8 marzo: Lorenzin, dedicato a donne che resistono e lottano per futuro di libertà

  • 08/03/2022

“Un 8 marzo dedicato alle donne e alle bambine ucraine. A quelle che resistono fabbricando trincee a Kiev, a quelle che difendono i propri cari, alle donne che scappano per salvare i propri figli, alle bambine che ci sorridono da lontano. Dedicato alle donne afghane, che non dobbiamo dimenticare, al loro coraggio, alla determinazione con cui lottano per un futuro di libertà. Dedicato alle nostre figlie che dovranno lottare per diritti conquistati dalle loro nonne, diritti recenti e per questo ancora troppo fragili per essere dati per scontati.

8 marzo: Gribaudo, libertà di autodeterminazione per le donne polacche

  • 08/03/2021

“Il diritto all'interruzione di gravidanza in Polonia è stato praticamente abolito e le manifestazioni di protesta delle donne sono state represse con la forza. Per questo, oggi 8 marzo, le donne si sono mobilitate in tutta Europa di fronte alle ambasciate e consolati polacchi, per difendere la libertà di autodeterminazione delle donne e la loro libera scelta”.

8 marzo: Zan, 8 marzo si celebra con azioni contro misoginia, Senato approvi la legge

  • 08/03/2021

“È impossibile celebrare questa Giornata internazionale dei diritti della donna senza ribadire, come ha fatto il Presidente Mattarella, che i nostri sforzi devono essere per prima cosa rivolti al contrasto della violenza di genere che sfocia troppo spesso nel femminicidio, 12 casi nei primi due mesi dell’anno. Ma non possiamo non considerare violenza anche il silente e continuo stillicidio del numero dei posti di lavoro delle donne, accelerato dalla pandemia: nell’ultimo anno oltre 400mila donne hanno perso la propria occupazione, il doppio rispetto alla media dell’UE.

8 marzo: Lorenzin, peso Dad ricade su lavoratrici, misure a sostegno subito

  • 08/03/2021

“Si chiudono di nuovo le scuole e, come in un film già visto, con i figli in Dad tutti i disagi ricadono sulle madri, siano esse impiegate, operaie o single. In questa emergenza difficile e per molti aspetti drammatica, occorre fronteggiare la situazione garantendo alle madri lavoratrici congedi, tutele flessibili e incentivi. Le statistiche parlano chiaro, le donne con contratti a tempo determinato sono fuori dal mercato del lavoro dall’inizio della crisi e sono altamente a rischio di povertà. La parità salariale e la parità occupazionale, di fatto, sembrano obiettivi molto distanti.

8 marzo: Cenni, Lega su donna d’accordo con Pillon?

  • 07/03/2019

“Cosa pensate del ddl Pillon? Cosa pensate delle affermazioni contenute nel volantino che è apparso su tutti i social con il logo della Lega Nord di Crotone? Cosa pensate dei commenti del vostro assessore contro la cantante Emma Marrone? Cosa pensate del permanere in carica dell'assessore alla cultura di Pisa, nonostante sia accusato di stalking nei confronti della ex compagna? Cosa pensate di quell'articolo della Legge di Bilancio che assegna la terra alle famiglie con il terzo figlio? Come pensate di contrastare la violenza di genere? Come vedete le donne?”.

8 marzo: Rotta, Lega riporta donna a medioevo

  • 06/03/2019

“Mi auguro sia uno scherzo di cattivo gusto, ma se così non è, come temo, il vicepremier Salvini dica chiaramente se è questa l’idea di donna che Lega e governo vogliono far passare nel Paese”.

Lo scrive in un post su Facebook Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati del Partito Democratico, commentando il volantino della Lega dal titolo “8 marzo: chi offende la dignità della donna?”

8 marzo: Garavini, ruolo della donna si è evoluto, discriminazioni rimaste uguali. Cambiamento parta da visione culturale

  • 08/03/2018

“Il ruolo della donna nella società è profondamente mutato negli ultimi anni. A fronte di questa evoluzione, però, permangono invece alcune costanti problematiche del passato. Dalle discriminazioni salariali a quelle contrattuali. Dalle molestie alle violenze. Fino alle difficoltà di conciliare la vita professionale con le esigenze di quella personale.

Il necessario cambiamento può e deve partire dalla cultura comune. Ed è possibile solo cambiando approccio alle tematiche femminili. Anche partendo anche dal linguaggio pubblico.

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