lo Stato di Palestina

Dopo aver ascoltato l’informativa urgente del ministro Tajani sui recenti sviluppi delle crisi in Ucraina e in Medio Oriente, abbiamo ribadito in Aula la gravità della situazione. Crescono instabilità e minacce, dal Qatar, alla Polonia.

L’azione del governo in politica estera, però, è un perenne esercizio di propaganda, immobilismo ed equilibrismo. Nel pieno del dramma di Gaza, di fronte a quello che la comunità internazionale dei giuristi non esita a definire genocidio, di fronte allo sterminio di un'intera popolazione, Meloni e i suoi ministri non sono stati capaci di assumere una sola azione di condanna.

Con la sua inerzia e complicità, il governo sta tradendo una lunga tradizione diplomatica italiana, che ha sempre saputo far sentire la sua voce di pace in quell'area martoriata. Hanno dovuto pensarci i volontari della Global Sumud Flotilla a fare quello che sarebbe spettato ai governi europei: tentare di rompere il blocco illegale voluto dal mostruoso cinismo del Governo di Netanyahu. Una straordinaria iniziativa umanitaria, per cui ringraziamo anche i parlamentari italiani presenti, tra i quali il deputato dem Arturo Scotto.

È tardi, ma il governo italiano faccia la propria parte: sospendere la collaborazione militare con Israele; sanzionare i ministri e i coloni violenti; riconoscere lo Stato di Palestina, perché non c'è più solo il tema di “due popoli, due Stati” liberi, sovrani, sicuri. C'è bisogno di lavorare in Medio Oriente per quell'area per una pace giusta e duratura, la stessa che va garantita, costruita in Ucraina, con il pieno coinvolgimento al tavolo negoziale di Kiev e dell'Unione europea e basandosi sul rispetto del diritto internazionale e della sua sovranità sistematicamente violata.

TEMI DELLA SETTIMANA

NO ALLA SPESA MILITARE AL 5% DEL PIL

Governo diviso e silente

Il dibattito parlamentare di questi giorni ha dimostrato che abbiamo una maggioranza divisa e un governo in confusione che porterà l’Italia allo sbando. Nel vertice del 24-25 giugno scorso la premier Meloni ha firmato un assegno per una spesa in armi per la Nato al 5% del PIL. Ma non ha avuto neanche il coraggio di venire in Parlamento a dirlo agli italiani.

Questo perché i partiti che sostengono il governo vanno ognuno per la propria strada propria strada. Mentre Trump ci caricava di dazi, di obblighi di acquistare armi Usa e di spese militari al 5% del PIL, il governo italiano stava in silenzio. Noi diciamo Sì alla sicurezza ma all’interno di un quadro di difesa europea, No alle spese militari al 5% del PIL perché obiettivo irrealizzabile e No alla proliferazione delle armi.

 

AUTOMOTIVE IN CRISI, GOVERNO RIFERISCA IN AULA

Quali risorse? Quali iniziative in campo?

Siamo intervenuti in Aula per chiedere una informativa urgente del Ministro Urso per sapere quali iniziative intenda adottare il governo per invertire la crisi del settore dell'automotive. 

I dati Istat, che sono stati pubblicati lo scorso 6 agosto, nel cumulo dei primi sei mesi del 2025, rendono evidente che il settore dell'automotive ha registrato un decremento quasi del 20 per cento. L'indice di produzione dei veicoli è calato, l'indice di produzione delle carrozzerie è calato, l'indice di produzione degli accessori è calato. Insomma, secondo l'Istat il fatturato di tutto il settore ha registrato una variazione negativa del proprio indice quasi del 2 per cento nel mese di giugno, con un decremento delle commesse nel mercato interno.

Davanti a questi dati allora, diventa fondamentale sapere dal governo quante risorse nuove intende investire per favorire il rilancio della produzione di vetture negli stabilimenti italiani di Stellantis a Mirafiori, a Pomigliano d'Arco, a Cassino, a Melfi e anche ovviamente per il futuro dello stabilimento di Termoli.

Servirebbe, inoltre, convocare con tempestività un incontro con i vertici del gruppo, i sindacati, per discutere le nuove strategie industriali che interessano ciascuno degli impianti produttivi che insistono sul territorio italiano.

 
 

ACCORDI INTERNAZIONALI

Approvate le seguenti ratifiche

Nel corso della settimana appena trascorsa, la Camera ha ratificato l’Accordo di cooperazione culturale, scientifica e tecnica con il governo della Repubblica del Camerun; l’Accordo di Lisbona sulle denominazioni d'origine e le indicazioni geografiche, fatto a Ginevra il 20 maggio 2015; l'Accordo di cooperazione con il  governo della Repubblica della Costa d'Avorio in materia di migrazione e di sicurezza; l’Accordo con il governo del Giappone in materia di vacanza-lavoro, fatto a Roma il 2 maggio 2022; l'Accordo con il governo del Regno del Bahrain sulla cooperazione nei settori della cultura, dell'istruzione, della scienza, della tecnologia e dell'informazione.

  • Dichiarazioni di voto di Fabio Porta 1 e 2, Lia Quartapelle 1 e 2

QUESTION TIME

 

CARO SCUOLA: URGENTE UN PIANO PER IL DIRITTO ALLO STUDIO

Con l’inizio del nuovo anno scolastico, le famiglie italiane si trovano a sostenere un costo medio di oltre 1.300 euro per studente, tra libri di testo, zaini e materiale scolastico.

Aumenti a doppia cifra, inflazione e mancanza di regole nel settore gravano su milioni di famiglie. A ciò si aggiungono le criticità emerse nell’editoria scolastica, segnalate anche dall’Autorità garante della concorrenza, tra cui una limitata offerta digitale accessibile e frequenti ristampe con modifiche minime.

Durante il Question time abbiamo chiesto un intervento strutturale da parte del governo per garantire pari accesso all’istruzione su tutto il territorio nazionale e una tutela concreta del diritto allo studio. Il Ministro ha dato una risposta vaga presentando numeri che si discostano molto dalla realtà. Le promesse che ogni anno vengono fatte in vista della legge di Bilancio che annunciano misure a favore del diritto allo studio, alla prova dei fatti, non vengono mai realizzate e le famiglie sono lasciate sempre più sole.

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IN AULA LA PROSSIMA SETTIMANA

Giustizia: separazione delle carriere
Da martedì esame e votazioni sul disegno di legge costituzionale riguardate le norme in materia di ordinamento giurisdizionale e di istituzione della Corte disciplinare.

Rendiconto 2024  e Assestamento 2025
Da martedì esame e votazione del Rendiconto generale per l'amministrazione dello Stato per il 2024 e per l'Assestamento del bilancio dello Stato per il 2025.

Festa nazionale di S. Francesco d'Assisi
Da martedì esame e votazioni sulla proposta di legge per l'istituzione della festa nazionale di S. Francesco d'Assisi.

Mozioni
All'esame dell'Aula anche la mozione concernente il finanziamento per il settore del cineme e dell'audiovisivo.

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