n. 133 - 24 ottobre 2025

 

 BASTA PROPAGANDA, MELONI HA DELEGATO LA POLITICA ESTERA A TRUMP

Comunicazioni in vista del Consiglio europeo

 

Fuori dalla propaganda del Governo Meloni c'è un'Italia che fa fatica, che ha stipendi bassi, che non riesce a curarsi. Meloni da tre anni racconta un film a colori, mentre l'Italia vive in bianco e nero, dove la luce costa troppo, dove mancano i medici nei reparti ospedalieri, e i giovani vanno via.

La Presidente Meloni ha delegato la politica estera a Donald Trump, mentre ha dimenticato l'Unione europea, proprio adesso che servirebbe un salto in avanti nell'integrazione europea, per non rimanere schiacciati dall'aggressività di Trump, dalle minacce di Putin e dall'espansionismo cinese. Il Governo dovrebbe spingere l'Europa a un protagonismo politico e diplomatico per riportare la pace, anziché spalleggiare Trump nel tentativo di smantellare le sedi multilaterali e rimpiazzare il diritto internazionale con la legge del più forte.

È importante che ci sia un cessate il fuoco a Gaza, che ha fermato le bombe sui palestinesi e ha riportato gli ostaggi israeliani a casa. Ma questi sono primi passi, non è una pace. Tutti abbiamo riconosciuto gli sforzi diplomatici dei mediatori - dal Presidente americano al Qatar, all'Egitto, alla Turchia - e tutti gli attori devono rispettare l'accordo di tregua e impegnarsi nei prossimi passi, su cui l'Unione europea e l'Italia devono portare un contributo decisivo. Ma attenzione: una pace giusta non significa dimenticare i crimini di questi anni del Governo di Netanyahu. Serve sbloccare subito tutti gli aiuti umanitari per Gaza, serve il pieno coinvolgimento dei palestinesi in questo processo, perché di pace si può parlare solo se è giusta verso chi è stato oppresso, solo se assicura l'autodeterminazione del popolo palestinese e se punta ai due popoli e due Stati, entrambi con il loro diritto di esistere, di vivere in pace e in sicurezza. Per questo, di nuovo abbiamo chiesto di dare un segnale politico con il pieno riconoscimento dello Stato di Palestina.

TEMI DELLA SETTIMANA

LA DESTRA CREA UN CLIMA DIFFICILE PER I CRONISTI SCOMODI

Informativa del Ministro Piantedosi sul caso Ranucci

La stampa italiana lavora in un quadro di ridotta agibilità in cui la destra crea quotidianamente un clima difficile per ogni cronista scomodo in cui può essere attaccato pubblicamente, preso in giro nei comizi, delegittimato in Parlamento, contrastato nella realizzazione di un programma in una Rai controllata dal governo.

È quanto abbiamo sottolineato in Aula dopo l'informativa del Ministro Piantedosi sulla vicenda Ranucci.

Dopo l'attentato a Ranucci, non sono mancate le parole di solidarietà ma non possiamo dimenticare che l'Italia occupa il 49mo posto per la libertà di stampa. In Italia la destra al Governo alimenta il conflitto alla continua ricerca del nemico a cui addossare l'incapacità di dare risposte al Paese.

 

SENZA RISORSE DIFFICILE MIGLIORARE LA TUTELA DEI MINORI IN AFFIDAMENTO

Il disegno di legge è una scatola vuota

Il disegno di legge contenente disposizioni in materia di tutela dei minori in affidamento è stato approvato dalla Camera dei deputati con 131 voti a favore, nessun voto contrario e 73 astenuti. Il Partito Democratico, insieme alle altre forze di opposizione, ha scelto di astenersi.

Se da un lato, infatti, è condivisibile l’obiettivo di migliorare il monitoraggio dei minori che, per ragioni di fragilità, vengono collocati fuori dal proprio nucleo familiare, sia presso istituti pubblici o privati, sia presso comunità di tipo familiare o famiglie affidatarie, dall’altro il provvedimento rischia di appesantire anziché semplificare, di duplicare anziché integrare, di burocratizzare anziché rendere più efficace la tutela dei minori.

Ma soprattutto, ancora una volta, non ci sono risorse né investimenti. Questo disegno di legge è un’operazione a costo zero e dunque – come spesso accade con il Governo Meloni – a impatto pressoché nullo.

Senza personale formato, senza équipe multiprofessionali stabili, senza mediazione linguistica, senza sostegno economico alle famiglie vulnerabili e alle famiglie affidatarie, i registri resteranno scatole vuote.

Il PD ha avanzato numerose proposte concrete, sia in Commissione che in Aula, ma il centrodestra ha deciso di bocciarle tutte.

 

SERVONO INVESTIMENTI STABILI PER LA CULTURA, NON SLOGAN

La cultura è un diritto non un ornamento

Il Partito Democratico ha votato contro la proposta di legge “Italia in scena” perché si tratta di un provvedimento debole nei contenuti e improprio nella forma.

Innanzitutto, è davvero singolare che una proposta di legge riprenda esattamente il titolo del libro scritto dalla stessa persona che ha proposto questa legge, nonché presidente della commissione Cultura, ossia il deputato di Fratelli d’Italia Federico Mollicone. Un atto parlamentare non può trasformarsi in una vetrina personale o nel prolungamento di un’operazione editoriale: il Parlamento è il luogo in cui si tutelano l’interesse generale e la sobrietà delle istituzioni.

Nel merito, il testo presenta gravi criticità: vaghezza degli strumenti attuativi, assenza di un piano finanziario strutturato, eccessiva enfasi sulla promozione a scapito della tutela. La cultura non può ridursi a un format o a un brand: valorizzare significa rendere fruibile il patrimonio nel rispetto della sua identità e del suo valore pubblico. L’Italia ha bisogno di investimenti stabili, risorse e tutele per chi lavora nella cultura. La cultura è un diritto, non un ornamento, e va sostenuta con politiche solide, non con slogan.

 

LA LEGGE DI BILANCIO È IMPROVVISATA E SENZA UNA VISIONE
Intervista a Cecilia Guerra

Quella del governo Meloni è una manovra figlia di nessuno: improvvisata, scritta all’ultimo minuto per tenere insieme una maggioranza divisa e senza visione. È un provvedimento che si caratterizza soprattutto per ciò che non c’è: misure per la crescita, per il lavoro stabile, per i salari, per contrastare la povertà. Si regalano piccole mance a categorie diverse, ma senza una strategia complessiva.

Sul fisco –il governo restituisce solo briciole dopo aver tolto 25 miliardi ai lavoratori dipendenti, e sul lavoro continua a ignorare la necessità di regole sulla rappresentanza e sulla contrattazione negli appalti. Sulle pensioni poi siamo di fronte a un vero arretramento: cancellata ‘Opzione donna’, bloccati i canali di pensione anticipata e dimenticati disoccupati, persone con disabilità e donne con carichi familiari. È un’impostazione che tradisce ogni promessa elettorale.

 

GRAVE SVUOTARE LE POLITICHE DI COESIONE EUROPEA

Si aggravano i divari territoriali

L’Europa vive un momento delicatissimo, stretto tra guerre, crisi geopolitiche e tensioni commerciali. Il mantra della Presidente Meloni, che vuole un’Unione che faccia meno, è sbagliato. Noi chiediamo un’Europa che faccia di più e meglio, capace di proteggere davvero i cittadini di fronte a sfide globali che nessun Paese può affrontare da solo.

Le politiche di coesione sono il cuore del progetto europeo, ma oggi rischiano di essere svuotate. La proposta della Commissione di accentrare la gestione dei fondi, unificandoli con altri strumenti, mette in pericolo il principio di sussidiarietà e l’autonomia dei territori. È lo stesso modello che il ministro Fitto ha applicato in Italia, centralizzando le risorse del Fondo di sviluppo e coesione e producendo ritardi enormi. Così si indebolisce il Mezzogiorno, ampliando e aggravando i divari territoriali esistenti.

 

ACCORDI INTERNAZIONALI

Il PD ha votato a favore

Approvate dalla Camera dei deputati le ratifiche dei seguenti accordi internazionali: l’Accordo quadro di partenariato globale e cooperazione tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e il Regno di Thailandia, dall'altra, fatto a Bruxelles il 14 dicembre 2022; l'Accordo quadro di partenariato e cooperazione tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e il Governo della Malaysia, dall'altra, fatto a Bruxelles il 14 dicembre 2022; l'Accordo sullo spazio aereo comune tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica d'Armenia, dall'altra, con allegati, fatto a Bruxelles il 15 novembre 2021; l'Accordo di Città del Capo del 2012 sull'attuazione delle disposizioni del Protocollo del 1993 relativo alla Convenzione internazionale di Torremolinos del 1977 sulla sicurezza delle navi da pesca; l'Accordo di Città del Capo del 2012 sull'attuazione delle disposizioni del Protocollo del 1993 relativo alla Convenzione internazionale di Torremolinos del 1977 sulla sicurezza delle navi da pesca.

 

 

ACCADE ALLA CAMERA

 
A cura del Gruppo Parlamentare del Partito democratico

 

QUESTION TIME

NUOVI ESODATI E AUMENTO DELL’ETÀ PENSIONABILE

Il quadro che emerge sulle pensioni è allarmante.

Con la nuova Legge di Bilancio, infatti, il Governo Meloni aumenta l’età necessaria per andare in pensione, cancella misure fondamentali come “Quota 103” e “Opzione donna”, si inaspriscono i requisiti per invalidi civili, caregiver, disoccupati e lavoratori precoci, con il rischio concreto di creare nuove categorie di esodati, privi di reddito e di tutele.

Scelte che penalizzano i lavoratori e le lavoratrici, e più in generale le persone in condizioni di fragilità.

Grave anche l’assenza di un intervento significativo sulle pensioni minime, con un incremento di appena 4 euro al mese, ben lontano dalle promesse fatte.

Non solo il governo non è riuscito a mantenere le promesse elettorali di mandare le persone in pensione prima, ma dalla manovra di bilancio emerge che non è neppure in grado di tutelare i più fragili ed impedire che si formi un nuovo blocco di esodati.

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IN AULA LA PROSSIMA SETTIMANA

Esame di Stato e avvio anno scolastico 2025/2026
Da lunedì inizio dell’esame del decreto legge recante misure urgenti per la riforma dell'esame di Stato del secondo ciclo di istruzione e per il regolare avvio dell'anno scolastico 2025/2026.

Banche e a Fondi multilaterali di sviluppo
Da lunedì esame e discussione del disegno di legge in merito alle disposizioni per la partecipazione italiana a Banche e a Fondi multilaterali di sviluppo.

Semplificazione normativa e deleghe al Governo
Martedì inizio dell’esame del disegno di legge riguardante le misure per la semplificazione normativa e il miglioramento della qualità della normazione e deleghe al Governo per la semplificazione, il riordino e il riassetto in determinate materie.

Ricordo di Pier Paolo Pasolini
Mercoledì alle ore 16.15 avrà luogo la commemorazione di Pier Paolo Pasolini in occasione del 50° anniversario della sua scomparsa.

Mappa della memoria
Venerdì inizio della discussione della proposta di legge sulla redazione della Mappa della memoria per la conoscenza dei campi di prigionia, di internamento e di concentramento in Italia, nonché sulla promozione dei viaggi nella storia e nella memoria presso i campi medesimi.

Mozione
All’esame dell’Aula anche la mozione concernente iniziative in materia di percorsi nutrizionali per i pazienti oncologici.

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